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Autore: FedeSpuffy    22/09/2011    2 recensioni
In un edificio di Manatthan tre uomini erano comodamente seduti in una stanza buia difronte ad un proiettore che in quel momento mandava le immagini di un uomo - Il vostro compito è quello di ucciderlo-.
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaori/Greta, Ryo Saeba/Hunter
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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Capitolo 18 Dall'altra parte del mondo

Capitolo 18

Erano passati tre giorni dalla fine della missione,tre giorni dalla fine della sua vita. Kaori era rientrata dall'ospedale il giorno seguente, i medici le avevano detto che aveva avuto solo un malore e che poteva tornare a casa ... si, ma quale?. Alla fine aveva deciso di rimanere nell'appartamento di Ryo in mezzo alle sue cose e di non vedere nessuno: doveva ancora elaborare il lutto.La notte non dormiva e come chiudeva gli occhi vedeva il suo viso che le sorrideva; gli era venuto in mente anche di farla finita ma poi si era ricordata di lui e di tutti i sacrifici che aveva fatto per tenerla al sicuro e allora non ci era riuscita.
Quella sera si era alzata come sempre per ancdare a vedere la foto di loro due, trovata nella sua valigia, che aveva rimesso in corridoio; mentre la guardava sentì qualcuno che cercava di forzare la serratura della porta. Subito pre la sua pistola in mano e proprio in quel momento la porta si aprì facendola andare asbattere contro due pozze nere.
- R- Ryo - balbetto
L'uomo sorrise debolmente - Ehi Sugar - poi svenne.

Erano le tre di notte e un vecchietto seduto su una poltrona di un night abbandonato, teneva in mano una bottiglia di wisky ancora intatta "Povero Ryo, è tutta colpa mia se gli è successo tutto questo".
Stava per aprirla quando il suo telefono squillò.
- Ma chi diavolo è a quest'ora? - chiese purbero.
- Ehi Doc sono Kaori - urlò una voce dall'altro capo del telefono.
- Ehi, calmati ragazza, cosa succede? -
- Non posso spiegarle nulla per telefono ma venga immediatamente a casa di Ryo con la borsa dei medicinalei ... Subito!! - e riattaccò.
- Certo che quella donna è proprio strana - disse iniziando a preparare l'occorrente.

Dieci minuti dopo...
Dlin Dlon ...Kaori aprì la porta; il povero vecchietto non ebbe neanche il tempo di entare che fu trascinato da una furia in una camera scarsamente illuminata.
- Ecco, guardi - disse la donna indicando il letto.
Doc si girò e ...
- Sa - Saeba - sussurrò sgranando gli occhi.
- E venuto qui un quarto d'ora fa e mi è svenuto addosso -
- Ma com'è possibile? -
- Non lo so ma faccia qualcosa, non può morire ora che è ritornato - disse Kaori disperata.
- Hai ragione scusami - e subito si mise al lavoro; per prima cosa gli auscultò il torace - Il battito è un pò accellerato - poi controllò se avesse ferite gravi o escoreazioni - A parte Una piccola ferita sul braccio sembra stare bene -  infine, avendo un sospetto, gli toccò la fronte - O mamma, scotta moltissimo, ha la febbre molto alta - prese una confezione dalla borsa - Questa notte stagli accanto, potrebbe anche delirare e mi raccomando bagnagli spesso la fronte per abbassarla e ogni tanto fallo anche con le labbra altrimenti si disidrata. Queste - e gli porse la confezione -le deve prendere per una settimana  - .
Kaori guardò il pacchetto - Quindi è solo febbre? -
- Si, ma stagli vicino perchè in questi tre giorni deve aver passato l'inferno - e, detto questo, se ne andò.
Kaori rimase per un pò a fissare il socio poi prese una sedia e gli si sedette accanto - Quanto mi sei mancato - disse accarezzandogli il viso.
Lui sorrise nel sonno.

Era in un tunnel lungo e buio, gli sembrava che fossero passati mesi o anni ma finalmente riusciva a vedere una luce calda e accogliente, allungò la mano e ...
Aprì gli occhi di botto, la luce forte non c'era più ma si trova in una camera al buio, poi si accorse che affianco a lui c'era una donna che dormiva su una sedia.
- Kaori - sussurrò per non svegliarla - Allora ce l'ho fatta, sono finalmente riuscito a tornare a casa - disse felice come non mai.
Si alzò dal letto e si avvicinò alla donna - Come devi aver sofferto, ssei pallida e dimagrita. Perdonami Sugar - la prese in braccio e l'adagiò sul letto, le accarezzò una guancia e uscì per farla riposare un pò.

Un delizioso tepore la avvolse e un leggero odore di caffè la stava facendo uscire lentamente dal mondo dei sogni; aprì gli occhi lentamente e vide che si trovava nella stanza di Ryo cosa normalissima, negli ultimi tre giorni aveva sempre dormito lì. Poi si ricordò di ciò che era successo la sera prima e, come un fulmine, corse verso la cucina da dove proveniva l'odore del caffè e ...
- Ryo - sussurrò con un filo di voce incredula.
Lui si girò e le fece il sorriso più bello che lei gli avesse mai visto - Ehi Sugar, ma lo sai che hai dormito per nove ore di filato? -
Kaori continuava a rimanere impalata in mezzo alla porta e così Ryo le si avvicinò; fu una mossa veramente azzardata perchè, come Ryo le sfiorò la guancia la donna scattò come una molla e uno schiaffo lo colpì in pieno viso.
- Non osare mai più abbandonarmi in quel modo, hai capito? - urlò - Non puoi immaginare che giorni di inferno ho passato - e iniziò a singhiozzare.
Ryo sorrise e l'abbracciò - Perdonami Sugar, perdonami! - .
Rimase così per parecchi minuti poi Kaori si staccò - Vado a farmi una doccia - e si ciuse in bagno.
L'acqua cadla l'aiutò a rilassarsi e a mente lucida ripensò a quello che era successo nelle ultime ero; sicuramente era felicissima che Ryo fosse tornato ma era curiosa si sapere come se la fosse cavata. Uscì dalla doccia e si avvolse in un asciugamano, poichè come al solito aveva lasciato i vestiti in stanza;aprì la porta e si ritrovò faccia a faccia con lo sweaper che stava tornando in camera sua.
Ryo si immobilizzò e la guardò intensamente; una fitta di desiderio lo colpì al basso ventre "E no, ora basta, e mica posso continuare a soffire così" pensò prima di prendere Kaori per la vita e darle un bacio mozzafiato.
Kaori sentì un calore accenderle il sangue nelle vene e, quando lui insinuò la lingua nella sua bocca fu come tocare il cielo con un dito e non riuscì a trattenere un gemito di piacere.
Ryo la sentì e non capì più nulla - Tu mi farai impazzire - le disse prendendola in braccio.
Kaori gli allacciò le gambe alla vita e, arrossendo, disse - Tu non sei da meno - e sopraffatta dal desiderio iniziò a leccargli il collo.
Ryo la portò in camera sua e la mise sul letto, davanti a se una visione paradisiaca:  sorriso smagliante, guance arrossate per l'imbarazzo, occhi lucidi per il desiderio e gambe interminabili che uscivano da sotto un asciugamano che non copriva quasi nulla - Sei stupenda - le disse allungndosi sopra di lei e iniziando a baciarle il collo.
Kaori arrossì - Anche tu non sei niente male - disse iniziando ad accarezzargli il torace, sentiva i muscoli guizzare sotto le sue mani e la cosa la eccitava ancora di più.
Ryo iniziò a scendere più giù e le spostò l'asciugamano e iniziò ad accarezzarle il seno mentro con la mano libera le accarezzava le gambe fino a che non arrivò al centro della sua femminilità.
Kaori emise un gemito soffocato - Ryo ... ti prego - disse in un filo di voce; per lei era la prima volta ma sapeva di volerlo con tutta se stessa.
Lo sweaper sorrise - E ancora presto - e iniziò a leccarle prima i capezzoli che subito si inturgidirono poi con la lingua iniziò a scendere più giu, sempre più giu fino a che non non si tuffò tra le sue gambe.
Quando Kaori stava per raggiungere l'apice Ryo si fermò.
- Ehi - protestò con voce roca - che fai?
Ryo ridacchiò per la sua reazione quasi arrabbiata. la baciò e piano piano entrò in lei.
All'inizio Kaori sentì una fitta di dolore ma poi fu lei che, muovendo il bacino,  fece capire a Ryo che poteva continuare e così lui iniziò a muoversi molto più velocemente fino a quando non raggiunsero insieme l'apice.
Lo sweaper si accasciò sul letto portando Kaori con se e stringendola forte disse - Sugar? -
- Mmmh - disse lei assonnata.
- Mi vuoi sposare? -
- Che cosa? - disse spalancando gli occhi e fissandolo a bocca aperta.
- Ho intenzione di tornare in Giappone e ricominciare a fare lo sweaper ma prima volgio che tutti sappiano che sei la mia donna e che se solo provano a sfiorarti li uccido. Per questo ti chiedo, vuoi sposarmi? -
Kaori abbassò la testa e non rispose; a Ryo iniziò a salirgli il panico, le alzò il mento con due dita e quello che vide lo fece sorridere - E ora perchè piangi? -
- Perchè sono felicissima - disse tra i singhiozzi.
Lui sorrise ancora di più - Che sciocca, ma e per questo che ti amo - e la baciò con passione.

Da qualche parte a New York stessa ora ...
Una donna dai capelli neri era nel letto con il suo uomo.
- A cosa pensi Saeko? - chiese Kitao.
- A Kaori, ha sofferto tanto dopo la morte di Hideyuki ma grazie a Ryo era riuscita a non cadere nella disperazione e ora che non ce più non so se riuscirà a riprendersi -
Proprio in quel momento il cellulare della poliziottainiziò a squillare e lei rispose.
- Pronto -
- Saeko? -
- Kaori? - disse sorpresa.
- Si sono io, ho bisogno urgentemente di parlare con tutti voi, ci vediamo fra mezz'ora a casa di Ryo e chiama tu gli altri. Ciao - e riattaccò.
Saeko guardò incredula la cornetta del telefono - E ora che le è preso? -

Ore 11:00pm casa Saeba ...
Si trovavano tutti sotto casa di Ryo e si fissavano interrogativi, c'era persino Doc che era stato chiamto da Kaori che gli aveva chiesto di mantenere l'assoluto riserbo.
Salirono le scale e bussarono alla porta; Kaori aprì e li fece accomodare nel salotto.
- Aspettatemi qui, torno subito - e si allontanò verso la sua camera.
Mick guardò in direzione di Umi e lui gli fece cenno di si con la testa. Si erano capiti al volo, infatti tutti e due avvertivano una presenza in casa insieme a Kaori ma, era talmente ben cammuffata, che non riuscivano a capire ne chi fosse ne se era buona o cattiva.
Kaori ritornò e iniziò a parlare - Devo dirvi alcune cose ma non so da dove cominciare .... inanzitutto vi ringrazio per avermi lasciato spazio dopo quello che è successo, avevo bisogno di riflettere e ho preso una decisione ... me ne torno in giappone -
- Che cosa? - esclamarono tutti tranne Saeko.
- Ho bisogno di tornare alla mia vecchia vita, qui ormai non c'è più niente che mi trattenga e poi ... voglio tornare al mio vecchio lavoro -
- No Kaori non posso permettertelo, è troppo pericoloso ... - disse Saeko ma la donna la bloccò.
- Non andrò da sola - e si affacciò nel corridoio urlando - Ora puoi venire - .
I ragazzi sentirono una porta aprirsi e dei passi che li stavano raggiungendo e ...
- Non ci posso credere ...- urlò Micki correndo ad abbracciare l'uomo che era appena entrato.
- Ryo - sussurrò Saeko incredula ma felice come non mai.
Mick si avvcinò allo sweaper e lo abbracciò - Bentornato amico mio, bentornato -
- Grazie Mick -
Dopo che ebbe salutato tutti fu Mary a fare la domanda che tutti si ponevano - Ryo ma cos'è successo dopo che ce ne sono andati Kaori e gli altri? -
L'uomo sospirò e si intristì - Kaibhara mi ha sfidato, mi puntava la pistola contro e non ho potuto fare altro che rispondere e ... bhe , l'ho colpito ma prima di morire mi ha detto che vicino alla scrivania c'era un pulsante che apriva il passaggio segreto per uscire, poi mi ha ringraziato ... probabilmente negli ultimi minuti era tornato il padre affettuoso che la pazzia e la guerra avevano cambiato - sospirò - Ci ho messo tre giorni per uscire da quel passaggio, era un labirinto intricato, molte volte mi sono reso conto di aver fatto due volte la stessa strada, ma finalmente sono riuscito a tornare a casa - e dicendo ciò strinse forte la mano a Kaori che si era seduta sul bracciolo della poltrona affianco a lui.
I loro amici si guardarono e tutti pensarono che nascondessero qualcosa.
- E cos'è questa storia che volete tornare in Giappone? - chiese Mick.
- E tutto vero - rispose Ryo - Ora che l'Unione Teope non esiste più vogliamo tornare a fare gli sweaper - .
- Bhe, allora penso che dovrete sopportarmi ancora pern un pò - disse il biondo.
- In che senso? - chiese Kaori.
- Ho deciso di partire anche io con voi -
- A si? - disse Ryo iniziando a dargli delle leggere gomitate - Dillo che Kazue è ripartita e tu la vuoi raggiungere; dillo che ti sei preso una bella cotta per la dolce dottoressa - BANG ... un enorme martello lo fece finire di parlare.
- Lascialo in pace, sono affari tuoi - Poi rivolta a Saeko - Tu che fai, riparti con noi? -
- Si - disse e kaori guardò Kitao interrogativamente.
- Anche io vengo con voi - e sorrise a Saeko - Sono riuscito ad ottenere il trasferimento nell vostro quartiere -
"Finalmente anche lei ha trovato un pò di pace" pensò la sweaper, poi si alzò e andò ad abbracciare Miki - Mi mancherai tanto -
- E chi l'ha detto che non ci vedremo più? - disse lei sorridendo cospiratrice.
- Non capisco -
- Io e Umi ne abbiamo parlato in questi giorni e abbiamo pensato che se tu parti veniamo anche noi - Kaori era senza parole - Sono anni che penso di aprire un bar tutto mio e da voi potrei averne l'opportunità -
- Ahhhh, sono così felice - urlò la sweaper abbracciando anche Umi che divenne rosso come un pomodoro.
Ryo invece non la finiva di ridere; rideva talmente tanto che gli stava iniziando a fargli male la pancia - Ah aha ah ahah, ce lo vedo proprio lo scimmione dietro al bancone con un grembiule rosa -
Umi non ci vide più e iniziò a rincorrerlo per tutta la stanza cercando di strangolarlo.
Intanto Sendo chiese - Quando dovrò dire addio a due dei miei migliori agenti - chiese tristemente.
Kaori arrossì vistosamente - Beh ... noi ... noi avremo ancora una cosa da fare - disse quasi balbettando.
- Cosa dovete fare? - chiese Mary incuriosita dal suo comportamento.
Kaori non rispose e allora Ryo le si avvicinò e mettendogli un braccio sulla spalla disse - Dobbiamo organizzare un matrimonio - tutti rimasero a bocca aperta: possibile che ...

Tre anni dopo in una palazzina alla periferia di Shinjuku ...
Da una delle finestre si sentì un rumore di vetro infranto e si vide una bambina correre in cucina e aggrapparsi alle gambe di una donna.
- Mamma mamma, papà ha fatto cadere la vostra foto - urlò.
La donna appoggiò il piatto che stava asciugando e prese in braccio la piccola - Mi chiedo sempre chi sia più bambino, se tu o tuo padre -
Un uomo entrò e, baciandola, le portò via la bambina mettendosela sulle spalle - Io naturalmente - rispose sorridendole.
- Ryo, sei sempre il solito, ma non potresti stare più attento? -
- Sugar, sappi che se stessi più attento in tutto quello che faccio a quest'ora non avremmo i nostri due angioletti - e strizzandole l'occhio maliziosamente se ne andò.
Kaori divenne rossa ma sorrise, poi si diresse in salone, prese la foto e ...
- Ma guarda te quella peste, vorrei proprio sapere dove ha imparato a dire le bugie così bene - disse vedendo che nel vetro della foto c'era incastrato un martello in mignatura.
Due forti braccia le cinsero la vita - L'arte delle bugie deve aerla presa sicuramente da me -
- E si, in quello non ti batte nessuno - disse togliendo il piccolo martello dal vetro - La mira però la presa da me -
- Proprio per niente, voleva prendere me e tu sicuramente mi avresti centrato in pieno - disse sghignazzando.
- Touchè - sorrise - Dov'è ora A-Shan? -
- E in camera che gioca con Toshio - poi Ryo guardò la foto - Ti ricordi quel giorno? -
- Come potrei dimenticarlo, è stato il gionro più bello della mia vita dopo la nascita dei nostri figli .... -

Flashback ... tre anni e qualche mese prima ....
Era una giornata soleggiata a New York e in un parco che ridava su un lago c'erano delle persone che, vestite eleganti, sedevano e aspettavano qualcuno o qualcosa. Ad un certo punto si sentì suonare una marcia nuziale e una donna dai capelli rossi inizò a camminare accompagnata dal marito della sua migliore amica: Umibozu; dietro di lei comparvero le damigelle: Miki, Saeko, Eriko (che le aveva disegnato il vestito), Kazue (che Kaori aveva richiamato dal Giappone insistendo che, dopo quello che avevano passato insieme, lei ormai faceva parte della famiglia) e Mary (che sfoggiava felice un anello di fidanzamento regalatogli da Sendo ... e si, quei due ormai erano cinque anni che quei due stavano insieme ma non avevano mai detto nulla perchè lui era il suo capo).
Kaori guardò in direzione dello sposo e rimase estasiata: Ryo era un vero schianto con quel vestito nero; affianco a lui c'erano i suoi testimoni: kitao, che non toglieva nenache un attimo gli occhi da Saeko e Mick, che era rimasto incantato da Kazue.
Anche Ryo guardò la sposa e le mando uno sguardo pieno di desiderio e carico di promesse: con quel vestito bianco, il corpetto aderente pieno di roselline in pizzo che evidenziavano il seno e il piccolo spacco sulla gonna che finiva poco sopra il ginocchio era una tentazione anche per un santo.
La cerimonia iniziò tranquilla, il bello però arrivò quando ci fù lo scambio degli anelli.
Il prete si rivolse alla sposa - Vuoi tu, Kaori Makimura, prendere come tuo sposo Ryo Saeba in salute e in malattia finchè morte non vi separi -
Kaori arrossì - Si lo voglio -
- E tu Ryo Saeba, vuoi prendere .... - lo sposo lo bloccò.
- Si si lo voglio - e tutti risero compreso il prete.
- Allora vi dichiaro marito e moglie ... può baciare la sposa -
Ryo prese Kaori per la vita e stringendola forte le diede un bacio mozzafiato; gridolini di gioia eurla di felicità si alzarono dai testimoni dello sposo e della sposa.
Kaori, staccatasi dal suo uomo, si girò e lanciò il buchè che andò dritto dritto nelle braccia di Kazue che guardando Mick  arrossì come una quindicenne.
Quel giorno lo stallone di Shinjuku era stato domato mentre quello di New York stava per fare la stessa fine.

Ecco la fine della fanfiction, spero vi sia piaciuta e ringrazio vivamente tutti coloro che hanno letto e coloro che hanno commentato. Ci vediamo alla prox che, purtroppo per voi sarà molto presto. Baci :-D

   
 
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