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Autore: BeJames    25/09/2011    3 recensioni
Dopo l'abbandono di JJ,Reid è distrutto:si è lasciato sfuggire l'unica che abbia mai amato davvero senza riuscire a confessarle i suoi veri sentimenti.
Anche per questo,inizia ad odiare la new entry della squadra sostituta di JJ,Alexandra Evans.
Reid è deciso a rendere impossibile la vita di Alex,ma quello che ignora,è che la ragazza custodisce un segreto capace di cambiare la vita di entrambi...
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Spencer Reid
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutte! :) Vi lascio insieme al capitolo anche il trailer della ff..Spero vi piaccia! ^^

http://www.youtube.com/watch?v=4UcfVV9CGgI&feature=channel_video_title

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“La lontananza rimpicciolisce le persone agli occhi, ma le ingrandisce al pensiero”. (Arthur Schopenhauer)

Alex si ripiegò curva sul foglio che aveva di fronte, rileggendo i pochi indizi che avevano su Oscar. Buffo, pensò amara;in tutta quella storia, la persona della quale sapeva meno, era proprio lui, suo padre. L’uomo che le aveva dato la vita. L’uomo che voleva togliergliela. L’uomo che le aveva portato via l’unico che era riuscito a restituirle il sorriso, a restituirglielo davvero. Un’ondata di rabbia la pervase, spingendola a scaraventare lontano le scartoffie che teneva sulla scrivania e a disperderle sul pavimento. Appoggiò il viso tra le mani e pianse, di nuovo. Non sapeva come fare per aiutare Spencer, non sapeva come fare per riaverlo. Faceva talmente schifo la vita senza di lui!Una mano paterna si strinse sulla sua spalla. Alex abbassò le mani dal viso, tirando su rumorosamente col naso. David sospirò. “Non è stata colpa tua”,le disse solamente. Alex scosse la testa “Sono due settimane che non fate che ripetermelo” disse “Non è colpa mia se mio padre ha ucciso quelle ragazze, non è colpa mia se ha preso Spencer...” elencò. Si voltò per guardare il suo interlocutore, con un’espressione dura in volto, che non le apparteneva. “Ma la verità è un’altra, Dave” gli fece notare “La colpa è mia, perché l’unica che vuole sono io, e una marea di innocenti hanno perso la vita per un mio problema!” rimarcò il concetto. Si alzò dalla scrivania ed iniziò a camminare avanti e indietro per la stanza, cercando di trattenere le lacrime senza successo. David le andò incontro, offrendole il suo abbraccio. “Mi manca così tanto!” gli confessò tra i singhiozzi. “Tieni molto a lui, vero?” le chiese dolcemente, accarezzandole la nuca. Alex annuì, “Gli penso sempre, giorno e notte. Io lo amo...”.David la allontanò leggermente per farsi guardare “Lo so, piccola. Anche noi teniamo molto a lui” le disse “E’ per questo che lo riporteremo a casa” la rassicurò sorridendo tiepidamente. Alex sorrise appena “Lo spero, David, lo spero. Se mio padre dovesse fargli del male, io..”.“Ssh!” la bloccò Rossi “Ci sono ben sei persone che lo rivogliono a casa. Tornerà presto, non gli accadrà nulla” la rassicurò “Devi solo aver fiducia. Alex annuì, facendo un profondo sospiro. “Hai ragione. Mettiamoci al lavoro!”.David sorrise “Brava ragazza,così ti voglio!”.”Penserai che sono una frignona..” sbuffò lei, dirigendosi verso la porta. “No” rispose David facendo spallucce “Penso solo che non ho mai visto nessuno così innamorato di Spencer di quanto lo sei tu”.Alex abbassò la testa, arrossendo leggermente.

Spencer Reid riaprì gli occhi piano, strizzandoli immediatamente non appena la luce li colpì con violenza. Li tenne chiusi per qualche attimo, cercando di abituarsi alla luce accecante che una sola lampadina emanava nello stanzino in cui si trovava. Era un posto umido, concluse, continuando a tenere gli occhi serratamente chiusi. Non riusciva ad aprirli, o forse, ci rifletté sopra, non ne aveva il coraggio. Dopo quattro anni l’incubo si ripeteva;aveva giurato a sé stesso che non sarebbe più accaduto, che più nessun pazzo psicopatico lo avrebbe allontanato dalle persone che amava. Invece, in quel preciso momento, si trovava in quella che sembrava una cantina, preso in ostaggio da Oscar Evans, il presunto defunto padre della sua..’sorellastra’,se così la poteva chiamare. Wow, si disse. Stavolta aveva combinato davvero un bel casino!Era strano, di solito doveva impegnarsi per finire in guai del genere, invece stavolta si era limitato ad esprimere i suoi sentimenti per una ragazza. Alex. Sentì un peso abbandonargli il torace, non appena pensò che lì, al suo posto, poteva esserci lei. Poteva essere lei in pericolo, invece, grazie a Dio, lei era al sicuro, insieme agli altri. Sorrise tristemente. Alex. Non riusciva ad essere arrabbiato con lei, non riusciva ad odiarla per avergli nascosto un segreto di simile portata. Per quanto ne dicesse Oscar, era certo che anche lei ricambiasse i suoi sentimenti, e che non gli avesse confessato di essere la figliastra di suo padre per non rovinare il rapporto che si era creato tra di loro. E che lui aveva ostacolato fino all’ultimo, penso con un sospiro. Quanto era stato stupido;non era riuscito a capire quanto fosse speciale Alexandra e si era lasciato guidare dai pregiudizi, dalla convinzione che fosse stata lei la causa dell’abbandono di JJ, e non era riuscito a godersi fino in fondo quel legame speciale che li univa, quella complicità, quella passione. Ed ora, molto probabilmente, sarebbe morto, e non l’avrebbe rivista mai più, concluse. Si consolò pensando che, a differenza di come aveva fatto con JJ, era riuscito a confessare ad Alex che l’amava. E questo bastava. Richiuse di colpo gli occhi non appena la porta dello scantinato si aprì.

Alexandra sbuffò, cercando di riprendere fiato dopo l’acceso confronto di teorie che aveva avuto con i suoi colleghi. Sorrise stravolta, un barlume di speranza si accese in lei:nessuno di loro si era mai impegnato così tanto. Sì, tutti mettevano l’anima in ogni caso, ma quella volta..Quella volta era diverso. Dovevano tutelare la loro famiglia, ed erano disposti a tutto pur di riuscire nell’intento. Alla fine, erano giunti ad una conclusione comune:il nascondiglio di Oscar doveva per forza trovarsi nelle vicinanze, e doveva essere collegato con il suo passato. Certo, conoscere qualcosa riguardo al suo passato potrebbe essere stato d’aiuto!, pensò sarcastica. Fu distolta dai suoi pensieri quando Hotch attirò la loro attenzione. “E’ appena arrivata una persona” annunciò a beneficio di tutti. Morgan lo guardò confuso “Una..Una persona? E che cosa c’entra?”.”Ci sarà di grandissimo aiuto per riportare Reid a casa” affermò con sicurezza. Un sospetto si fece largo nella mente di Alex. “Chi è?” chiese Emily, diffidente. “Lei” disse fiero Aaron, indicando un punto dietro di loro. Si voltarono tutti nello stesso momento. Sui loro volti passarono tante emozioni diverse:gioia, orgoglio, emozione, incredulità. Sul volto di Alex, solamente un grande spiazzo, mentre osservava la bellissima e bionda donna che aveva di fronte. “JJ!” trovò il coraggio di esprimersi Garcia, correndole in contro per abbracciarla. Jennifer ricambiò energicamente il suo abbraccio, lasciandosi scappare qualche lacrima. “Speravo di rivedervi in occasioni migliori” confessò non appena ebbe sciolto l’abbraccio con Garcia. “Anche noi, credimi” la rassicurò Emily, stringendole la spalla energicamente. JJ sospirò profondamente “Adesso l’unica cosa importante è trovare Spence”.Spence. Lo aveva chiamato Spence, pensò gelosa Alex. Era strano, in quel momento dovrebbe aver avuto altro per la testa, eppure, l’unica cosa a cui riusciva a pensare da quando JJ era entrata in quella stanza era quanto era stata importante per Spencer. “Non mi sono presentata” le disse Jennifer con un sorriso “Jennifer Jerau”.Alex sorrise “Alexandra Evans” si presentò a sua volta. Sembrava una ragazza estremamente gentile e competente, pensò rassicurata. Forse non sarebbe stato così difficile andare d’accordo con lei. La cosa più importante, comunque, era riuscire a salvare Spencer. “Dovete sapere che ho iniziato ad indagare da quando Hotch mi ha avvertito della scomparsa di Reid, tre giorni fa..” iniziò a spiegare nel frattempo JJ “E si da il caso che abbia trovato qualcosa mi molto succulento!”.Derek strabuzzò gli occhi “Hai trovato qualcosa sul passato di Oscar Evans?!” esclamò sorpreso “Ma gli ultimi vent’anni della sua vita sono inesistenti!”.JJ lo guardò con soddisfazione “Diciamo che lavorare al Pentagono mi ha dato qualche aggancio..” spiegò “So chi ha aiutato Evans a rimanere nell’ombra per tutti questi anni”.Alex scosse la testa “Io pensavo si fosse limitato a nascondersi..”.“Invece no” le spiegò Jennifer “In questi anni ha vissuto come una persona normale:spese, conto in banca, lavoro..”.“Ci stai dicendo che è stato trattato come un agente che deve essere protetto?!” le chiese Rossi. JJ annuì “Esattamente. Ma,come vi dicevo, non ha fatto tutto da solo. E’ stato un ex agente della CIA ad aiutarlo..” tirò fuori dalla 24 ore una foto “..Siete pronti a spremere Clyde Easter peggio di un limone?”.

(continua..)

   
 
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