Un'altra stupida cena di famiglia. Ancora discorsi banali, scontati.Ancora frasi di circostanza. Prendo il bicchiere e bevo il vino tutto d'un fiato, spero di stordirmi abbastanza da non rendermi conto della banalità che mi circonda. Mia madre come al solito cerca di apparire un'ottima padrona d casa continuando ad offrire vagonate di cibo. Mio padre osservava tutto in silenzio, solo ogni tanto scambia qualche monosillabo con sua madre, la sua testa era già rivolta alla partita dell'inter di sabato. Quando c'era il nonno, il papà di mia mamma ovviamente, era tutto diverso, lui riusciva anche anche a far tenere a mio padre un atteggiamento adeguato. "Sid non prendi un'altra fetta di torta?" chiede mia nonna. Non ho voglia di cominciare l'ennesima discussione stupida, prendo la fetta di torta. "Allora la scuola come va?" questa è mia zia, all'incirca da quando sono entrato all'asilo l'unica cosa che mi chiede è questa. "Bene" rispondo finendo di masticare la torta, in realtà non è ancora cominciata, e anche se lo fosse e stesse andando di merda credo che la mia risposta sarebbe stata comunque quella. Quando mi accorgo che sta per cominciare la solfa del "E la ragazzina ce l'hai?" metto il guinzaglio al cane e mi precipito fuori di casa con la scusa di portarlo a fare una passeggiata. L'aria freschina dell'inizio di settembre mi aiuta ad alleviare lo stordimento del vino, del troppo cibo e delle chiacchere urlate dei parenti. Vibrazione del cellulare, messaggio: "Quando hai finito con i parenti ci raggiungi?" è Sammy la mia amica. Non ho soldi nel telefono, le risponderò più tardi. Dopo aver cercato di perdere il maggior tempo possibile mi faccio coraggio e mi ributto nella mischia dei parenti.