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Autore: starrynights    22/09/2011    4 recensioni
Qui non ti fai delle amiche, questa è una lotta continua.
Lotta per chi arriva prima alla lavagna.
Lotta per chi ha i voti più alti.
Lotta per chi è la migliore.
Devi essere forte, qui. Se non vuoi essere sbranato da chi è meglio di te. O a meno che tu non sia meglio di loro, e allora sarai tu a sbranarli.
Valentine.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Angelina mi guardò, con un sorriso beffardo. Lei cosa voleva da me, eh? Mi aveva rovinato la mia camera 'perfetta'.


Però, non era male, dai. Da quegli occhi angelici, tutti dipinti di nero, usciva come una luce. La sua faccia era così… così indescrivibile, ma si vedeva che era forte, o meglio, non aveva paura del mondo. Che non era mai rimasta chiusa nella sua camera, a mettere a posto le scarpe con il tacco. Come ho sempre fatto io. 

Aveva un sorriso molto pronunciato, un corpo esile, le unghie laccate nere, e tre orecchini sul lobo sinistro. I suoi lunghi capelli biondi erano in contrasto con tutto. Se li avesse avuti neri, sarebbe stata… perfetta.


Si avvicinò un po' a me e con aria superiore mi disse, 'allora, andiamo?'

Ma non era quell'aria da superiore che usavo io, lei aveva quell'aria, perché sono sicura che nei suoi scarsi anni di vita, ne aveva passate davvero tante.


Annui, con un che pensieroso dipinto sul viso. Camminava, davanti a me, scuotendo quei capelli strani che le incorniciavano il viso. Non avevo ancora notato che portava un paio di converse nere, alte, che facevano a pugni con i calzettoni. Ma era bella così. Non potete neanche immaginare la voglia che avevo di socializzare con lei. 


La seguii, finche non arrivammo alla porta della nostra 'mensa'. Lei mi guardò, interrogativa, io le feci un sorriso furbo, e le corsi davanti, trascinandola nella nostra stanza. 


Poco dopo, fummo arrivate nella MIA stanza. Che ora, era diventata NOSTRA.


Buttò a terra lo zaino che aveva messo sulle sue spalle poco dopo e mi guardò, mi guardò e non mi disse niente, scoppiò solo a ridere.


Notai che aveva una risata strana, come insonorizzata. Fino a che, abbassandosi su se stessa, non scoppiava. Che poi mi chiedevo, cosa ci trovava da ridere in me.


Alzai lo sguardo, e le dissi nei denti:'ti faccio ridere, perché sai, se hai problemi…'

ma lei mi blocco prima che potessi finire, e commentò con 'Ciao, mi chiamo Angelica, non ho voglia di dire altro, dimmi, ti faccio paura, schifo, impressione?'


Io rimasi sconvolta. Oddio, ma come poteva ispirarmi amicizia? era solo una stupida piena di pregiudizi. Dalla mia bocca usci solo un:'cosa?' ma appena presi i redini della situazione le sorrisi, e commentai con un:'no, tranquilla, ho visto di peggio'.


Angelina sorrise, compiaciuta. 'Uhm, allora non sei poi male come pensavo. Come ti chiami? Valentine? uhm, che nome…'

'Cos'hai contro il mio nome?'

'Niente, va bene così.'

'Ecco'.

'Sai Valentine, penso che se il nostro rapporto migliorerà, ci divertiremo'.


La guardai, e rimpiansi tutto quello che avevo pensato. Cavolo, era straordinaria. Non la conoscevo, lo so. Ma… boh, era stimabile. Non come quelle con la puzza sotto il naso, non come le primine sfigate, no. Era straordinaria.


Si butto sul suo letto, e iniziò ad accarezzarsi i capelli.

'Non hai le altre valige?' le chiesi.

'Sì, ma ho già messo tutto a posto, nel mio armadio.'


Oh, è vero, quella stanza aveva due armadi, e due scarpiere. Ma io ne usavo solo una delle due. Strano, vero?


Aprì l'armadio di Angelina, e presi la prima maglia che ci trovai.


'Uhm, ascolti i Ramones?' cosa veramente ovvia, visto che sulla sua maglia c'era scritto grosso come una casa.

'secondo te?' ridacchio, lei.

'Penso di sì.'

'Allora sei anche intelligente, e tu? che musica ascolti?'

'Niente, davvero. La televisione e la musica non fanno per me, poi la televisione, mi fa… boh, forse paura.'

'e perché?'

'Perché… perché sì, perché non voglio cadere nella massa di quelle sfigate che guardano un programma televisivo e vogliono diventare ciò che guardano'.

Angelina mi guardò, sorridente. Ma il tutto venne interrotto da quella stupida campanella. Si alzo, sistemandosi la gonna.

'Un punto a Valentine. Dai,andiamo'.

E parti, come se fosse una dea, della serie 'seguimi'.

E io lo feci, come un cagnolino.



Ma cosa mi stava succedendo?



Eh, eh, le cose iniziano ad andare bene, no?

Questo capitolo mi piace, forse perché Angelina è il mio personaggio preferito… Bene, questo capitolo è dedicato tutto a Ariel. 


Grazie, davvero, vì.


  
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