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Autore: Lilianne    22/09/2011    1 recensioni
Fra le striature rossastre caratteristiche dell’imbrunire e un paio di nuvole che vagavano solitarie, riuscii a leggere un enorme scritta di colore rosa, evidentemente creata per mezzo di un aereo. Era a dir poco stupenda.
“Vuoi sposarmi?”
C: Oh mio Dio, chissà per chi è quella scr…
Mi voltai all’indietro, e non so come ma ebbi la sensazione che quella scritta in cielo fosse dedicata a me. Il cuore mi saltò in gola e il sangue mi si gelò nelle vene vedendo un Joseph Adam Jonas con occhi sognanti, in ginocchio, esattamente di fronte a me, che stringeva fra le mani una scatolina di un inconfondibilmente color Tiffany & Co. con all’interno un meraviglioso anello di fidanzamento.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Breakfast at Tiffany's

 
Parla Cristina
 
Era una BAMBINA.
Dentro di me risiedeva una splendida piccina.
Non potevo crederci.
Joseph non poteva crederci.
Era sempre stato il suo sogno avere una bambina che avesse JONAS come cognome. La desiderava, la desiderava con tutto il cuore, forse più di quanto la aspirassi io, anche se a me non importava molto. Non faceva differenza per me avere un figlio o una figlia, ma per lui si. Lo ripeteva ogni giorno, dando addirittura per scontato che fosse stata una femmina!
Diceva che l’avrebbe viziata come nessuna al mondo, trattata come una principessa, scavalcato monti o esplorare mari e che niente e nessuno sarebbe valso più di lei.
Al momento dell’ecografia la sua faccia incantata sul monitor, non ebbe prezzo.
Aveva un espressione estremamente seria e forse anche un po’ spaventata, un studio medico, non era decisamente il suo ambiente, ma al contempo, gli occhi ardevano dalla felicità e fremevano dalla curiosità…
 
 
C: Contento? Esultai tenendo un mega frppuccino di Starbucks nella mano destra, rivolta verso Joe intento ad addentre la sua donuts colorata.
J: Come potrei non esserlo? Ho appena saputo che mia moglie tiene in grembo una bambina! LA MIA BAMBINA! Esclamò lui raggiante mentre passeggiava accanto a me.
C: Lo vedo! Hai il sorriso a trentadue denti stampato sulla faccia dalle 7 di questa mattina! Ammettilo però, eri spaventato! Mentre mi stringevi la mia mano, stavi tremando dalla paura! Scherzai io fra un morso di cornetto e una sorsata di caffè.
J: Ma cosa stai dicendo donna! Joseph Adam Jonas non ha paura di niente e di nessuno! Affermò lui con tono di voce da duro e sicuro.
C: Ma che grandissimo bugiardo che sei! Appena sei entrato nello studio hai sgranato gli occhi e sei diventato tutto rosso in viso! Cominciai a stuzzicarlo un po’, mentre sfoderò uno dei suoi migliori sorrisi beffardi.
J: Senti, non sono abituato a frequentare CERTI luoghi, soprattutto QUELLO! Il palcoscenico è la mia casa, sono abituato ai riflettori e non a siringhe e disinfettati! Si giustificò lui per poi darmi un affettuosissimo bacio sulla guancia.
C: Sei sempre il solito bambino Joseph! Voglio vedere quando fra 4 mesi nascerà la bambina, come farò! Ohimmena! Sbuffai io simpaticamente.
J: Ehi aspetta! Guarda cosa c’è qua davanti a noi! Joe indicò un grande negozio di gioielli situato proprio davanti a noi. Non era una vetrina qualunque: era Tiffany&Co.
Bracciali, anelli, collane. Niente e nessuno era paragonabile a QUEI diamanti. Avrei potuto passare ore ed ore ad ammirare tutto ciò che in quell’istante si trovava davanti ai miei occhi.
C: Certo…dovremo anche scegliere il nome da dare a questa creaturina! Dichiarai dal nulla ad alta voce a Joe, adagiando la mia mano sulla mia pancia rigonfia.
J: Già…
Lui guardò nel vuoto per poi riprendere il discorso qualche secondo dopo. Alzò lo sguardo per depositarlo sull’ enorme insegna azzurra sopra di noi.
J: Che ne dici di Tiffany? Pronunciò lui tranquillo e deciso alzando le sopracciglia.
C: Wow! Che scelta audace! Come mai? Gli domandai lusingata.
J: Beh… perché in questo negozio ho comparato il regalo per il tuo sedicesimo compleanno, il collier di diamanti per il tuo 95 all’esame di maturità, l’anello di fidanzamento ufficiale e la fede nuziale, credo che questo nome sia già presente nelle nostre vite e… vorrei darlo a nostra figlia…
Fra noi due ci fu una lunga intesa di sguardi, con altrettanti sorrisi complici.
C: Aggiudicato allora! Conclusi io baciandolo dolcemente sulle labbra per poi proseguire la nostra passeggiata mattutina.
J: E il secondo nome? Stavolta sceglilo tu! Io ho scelto il primo… Mi incitò lui letteralmente raggiante.
C: BRANDY! Gridai io indicando il mio negozio di vestiti preferito a pochi metri di distanza da noi per poi entrarvi dentro di corsa come solo una ragazza di ventidue anni sa fare.
J: Mmhh… si! Direi che suona bene! Tiffany Brandy Jonas…
 
 
 
 

Piccoli pensieri dell’autrice:
Eccolo qua! Il sesto capitolo di questa piccola ed insignificante storiellina!
Su questo capitolo avrei voluto basarci una One Shot all’incirca verso Giugno, al posto di “It’s only a thoot” ma ho preferito inserirla all’interno di “Diario di due cuori” come capitolo!
Spero che, anche se non recensite ( qualcuna in più sarebbe COME SEMPRE gradita!) spero che la storia vi piaccia comunque anche se….nella norma diciamo!
Baci
Cri.
  
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