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Autore: Julia_Phantomhive    22/09/2011    4 recensioni
Questa è la mia prima fic su questa sezione, quindi siate clementi.
La protagonista sarà Julia Clismatice, è ambientata in Italia nei giorni nostri. E' di nobili origini, e proprio per questo costretta a fidanzarsi con ragazzi nobili che l'ingannano per puri scopi commerciali e così frantumando varie volte il suo cuore.
Stanca di questa storia, chiede aiuto a un demone, l'ex-conte Ciel Phantomhive, sempre affiancato da Sebastian.
Tutti i dettagli della storia li trovate nel primo capitolo: Prologo.
Sperando di aver attirato la vostra attenzione, buona lettura!
Genere: Azione, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ciel Phantomhive, Nuovo personaggio, Sebastian Michaelis
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 3

La tenuta dei Finnegan si trovava a Firenze, non molto lontana dalla città; Julia e Ciel, portati in macchina da Sebastian, andarono di tardo pomeriggio e molto presto l'inizio della vendetta potè incominciare. "Che si diano inizio alle danze!" - pensò malignamente la ragazza.
Sebastian spense i motori e annunciò, come dal suo lavoro, il loro arrivo. Il responsabile della tenuta aprì il grande portone e si ritrovarono in un modesto ingresso con vari vasi e quadri di valore, poi l'anziano signore accolse i signorini con molta gentilezza:
- Buonasera, signori. Chi devo annunciare?

- Lady Julia Clismatice, l'ex fidanzata di Lorenz. Sono qui per aver odienza. E' possibile, sign. Chimetra?

- Oh, signorina, da quanto tempo...! - fece il responsabile anziano.

- Già da quando il signorino mi ha umiliata. - continuò a bassa voce, l'anziano non sentì mentre Ciel e Sebastian captarono qualcosa. - Comunque, è possibile si o no?

- Lady Clismatice, il conte Lorenz è in camera sua, annuncerò gli ospiti, aspetti qui. Va bene?

- No. - rispose Ciel da parte di Julia e le bisbigliò: - Se dobbiamo agire, sarebbe meglio DA SOLI.

Julia annuì e il sign. Chimetra chiese cordialmente il nome dei nuovi visi sconosciuti: - Lady, mi dica, chi sono costui?

- Ah giusto, da quando non ci siamo più visti voi non avete avuto più mie notizie, dunque Chimetra, lui è- Ciel si presentò da solo:
- Il Conte Ciel Phantomhive.

- P-Phantomhive? Non ho mai sentito questo nome... - affermò il sign. Chimetra un po' spaventato - e se non sono indiscreto, perchè è in vostra compagnia, lady?

- Io e Ciel siamo fidanzati. - disse con molta semplicità, ma poi intervenì Sebastian, pensò che si era sprecato abbastanza tempo, così per rendere il tutto più velocemente possibile:

- Sign. Chimetra, mi presento, Sebastian Michealis, il mero maggiordomo del conte, - sorrise beffardamente - noi saremo qui perchè Lady Julia vorrebbe avere un colloquio di lavoro, da parte dei genitori, con il Conte Lorenz, ci potrebbe portare dal vostro padrone?

- L-lavoro? Sì, con molto piacere, il signorino sarà contento della vostra visita lady.

- Ahaha ne sono certa, vero Ciel? - lo prese per un braccio. Lui si limitò a guardarla e ad accennarle un sì.

Il signor Chimetra, stranamente intimorito, portò tutti, nel secondo piano e indicò loro, la stanza di Lorenz. Ciel chiese a Sebastian qualche informazione in più di questo conte Finnegan, e il maggiordomo rispose: - Signorino, non le avevo già detto che se si occupa di un lavoro dovrebbe esserne più informato? - sospirò - Conte Lorenz Finnegan, 17 anni, primo promesso sposo di lady Julia, lui è l'erede della ditta alimentare fiorentina più famosa della città, all'inizio i rapporti tra i Clismatice e Finnegan erano buoni, ma per colpa dei capricci -inutili e stupidi- del conte Lorenz, i Clismatice non hanno avuto più a che fare con loro per aver disdetto il loro matrimonio.
Ciel non potè provare niente nei confronti di Julia, ma intuì che la ragazza iniziò a soffrire da quel momento, seguendo poi una lunga strada tortuosa di lunga agonia e sofferenza.

- Julia.

- Dimmi.

- Lo hai mai amato realmente?

- Sì. - disse finendo di percorrere il lungo e buio corridoio e arrivando alla porta della stanza, Sebastian bussò e sì senti un "Avanti" e aprì ai due signorini. Lorenz era molto sorpreso di vedere Julia, la conosceva da quando avevano 3 anni, e la loro "storia" durò meno di un anno. In passato, furono sempre insieme, quasi inseparabili, ma quando Lorenz capì cos'era la bellezza, disse che voleva disdire il loro fidanzamento improvvisamente per la banale scusa che Julia non era bionda. I genitori provarono di farlo ragionare, ma i capricci di un bambino di 4 anni non si poterono certo risolvere facilmente, ma in quel momento il ragazzo si ricrebbe della sua opinione:
- J-Julia sei tu?!

- Sì. Tu non sei cambiato. - "Ha sempre quel biondo platino e occhi grigiasto, tsk... e continua ad avere quelle fossette, che rabbia!" pensò la ragazza. Infatti, non si poteva dire, che Lorenz non era affascinante, alto e slanciato, con capelli biondi ma ricci, e con occhi grigi difficili da penetrare, il fatto è che Julia un tempo lo considerava il suo principe, ma quando disse che era solo una "bambola" senza nessun carattere fisico combaciente con lui, a Julia le si spezzò il cuore, come poteva un insulso come lui dirle quelle cose? Dopo che passarono metà infanzia insieme, eh? Con quale diritto potè lasciare una Clismatice?! Julia lo guardò con disprezzo e disgusto ma lui invece fu sdocinato:
- Invece tu sei diventata splendida. Perchè di questa visita? Non dirmi che vorresti tornare come ai vecchi tempi, e rifidanzarti con me? Sai, sei fortunata, adesso ho finito proprio una storia con una marchesina che pensava solamente a se stessa e del suo aspetto esteriore.

Si alzò da dietro la scrivania e si diresse verso Julia, la quale era rimasta immobile. Ciel dal canto suo, capì che quello era uno come il Visconte Druitt, che pensa solo alla bellezza, il solo pensiero lo rabbrividì con disgusto.

- Scusa, e a te non ti importava solo di quello? - pungente e senza pietà, Ciel e Sebastian la guardarono con fierezza.

- Certo! La moglie di un nobile deve essere una nobile, quindi l'aspetto esteriore e il nome della famiglia è importante.

- Mpf... questa frase mi suona familiare! Ehi, Julia, questo ragazzo è davvero un superficiale e addirittura sbruffone! - screditò Ciel l'animo di Lorenz. Julia sorrise a quella affermazione capì che il suo ragazzo avesse intuito che tipo era quello davanti a sè, quindi Lorenz si morse il labbro e cercò di smentire:
- Prego? Tu sai con chi stai parlando? Con l'erede della ditta Finnegan! Chi sei tu? Chi ti ha dato il permesso di entrare!

- Io? Io sono- Sebastian gli passò davanti e lo fermò facendolo indietreggiare, Sebastian fece quello che era giusto fare, lasciare tutto alla persona che si doveva vendicare. Julia fece un passo in avanti e autorevole presentò il suo ragazzo:
- Il suo nome è Ciel Phantomhive, fidanzato della sottoscritta, e di sicuro molto ma molto più bello e famoso di te. - Lorenz rimase in silenzio per la notizia e per non aver capito quali fossero le reali intenzioni di Julia, ma la gelosia gli ribollì il sangue, ma intanto la ragazza, con i pugni chiusi e a denti stretti continuò: - Io, Julia Clismatice non tornerò mai indietro. No, non mi rimetterò con un verme come te e non sarà umiliata mai più. Non farò mai più sbagli del genere. Tsk! -

Julia si avvicinò e lo spinse a terra, lui la guardava con occhi increduli e balbettò cose del tipo "Tu non eri così" oppure "Ma io ti ho sempre amata". Lei non lo ascoltò più da molto tempo e lui la implorò perchè aveva tirato fuori una pistola. La sensazione di tenere una pistola e di compiere vendetta, risultarono piuttosto eccitanti nei confronti della ragazza, e senza pietà Julia pronunciò alla sua ultima visita:
- Lorenz Finnegan, buonanotte.

Si sentì uno sparo.

Julia vide attraversare la pallottola in testa, il sangue le schizzò nella guancia, il corpo giaceva davanti a sè senza vita, chiuse un attimo gli occhi e perse un attimo il controllo dei sensi, barcollò ma Ciel pronto ad intervenire la sostenne. Intanto Sebastian coprì gli occhi di Ciel, perchè lui non aveva mai sopportato la vista del sangue. Una parte di vendetta era compiuta.

- Julia, ce la fai a stare in piedi? - chiese Ciel.

- Sì, andiamocene via. - entrò il signor Chimetra e attraversò la stanza incredulo, Julia non potè biasimarlo ma spiegò - Sign. Chimetra, lei lo sapeva meglio di me, che quel verme doveva essere fermato. Ferire e Spezzare un cuore continuamente. Tsk è una cosa implorevole da parte di un nobile. Ciel sbarazzati del corpo. E' un ordine.

Dal petto della ragazza, un simbolo, il casato dei Phantomhive risplendeva di color violaceo.
Il sigillo si attivò.

- Sì, mia Lady. - prima che Julia attraversò la soglia della porta affiancata da Ciel, quest'ultimo le baciò la mano e quando stava per adompiere il suo dovere con gli occhi di un rosso intenso, il sign. Chimetra lo fermò, perchè se ne potesse occupare lui stesso del corpo del suo padrone.

- Lady Clismatice - singhiozzò il responsabile raccogliendo il defunto ragazzo - che voi... siate maledetta.

- Sebastian, uccidilo! - ordinò subito Ciel. Al sentire di quelle parole Julia non si mosse e Ciel impartì l'ordine immediatamente, l'anima di Julia era solo sua. Nell'occhio destro del ragazzo riapparve la stella viola e Sebastian ubbidì all'istante:
- Yes, my Lord.

Accadde tutto in un secondo, infine i tre abbandonarono la tenuta al più presto. Julia era molto stanca ma riuscì a tenere gli occhi aperti fino alla fine del viaggio, grazie anche a una "confortante" discussione con Ciel:
- La tua sicurezza è ammirevole.

- Ti ringrazio.E fuori uno... - Julia appoggiò la testa sulla sua spalla e si aggrappò col braccio a Ciel, lo strinse come se fosse un pupazzo, Julia sentì che un sentimento, molto profondo crebbe, si chiese se era amore o vendetta? Il ragazzo rispose alla domanda:
- La vostra vendetta... finirà presto. Insieme alla vostra agonia.

- Già... Che bello vero? Uffa, riparlare con tutti i miei ex sarà una fatica, dovrò comportarmi come oggi, da "Lady" e se non bastasse anche essere educata. - socchiuse gli occhi.

- Julia, se il mio parere vale, ti si addice questo comportamento.

- Sì, ma io sono stanca, siamo nel XXI secolo, e i reali, i nobili e tutta quelle altre cose che riguardi il galateo, non sono fatte per me, frequento addirittura una scuola pubblica per non dare nell'occhio, vorrei comportarmi come una qualunque ragazza... Ma il mio cognome..! Le mie origini... - sospirò pesantemente - Sono molto importanti. Più importanti della mia stessa vita.

- La tua famiglia, i Clismatice sono nobili. Non ti devi vergognare mai di questo. -

Ciel la prese con una mano la guancia e con il pollice la pulì dal sangue che l'ebbe sporcata, il sangue di Lorenz; lo assaggiò e fece una smorfia, Julia osservò il tutto e sorrise, ma prendendogli la mano e portandola al cuore, continuò seria:
- Ma io non me ne vergogno, solo che... tutto è in secondo piano per i miei genitori. Per questo io... ti ho evocato.
Devi ascoltare e dare retta sola a me, hai capito, Ciel?

- Come desideri.


La notte era giunta, Julia tornò prima che i genitori la scoprissero e la solita routine accadde, ma quando una notizia alla televisione sconvolse i presenti, tranne i due ragazzi e il maggiordomo:
< FIRENZE. L'ultimo erede della famiglia nobile, il Conte Lorenz Finnegan assassinato da un colpo di pistola, assieme al responsabile della tenuta, da più di 50 anni, il signore Alessio Chimetra, dal quale invece non si riesce a capirne la causa della morte, i corpi sono stati rinvenuti nella tenuta e i genitori non riescono a venire a capo della facceda >
Sebastian spense la tv, era meglio per tutti sapere il meno del dovuto; ma la notizia accese lo stesso una breve discussione:
- Oh caro, hai visto? E' sconvolgente, l'unico figlio dei Finnegan è stato assasinato.

- Julia ti ricordi quando giocavate da piccoli? Eravate adorabili, peccato per la sua vita!

- E' da un bel po' che non li vediamo, però è giusto farne le condiglianze, è pur sempre stato l'ex della nostra bambina!

- Giusto cara, dopo li chiameremo.

Julia, come del resto Ciel, rimasero per tutto il tempo in silenzio, ma quando i genitori le porsero la domanda se le mancavano i vecchi tempi, la ragazza non potè fare a meno di fingere e rispondere con un bugiardo "sì", ma finito qualsiasi argomento possibile, Julia si ritirò nelle sue stanze e Ciel la seguì.


- Sebastian, porta a Julia un thè caldo con molto latte.

- No, grazie. Non sono agitata. Nè spaventata.

- Non sarai.. pentita?

- No. Non mi pento mai, e poi sono come te, adoro giocare. - disse tutta contenta del paragone.

Julia sapeva bene come alimentare la voglia di Ciel, soprattuto poi, come sorprenderlo, del resto fu quello che ottenne, perchè il ragazzo rabbrividì, ma non di paura, anzi di gioia, Ciel la guardò stupito per l'affermazione, ma poi lei riprese fiato e continuò solenne:
- Voglio solo che tutto questo finisca, che tutto finisca presto. Il patto, i termini del patto. Ripetimeli.

Si raggomitolò e con le ginocchia al petto si chiuse tutta dentro. Ciel ubbidì:
- Come un diavolo di fidanzato, la accompagnerò e la proteggerò finchè non avrà compiuto le sue vendette contro i suoi ex ragazzi e che io mi- Sebastian gli tappò la bocca gentilmente e disse:
- E' ora di dormire. Signorino. Lady.

- Aspetta Sebastian! Voglio fare una richiesta a Ciel... - il maggiordomo, già sulla soglia della porta, non spense ancora le luci, permettendo così a Julia di domandare a Ciel che era dall'altra parte della stanza:
- Questa notte, puoi dormire con me?

- Come desideri. -

Ciel scese dal suo letto e i suoi occhi fissi guardarono Julia, lei osservò Ciel camminare verso di lei a passo felpato e il suo occhio viola era coperto dai capelli. Salì sul letto della ragazza, la quale si scansò un po' più in là per far spazio e lui si infilò dentro le coperte, erano uno di fronte all'altra e poi Ciel ordinò:
- Sebastian spegni le luci, ora puoi ritirarti. -

Il diavolo di un maggiordomo le spense, e riflettè ancora di quanto le creature chiamate esseri umani possano essere strane e soprattutto così ingenue e indifese nei momenti in cui sentono che il mondo gli cadda sulle spalle e infine: "Se il mio signorino rinviene come umano, grazie a questa ragazza, non potrò fare a meno, mpf... di ringraziarla."

- Grazie, Ciel. - bisbigliò la ragazza, che non vide più nulla che il buio totale, ma comunque sentì la presenza del fidanzato accanto a sè, per poi addormentarsi in un sonno profondo. 

Nota D'Autrice
Hello MinnaH! Allora sono in ritardo di un giorno, scusate! >.<
Comunque ricordavate che avevo detto che mancava qualcosa nel capitolo scorso? Ho capito che in realtà, mi sono accorta che c'era poca la partecipazione di Sebastian spero che in questo invece ci siano abbastanza interventi, e poi che "quel qualcosa" era anche la mia voglia di raccontarvi tutto, ma se lo facev finiva che sapevate tutto e sarebbe la finita la fic... quindi è come se mi fossi trattenuta! xD
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, è uno dei migliori che abbia mai scritto nella mia vita, credo... anche perchè l'ho rincontrollato talmente tante volte che ho dovuto davvero trattenermi anche qui, per non scrivere tutta la storia!! Bene, voglio ringraziare tutti quelli che leggono e mi seguono!
Bye and kiss
Julia28

  
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