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Autore: Julia_Phantomhive    25/09/2011    3 recensioni
Questa è la mia prima fic su questa sezione, quindi siate clementi.
La protagonista sarà Julia Clismatice, è ambientata in Italia nei giorni nostri. E' di nobili origini, e proprio per questo costretta a fidanzarsi con ragazzi nobili che l'ingannano per puri scopi commerciali e così frantumando varie volte il suo cuore.
Stanca di questa storia, chiede aiuto a un demone, l'ex-conte Ciel Phantomhive, sempre affiancato da Sebastian.
Tutti i dettagli della storia li trovate nel primo capitolo: Prologo.
Sperando di aver attirato la vostra attenzione, buona lettura!
Genere: Azione, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ciel Phantomhive, Nuovo personaggio, Sebastian Michaelis
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4

< 22 Ottobre, Firenze. Il conte Lorenz Finnegan morto assasinato, il funerale verrà celebrato il 31 Ottobre, i genitori non vogliono lasciarci dichiarazioni, solo che i partecipanti saranno solo parenti stretti e amici con invito. Passo la linea in studio. >

La tv si spense e i genitori di Julia commentarono il tragico servizio con la figlia, affiancata da Ciel; i genitori continuarono a farle riafforare solo ricordi futili e dolorosi, per vari collegamenti, Ciel intervenì più volte ma niente distraè i genitori di lei quando si parla del passato. All'improvviso Sebastian entrò con una lettera, tutti i presenti furono sorpresi dal contenuto, il signor Clismatice la lesse ad alta voce:
- Carissimi Clismatice, vorremmo invitarvi formalmente alla cerimonia del funerale del nostro amato e unico figlio, saremo grati della vostra partecipazione. La cerimonia si terrà il 31/10 alle ore 10.30, il luogo sarà dove la famiglia Finnegan giacian resti. Distinti saluti, la famiglia Finnegan. -

Ci fu un silenzio tomba, Julia e Ciel erano inquieti per quella lettera, mentre i genitori discuterono del da farsi:
- Caro, siamo stati invitati?! Oh... dopo tutto questo tempo, si ricordano di noi!

- Già... cara, peccato che il giorno del funerale noi saremo molto impegnati, come faremo? I Finnegan si offenderanno, per il fatto che forse vogliono riallacciare i contatti...

A Sebastian gli venì un idea, che bisbigliò al suo signorino, che gli diede consenso:
- Signore e signora Clismatice, se mi permettete, sarò felice di accompagnare io stesso, Lady Julia e il signorino al funerale al funerale del conte Lorenz. Siete d'accordo?

La madre ci riflettè un po' su, mentre il padre gli diede facilmente il consenso, la signora Clismatice non fu molto convinta e così chiese parere alla sua figliola, che rispose con un sorriso luminoso per l'idea. Acconsentirono entrambi, e alla fine si scusarono anche per il disturbo, ma Sebastian rispose solo che era suo dovere; Ciel lo guardò infastidito, ma non c'era niente da fare, Julia lo risvegliò poi dai sui pensieri, quando giunsero in camera:
- Ciel! Ciel! Oi Ciel Phantomhiiiiiive!? - sventolò una mano davanti al viso del ragazzo.

- Scusa, che c'è?

- Che hai? Perchè così pensieroso? - chiese premurosamente lei. Il ragazzo la guardò e distolse lo sguardo indifferente e rispose:

- Il funerale.

- Eh? Allora? Shalla!!

- E' una trappola. - "E che significa Shalla?!" pensò mentre fissò Julia con aria interrogativa ma fredda. Lei rimase un attimo a riflettere: "U-una trappola..? Mmmhh lo credo anch'io ma.. per chi? Per trovare gli assassini? O semplicemente per gentilezza, certo c'è qualcosa sotto, però un impegno preso deve essere mantenuto e poi... tanto sarò protetta da Ciel e Sebastian, non dovrei preoccuparmi..." Alla fine Julia disse:
- Non c'è da preoccuparsi, Ciel. - scosse la testa per dire "no" - E poi, sono al sicuro... giusto?

- Giusto. Ma sta' attenta lo stesso, se è come giocare gli scacchi, mia regina, elimina chiunque ma attenta allo Scacco.

- Come accadde tanto tempo fa... tu sei il mio re, e come tale anche tu non cadere allo Scacco Matto. Tu credi che io abbia molto potere e che possa comandare tutte le mie pedine, vero? Beh mettiamola così, io sono in svantaggio su tutto, tranne... che ho due re. -

Julia fu molto divertita di come aveva spiegato la situazione; Ciel con espressione annoiato ma in realtà fu molto interessato più dettagli.

- Che intendi dire?

- Tu e Sebastian. - Ciel cambiò espressione - Anche se parliamo di scacchi, qui nella vita reale i ruoli sono invertiti, la regina è quella da proteggere e se succede qualcosa a me, il mio re mi viene a salvare e se succede qualcosa a te, Sebastian ti viene a salvare.

- Sebastian è il cavallo - affermò sicuro.

- No, nel mio caso. No... uhm sono stanca e tra pochi giorni andremo anche al funerale, forse finchè non ci andremo sospenderemo la vendetta per non dare sospetti.

- Come desideri, Julia.

- Allora è deciso, Sebastian per favore puoi spegnere le luci? -.

Sebastian da dietro la porta spuntò, come al solito ascoltò tutta la conversazione ma ubbidì:
- Buonanotte signorini.

- Goodnight Ciel! - e si infilò dentro le coperte e si addormentò velocemente, Ciel la fissò: - Notte, mia lady...


- Julia! Ciel! Noi andiamo! Alzati principessa, oggi devi andare al funerale ricordi?! Ci vediamo questa sera! Ti... Vi vogliamo bene! -.

Urlarono i genitori di Julia al varco della porta della villa, Julia si girò e rigirò tra le coperte e Ciel si svegliò sempre con l'aroma del thè nella stanza. Sebastian ne offrì anche a Julia, lei accettò e lo bevve lentamente, facendo un punto della situazione: "Allora, oggi è il 31 (?) e c'è il funerale di... Lorenz. Cosa mi metto? Dopo che devo fare? - sbadigliò - Uff... ho ancora sonno... che pizza!"

- Lady Julia, cosa vuole che le prepari? Pasticcini, dolci o tramezzini per pranzo?

- Uhmmmmm - ci riflettè a lungo - tramezzini con salmone e maionese, ma poca maionese così si sentirà il sapore del salmone, grazie Sebastian. Tu, Ciel? Non ri-vuoi assaporare qualcosa?

Il ragazzo la guardò e non disse nulla, Julia intuì che non c'era da insistere. Poi lei chiese a Sebastian se potesse prenderle il vestito nero lungo semplice, per uno come Lorenz c'era poco da agghindarsi. Ciel la osservò vestirsi, il nero le donò molto.
Julia lo notò e ne fu felice, così per quella volta fece scegliere a Sebastian i vestiti di Ciel così non si sarebbe lamentato: uno smoking, papillon nero e camicia bianca, la ragazza pensò: "E' stupendo...". Si avvicinò e disse che per una volta non sarebbe servito la benda nell'occhio, gli sistemò la frangia e quasi non si vedeva, così fece un piccolo dolce sorriso, e lui la ringraziò gentilmente.
Come al solito, Sebastian dovette accompagnare Julia e Ciel con l'auto, cosa che alla ragazza fece venire la tremarella, Ciel la incoraggiò dicendole che è un dannato maggiordomo che qualsiasi cosa faccia, la fa sempre bene; si accessero i motori e si partì alla velocità della luce verso Firenze.

- Julia, mi dici perchè ci hanno invitati? Non ti sembra strano?

- Sì, ce l'ho anch'io la sensazione, però devo dirti che se anche fosse, non mi importa... i genitori di Lorenz mi volevano bene, è colpa del loro figlio se non ci siamo più visti, diciamo che ero una seconda figlia.

- Ti brillano gli occhi.

- Perchè erano persone che mi amavano... anche i miei in quel tempo, mi amavano...

Ciel, inaspettatamente, la prese e fece appoggiare la testa sulla spalla, Julia chiuse gli occhi e si godè quel momento più unico che raro.
"Anche se un demone.. è un bravo ragazzo... grazie..!"
Sebastian notò il gesto del suo signorino, si leccò le labbra ma i suoi pensieri vagarono, pensò che Ciel Phantomhive che fa un gesto confortante è strano, molto strano. Ma secondo i patti con lady Julia non lo erano.
Finalmente l'auto si fermò e giunsero a Firenze sempre con più sospetto.
Era strano.
Era strano davvero, che fosse un trappola?
Tuti i parenti, i Finnegan e addirittura le famiglie delle ex fidanzate di Lorenz furono invitate, Julia bisbigliò a Ciel:
- Io sarei solo una del gruppo : Ex fidanzate, ci scommetto...

- No, tu sei la prima fra tutte - disse Ciel, accanto a Julia con dietro Sebastian che videro una distesa di persone; tutti conti, marchesi, baroni che avevano figlie precedentemente fidanzate con quel lurido verme.

- Dovrei prenderlo come un complimento? - chiese ironica Julia, pensando bene siccome era la prima aveva proprio più diritto di ucciderlo, e perchè è come se fosse stata colpa sua se ha incominciato a fare il playboy.

- Signorino, Lady Julia, vogliamo andare a fare le condoglianze? - si inchinò il maggiordomo verso i due per ricevere risposta.

- Sì, andiamo. - fece accenno Ciel e si diressero dai Finnegan. Julia si innervosì, ma la sua grazia l'aiutò:
- Mildred! Federico! Ehm... m-mi dispiace per la perdita, condoglianze. - "Mi dispiace più per voi, che per lui..."

- Julia! Julia Clismatice, oh bambina mia, da quanto tempo! - fece la signora Finnegan e continuò il marito:
- Grazie per le condiglianze, non chiamarci per nome, lo sai che siamo per te come dei genitori!

- La ringrazio, ma quello era il passato, ma adesso... - sorrise indicando Ciel. - Vi presento il mio fidanzato, Ciel Phantomhive! E questo, il suo maggiordono Sebastian Michealis. I miei avevano da fare e ci ha accompagnati Sebastian.

La ragazza sorrise luminoso, Mildred pensò che se avesse fatta sorridere Julia in quel modo, significava solo una cosa, che Ciel era un bravo ragazzo, ma il signore Finnegan non ne fu convinto, anzi tese la mano a Ciel e il ragazzo la strinse, lo guardò male, stessa cosa Ciel.

- Ragazzo... bella stretta.

- Anche la sua. - si limitò a ribattere Ciel.

- Julia! - la signora Finnegan si accasciò sulla spalla della ragazza, piangendo - Uaaaaaaaahhh... come mi manca Loreeeenz!!! Ma come è successo?! Tesoro, chi credi chi l'abbia ucciso??! - rivolgendo la domanda a Julia.
La ragazza cercò di cambiare discorso abilmente: - Non si disperi, lo troveranno l'assasino, ma credo che ora vada a fare un saluto anche a Lorenz, è da tanto che non lo vedo...

- Ti accompagnamo, Julia... - singhiozzando la madre di Lorenz.

- Non si disturbi, accompagnerò io Lady Julia e il signorino. - disse Sebastian con un sorriso magnetico. La sign.a Finnegan non fece a meno di sussultare al dolce sorriso del maggiordomo. Ciel seguì la fidanzata, ancora infastidito della sicurezza di Sebastian. La ragazza andò molto avanti, mentre Ciel e Sebastian rimasero dietro a parlare:
- Ehi, Sebastian... non mi mentire, cosa c'è sotto a tutto questo?

- Signorino, non sia mai! Ma... da come si svolge il tutto sembra una normale cerimonia di funerale! Provate a divertirvi per una volta come da volere di Lady Julia. - lo guardò negli occhi e anche il ragazzo lo guardò fermamente. Non rispose, si avvicinò solo a Julia e le disse:
- Sei dispiaciuta?

- Sì. Ma non per questo bastardo... per i genitori...

- Allora mi dispiacerà dirtelo, ma questa è una messa in scena. - abbassò di più la voce e rivelò - Julia, penso che sia un modo per scoprire l'assassino del loro figlio, "i genitori che tu volevi bene" hanno intenzione di far venire il rimorso alla persona che ha ucciso, sanno che l'assassino è una delle sue ex per rancore e altro, quindi... - lo interruppe.

- Basta Ciel. Lo so... non c'è bisogno che me lo dici. - il suo sguardo con occhi marroni divenì freddo, ghiacciato - Non mi verrà mai il rimorso, per nulla al mondo, questo dovresti saperlo. Io non mi rimangio mai la parola data -.

Si allontanò dal corpo deceduto e andò di nuovo a salutare i genitori Finnegan, si inchinò per ripetere le condoglianze e aspettò che la cerimonia si concluse, Ciel la fissò con occhi semplicemente compiaciuti: la sua anima era quasi perfetta. Finita la cerimonia, Federico Finnegan annunciò apertamente ciò che volle fin dall'inizio:
- Cari presenti, oramai conclusa la cerimonia del nostro caro bambino, vorremmo dirvi che l'assassino è tra voi, e che ci scusiamo per aver offeso la vostra persona, ma il colpevole va rinchiuso in una cella! Quindi, abbiamo chiamato un investigatore privato per vedere e osservare le vostre mosse, e finchè l'investigatore Scenfillo non ci dirà il colpevole siete obbligati a rimanere. -

Tutti i presenti rimasero a bocca aperta, non crebbero alle sue parole, qualcuno protestò ma oramai il luogo del funerale era circondato, Julia annoiata rimase ferma e immobile, chiese a Ciel:
- Perchè agitarsi tanto? Aaaahh...

- Mia lady, vuole...?

- No, rimaniamo a giocare.

- Sebastian, sono quasi le cinque del pomeriggio, prepara il thè.

- Sì, signorino. Mi vuole scusare, Lady Julia non dovrebbe pensare ai compiti?

Sebastian allestì velocemente un tavolino e lo apparrecchiò, preparò il thè alla velocità della luce, mentre Ciel fece accomodare Julia che rispose con molta sorpresa:
- Oh giusto, grazie Sebastian ora ho un motivo per andarmene! -

In effetti, Julia era l'unica ad andare in una scuola pubblica, mentre tutti gli altri nel funerale non studiavano affatto o avevano un insengnante privato, così la ragazza andò da Mildred:
- Mildred, scusami io rimarrei pure, ma mi duole dirvi che adesso sono molto impegnata, e quindi posso con il vostro consenso andarmene?

La sign.a ancora singhiozzante rispose: - Dimmi cara, quali sono questi impegni? Non vorresti scoprire l'assassino?? Sappiamo benissimo che non sei stata tu, e quindi ti lasceremo pure andare ma, non sarebbe corretto nei confronti degli altri...

- Questi impegni si chiamano "compiti assegnati dalla scuola", io frequento una scuola pubblica e vorrei finirli il più presto possibile, Mildred. E... per me sarebbe inutile sapere l'assassino. - "Anzi è una perdita di tempo..."

- L'invistigatore ha quasi finito, Julia rimani...? - le prese entrambi le mani e la guardò con occhi supplichevoli, la madre le somigliava molto; infatti Julia pensò: "Mildred è come una seconda madre per me, e gli assomiglia così tanto! Quel viso esile e fragile, occhi grigiasti e i suoi capelli a boccoli sono l'unica cosa differenti da lui... Perchè lui ha avuto Mildred?! Perchè io no?! Perchè lui!"

Lei chiuse gli occhi e acconsentì di rimanere, ritornò da Ciel e Sebastian ai quali raccontò tutto, i due capirono e attesero il momento e lei si gustò i suoi tramezzini, ma poi Federico si avvicinò a Ciel e disse apertamente che lo sospettò più di chiunque altro. Julia lo difese, disse come fosse possibile, se Ciel non lo conosceva nemmeno? Fu pure la pura verità, perchè la prima volta che conobbe Lorenz fu ucciso immediatamente; il diavolo di fidanzato annoiato domandò:
- Julia ce ne andiamo? Qui è noioso...

- Non possiamo.

- Sebastian, porta il thè e pasticcini, - il maggiordomo arrivò immediatamente e Ciel assaggiò - mmmh normale, che sappiamo dell'investigatore? - si informò dal maggiordomo.

- Investigatore Scenfillo, 23 anni, uomo, mai fidanzato che sposato, e pare che sia un mediocre detective. Non c'è da preoccuparsene!

- MA COME VI PERMETTETE! - urlò a squarciagola l'origliatore-detective - VOI siete i primi della ista!!

Julia rispose con una domanda pronta: - Le prove.

- Eh? Le prove?? Ecco...! Voi siete Julia Clismatice giusto??!

- Sì, ma non urli, sono la contessina Julia Clismatice e allora? Non prova niente. -
Disse più fredda e calma che mai, quando il sign. Scenfillo con il dito indicatore puntò lei.

- Voi siete la prima ragazza di Lorenz Finnegan e quindi, siccome di sicuro è stato lui a lasciarla, lady! Quindi l'avete fatto per vendetta!

- Non si permetti di colpevolizzare così la mia ragazza, detective da strapazzo. - intervenì Ciel, ma alla fine continuò Sebastian: - Lady Julia, è una contessina in tutto e per tutto, - che non mi fa indossare capellini rosa - e sicuramente non ne avete il diritto di incolparla, i signori Finnegan ripongono in lei tale fiducia, che è impossibile che sia stata la lady. Ora, mi scusi non disturbi più.

- PFUI! Me ne faccio un baffo dei reali e tutto, singorina Clismatice dove eravate nel giorno del delitto??

- Fatti i cazzi tuoi.

Tutti i presenti si meravigliarono del comportamento di Julia, non poterono tollerare il suo linguaggio ma l'investigatore rispose con sfaggiataggine:
- Ohoh òu contraire, lady! Me lo dovette dire se no, l'unica spiegazione è che siate voi l'assassino!

- Ero in macchina diretta verso casa con Ciel e Sebastian. Contento?

- Da dove ve ne andavate? - fece più curioso quel detective. Julia lo osservò, chiese aiuto a Ciel con un gesto di mano e così fu:
- Copevolizzare la mia lady è un affronto, comunque eravamo in viaggi d'affari non possiamo rivelare certo i contatti che hanno i Clismatice a voi, questa è chiamata privacy.

- Ciel saresti perfetto come avvocato, mah! - sospirò lei - Signor Scenfillo le sarei pregata di non disturbarmi nell'ora del thè.

I presenti furono meravigliati come la Clismatice tenne testa alle accuse di quel tale, degno di una Clismatice.
In passato, i Clismatice furono definiti infatti i più orgogliosi ma aggraziati tra tutti i nobili. Chiunque avesse avuto affianco il nome dei Clismatice, significava assolutamente grazia e potenza assicurata. Ora però, il passato viene lasciato nel passato e quindi, per Julia non significò niente, per lei era solo un cognome, ma in quel momento si sentì che la sua famiglia influenzò molto nei tempi remoti. Tutti la fissarono, ma alla erede dei Clismatice non fece nè caldo nè freddo. L'investigatore, poi, che non sapeva nulla degli aristocratici e tutto, non capì l'oltraggio che aveva provocato.
"Dopotutto..." inziò a pensare la ragazza "Non è così male, usufruire il nome dei Clismatice, mpff..."
Ciel rimase seduto, insieme a Julia, a bere il loro thè pomeridiano, mentre tutti i presenti bisbigliarono ancora una volta l'influenza dei Clismatice, alla fine Federico e Mildred si stancarono di aspettare e il detective disse:
- Mi scuso, ma l'unica indiziata era quella ragazza.

Mildred Finnegan quasi svenì per la notizia, mentre Federico rispose a tono offeso:
- Come è possibile?! L'unica indiziata è la nostra piccola Julia?! Impossibile! Non che voglia offenere gli altri, e neanche se fosse preferitismo, ma - si rivolse a tutti i presenti - Julia Clismatice è come una seconda figlia quindi per favore, se ne vada!

- Sì, ai vostri ordini! - fece all'attento tutto trasandato e poi andandosene cercò di far cadere Julia dalla sedia, ma lui la prese per minacciarla: - So che sei stata tu, piccola Clismatice, non la farai franca la prossima volta... tsk!

La ragazza non battè ciglio: - Che tu vada all'inferno. Ho sempre e solo detto la verità, sei tu che non capisci. Idiota.
Ciel lesse attentamente le labbra di Julia e pensò: "Dovremo stare attenti, in futuro..."

Nota d'Autrice:
Hello minnaH! Come state?
Allora, non credo che qui servano spiegazione o almeno credo, se avete domande chiedetemi pure, e poi ora voglio annunciarvi con fermezza e spero anche di riuscirci, che aggiornerò ogni tre giorni!
Almeno finchè avrò pronti i capitoli! ^^
Scherzo comunque spero che la fic vi piaccia, e anche che non sembri ai voistri occhi un po' egoista da parte mia! ^^" Bene, con questo vi lascio, ciao a tutti!
Come sempre ringrazio coloro che leggono e recensiscono, ma anche quelli che mi seguono silenziosamente! xD
Bye and kiss
Julia28

  
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