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Autore: Save    24/09/2011    3 recensioni
Per il compleanno di Shikamaru
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Temari | Coppie: Shikamaru/Temari
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Naruto Shippuuden
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Happy Birthday MrCrybaby!

Blond In The Wind
E' banale e scritta al volo, ma dovevo farlo per la mia mosca-neraggine!

Una farfalla dalle ali cremisi volteggiava tra le margherite di una fioriera. Shikamaru dalla strada fissava immobile la scena, mentre stringeva sottobraccio la scacchiera da shogi.
-Shikamaru-kun!-
Hinata gli stava venendo incontro dalla strada al suo seguito.
–Hinata-chan…-
-Hai fatto visita a Kurenai-sensei?-
Lui annui pacato. –Già.-
Hinata sorrise e sistemò una ciocca di capelli. –Hai notato come Il pancione le cresce ogni settimana?-
Shikamaru abbassò lo sguardo ed annuì con un sorriso, avanzò di un passo lento e l’altra lo imitò seguendolo.
C’era un pacifico silenzio mentre entrambi camminavano alla luce del tardo pomeriggio, da un giardino di fianco la strada, un albero carico di arance lascava pendere un frutto che dalla prospettiva del ragazzo si poneva proprio davanti al sole, conferendogli una strana aura. Hinata la colse dolcemente e cominciò a sbucciarla, dividendola con Shikamaru.
Silenziosi, forse per la pigrizia nel cominciare un discorso di uno o la timidezza dell’altra, continuarono a camminare come se l’altro fosse assente. Non era un silenzio imbarazzante, ma una reciproca compagnia accondiscendente.
Fu il ragazzo a spezzare il silenzio. –Hinata, mi si è stuzzicato l’appetito, prendiamo dei takoyaki?-
La ragazza intrecciò le dita e con un sorriso annuì.
Dopo essere passati tra le vie commerciali di Konoha, consumarono le frittelle alle panchine del belvedere del villaggio fissando il crepuscolo.
Un forte ronzio annunciò l’arrivo di una mosca nera che si posò sulla scacchiera posata al loro fianco, il tempo di percorrerlo in lungo e riprese il volo per scomparire. Shikamaru abbozzò un sorriso. –Hinata sai giocare a shogi?-
La ragazza si voltò aggiustandosi una ciocca. –Beh… conosco le regole…-
L’altro si mise a cavalcioni posizionando la scacchiera tra di loro e tirò fuori dalla tasca il sacchetto delle pedine per posizionarle. –Avevo intenzione di fare una partita con il maestro Kurenai, ma non è stata una buona idea.-
Alla ragazza sfuggì una risata. –Immagino che non fosse di buon umore.-
Mentre giocavano i minuti passarono in silenzio mentre il buio del cielo notturno si intensificava. –Hinata…-
-…Si?-
-Cos’è che vuoi dirmi?-
Arrossendo alzò lo sguardo verso l’altro ed incrociò i suoi occhi, aveva intuito da un pezzo che la sua presenza aveva un motivo. Tolse con grazia le mani dalla scacchiera e abbassò lo sguardo. –Shikamaru-kun…-
Chinò leggermente il capo in avanti nascondendo il volto con i fluenti capelli neri. –Ti sono grata per il sostegno che hai dato a Naruto… dopo la perdita del Maestro Jiraya.-
Strinse i pugni sulle ginocchia, la voce le si abbassò di tono –Io… non riuscivo a trovare una parola di conforto… che potesse…-
Il ragazzo allungò il braccio poggiandola sulla sua spalla. –Non mi devi ringraziare, ne devi sentirti in colpa di nulla.-
Hinata si voltò di lato. –Mi sento inutile…-
-Beh… l’essere stata vicina a Kurenai dopo la morte di Asuma dimostra il contrario.-
L’ atteggiamento di Hinata sembrò tornare rilassato, Shikamaru abbozzò un sorriso. –Tuttavia una cosa dovresti dirla a Naruto.-
-…e sarebbe?-
-Ciò che provi per lui.-
Lei arrossì violentemente e scattò in piedi dalla panchina coprendosi il volto con le mani. –Shi… Shikamaru…-
Ridendo anche l’altro si alzò mettendosi al suo fianco, rivolti verso le strade che cominciavano a risplendere delle luci delle lanterne. –Hinata, sappiamo benissimo quanto è breve la vita di noi shinobi, non dovremmo mai perdere l’occasione di rivelare i nostri sentimenti.-
Lei lo guardò di sottecchi. –Beh… dovresti tenerlo presente anche tu la prossima volta che Temari-chan viene a fare visita al villaggio...-
Lui imbronciò il muso e arrossì quanto l’altra. –Ma… di che stai parlando?-
Hinata alzò lo sguardo verso l’orizzonte. –Lo sai, Ino è una gran pettegola.-
L’ altro si grattò la nuca. –E’ complicato…-
-Allora puoi capire la mia situazione…-
Timidamente incrociarono gli sguardi, entrambi dal volto arrossato, ed insieme cominciarono a ridere. Shikamaru si risedette sulla panchina. –Devo ammettere che non è facile da gestire… lei… è come il vento.-
La ragazza alzò lo sguardo verso le prime stelle. –Lui è il vento…- Shikamaru abbassò lo sguardo verso la scacchiera, mosse la pedina del suo turno. –Scacco.-
Hinata si voltò portandosi una mano al mento. –Certo che sei davvero bravo a shogi…-
Lui abbozzò un sorriso. –A questo punto paghi penitenza, ti dichiarerai a Naruto.-
-Eeeeeh? Ma… ma… io… non c’erano queste condizioni all’ inizio.- -Spiacente, applicati di più la prossima volta.-
Hinata unì le mani sul petto. –Va… va bene… ci sto, alla condizione che anche tu lo farai con Temari-chan.-
Il ridere dell’ altro si fermò. –Ma era solo uno scherzo!-
Fu la ragazza a ridere stavolta. -Non mi interessa, adesso si va fino in fondo.-
-Uff… che seccatura.-
-Grazie per la compagnia Shikamaru-kun, buonanotte.-
Mentre l’altra si allontanava ricambiò il saluto alzando il braccio, continuando a fissare gli scacchi rosso come un pomodoro.


  
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