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Autore: michiyo1age    22/09/2011    5 recensioni
Ed eccolo lì, a 23 anni compiuti poche ore prima, seduto al tavolo della cucina di sua madre, linda e addobbata a festa proprio per il suo compleanno.
Non solo, la stanza aveva assunto tonalità più festose, ma anche il normale suono del tronco cavo che cadeva sulla dura pietra in giardino, era coperto da risa e chiacchiere che alle tre del pomeriggio, per un Nara, significavano solo seccature.
Fic partecipante all'evento "Happy birthday Mr Crybaby" indetto da The Black Parade
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Shikamaru Nara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Esprimi un desiderio

Ed eccolo lì, a 23 anni compiuti poche ore prima, seduto al tavolo della cucina di sua madre, linda e addobbata a festa proprio per il suo compleanno.

Non solo, la stanza aveva assunto tonalità più festose, ma anche il normale suono del tronco cavo che cadeva sulla dura pietra in giardino, era coperto da risa e chiacchiere che alle tre del pomeriggio, per un Nara, significavano solo seccature.

La sua adorata mammina quest'anno aveva voluto fare le cose in grande quindi, distrutta la buona vecchia tradizione della cena in famiglia, solo loro tre, aveva invitato tutto il clan. Non solo quei simpaticoni non erano in pochi, ma Yoshino aveva chiesto anche a Ino e Choji di partecipare. Però non si era fermata lì, perchè sarebbero stati troppo pochi. Quel pomeriggio si trovavano lì anche le famiglie dei suoi migliori amici, nonché tutti gli altri coetanei del villaggio.

Così da non lasciare nessuno infelice.

Ino, non contenta però, vedendo i tre ninja della Sabbia camminare tranquillamente per la strada, aveva fatto loro la proposta di partecipare a quella buffa festicciola. Shikamaru sospettava che la sua compagna di squadra e il suo intuito femminile potenziato avessero scoperto della relazione, non molto diplomatica e casta, che lo legava alla più vecchia dei tre fratelli: la sua seccatura più grande, ovvero Temari.

A conoscenza di questa cosa erano solo ed esclusivamente il Kazekage e Kankuro (o forse tutta Suna, non si sa mai con la bocca larga del marionettista) che gli avevano beccati. Non è che Shikamaru si vergognasse della sua ragazza, o di essere caduto nelle grinfie di una donna dopo vent'anni di misoginia encomiabile, ma semplicemente non aveva voglia di dirlo.

Anzi che senso aveva dirlo?

L'avrebbero scoperto guardandoli, se avesse avuto un certo buon grado di spirito di osservazione. Stranamente questa volta Temari gli dava ragione, insomma non voleva essere esibita come un trofeo per tutta Konoha e sorbirsi le solite frasi di circostanza “Meno male che te lo sei preso tu”, “Shikamaru è stato proprio fortunato a trovarti” e blablabla.

Poi non avendo mai avuto genitori degni di questo nome, provava un po' di timore;: Cosa? No... Temari della Sabbia non si spaventa davanti a niente!... sarebbe stato seccante relazionarsi con i genitori del suo..ehm...ragazzo.

Meglio essere una sua amica, che non avrebbe avuti domande fastidiose, sguardi insistenti o attenzioni spropositate.

Soprattutto con tutta la famiglia riunita.

Sarebbe stato assolutamente imbarazzante per non dire, seccante.

Shikamaru era ancora lì seduto a quella tavola con tutti i suoi conoscenti in piedi con i bicchieri in man. Erano davvero troppo rumorosi.

Per il suo complenno la gente dovrebbe fargli dei regali, ovvero lasciarlo dormire.

La massa seccante si divise in due bande per far passare la povera Yoshino che portava una bella torta pesante. Shikamaru roteò gli occhi, c'erano 23 candeline sopra, come i bambini, fortunatamente la sua genitrice aveva avuto la buona creanza di prendere quelle bianche, almeno non aveva avuto un ulteriore umiliazione con quelle blu.

Già si immaginava i commenti della seccatura dopo. Gli avrebbe rinfacciato di essere un cocco di mamma, sicuramente, ma poi sarebbe lanciata in una serie di eroiche imitazioni prima di Yoshino e poi della tipica mamma troppo premurosa, quella che ti pulisce lo sporco dalla guancia con la saliva.

Per coronare il tutto, in fine, lui le avrebbe risposto male, girandosi a borbottare qualcosa al muro, mentre lei si sarebbe inferocita e se lo scordava il sesso per quella sera.

Dieci secondi dopo avrebbe preferito 23 candele enormi con su scritto “il miglior bimbo dell'anno”, all'assurda cantilena che Ino e Choji, evidentemente troppo felici, avevano intonato.

-Tanti auguri a te! Tanti a auguri a teeee! Tanti auguri a Shikaaaaaaaamaru.....TANTI AUGURI A TE!-

Sapeva di dover spegnere le candeline, ma evidentemente la richiesta gli creava troppo sforzo e ogni volta che riempiva di aria i polmoni desiderando con ardore di sputare nella torta con la sua soffiata, si bloccava, colto, ancora una volta, dall'imbarazzo di quella scena.

Ma prima che potesse fare un'altra grande inspirazione, sua madre lo bloccò: -Esprimi un desiderio Shikamaru!-

-Ma ma'- protestò il figlio a mezzavoce.

-Shikamaru- sillabò a denti stretti l'altra.

-Su Shika esprimi un desiderio- questa era Temari, con un lieve tono derisorio.

Seccature.

Chiuse gli occhi e ci pensò.

Qual era la sua aspirazione più grande?

Era in casa sua, anzi, non sembrava casa sua, non lo era per niente. Eppure appena la vide gli pareva proprio di sentirsi nel posto giusto. C'era un divano sufficientemente grande dove distendersi e in un angolino un mobile alto un po' di cornici. Lo incuriosivano molto.

La prima ritraeva un bambino piccolo, un bebé, non poteva avere più di due settimane. Era sorretto :da due braccia scure e pelose. Il bambino era la foto: tutto campo, il visino incartapecorito a causa dell'enorme sbadiglio che stava compiendo. Sembra dovergli costare l'uso di tutti i muscoli.

Eppure Shikamaru provò un grande senso di tenerezza per quel neonato assonnato,Con un sorriso ebete si girò verso la foto più in alto.

Questa volta il bambino doveva essere cresciuto e veniva sostenuto da una bimba vispa con quattro ridicoli codini neri. Gli occhi verdi risaltavano pesantemente sulla carnagione chiara e le guance rosse. Un'altra mano, più adulta, sosteneva la testa del piccoletto,mentre due paia di gambe erano entrate nel campo visivo in quella che doveva essere la cucina. I pantaloni erano quelli degli shinobi di Konoha. Era a piedi nudi. Molleggiava un po' sulle ginocchia.

C'era un foto posta leggermente più indietro. Ritraeva una festa: c'erano milioni di persona riunite sotto il palazzo dell'Hokage. Poteva riconoscere Ino che era saltata sulle spalle di Choji per riuscire a vedere più in alto e Lee appeso al ramo di un albero. C'era persino Kankuro sulle scalinate che guardava con aria scandalizzata qualcosa. Sulla terrazza dove di solito si affacciava Tsunade, c'era un Naruto radioso con la bianca veste della più alta carica del villaggio, Gaara, accanto a lui, sempre in abiti da cerimonia, si lasciava sfuggire un piccolo sorriso. Ma in mezzo alla folla, c'erano due ragazzi con i capelli sciolti, una bionda e l'altro moro, che si baciavano mentre le loro braccia stringevano l'altro con foga.

Anche quest'immagine lo fece sorridere, ma in modo diverso, era più che altro un ghigno divertito e sornione, come un bambino felice di aver fatto una marachella.

Non poteva crederci, ma vide un'altra foto, ancora più in alto. Questa era più stupida della altre. C'erano i suoi genitori seduti su un divano insieme ad una bionda girata nell'intento di picchiare il ragazzo accanto. Aveva messo la mano davanti alla faccia per non farsi fotografare mentre sopra la schiena si vedeva un'indignata Ino che dava man forte alla bionda. Choji come al solito sorrideva, non vergognandosi affatto della riottosità del ragazzo moro.

Si voltò e ancora un'altra foto lo fissava, questa volta appesa al muro. Stava per darci un'occhiata più da vicino, visto che il riflesso gli impediva di vedere i volti di quelle due persone vestite da sposi, ma sentì una chiave girare nella serratura.

Entrarono di corsa due marmocchi. La bambina sempre con quella assurda acconciatura gli correva in contro: -Papà! Sei tornato!-

Il bambino rimaneva pacifico vicino alla madre che appoggiava le borse della spesa. Si stava succhiando il dito indice sbrodolandosi tutto su il bavaglino lasciato ragionevolmente sopra la magliettina con il simbolo dei Nara in mezzo.

-Finalmente!- sospirò sua moglie -Finalmente potrò andare a squartare qualcuno! Ero stufa di rimanere a casa- Prese in braccio suo figlio e lo calò su un seggiolone dove potesse stare sotto controllo.

-Comunque, che ci fai lì?- chiese avvicinandosi allo scaffale, cercando di evitare, bene o male, tutti giocattoli dei figli.

-Stavo ammirando la tua straordinaria capacità di scegliere qualsiasi foto dove nessuno è mai al suo posto- commentò facendo scendere la bambina e dirigendosi verso Temari per poterla baciare.

-Se tutte fossero in posa, sai che noia?-

Le labbra si stavano per toccare, quando Shikamaru si sentì tirare indietro dalla manina della figlia.

-Papà posso il gelato?- sbattè le palpebre e sorrise.

Come si faceva a dirle di no?

Lui annuì, ma questo non andò bene a qualcuno.

-Gliele lasci tutte vinte. La stai viziando- lo rimproverò e poi si rivolse alla figlia -Prima metti a posto questo letamaio-

Shikamaru vide la sua piccolina abbassare il capo, semisconfitta e decise di renderle il compito più facile. Arrivò in cucina e prima di aprire il congelatore si soffermò sulla foto appesa alla porta con sue magneti: ritraeva una festa di compleanno dove tutti erano felici e lui, in mezzo come uno scemo, aveva gli occhi chiusi e un'espressione assorta.

Sentì il rumore del flash e ancora la voce squillante di sua madre che gli intimava: -Esprimi un desiderio-

Inspirò profondamente e soffiò sulle candeline.

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Buon compleanno Shikamaru!

Salve gente! E quasi ad un mese dall'ultima fic, eccomi qua con una storiella piccina picciò per augurare buon compleanno a (il mio) Shikamaru Nara. Spero vi piaccia, perchè stilisticamente parlando non la trovo un granchè. Dovevo mettere in parole la mia idea, ma non l'ho fatto con il solito slancio ironico. 

Naturalmente ho lavorato sotto i dettami della Black Parade, forum nero che, ancora una volta, vi invito a visitare.

Alla prossima (tra un mese esatto XP)

   
 
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