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Autore: Beckss_    22/09/2011    5 recensioni
Scivolava fra le vie di New York con un’aria apparentemente tranquilla e pacata, nascondendo sotto gli occhiali da sole gli occhi gonfi dal pianto. La Grande Mela la osservava mentre sfilava sui suoi tacchi alti in una calda giornata primaverile,diretta chissà dove; la città la osservava mentre si districava fra un groviglio di persone. Il vestito nero che indossava lungo fino al ginocchio ricadeva delicato sui fianchi e si muoveva leggermente ogni volta che accelerava il passo.
Un anno dopo, con una nuova vita e una nuova voglia di vivere.
Kate Beckett affronterà il suo viaggio da sola? Riuscirà una sconvolta e triste KB a ritornare quella di prima?
PICCOLI SPOILER
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Terza stagione, Quarta stagione
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Remember Me.


La detective si finì di tamponare i capelli con l'asciugamano e poi uscì dal bagno sorridente.
Era certa che Castle avesse perlustrato la sua casa ed era certa che aveva visto la sua foto insieme a Montgomery, che era sul comodino, girata verso il muro.

Era certa che si chiedeva il perchè, ma non voleva affrontare il discorso, ancora.

Entrò in cucina e lo trovò armeggiare con le cipolle e con delle copiose lacrime che si facevano strada sulle sue gote.
Rise nel vedere un uomo così forte piangere.
Si accorse di lei e lui si girò ricambiando il sorriso.

Era calato il silenzio e l'imbarazzo, di nuovo.

Si scambiavano sguardi timidi mentre l'altro non si accorgeva, forse, degli occhi puntati su di lui.

Mangiarono tranquillamente e a fine pasto Castle decise di prendere la parola.

"Becks, non fraintendermi, non che io non voglia stare qui con te, ma perchè sono a casa tua?"
"Io..volevo parlare?"
"Di cosa?"
"Di quello che c'è stato qualche tempo fa."
"Non c'è stato nulla Castle."
"Non direi, vedi ti stai rimettendo sulla difensiva".

Castle oramai la conosceva bene e sapeva tutto di lei. Sapeva che in quel momento avrebbe voluto urlargli in faccia tutto il suo dolore, ma che ancora non era pronta. Sapeva che quello sguardo indifeso che ora gli stava riservando serviva a dire: "Dammi tempo".
Anche stavolta riprese lui la parola.

"Non devi fare le cose di corsa. Io ci sono", le confessò.

Lo guardò riconoscente poi ritornò sorridente.
"Allora, che si fa, Castle?"
"Non saprei.." rispose titubante.

Si avvicinò alla libreria con l'intento di cercare un dvd ma venne attratto da una foto.

"E questa?"
"Questa me l'ha fatta mio padre qualche tempo fa."
"Sarei curioso di vederti da giovane, sai Becks?"

Lo guardò prima con fare minaccioso, poi lo osservò divertita; tirò fuori una scatola di cartone bel rilegata contenenti tanti piccoli album.

"Qui dov'eri?"
"Era il primo giorno di scuola. Avevo quell'orribile acconciatura che mia madre mi aveva voluto per forza fare.." rise al ricordo diventando un po' triste.

Sfogliavano insieme pagine e pagine di ricordi che man mano si rifacevano vividi nella loro mente. Il primo giorno di college, il primo ballo e il primo ragazzo. Tante foto con gli amici.

"Qui? In che occasione l'hai scattata?"
"Questa era la settimana prima che mia madre morisse, eravamo in montagna." disse tristemente.
"Mi dispiace" era seriamente mortificato.
"Non ti preoccupare."

Girò l'ultima pagina e una foto cadde a terra rivolta in giù. Si immaginava fosse un'altra foto con la madre, era pronta, forse, a ricordare il ricordo della sua morte che forse dopo tanti anni aveva iniziato a metabolizzare, con fatica. Affrontare il dramma di sua madre era stata una delle cose più difficili che lei avesse mai fatto e ci stava riuscendo solo con l'aiuto di Castle, prima dell'avvenimento.
I giorni successivi a quel fatto furono giorni pesanti scanditi dalle lancette dell'orologio che quasi sembravano non scorrere avanti.
Si chinò, spostando da un parte i capelli ancora un po' umidi e vide la stessa foto che aveva sul comodino rivolta verso il muro, in modo che non potesse vederla: Lei e Montgomery.

La fece scivolare di nuovo per terra e si alzò di scatto con le lacrime agli occhi, correndo a chiudersi in camera.

Non era pronta per affrontare quella morte.


Angolino Mio *_*

Scusate a tutte per la mia assenza e per non aver aggiornato prima, ma sono dovuta scendere in Sardegna per un problema con un mio amico. Intanto ecco il terzo capitolo un po' più corto degli altri per problemi di tempo!

Spero vi piaccia
Baci
B.
  
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