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Autore: Chat noir    04/06/2006    3 recensioni
Rose di rosso sangue
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa vita l’ho presa in affitto

Questa vita l’ho presa in affitto. Non è la mia vera vita, lo so.

Non sono fatto per correre su questi campi, fra queste spighe sotto questo sole avido.

Non sono adatto a vivere in un piccolo villaggio dove tutti si conoscono, le notizie volano velocissime e la sera si parla davanti al fuoco.

Io sogno la città, sogno la vita vera.

Voglio viaggiare  e incontrare persone nuove.

E ora che ho compiuto 18 anni lo farò, perché niente mi sbarra più la strada…sono libero.

Libero come questo vento che mi scompiglia i capelli castani…

Devo solo dirlo alla mia famiglia, e preparare le poche cose che porterò con me.

E poi addio passato, addio vita in cui abitavo per caso.

Kay cambia vita.

 

Casa mia è un quadrato color cenere che si staglia nella luce vesperina.

Quattro stanze, un orticello e un piccolo pozzo li a destra.

Insomma è l’ordinario per un paesino così. Entro dalla porta che cigola un po’ e vedo i miei familiari a tavola…mia madre ha il suo solito grembiulino rosso e sta togliendo qualcosa dal forno, mio padre è a tavola e parla con mio fratello maggiore.

Si interrompono sentendomi entrare.

-Kay, magnifico sei puntuale!- mi dice mio padre sorridendo.

Sorrido di rimando e mi siedo al mio solito posto, dando le spalle alla parete.

-Strano è un evento che tu non faccia tardi- ridacchia mio fratello.

 Lui è il mio opposto, questo è il suo ambiente naturale. Ha quasi 22 anni, l’età giusta per andarsene, anzi per essersene andato da un pezzo.

Ma rimane qui a lavorare i campi, ad aiutare le altre famiglie del villaggio.Tutti lo adorano. Lo adoravo anche io prima di capire che non ha nessuna aspirazione nella vita.

-         Devo parlarvi-  inizio guardando negli occhi tutti i presenti.

Mia madre ha portato a tavola il pollo intanto, e un delizioso profumo si spande per la stanza.

-         Voglio partire..andare nella capitale e trovarmi un lavoro li. Questo posto non fa per me.-

I miei si guardano per un secondo.

-         Va bene- risponde mia madre.

Sono shockato a dir poco.

-         Puoi andare a stare dal mio amico Chaer – aggiunge mio fratello sorridendo – ricordi? Quello partito quasi due anni fa.

Come potrei non ricordare? Uno spadaccino..l’unico spadaccino del villaggio che parte per diventare…non so cosa…un guerriero.

Quanto l’ho invidiato.

-         Posso davvero?!?-  chiedo felicissimo.

-         Certo, ma ora mangia il pollo-

Certe cose non cambieranno mai , penso ridendo fra me.

 

 

Oggi parto!

Il giorno del cambiamento… sono emozionato come un ragazzino.

Saluto i miei e so che mi mancheranno. Un po’ tutto questo mi mancherà, ma io voglio di più.

Salgo sulla carrozza per la città e mi preparo ad un lungo viaggio, guardando il paesaggio che mi circonda.

È una splendida giornata di sole, e il mio villaggio si allontana…le case diventano sempre più piccole.

Sembrano statuine di terracotta più o meno ben fatte in mezzo a qualche macchia verde.

Mi metto a pensare a come sarà il mio futuro e così il viaggio sembra volare.

Dopo un po’ guardo di nuovo fuori ed il paesaggio è già cambiato.

È più …brullo.

Non c’è erba per terra, ma sassi di varie forme. Allo stesso tempo però sembra molto più curato: ai lati della strada c’è un muro di pietre grigie, quasi tutte della stessa dimensione.

Ogni tanto un cartello indica quando manca alla città più vicina.

E…non manca tanto alla mia meta!

Blacktorn si avvicina.

Strano nome per una città , mi sono sempre detto.

Ma chissà come sarà…sono curiosissimo all’idea di vedere la capitale!

Una grande città! Dove nessuno sa chi sono! Almeno all’inizio…

Dove non mi fermano per strada se cammino ed è tardi!

Dove sono libero!

-Ehi ragazzo guarda fuori!- mi grida il cocchiere ad un certo punto.

Non me lo faccio ripetere due volte.

Ed è li. La mia città. La mia nuova casa. Il mio futuro! Il mio chissà-come-sarà.

Un brivido mi corre lungo la schiena.

Ci sono migliaia di case…di tutte le fogge e colori…

Poi si vede una collina abbastanza alta, in cima alla quale c’è un grande castello nero.

È adagiato su un prato….rosso.

Che sia un effetto della luce del tramonto?

Sembra tutto un po’ rosso riflettendoci.

Ma lo spettacolo in se’  è magnifico!

Pago per il viaggio e scendo. Mio fratello mi ha fatto una piantina piuttosto…imprecisa di come arrivare a casa di Chaer.

La seguo come posso, fermandomi a guardare le vie della città.

Saranno all’incirca le 20 della sera, e la gente è frenetica. Chi rientra a casa dopo una giornata di lavoro e chi esce per passare la serata in qualche taverna.

C’è un uomo che passa ad accendere i lampioni per strada.

Giro a destra dopo la fontana e..eccomi.

La casa dovrebbe essere la prima alla mia sinistra, che è un palazzotto a due piani, color rosa antico, con una porta piuttosto grande ed imponente.

Busso, e ammetto di essere un po’ intimorito.

Non vedo Chaer da anni, e poi accidenti! Non sa che io sono qui.

Non possono averlo avvisato in mezza giornata, ho avvertito i miei solo ieri sera!

Mentre sto li a tormentarmi una ragazza mi viene ad aprire.

È di media statura e ha lunghi capelli biondicci legati in due ciuffetti.

È vestita di bianco quasi interamente, ed ha l’aria simpatica e socievole.

-         …e tu sei?-  mi chiede sorridendo

-         Kay…ecco dunque sono il fratello di..- inizio una faticosa spiegazione

-         Ma certo! Entra, faccio strada. - si incammina per un corridoio piuttosto buio e io la seguo.

 

La casa è stranissima…il pavimento è fatto di mattonelle bianche e nere, molto lucide, mentre le pareti sono ricoperte di tappezzeria scura, e costellate di quadri con dipinti e di spade appese con dei ganci dorati.

Sembra un posto molto antico e incute senza dubbio un certo timore.

Arriviamo ad una porta da cui filtra parecchia luce. La giovane si affaccia e urla

        Ragazzi…abbiamo il nostro nuovo coinquilino fra noi!- poi mi fa segno di entrare.

Mi avvicino e vedo che è una sala piuttosto grande, in cui troneggia un grande tavolo ottagonale.

Al centro c’è un enorme candelabro dorato, e seduti intorno al tavolo ci sono tre ragazzi sulla ventina d’anni. Quello sulla destra è senza dubbio Chaer: lunghi capelli neri e occhi ambrati, nonché una corta barba che però a suo tempo non aveva.

Gli altri due sono certo di non averli mai visti in vita mia. Uno ha capelli rossi e lentiggini, mentre l’altro assomiglia molto alla ragazze che mi ha aperto la porta. Saranno parenti?

Chaer si alza in piedi.

-         Ma benvenuto…Kay giusto? – dice. Ha una voce calda ed amichevole, proprio come la ricordavo – Sapevamo che saresti arrivato entro il mese!-

-         Cosa ? Come facevate a saperlo? – domando, perplesso.

-         Ci ha avvisato tuo fratello…bhe aspettavamo lui, ma ci ha dato questa bella notizia che saresti partito tu al suo posto e…buon sangue non mente, immagino-

Mio fratello voleva partire? La notizia mi giunge alquanto nuova, ma ora non gli do peso. In fondo è rimasto a casa.

-Bene andiamo con le presentazioni…Lei è Ryn e quello li è suo fratello Zack – indica con un cenno della mano destra il ragazzo biondo – quell’altro laggiù invece è Brandon!- dice, riferendosi al rosso, che fa un inchino divertito.

-         Piacere di conoscervi, sono Kay ed ho 18 anni- mi presento, entusiasta.

-         Che carino!- cinguetta Ryn allegra.

Non ho nemmeno il tempo di osservare bene la stanza che Chaer mi porta alla mia camera. Solleva le mie due valigie come se fossero piume, e sale le scale di legno nero in pochissimo tempo.

Io mi soffermo un po’ ad osservarle. Sono finemente decorate e decisamente costose.

Ma che diavolo di lavoro fanno per permettersi tutto questo? La domanda nasce spontanea.

Ecco la mia stanza…non male.

Ha il pavimento di legno chiaro, così come i mobili.

Il mio nuovo coinquilino poggia le mie borse sulla scrivania,e si siede guardandomi attento.

Rimango li in piedi squadrandolo a mia volta, decidendo di soddisfare la mia curiosità.

-         Chaer..scusami, ma mio fratello non mi ha detto nulla. Che lavoro fate voi? – domando cercando di suonare poco inquisitorio.

Sorride : – Mercenari . –

Guardando la mia faccia sconvolta sorride ancora di più.

-Ma…ma…lavorate per il re?- chiedo confuso come non mai.

Il suo sorriso si spegne in un istante. Ma che ho detto di sbagliato?

-No.- risponde – lavoriamo per altre persone. E bhe, lavorerai anche tu con noi, per cui ne saprai presto di più immagino- . Torna a sorridere e mi rassicuro un po’.

Un momento. Cosa?

-         Con voi? Aspetta ma…io non sono capace di fare niente del genere!-

-         Ovvio. Imparerai-

-         Ah magnifico…e come???-

-         Ti insegnerò io ,ogni cosa a suo tempo Kay –

Adesso ride apertamente. È troppo allegro per i miei gusti.

-Guarda che vista magnifica!- esclama aprendo la finestra.

Mi avvicino.

Si vede il castello…radicato sul suo bastione rosso sangue.

Il sole non è ancora tramontato del tutto, e il giardino sembra più rosso che mai. Scarlatto. Fuoco. Magenta. Lava. Ogni tonalità di rosso che ho mai anche solo immaginato è infusa in quella visuale.

-         Il tramonto è fantastico qui…la collina sembra completamente rossa. Bellissimo-

Chaer si avvicina rapido e guarda fuori.

-         Non è il sole-

-         Come?- chiedo sorpreso.

-         Quelle sono rose.-

 

 

  
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