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Autore: Love_in_London_night    23/09/2011    12 recensioni
[Robert Pattinson/Tom Sturridge]
Un hotel. Una camera. Due amici ed una questione da risolvere.
Erano da soli, come sempre capitava quando uno dei due raggiungeva l’altro su un set. Davano loro camere d’albergo troppo grandi per cinque persone, figuriamoci per una soltanto. Impensabile quindi, poter stare soli in uno spazio così grande. Impensabile per loro, così abituati a passare il tempo libero insieme.
Per 67 parole in più, non è potuta essere una flashfic.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Oversize 
 

- Il mio è più grande – disse Robert soddisfatto, sdraiandosi.
- Non è vero! – rispose seccato Tom, imitandolo.
Erano da soli, come sempre capitava quando uno dei due raggiungeva l’altro su un set. Davano loro camere d’albergo troppo grandi per cinque persone, figuriamoci per una soltanto. Impensabile quindi poter stare soli in uno spazio così grande. Impensabile per loro, così abituati a passare il tempo libero insieme.
Tom incrociò le braccia al petto, rimirando insistentemente il soffitto beige. Dopo quell’osservazione si era offeso. Era stufo di soffrire del complesso d’inferiorità nei confronti di Robert, mentre quell’ultimo si divertiva molto a prenderlo in giro su quel punto debole.
- Ti devo far presente che l’ho provato stanotte? – gli ricordò Rob malizioso e divertito.
L’altro divenne rosso, spalancando gli occhi al ricordo troppo vivido della scorsa nottata – Non ricordarmelo, ti prego. È imbarazzante.
Non era la prima volta che succedeva, eppure, la prima che lo coinvolgeva direttamente. Si sentiva a disagio anche solo a parlarne. Robert con lui ne parlava e basta. Ma dalla notte precedente era cambiato tutto. Erano passati dal parlarne all’andare ai fatti, purtroppo.
Soprattutto, per un semplice malinteso.
- Andiamo! È già successo con altri – e Rob gli diede un piccolo buffetto con la spalla, come per fargli capire che non era successo poi niente di grave – Lo sai che per certe cose non posso usare la mia stanza.
- Lo so. Però cazzo, tu sei Robert. Il mio migliore amico, praticamente. Come farò a guardarti in faccia ancora? – si costrinse a voltarsi nella sua direzione.
- Come hai sempre fatto – e lo scrutò fissando gli occhi chiari in quelli di lui – Ok, è stato imbarazzante. Ma ormai è passato – gli sorrise per infondergli coraggio.
Tom si lasciò convincere dai gesti e dalle parole dell’amico, rilassandosi un po’. Tornò a fissare il soffitto, salvo poi decidere di stropicciarsi la faccia per toglierne l’espressione imbarazzata ed infine chiudere gli occhi. Sospirò arreso. Era successo e non poteva negarlo. Iniziò a pensare alle paperelle che aveva sul maglione, contandole mentalmente.
Dopo un periodo indefinito, Rob tornò all’argomento iniziale – E comunque, oltre che essere più grande, il mio è anche più duro – e per dimostrarglielo lo strinse tra le dita.
Tom, stavolta, parve ragionarci un po’.
Si sistemò meglio – Dici?
- Senti tu stesso.
Così l’amico si ritrovò a seguire il movimento della mano di Robert, vicino alla sua.
Lo prese anche lui tra le mani, soppesandone la consistenza – Sì, su questo devo darti ragione.
Ammise a malincuore. Ancora una volta, Robert era meglio di lui.
Robert sorrise soddisfatto. Quel semplice gesto, quella piccola ammissione, l’aveva rallegrato.
- L’importante, è usarlo e saperlo usare – lo rimbeccò Tom, volendo intendere che se solo lo avesse avuto lui l’avrebbe sicuramente sfruttato meglio.
- Tranquillo, ho tutto il tempo che voglio per farlo. Stanotte, lo provo come ho fatto con il tuo. Quindi vedi di prenderne atto e trai le tue conclusioni…
Era sempre maledettamente malizioso.
Tom si alzò irritato – Ok, ho capito. Comunque non è giusto che a te diano le cose più belle, sempre e comunque e sotto ogni aspetto – piagnucolò infine.
Robert si mise a pensare alla notte passata a fare sesso in una camera che non era la sua, a Rihanna e infine rise di quelle associazioni senza senso e della reazione dell’amico – Dio Tom! È possibile che tu riesca a prendertela per un letto California King?

***

Ok, l’ho pensata di notte, nel mio lettino, e le battute migliori – lo ammetto – me le sono dimenticate. Ma il concetto è quello.
Solo una cosa.
Non è slash. So che si può intendere che Rob e Tom abbiano fatto sesso, ma non è così. È solo un’impressione che ho voluto lasciare, perché se avessi spiegato l’antefatto, la storia avrebbe perso il ritmo narrativo e anche il doppio senso sarebbe andato a farsi benedire.
Quindi,
vi spiego come è andata: Rob ha fatto sesso nella camera di Tom con una sconosciuta. L’ha portata in camera dell’amico per non destare sospetti, e anche per non far vedere alla fortunata dove lui in realtà alloggia.
Peccato che Tom non ne sapesse nulla ed è entrato in stanza proprio mentre loro, beh, stavano fornicando. Di brutto, anche. Tom ha visto Rob nudo, pensando di aver intravisto l’oversize, o Rex, che dir si voglia. Ecco da dove nasce tutto il suo imbarazzo.
La mia mente è malata, lo so.
Me lo fate sapere cosa ne pensate? *__*
Se vi va, fatevi un giro sul mio profilo autore (parlo alle nuove, se mai ce ne fossero ^__^)
Ok, mi ritiro. Buon fine settimana, Cris.

   
 
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