Finalmente sono
tornata! Dopo un mese in Spagna e una lunga pausa tra compiti e robe varie,
sono tornata, non è stato facile perché scrive questa ff mi faceva male, mi
venivano alla mente troppe cose! E avevo perso la mia vena da “scrittrice”
(sono un po’ megalomane) ma chi non lo è?
Mi scuso per il
terribile ritardo, ma ho dovuto aspettare che le mia dita e la mia testa fosse
pronta per tornare a scrivere, ora credo di essere tornata, devo confessare che
è proprio vero che ci fa un viaggio quando torna non è più la persona di prima,
io mi sono persa ma credo di essere tornata ;) forse sono un po’ più pazza di
prima! Spero di aver fatto un buon lavoro.
Santana sedeva al
tavolo della cucina con i propri compiti, e mentre aspettava Shane, con la
mente, ripercorreva tutto quello che era successo; erano passate velocemente
altre settimane, da quando aveva fatto il suo coming out, si era aspettata di
subire scherzi, dai ragazzi del McKinley, ma invece erano arrivate solo alcune
battutine, che subito lei e Shane, avevano fatto tacere con i loro sguardi o con
le sue risposte secche, due braccia forti si appoggiarono sulle sue spalle,
Shane fece ricadere la testa in avanti, in modo che San potesse vederla, il
volto era stravolto:
“vedo che la Berry
ti ha sfiancato!” disse ridendo la latina, Shane le sbuffò sul collo, per poi
inginocchiarsi davanti a lei, a abbracciarla:
“quella donna è instancabile! Mi fanno perfino male le mani!” San sorrise
maliziosa, in quella frase colse solo il doppio senso e partì all’attacco:
“quindi è più instancabile di me?!” disse con un mezzo sorriso, Shane capendo
l’allusione le diede un piccolo pizzicottò sulla guancia facendo ridere
l’altra:
“devi sempre
pensare male!” disse scuotendo la testa, per poi appoggiarla sulla sua spalla:
“Be dopo tutte
quelle ore di prove, almeno ho la soddisfazione che la canzone è finita!” disse
tutta allegra:
“davvero? La voglio
sentire!” disse la latina con voce eccitata:
“no, non sentirai
nessuna anteprima! Domani io e Rachel ci esibiremo davanti al glee club e solo
allora sentirai la canzone!” disse raggiante la dj, per poi stamparle un bacio,
che decise anche di approfondire, Santana non si tirò per nulla indietro:
“ora vado in camera
a strimpellare ancora un po’!” disse scompigliando i capelli della sua ragazza,
o ovviamente ricevendo in cambio uno sguardo assassino:
“non eri mica
stanca!” le disse un po’ acida la latina:
“si ma visto che ho
la vena creativa, ed è una cosa un po’ rara in questo periodo ne colgo
l’attimo!” e le fece l’occhiolino prima di salire le scale.
Santana stufa di
studiare, chiuse il libro e a passo svelto si diresse verso la camera di Shane,
la dj teneva gli occhi chiuse mentre suonava qualche nota, accennava appena le
parole, era come in una specie di trans, la ragazza non voleva disturbare
quindi rimase immobile davanti al letto:
“che diavolo fai li
in piedi! Vieni qui!” le disse la dj senza smettere di accordare le note, la
latina obbedì e si accoccolò accanto a lei:
“l’ho finita!” a
quelle parole San allontanò il volto dalla sua spalla per vederla bene:
“dici davvero?”
chiese senza parole:
“si, ed è merito
tuo!” gli occhi della dj si velarono appena, e San non resistette, e la baciò
con trasporto, in quello sguardo aveva rivisto tutto il dolore che la ragazza
aveva dovuto subire, e le piccole vittorie che aveva ottenuto, si staccarono
senza fiato:
“ora sai il titolo?”
le chiese curiosa:
“si….. “the only thing”“ e senza aspettare altro si mise a suonare e a cantare,
molte volte San aveva sentito la voce della dj, ma quella volta era diverso,
teneva gli occhi chiusi come per ricordare tutto, la sua voce era a volte roca
e a volte cristallina, non l’aveva mai sentita cantare così, era la stessa
canzone che le aveva sentito fare la prima volta, ma questa volta era diversa,
c’era una consapevolezza in più nelle sue parole, qualcosa di nuovo, le scesero
le prime lacrime, mai avrebbe pensato di sentire una tale emozione, la dj
terminò con un piccolo assolo di chitarra, lasciando l’altra senza parole:
“cosa ne pensi?”
chiese curiosa, la latina non seppe rispondere e si mise solo a piangere, un
pianto di felicità, Shane scattò in piedi e l’abbracciò forte:
“ti prego scusa, non volevo farti piangere!” le disse in un orecchio, Santana
scosse la testa:
“è fantastica!”
disse prima di baciarla un’altra volta:
“ti amo!” le disse
la latina:
“anche io” le disse
soffiandole sulle labbra, la dj allontanò la chitarra e mise lo spartito sul
comodino, si stese sul letto accompagnando la mora, le loro labbra si unirono
un’altra volta, nel giro di poco si trovarono a consumare il loro amore ancora
per una volta.
Tutti i ragazzi del
glee erano agitati, sapevano quello che stava per succedere, Shane si mise al
centro della stanza, con la sua chitarra e seguita a ruota da Rachel, la
chitarra prese a suonare, con ritmo incalzante, Rachel iniziò a cantare le
prime strofe, era una canzone che parlava di coraggio, di essere se stessi, e
di accettarsi, di far vedere chi si era veramente senza problemi, quando le due
terminarono di cantare la classe esplose in un boato, Will si avvicinò a loro e
le strinse le mani, commosso ancora per l’intensità della canzone:
“scusate una
domanda ragazze la canterete voi alle nazionali?” chiese curioso il professore:
“Rachel ha
gentilmente abbandonato l’idea di cantarla con me, quindi in base al voto
popolare abbiamo deciso chi dovrà cantare al suo posto!” disse Shane, nessuno
dei presenti sembrava sorpreso, tutti tranne Santana:
“e chi sarebbe?”
chiese ancora una volta Will:
“con voto
unanime……….Santana Lopez!” la ex Cheerios rimase senza parole:
“questo è il tuo
momento! È la Tua canzone!” disse Rachel sorridendole, la latina avanzò
abbracciando la sua ragazza e ringraziando la mora accanto a lei:
“grazie Rachel!”
disse appena, la moretta non resistesse e si unì al loro abbraccio seguito poi
da un abbraccio generale, quando tutti tornarono hai loro posti, Shane si
accorse della figura sulla porta:
“hei Robert, entra!”
l’uomo entrò senza proferire parola, al suo fianco una valigia:
“ragazzi, lui è il
mio agente!” Robert salutò i ragazzi con il cenno di una mano:
“dove stai andando
con quella valigia?” le chiese curiosa:
“torniamo a New York!” Shane rimase senza parole:
“perché questo
plurale?” il suo agente le sventolò davanti il volto un foglio fitte di note e
scritte, Shane alle vista dello spartito perse un colpo:
“hai finito la
canzone! E devo dire che hai superato te stessa, vorrei conoscere la musa che
ti ha ispirato!”
“non posso
andarmene ora abbiamo le nazionali!”
“questi ragazzi
sono bravi, non hanno bisogno di te! Saranno lo stesso grandiosi! Ma io e te
abbiamo una casa discografia che ci soffia sul collo! Ti do cinque minuti poi
torno a riprenderti! Il resto delle tue cose è già in auto, ti metto anche
questa ok?!” le disse prima di darle in mano il foglio e poi andarsene, la
ragazza strinse con forza il foglio, tutti i ragazzi si avvicinarono, e la
salutarono a malincuore, tutti, tranne Santana che rimase ferma sulla sua
sedia, la dj la osservava, passava velocemente gli occhi su di lei e poi sul voglio che aveva
dimenticato di nascondere:
“Santana….” la
chiamò lentamente ma la latina non rispose, rimase a fissare le proprie
ginocchia, poi in un lampo di lucidità si alzò e corse fuori dalla sala prove,
Shane urlò il suo nome, cercò di seguirla ma venne fermata subito dal suo
agente:
“andiamo!” quella
parola era stata pronunciata con decisione, e la trascinò fuori per un braccio,
la dj incassando la testa si mise a seguirlo, Quinn non potendo credere a
quello che vedeva uscì dalla classe per vederla andare via:
“è meglio così per
tutti! per te, per loro, e per lei!” disse Robert cercando di alleggerire il
suo dolore, a quel punto Shane non si trattenne, spintonò il suo agente al
muro:
“non dire cosa sia
meglio per me, o cosa è meglio per lei! Tu
non lo puoi sapere! Se fosse per me correrei e andrei a prenderla!”
“ma per fortuna non
dipende da te!” disse sempre più deciso l’uomo, la ragazza diede un pugno al
muro e a bassi sveltì lasciò la scuola, Quinn rimase immobile senza fare altro
che pensare
Santana piangeva la
sua rabbia, osservò la sua pallida figura riflessa nello specchio rigato dei bagni
sudici della scuola, un solo secondo la
sua immagine si sovrappose al ricordo di Shane pianse ancora, fino a che un
paio di braccia l’avvolsero e la portarono a terra, seduta sul freddo
pavimento, la testa bionda di Quinn le apparve davanti gli occhi, e li non si
trattenne più, ma inizia urlare il suo dolore.
I giorni seguenti
furono piatti per la latina, vagava accompagnata dalla bionda, tutti i corridoi
erano addobbati per la campagna della Prom Queen, il ballo sarebbe stato tra
una settimana, e Quinn cercava di convincere San ad andarci, ma ottenne solo
delle risposte acide, perciò decise di accantonare per un attimo la domanda.
Con grande sorpresa
da parte di San il resto della settimana volò velocemente, il suo dolore
sembrava affievolirsi, e il rapporto con Brit iniziava a tornare quello di
sempre, e la cosa la rendeva felice, e per quello decise di andare al ballo,
tutti i preparativi erano ormai pronti, aveva scelto un bellissimo vestito
rosso, delle stupende scarpe nere laccate, sarebbe andata da sola per poi
trovarsi con gli altri del glee.
La palestra era già
piena di studenti, presi in festeggiamenti folli, tutti i ragazzi indossavano
una maschera, l’idea della maschere era stata presa dal comitato studentesco,
un idea che a non tutti piaceva.
Una macchina nera
si fermò davanti l’ingresso della scuola, Quinn che era fuori a prendere una
boccata d’arai, si mise ad osservare la scena.
“questa è l’ultima
volta che la vedrai! Mi hai fatto saltare mezz’ora di intervista solo per
venire qui!”
“scusa, mi farò
perdonare!” una portiera si aprì e sbatté subito poco dopo, una ragazzi si
guardò intorno furtiva, indossava dei pantaloni neri aderenti, una camicia
bianca e una giacca sempre di color nero:
“dove credi di
andare?” Quinn fermò la ragazza con la sua voce autoritaria, togliendosi per un
attimo la maschera:
“devo vederla, devo
dirle addio in un modo migliore!” disse Shane voltandosi lentamente:
“non puoi entrare
così! Sembri un ragazzo!” le disse Quinn osservandola dalla testa hai piedi:
“devo entrare! Non
ho tempo di cambiarmi!” la bionda si avvicinò a Puck e gli tolse la maschera, la
cravatta e il cappello alla Michael Jackson, facendogli l’occhiolino, e
avvicinandosi alla ragazza, le mise la cravatta, sistemandola per bene, infine
le diede il cappello e la maschera:
“ora puoi entrare!” Shane indossò la maschera e capello, ed entrò nella
palestra, non le ci volle molto per trovarla, era in piedi accanto a Mercedes,
in uno stupendo vestito rosso, capelli sciolti, che ricadevano morbidi sulle
spalle, le braccia al petto, una maschera rossa con bordi oro che nascondeva un
po’ il suo volto, la osservò, quando stava per avanzare, una figura dai capelli
biondi, che non poteva essere altro che Brit si avvicinò alla latina, lei
rimase immobile, le due ridevano e scherzavano:
“che fai non entri?”
Quinn entrò di soppiatto facendo spaventare la dj:
“guardala!” disse
solamente, con un tono molto triste:
“le ho già fatto
troppo male, non posso andare li e riaprire la ferita! Ci penserà quella spumeggiante
bionda a guarirla! Questa notte è la notte del ballo, dove tutto si può
realizzare, voglio far si che quello che Santana desideri si avveri! Questa notte
loro due passeranno una serata fantastica, e finiranno con fare l’amore! Io mi
ritirerò! È l’unica azione sensata che posso fare!”
“e così rinunci
senza lottare?” chiese senza parole la bionda:
“io ho già lottato!
Ho lottato sempre! Prima con me stessa poi con San, poi con Sue! Ma contro Brit
non ho speranze! Loro sono il prolungamento perfetto dell’altro….!”
“guarda!” Shane era
stata interrotta dalla bionda per osservare una scena particolare, Brit porgeva
la mano alla latina, per invitarla a ballare:
“cosa pensi che
farà?”
“accetterà!” in un
attimo le due si ritrovarono in mezzo alla pista a ballare sotto gli occhi
curiosi di tutti i presenti:
“ti conviene unirti
a loro con la tua nuova “compagna” ebrea! Prima che San si penta di quello che
sta facendo!” disse sorridendo:
“la mia compagna??”
chiese allibita la ragazza:
“ puoi mentire a tutti, perfino a te stessa, ma tu hai un interessa per quella
moretta tutta voce!” disse facendole l’occhiolino Quinn rimase immobile senza
fiatare, forse Shane aveva ragione:
“arrivederci Quinn!”
disse prima di andarsene, la bionda la salutò con un forte abbraccio, poi
ringraziandola con gli occhi verdi velati, corse da Rachel e la trascinò in pista
per ballare, come aveva previsto Shane , Santana e Brit finirono per fare l’amore
a casa della latina, in quel letto dove altre volte le due si erano ritrovate
immerse nella passione del loro amore, i baci diventavano sempre più bramosi e passionali,
le loro mani cercavano il piacere dell’altra senza sazietà, i vestiti così
scomodi finirono presto sul pavimento, i loro corpi si univano in uno solo, i
loro gemiti si unirono all’unisono fino al raggiungimento del loro piacere, che
rimase nei loro muscoli tremanti ancora un po’:
“mi mancava il tuo
sapore!” soffiò sulle labbra di Santana la bionda Brittany, ancora presa a
riprendere il fiato, Santana la strinse forte a se e la baciò come mai aveva
fatto prima.
Shane sedeva un uno
sgabello in un piccolo pub irlandese, al centro di New York, sorseggiando una
Vodka:
“la notizia che
allora era qui nella grande mela era vera!” disse una voce famigliare, la
ragazza non si voltò nemmeno per osservare la nuova arrivata:
“già, le notizie
girano velocemente!” disse con un sorriso amaro, Mery si sedette accanto a lei,
ordinando la stessa cosa, rimasero per il resto della serrata e ridere e
scherzare, come se quel brutto incidente non avesse mai sconvolto le loro vite.
Angolo dell’autrice:
a voi cari lettori uno degli ultimi capitoli della mia storia! Manca solo un capitolo in teoria, volevo che fosse questo, ma ho deciso di divederlo, per renderlo un po’ più leggero! Questa fantastica avventura sta per finire, e devo ringraziare tutti quelli che leggono, recensiscono, che mi danno una mano con piccoli consigli, davvero grazie a tutti voi! Anche se vi conosco solo virtualmente, o dalle storie che avete letto, siete delle persone fantastiche grazie per sopportarmi! besos