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Autore: nals    22/09/2011    8 recensioni
La verità è che James è stato soffiato via, come un grumo d’acari in balia di uno spiffero gelido.
Via. Come se non avesse mai significato nulla o non fosse mai esistito...
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Via.



La verità è che James è stato soffiato via, come un grumo d’acari in balia di uno spiffero gelido.

Via. Come se non avesse mai significato nulla o non fosse mai esistito.

E’ andato.

Come se, in fin dei conti, non si fosse mai trattato di quel Malandrino.

Perché se James Potter avesse saputo di dover sparire, lo avrebbe fatto in grande stile;

con il sorriso di scherno stampato in faccia prima che il mantello argenteo lo coprisse per intero; con le Caccabombe a cumuli nell’ufficio di Gazza o le amabili creste rosso-oro tinte agli ex Serpeverde.

Lo avrebbe fatto alla grande certo; magari con secchiate di escrementi di Thestral nel cassetto di Vitious o l’ennesima e assurda dichiarazione d’amore urlata a Lily, compresi i cinque segni rossi sulle sue guance stese in un ghigno, e perché no, un dolce bacio, il loro.

Il bacio, schioccato tra risate ed insulti appassionati, gli stessi che avrebbero significato tutto tranne “quello”.

Se James Potter avesse saputo di doversene andare, avrebbe riempito di baci il suo bambino, lo avrebbe tenuto stretto per ore, giorni interi, solo per poterne ricordare il colore degli occhi, il profumo dolciastro impastato a quello del latte o il suono di quei discorsetti insensati che solo lui sapeva borbottare .

Se James avesse saputo di doversene andare avrebbe abbracciato te.

Perché i fratelli si salutano, sempre. Sempre.

Ti avrebbe sfidato per l’ennesima volta ed incornato, come al solito, finendo poi per leccarsi le ferite, pregando e sperando di non aver contratto la rabbia.

Lui, James, avrebbe giocherellato per l’ultima volta con la stupida pallina alata dipinta d’oro,  rassicurato Remus e Peter con un sorriso e buttato giù l’ennesima pinta di Whisky Incendiario assieme al suo Black.

Se James Potter avesse saputo ogni cosa, ti avrebbe trascinato con sé.

Per i capelli o per le orecchie, per le mutande persino, ma lo avrebbe fatto.

Nessuno dei due aveva il diritto di andarsene solo, vero Sirius?

Stronzate.

La verità è che James non tornerà.

La verità è che non ti stritolerà più tra le sue braccia, fregandosene della settima stupida postilla del codice Malandrino, quella che vieta il troppo zucchero in suolo pubblico.

La verità è che James ha smesso di guardarti con orgoglio; la verità è che quegli occhi caldi non urleranno mai più il vostro “ti voglio bene”.

Perché in fondo quegli occhi non li rivedrai più.

La verità è che James è stato soffiato via come polvere da un vecchio armadio in un solaio.

E’ stato soffiato via, senza che tu potessi far nulla, senza che potessi essere soffiato via con lui.

E’ stato soffiato via.

Lontano. Da. Te.

Te, l’armadio vuoto lassù, in solaio.



















Nali’s corner:

Tengo semplicemente a dire che l’ultima frase, seppur modificata: “soffiato via come polvere da un vecchio armadio in un solaio” è presa da “Quel fischio sopra la pianura” di Fabrizio Moro. ( Scritta da Roberto Roversi e da Gaetano Curreri)

E anche l’inciso “la verità è che…” è lo stesso .

Non è una canzone banale (nessuna di quelle di Fabrizio Moro lo è), non è una canzone facile… è una di quelle “piene”.

Non c’entra nulla con questa storia, ma quell’ultima frase sussurrata da lui ha scatenato tutta questa “cosa”.

Grazie per aver letto, grazie per essere arrivate fin qua giù.^^


   
 
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