Un nuovo giorno cominciava.
Pronta per andare al lavoro, tesa ma felice.
Chiavi di casa e del motorino, parto.
Avrei chiesto di fare solo il pomeriggio e la sera, perchè il mattino sarei andata all'università.
Arrivata, vado subito da Buddy.
«Ciao Buddy, dovrei chiederti una cosa.»
«Dimmi tutto.»
«Potrei fare il pomeriggio e la sera, e la mattina me la lasci libera.» Sorrido come un'ebete.
«Posso sapere il perchè?»
«Devo andare all'università.»
«E perchè sei venuta qui se hai l'università?»
«Perchè in qualche modo devo pagarmi i libri e l'affitto.»
Mi stavo innervosendo, perchè così tante domande? Poco dopo arriva la madre, il capo della pasticceria.
«Ci sono problemi qui?»
«Avrei bisogno di un cambio d'orario.»
«Certo, che orari potresti fare?»
«La mattina devo andare all'università, fino alle 12.00 poi verrei qui subito senza perdere tempo.»
«D'accordo, però c'è un problema, perchè tu fai più ore del dovuto.»
«Va bene lo stesso, ma la prego posso avere la mattina libera?»
«Se per te non è un problema, certo!» Sorride.
«Grazie mille, non so come ringraziarla.»
«Dammi del tu! Comunque, anche oggi devi andare all'università?»
«No, inizio tra tre giorni.»
«Va bene, allora inizia a lavorare, ci vediamo dopo.»
Mary, la madre, se ne va. Buddy mi guarda, poi viene verso di me.
«Sei qui sola? Non hai amici..»
«Ho un'amica americana.»
«Solo un'amica, nessun'altro?»
«No nessun'altro.»
«Ah, tra un pò arrivo che ti dico cosa devi fare.»
Va verso Joy, e sento cosa dice.
«Non è fidanzata. Ma non dirlo a nessuno.»
Rido piano. Arriva un ragazzo.
«Ciao, sono Anthony.» Sorride.
«Elena, piacere.» Ricambio il sorriso.
«Scusa se te lo chiedo, sei single?»
«Ehm.. Si.» Ero imbarazzata.
«Anche io.»
«Bene..»
Intanto dietro tutti ridevano.
«Bene.. Stasera c'è una festa, ti va di venire con me, se non hai impegni?»
«Non mi piacciono le feste. Scusa..»
«Ti va di uscire da soli allora?»
«Si, perchè no. Ti do l'indirizzo?»
«Si.»
Scrivo l'indirizzo in un biglietto e glielo do.
Mi ringrazia, non so per cosa, e va via restando a guardarmi.
Prende contro una sedia e cade, mi metto a ridere.