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Autore: TheGhostOfYou    22/09/2011    5 recensioni
Sono passati due anni dalle vicende di Starlight. Draco ed Harry sono spariti da un anno, senza lasciare tracce. Hermione e Ginny apparentemente sono andate avanti, ma nel loro cuore c'è ancora l'ombra del grande amore che hanno vissuto. Solo Gloria e Daphne sono felici, con Ron e Blaise, che però sentono la mancanza dei loro migliori amici.
Un nuovo pericolo per la comunità magica costringerà i due ragazzi a tornare e a fare i conti con quello che si sono lasciati alle spalle.
Riusciranno a farsi perdonare, o sarà troppo tardi?
Seguito di "Starlight".
Genere: Azione, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Daphne Greengrass, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny
Note: Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Starlight - The Serie. '
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21. Need You Now

 
 And I don’t know how I can do without.
I just need you now.
 
Need You Now – Lady Antebellum
 
25 Dicembre.
 
Hermione aprì gli occhi, e subito guardò fuori dalla finestra. La neve scendeva delicatamente, depositandosi sugli alberi e le case circostanti. Il silenzio irreale era talmente forte che lei credette di essere ancora nella casa nuova, con Draco al suo fianco. Anche se abitava alla periferia di Londra, quel silenzio non era normale. La neve aveva il potere di annullare qualsiasi rumore di sottofondo, per quello era così bella.
 
Hermione mosse il braccio, abituata alla presenza di Draco, ma Draco non c’era. Era stata una tortura convincerlo a rispettare quella sciocca tradizione babbana, ma era talmente attaccata alle sue origini che aveva voluto restare la notte prima delle nozze senza Draco, per poi pentirsene amaramente.
 
Quello era il giorno del suo matrimonio.
 
Ancora stentava a crederci; non ci aveva mai pensato, prima, perché semplicemente non aveva mai voluto sposarsi. Da quando si era messa con Draco, anni prima, era sempre stata convinta che lui fosse allergico a certe cose, e non ne aveva mai parlato. Infondo, era solo un semplice pezzo di carta, e non certo la dimostrazione che loro si amassero davvero.
Ma quando Draco le aveva fatto la proposta, aveva cominciato a vedersi con il vestito bianco ed un mazzo di gigli in mano, sorridere agli invitati e raggiungere lui sull’altare. Ed ora era lì, in procinto di diventare la signora Malfoy.
 
La signora Malfoy.
 
Era buffo pensare a lei in quei termini, perché forse non c’era niente di più sbagliato. In quegli anni insieme lui non aveva fatto altro che farla stare male e farla girare come una trottola; una persona sana di mente di certo non avrebbe mai sposato Malfoy. Ma alla fine, lei non era mai stata sana di mente.
Affrontare un cane a tre teste, un Basilisco, tornare indietro nel tempo, convincere Harry ad istituire un club illegale di Difesa Contro le Arti Oscure, seguirlo nella ricerca degli Horcrux non avevano aiutato a renderla sana di mente.
Eppure, sentiva di fare la cosa giusta sposando Draco. Tutti i suoi sogni si stavano finalmente realizzando, compreso quello di sposarsi sotto la neve.
 
E quello, probabilmente, sarebbe stato il giorno più bello della sua vita.
 
Chiuse gli occhi ancora un attimo, cercando di assaporare gli ultimi momenti da sola di quella giornata; presto non avrebbe avuto un momento libero, ed aveva bisogno di un po’ di tranquillità.
In quel momento, un pop spezzò il silenzio. Ginny Weasley si era appena materializzata nella sua camera da letto. Era semplicemente bellissima, con un vestito viola da damigella e i capelli acconciati. Sembrava anche parecchio arrabbiata, perché si avvicinò a lei con aria minacciosa.
- Hai idea di che ore siano?-
- Io.. no, veramente.- balbettò lei, scendendo dal letto ed infilandosi le ciabatte di pelo.
- Sono le dieci!- Ginny la seguì in cucina. – Le dieci, Hermione, e tu ti sposi alle due. Abbiamo solo quattro ore per prepararti, e Gloria non sarà qui prima delle undici!-
- Non agitarti, Ginny.- con la bacchetta evocò due caffè, uno per lei, ed uno per la sua migliore amica. Sorrise, quando comprese di aver preso le abitudini di Draco.
Hermione prima non beveva mai caffè, se non nel cappuccino.
Adesso non poteva farne a meno.
La presenza di Draco era tangibile in ogni cosa che faceva, senza nemmeno farlo apposta. In quel momento, osservando la tazza di caffè fumante tra le mani, era fermamente convinta di quello che faceva.
 
Sposarsi non era per niente una brutta idea.
 
- E’ solo un matrimonio, in fondo.-
- No, Herm. È il giorno più importante della tua vita.- Ginny si sedette e le prese una mano tra le sue. – E voglio che tu sia lì a ricordarmelo quando vorrò fuggire.-
 
****
 
Draco fissava la colazione che l’elfo Puck gli aveva preparato senza desiderio di mangiarla. L’unica cosa che voleva, in quel momento, era consumare litri di caffè e fumare pacchetti interi di sigarette.
Deciso a non ingerire nemmeno un boccone, si alzò dalla sedia della cucina e percorse il lungo corridoio, fino ad arrivare all’ampio ingresso, dove vide il suo riflesso su un lussuoso ed antico specchio.
Era impeccabile; quel vestito elegante lo faceva sembrare distinto e deciso; sentì il nodo della cravatta verde smeraldo stringere al collo, e l’allentò un attimo.
 
Ma che diavolo stava facendo?
 
Non era quello il momento di avere paura, non quando la persona che stava per sposare aveva sempre creduto in lui, anche se lui aveva combinato solo dei casini. Hermione si era esposta, aveva litigato con i suoi migliori amici per stare con lui, ed ora lui aveva una fottuta paura.
Non era la paura di stare con lei per tutta la vita che lo attanagliava.
 
Era la paura di ferirla di nuovo.
 
Perché, per quanto potesse essere cambiato, il gene dei Malfoy era sempre quello, e i Malfoy erano abituati a deludere le persone, anche senza accorgersene. Suo padre ne era l’esempio lampante quando, dopo tutto quello che Narcissa aveva fatto per la famiglia, l’aveva abbandonata per Bellatrix e il suo folle piano di far tornare in vita il Signore Oscuro.
-Non sai come sono emozionata.-
Draco si voltò; sua madre era dietro di lui, con un elegante vestito verde scuro, e i capelli eleganti sciolti sulle spalle. La preziosa collana la rendeva regale, splendida, come solo una regina poteva esserlo.
- Mamma sei…-
- E’ la prima volta che mi chiami mamma.- Narcissa lo raggiunse, abbracciandolo.- Di solito per te ero solo madre.-
Lo fece voltare, ed entrambi videro il loro riflesso nello specchio.
- Sei cresciuto, Draco, e ti sei assunto le tue responsabilità. Sono felice per questo.-
- La deluderò, mamma. La farò soffrire.-
Narcissa accarezzò le gote pallide di Draco, poi sorrise dolcemente.
- Anche tuo padre mi ha fatto soffrire, ma nonostante tutto, lo amo ancora, anche se non c’è più.- sospirò, spostandosi lentamente verso il salotto di Malfoy Manor. – Draco tu non sei come lui, hai imparato ad amare davvero.-
- E se lo fossi? Se facessi del male ad Hermione? Se…-
Narcissa alzò la mano, per farlo tacere.
- Siete stupendi, insieme, ed Hermione sa esattamente quello che vuole. Ma se non sei disposto a correre il rischio beh… annulla il matrimonio.-
Draco deglutì, fissandola come se avesse detto la cosa peggiore del mondo.
 
Avrebbe fatto di tutto, ma non avrebbe mai annullato il matrimonio. Era una cosa a cui lui teneva troppo. L’idea di passare tutta la vita con una persona l’aveva sempre disgustato, ma con Hermione era diverso. Era pronto a dividere la sua vita con lei, ad amarla e a proteggerla, e a rinunciare a tutto per lei.
 
Si sorprese di quei pensieri.
Forse, dopotutto, era davvero maturato.
 
- Io voglio sposarmi.- disse più a se stesso che a sua madre, che comunque sorrise e gli prese la mano.
- Sei un uomo, Draco, lo hai dimostrato tante volte. Sii coraggioso, per una volta, e muovi quei passi verso l’altare. Verso di lei.-
 
Mentre Draco sorrideva, finalmente libero e pronto per sposarsi, Blaise si materializzò nell’ingresso, parecchio agitato.
- Che succede, amico?-
- Daphne… Daphne deve partorire.- sembrava spaventato. Draco lo raggiunse e lo abbracciò. – E’ troppo presto, Draco, è troppo presto.-
- Vengo con te. Il matrimonio può attendere, Hermione capirà.- era il suo migliore amico, e insieme a Daphne avevano condiviso tante cose. Erano come la sua famiglia.
- No, Draco. Vai a sposarti, ok? È il tuo giorno, e non te lo voglio rovinare.- deglutì, per non piangere. – Dovrai accontentarti di Weasley come testimone.-
Draco fece una faccia schifata, e Blaise scoppiò a ridere.
- Grazie.- sussurrò, e, girando su se stesso si smaterializzò.
Draco si appoggiò agli scalini di marmo; lui non credeva in niente, non credeva in Dio, ad Hallah, e nemmeno a Merlino. Ma si ritrovò a pregare per la sua migliore amica, perché andasse tutto bene.
 
Non era la giornata adatta per una disgrazia.
 
****
 
Il parco di Malfoy Manor era stato curato nei minimi dettagli; Narcissa Malfoy non intendeva far sposare suo figlio in nessun altro posto se non lì. Le erbacce erano state tirate via, così come le foglie secche; le sculture erano state ripulite dal muschio che era cresciuto negli anni, e la fontana era stata tirata a lucido. Gli invitati rimasero a bocca aperta, mentre passavano sulla passerella dorata che permetteva loro di raggiungere il sontuoso gazebo senza sporcarsi con la neve depositata a terra, neve che continuava a scendere, regalando al giardino una meravigliosa coltre bianca.
 
Sembrava tutto magico.
 
Nell’agitazione generale, Harry, vestito molto elegantemente, con un giglio bianco appuntato sul petto, percorse la passerella nel senso contrario, cercando di raggiungere Ginny e Gloria, che si trovavano proprio davanti all’entrata della tenuta, il più in fretta possibile.
Le vide entrambe, mentre si sistemavano il coprispalle in pelliccia, e corse loro incontro, molto agitato.
- Ragazze, c’è un problema.-
- Malfoy non si è presentato!- l’idea di dover consolare Hermione terrorizzava Ginny; non voleva mai più vederla star male.
- No, Daphne sta avendo un parto prematuro.-
- Che cosa?-
- Blaise è in ospedale, ha chiesto a Draco di andare avanti con il matrimonio. Ce la fate anche da sole?-
Le due ragazze annuirono.
- Bene.- Harry diede un bacio leggero a Ginny e si voltò, ritornando da dove era venuto, pronto a svolgere il suo ruolo di testimone.
 
Quando il primo violino cominciò a suonare quella melodia dolce, Draco si voltò istintivamente verso l’ingresso, da dove si vedeva la passerella dorata. Deglutì, per un attimo, e si sentì stringere la spalla da Harry. Si voltò verso sua madre, che lo guardava con uno sguardo adorante, uno sguardo che non aveva mai avuto in vita sua.
La prima ad entrare fu Gloria, con un abito leggero, di un azzurro pallido, che sorrideva a tutti. Poi fu la volta di Ginny; Harry pensò che fosse bellissima, e non vedeva l’ora di essere al posto di Malfoy, a giurare amore eterno alla sua ragazza.
Hermione arrivò per ultima, al braccio di suo padre Alan, orgoglioso come non lo era mai stato. Lo sguardo di Draco si illuminò; anche chi aveva sempre dubitato del loro amore, in quel momento dovette ricredersi. Quello che esprimeva quello sguardo era un’emozione intensa, un amore oltre ogni limite.
 
Era adorazione.
 
Hermione sorrideva felice, guardando Draco da sotto il velo. Aveva un vestito semplice, senza spalline e svasato, e nessuno l’aveva mai vista così felice in vita sua. Una volta arrivata all’altare, porse il suo bouquet di gigli bianchi, che le sorrise, e allungò una mano tremante verso Draco.
- Ciao.- sussurrò lei.
- Sei bellissima.-
Hermione sorrise, arrossendo appena, mentre si sentiva addosso i suoi occhi, proprio quegli occhi che l’avevano fatta innamorare ad Hogwarts, e che l’avevano giudicata prima, poi spogliata dei pregiudizi ed infine portata a conoscere l’amore.
- Draco, a te la parola.- disse il Ministro Shakelbolt, che aveva insistito per sposarli.
Il ragazzo deglutì nuovamente, poi prese la piccola fede d’oro bianco che avevano scelto insieme e si voltò verso di lei.
- Sono stato orribile con te, sempre. E tu mi hai sempre ripreso. Non sono bravo con le parole, lo sai, sono piuttosto taciturno ma, Hermione, tu mi hai salvato e mi hai dato fiducia quando nessuno credeva in me. Mi hai fatto crescere e sei sempre stata lì quando ne avevo bisogno. E io ho bisogno di te ora, non saprei come fare senza di te. Ti prometto che ti farò arrabbiare ed irritare, e che vorrai sbattermi fuori di casa due giorni si ed uno no.- l’intera sala scoppiò a ridere.- Ma ti prometto anche che nessuno ti amerà mai quanto ti amo io.-
Una lacrima cadde dagli occhi di Hermione.
 
Una lacrima di gioia.
 
Tremante, prese la fede e lo guardò, con un’emozione che non aveva mai provato prima.
- Ma guardaci. Un purosangue ed una mezzosangue. Nessuno avrebbe scommesso uno zellino sulla nostra storia, nemmeno io. Mi hai fatta impazzire, tante volte. Ma ogni volta sei tornato, ed ogni volta mi hai riempito il cuore di gioia. Io ti accetto per quello che sei, e anche se mi farai arrabbiare da morire, io oggi ti dono il mio cuore, perché ti amo Draco, e nessuno dei tuoi difetti potrà mai cambiare quello che ora provo per te.-
Draco sorrise, e le strinse la mano.
- Con il potere da me conferitovi dal Ministero della Magia, io vi dichiaro marito e moglie. Puoi baciare la sposa.-
Mentre nella sala tutti applaudivano calorosamente, Draco prese sua moglie tra le braccia e la baciò dolcemente.
Entrambi sentirono l’insicurezza scivolare via, mentre i loro cuori erano pronti a stare insieme per sempre.
 
Dopo anni di litigi, maltrattamenti, lacrime e baci rubati, Hermione e Draco avevano finalmente coronato il loro sogno.
 
Niente poteva più dividerli, ormai.
 
****
 Siamo quasi alla fine. Lo so, è davvero tutto molto, molto triste, manca solo un capitolo e quest’avventura finirà. Sono molto legata alla serie e mi dispiace non scrivere più di questo gruppo, al quale mi sono affezionata. Chissà, magari potrebbe uscire fuori una terza parte, mai dire mai.
Voglio ringraziare ogni singola persona che ha letto/recensito/seguito e preferito questa storia. Grazie, siete stati importanti per me.
Mi raccomando, vi aspetto la prossima settimana per l’epilogo! Un bacio!
Vi ricordo la mia pagina Facebook, basta cliccare qui.
Un bacio,
Ghost.
 
   
 
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