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Autore: GaaRa92    23/09/2011    2 recensioni
Regulus Black, un personaggio lasciato nell’ombra che riveste però un ruolo decisivo.
Ad un Black fiero di essere “un Black” toccherà la scelta più ardua: rinnegare se stesso in una suprema riaffermazione dei valori impartitigli.
Classificatasi 1° a pari merito al contest "Like a jukebox! contest - Insert a coin, choose a song and write a drabble!" indetto da Lyla Baudelaire
Genere: Drammatico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Regulus Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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N

N.d.A.: Prego di leggere la drabble con la musica di Ludovico Einaudi, “Divenire”, in sottofondo, poiché mio tentativo è stato quello di riprodurne le tensioni e i movimenti…

Regulus Black ha il momento di riscattarsi agli occhi delle persone che, in cuor suo, non ha mai smesso di amare nonostante le divergenze. E’ una scelta etica la sua, in completa rottura con il proprio passato. Questa dicotomia dilaniante è insita nei Black stessi: vicini all’oscurità, ma, allo stesso tempo, al di sopra di essa con una fierezza sprezzante.

E’ proprio il suo essere un Black che guida Regulus nella sua scelta.

 

 

 

 

 

 

A voi, che nella musica trovate le parole che cercavate.

 

 

 

 

Divenire

 

 

Si lasciò tentare. Disegnava piano dolci disegni, giocando assorto fra le sfumature del legno.

La casa vuota sonnecchiava pacificamente, un pubblico fantasma in trepidante attesa seguiva con lo sguardo il giovane dal volto pallido e segnato, incorniciato da lunghi capelli corvini.

Si sedette e inspirò profondamente, auscultando gli scricchiolii di vita dello strumento, elegante e severo.

Un Black.

Quelle note, che lente e poi veloci si rincorrevano, distendevano i suoi nervi, alleviavano il dolore del suo cuore stretto nella morsa della scelta: erano una confessione.

Kreacher...

Bianco, nero. Tasto bianco, tasto nero. Nota bassa, nota alta.

Faceva la differenza.

Essere o non essere un Black faceva la differenza.

“Andiamo.”

 

 

 

 

[109 parole]

 

 

 

 

 

***

 

 

 

Ho poco da dire su questa drabble… La musica mi ha guidata. La musica ha fatto la differenza.

Ringrazio la giudicia e faccio i complimenti alla mia co-podista, MedusaNoir, e alle ragazze che hanno partecipato: complimenti a tutti!

Qui di seguito lascio il giudizio della giudicia.

Grazie a tutti coloro che leggeranno e troveranno la voglia di recensire, a presto!

 

 

 

Prime classificate a pari merito

 

 

 

Divenire di Gaara92




Lessico&Stile 15/15 Lessico piano, lessico forte, continue contrapposizioni e parole che si inseguono una con l’altra: un passaggio lessicale praticamente perfetto tra “pacificamente” e “trepidante attesa”. L’utilizzo ritmato della punteggiatura fa fluire la storia alla velocità di un battito di ciglia: una lenta e delicata tensione della palpebra, poi un colpo rapido e una lenta risalita a rivedere la luce. Perfetta.

Atmosfera&Caratterizzazione 15/15 Un tripudio: oggetti appena accennati, un pianoforte che sembra sgorgare direttamente dalle dita di Regulus, spinto dalla sua necessita di ritrovare la calma nel mezzo della decisione più importante della sua vita. L’atmosfera è piana, forse leggermente cupa: mi ricorda l’Ottocento inglese, le cupe case di città, incastonate in palazzi massicci e scenografici. Il semplice fatto che la mia immaginazione sia volata fin lì vuol dire che hai davvero lavorato bene. Per quanto riguarda il personaggio di Regulus –semplicemente appena citato nella saga-, hai coronato veramente l’ideale dell’uomo ottocentesco: gli ideali, la raffinatezza e la coraggiosa fierezza del proprio nome. La confessione suonata rispecchia a pieno il silenzioso gesto di Regulus che, scomparendo nel nulla, ha mosso il primo passo verso la scoperta degli Horcrux. La scelta di collocare in corsivo le due battute del protagonista è ottima, rende proprio il loro accordarsi alle pause della musica, senza interromperla mai realmente.

Gradimento personale 5/5 Mi hai stupita, meravigliata e commossa: correggendo la tua drabble –così come le altre- con la canzone scelta non ho potuto fare a meno di rimanere incantata. Le tue parole non stonano, la canzone si fonde completamente con la storia, facendomi dimenticare completamente del fandom: le tue 109 parole diventano una questione a sé. Una sola curiosità mi è sorta: di chi è la citazione iniziale?

Utilizzo della canzone scelta 10/10 Ottima fusione: se la musica non ha parole, hai cercato di descriverle con la tua drabble. Crescendo, diminuendo, forza e leggerezza, pause e ritmi incalzanti si ritrovano nella tua storia, armonizzandosi con la vicenda che hai scelto di raccontare. Ottimo lavoro, davvero!

Totale 45/45

   
 
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