25/09/2011
3 recensioniIn noi.
Erano giorni che camminava, senza essersi fermato un minuto. Aveva bisogno di vederla e di parlarle.
C'era solo una persona, in quel momento così difficile della sua vita, che avrebbe potuto trovare un rimedio al suo dolore incessante.
Mentre si recava nel luogo in cui era sicuro di trovarla, ripensava ai tempi in cui erano una cosa sola: lui,lei e Itachi.
Di come li aveva salvati dalla depressioni, delle dolci carezze e dei baci che sapevano di menta e cioccolato. Delle nottate di studio, passate solo con lei, che era diventata una seconda mamma per lui e un'ancora di salvezza per suo fratello.
Ma poi, dal giorno in cui proprio la persona di cui si fidava di più, aveva sterminato il clan, anche lei era sparita. Il suo corpo non era stato trovato e la speranza che fosse ancora viva, era l'unica cosa che lo aveva fatto sopravvivere all'odio che aveva nei confronti di Itachi.
Non ne aveva mai parlato a nessuno, nemmeno al suo vecchio maestro Kakashi, né ad Orochimaru, perché, in fondo, Sasuke sapeva ancora provare amore verso la gente.
Arrivò nei pressi di una piccola casetta, nascosta dietro alle montagne. Era certo di trovarla lì. Quello era il luogo del loro primo bacio.
Sentì un dolce odore di cioccolato e capì di essere nel posto giusto.
Decise di usare la tecnica della trasparenza, per non farsi notare. Si avvicinò lentamente alla finestra, notando una ragazza intenta a prepararsi una tazza di cioccolata calda.
Sasuke strabuzzò gli occhi; non era per niente cambiata. Stessi capelli, stessa lunghezza, stesso modo di muoversi e di vestire: era Lilia Takashi.
La Jonin, si accorse della presenza del minore dei fratelli Uchiha e fece cadere la tazza che aveva in mano, che sarebbe servita per metterci dentro il dolce liquido profumato.
'Che sia proprio lui? Lilia, calmati! Ma certo che è lui! Riconoscerei il suo chakra tra mille! Che Madara gli abbia raccontato tutto? Ne sono certa!'
"Entra, Sasuke!" disse la ragazza, affacciandosi alla finestra.
'E' proprio lei, non c'è dubbio! E' diventata ancora più forte!'.
Il ragazzo aprì la porta e non appena si videro, i loro occhi si incontrarono, perdendosi gli uni negli altri.
Lilia, cautamente, raggiunse Sasuke.
"Come sei cambiato, quasi non ti riconoscevo.." cominciò la Jonin, ma le sue parole vennero interrotte dagli immediati singhiozzi.
L'occhio sinistro di Sasuke versò delle lacrime, mentre l'altro rimase immobile.
"E' il suo, non è vero?" riuscì a sussurrare Lilia.
Sasuke si limitò ad annuire, ma non ce la fece a resistere un secondo di più e la abbracciò, tenendola stretta a lui.
Lei avvolse il suo petto con le sottili braccia da ragazza di vent'anni, piangendo dolore e rabbia.
Quanto gli erano mancati quegli abbracci. Erano parecchi anni che qualcuno non gli regalava un piccolo gesto d'affetto. Parecchi ed interminabili anni, passati ad odiare un fratello, che ora gli mancava terribilmente.
"Vieni con me" suggerì Lilia, porgendogli la mano, proprio come la prima volta che si erano incontrati nel giardino di villa Uchiha.
Lo portò sul retro della casa, dove c'era una piccola veranda, che guardava verso una piccola cascata.
"Sediamoci, ho tante cose da dirti"
"Anch'io, Lilia..."
I due si guardarono negli occhi un'ennesima volta e la ragazza si decise a parlare:
"Ascoltami: se sei qui, significa solo che Madara ti ha raccontato tutto. Di come la morte prematura dei tuoi genitori sia stato solo un'errore e un'incidente che stava per mandare a monte la missione per cui il Terzo Hokage aveva ingaggiato tuo fratello e del fatto che lo sterminio del tuo clan non sia stato altro che un volere di altri e non di Itachi, spero che ti abbia detto questo...."
"Sì..." rispose Sasuke, sorpreso, ma non troppo, dal fatto che lei conoscesse tutta la verità.
"Mi dispiace di essere sparita, lasciandoti solo in un mare di odio, sono stata egoista, ma per amore di tuo fratello, l'ho seguito nel suo folle piano.
Mi sono nascosta qui per tutto il tempo in cui è entrato nell'organizzazione Alba, perché voleva che restassi al sicuro. Veniva da me ogni giorno, e mi parlava sempre di te: eri il suo unico pensiero. Quando ha saputo della tua alleanza con Orochimaru, era felice, perché sapeva che l'avresti finalmente liberato da tutti i mali, sia fisici che morali, che lo stavano torturando da troppo tempo. Ti prego, perdona..."
"Non devi aggiungere altro- cominciò Sasuke, prendendole le mani- so la storia. Ma ora, ho solo bisogno del tuo aiuto. Ti sembrerò insensibile ed egoista, ma vorrei che mi aiutassi a stare meglio. Ti prego...".
Lilia notò che i suoi occhi parlavano ed erano sinceri: aveva veramente bisogno di aiuto.
Così, dicendogli di seguirla, lo portò vicino alla cascata a si sedettero sulla riva del piccolo lago che si era formato, scavato dal getto d'acqua.
"Sai, venivamo spesso qui, perché ci sentivamo al sicuro, lontani da tutto e tutti. Distanti dai problemi, dalle complicazioni, dalla malattia che stava affliggendo tuo fratello da molto tempo. In questo posto, si sentiva rinascere. E poi, mi parlava spesso di te. Della vita che facevate prima che vi incontrassi. Certo, avrei potuto avere una vita migliore di quella che è stata: ero promessa sposa al figlio dello Tsuchikage, avrei potuto vivere da vera principessa. Ma non mi pento delle scelte che ho fatto, perché le rifare altre mille volte. Voi due mi avete dato una famiglia, quella che non ho mai avuto, e non vi ringrazierò mai abbastanza."
Lilia si interruppe e sorrise. Un sorriso dolce, rassicurante, malinconico, ma dopotutto, anche felice. Aveva ritrovato chi glielo ricordava più di ogni altro.
Avrebbe dato la vita per lui, da sempre l'aveva considerato come un figlio.
Sasuke la osservava: una ragazza come lei, così forte da battere persino il più grande dei ninja, così determinata da far paura al più duro degli uomini, così dolce da aprire il cuore di chiunque. L'aveva sempre ammirata per questo, ma non l'aveva mai rivelato a nessuno, per orgoglio.
L'aveva odiata, avrebbe voluto ucciderla più di una volta, per il semplice fatto che l'aveva abbandonato, scegliendo di seguire suo fratello anziché stare con lui. Si era promesso più di una volta che glie l'avrebbe fatta pagare.
Aveva sempre creduto di essere solo al mondo, senza capire che Itachi voleva solo una richiesta da porre alla vita: la felicità del suo piccolo fratellino.
Ma ormai era troppo tardi, lui non c'era più.
"So a cosa stai pensando, Sasuke. Non preoccuparti, lui non ti ha mai abbandonato e mai lo farà, sarà sempre con te, con noi. Lo troverai sempre, quando la vita sarà troppo dura da affrontare da solo, quando vorrai condividere con lui gioie e dolori, felicità e tristezza. Lo troverai qui dentro, per sempre."
concluse la Jonin, appoggiando la mano sul petto del giovane Uchiha, in corrispondenza con il suo cuore.
"Sarà la tua, anzi la nostra guida, contro gli ostacoli che ci attenderanno, perché so che ce ne saranno. Lui sarà con te, se non cancellerai mai il suo ricordo. Sporgiti verso l'acqua, vedrai qualcosa di speciale. Avanti prova!" lo incitò lei.
Sasuke obbedì, notando solo la sua immagine.
Vedendolo perplesso, lo aiutò a capire:
"Guarda, lui vive in te, nel tuo riflesso, nella tua mente, nei tuoi gesti e nei tuoi pensieri. Ci sarà sempre per aiutarti. E se vorrai, ci sarò anch'io. Perché è ciò che più desiderava, il suo destino era incrociato con il mio, il suo ricordo abita anche in me. Ogni sera, salivo su quel monte laggiù, da cui si scorge Konoha e ho sempre sperato che tu stessi bene, avessi degli amici e fossi sopravvissuto, non ti ho mai abbandonato veramente, perché sei sempre stato come un figlio. Lo so, una madre non abbandona il suo bambino, ma il destino ha voluto questa vita per me, per te, per il noi che si era creato. Io sono a conoscenza del fatto che tu mi hai sempre odiato in questi anni, e non devo fare altro che darti ragione.. " concluse Lilia, trattenendo le lacrime a fatica.
Il ragazzo non sapeva cosa dire: le era stato vicino tutti questo tempo, nonostante sapesse benissimo che aveva intenzione di vendicarsi anche su di lei.
Sasuke si alzò dalla verde erba e fu lui ad offrire la sua mano a Lilia, che la accettò molto volentieri, alzandosi anche lei.
Lui, non sapeva perché, ma dopo le parole di lei, si sentiva meglio, anche se il vuoto che aveva dentro, non avrebbe mai potuto essere riempito da nessuno, perché Itachi non c'era più.
Capendo di non averla ancora ringraziata, la abbracciò, con più calore di quanto gliene avesse mai dato.
"Me lo ricordi tantissimo, Sasuke. Anche da un semplice abbraccio" gli sussurrò lei nell'orecchio.
L'avrebbe protetta a costo della vita, perché era l'unica ad essere in grado di capirlo. L'unica a ricordargli Itachi.
Una sorta di sorriso comparve sulle labbra del ragazzo. Quel sorriso che ormai dormiva da molto tempo, assopito e nascosto all'interno del suo cuore, nascosto da una campana di ghiaccio, che oggi si era sciolta, grazie alla dolcezza del cioccolato.
{Sproloqui di Yume}
Non fate domande xD
Ho scritto questa fic in un momento di pieno delirio xD
Ho inventato una fantomatica fidanzata di Itachi, che ho ribattezzato Lilia (nome che mi piace da morire *--*).
Compare già in altre due mie fan fic: "Insieme" e "Sei grande, sempre più di me" (chi avesse voglia di conoscere la storia di questa ragazza, faccia un giro da quelle parti xD)
Tornando a noi: spero non sia obrobriosa ù.ù
Sasuke, dopo aver conosciuto la vera storia di suo fratello, si reca dall'unica persona capace di comprenderlo fino in fondo.
Bene, spero di non avervi schifati più di tanto!
A presto,
Yume.
P.S. Presto aggiornerò la raccolta "Strategie di uno studente svogliato"!!
Ora è davvero tutto!
Yume.
C'era solo una persona, in quel momento così difficile della sua vita, che avrebbe potuto trovare un rimedio al suo dolore incessante.
Mentre si recava nel luogo in cui era sicuro di trovarla, ripensava ai tempi in cui erano una cosa sola: lui,lei e Itachi.
Di come li aveva salvati dalla depressioni, delle dolci carezze e dei baci che sapevano di menta e cioccolato. Delle nottate di studio, passate solo con lei, che era diventata una seconda mamma per lui e un'ancora di salvezza per suo fratello.
Ma poi, dal giorno in cui proprio la persona di cui si fidava di più, aveva sterminato il clan, anche lei era sparita. Il suo corpo non era stato trovato e la speranza che fosse ancora viva, era l'unica cosa che lo aveva fatto sopravvivere all'odio che aveva nei confronti di Itachi.
Non ne aveva mai parlato a nessuno, nemmeno al suo vecchio maestro Kakashi, né ad Orochimaru, perché, in fondo, Sasuke sapeva ancora provare amore verso la gente.
Arrivò nei pressi di una piccola casetta, nascosta dietro alle montagne. Era certo di trovarla lì. Quello era il luogo del loro primo bacio.
Sentì un dolce odore di cioccolato e capì di essere nel posto giusto.
Decise di usare la tecnica della trasparenza, per non farsi notare. Si avvicinò lentamente alla finestra, notando una ragazza intenta a prepararsi una tazza di cioccolata calda.
Sasuke strabuzzò gli occhi; non era per niente cambiata. Stessi capelli, stessa lunghezza, stesso modo di muoversi e di vestire: era Lilia Takashi.
La Jonin, si accorse della presenza del minore dei fratelli Uchiha e fece cadere la tazza che aveva in mano, che sarebbe servita per metterci dentro il dolce liquido profumato.
'Che sia proprio lui? Lilia, calmati! Ma certo che è lui! Riconoscerei il suo chakra tra mille! Che Madara gli abbia raccontato tutto? Ne sono certa!'
"Entra, Sasuke!" disse la ragazza, affacciandosi alla finestra.
'E' proprio lei, non c'è dubbio! E' diventata ancora più forte!'.
Il ragazzo aprì la porta e non appena si videro, i loro occhi si incontrarono, perdendosi gli uni negli altri.
Lilia, cautamente, raggiunse Sasuke.
"Come sei cambiato, quasi non ti riconoscevo.." cominciò la Jonin, ma le sue parole vennero interrotte dagli immediati singhiozzi.
L'occhio sinistro di Sasuke versò delle lacrime, mentre l'altro rimase immobile.
"E' il suo, non è vero?" riuscì a sussurrare Lilia.
Sasuke si limitò ad annuire, ma non ce la fece a resistere un secondo di più e la abbracciò, tenendola stretta a lui.
Lei avvolse il suo petto con le sottili braccia da ragazza di vent'anni, piangendo dolore e rabbia.
Quanto gli erano mancati quegli abbracci. Erano parecchi anni che qualcuno non gli regalava un piccolo gesto d'affetto. Parecchi ed interminabili anni, passati ad odiare un fratello, che ora gli mancava terribilmente.
"Vieni con me" suggerì Lilia, porgendogli la mano, proprio come la prima volta che si erano incontrati nel giardino di villa Uchiha.
Lo portò sul retro della casa, dove c'era una piccola veranda, che guardava verso una piccola cascata.
"Sediamoci, ho tante cose da dirti"
"Anch'io, Lilia..."
I due si guardarono negli occhi un'ennesima volta e la ragazza si decise a parlare:
"Ascoltami: se sei qui, significa solo che Madara ti ha raccontato tutto. Di come la morte prematura dei tuoi genitori sia stato solo un'errore e un'incidente che stava per mandare a monte la missione per cui il Terzo Hokage aveva ingaggiato tuo fratello e del fatto che lo sterminio del tuo clan non sia stato altro che un volere di altri e non di Itachi, spero che ti abbia detto questo...."
"Sì..." rispose Sasuke, sorpreso, ma non troppo, dal fatto che lei conoscesse tutta la verità.
"Mi dispiace di essere sparita, lasciandoti solo in un mare di odio, sono stata egoista, ma per amore di tuo fratello, l'ho seguito nel suo folle piano.
Mi sono nascosta qui per tutto il tempo in cui è entrato nell'organizzazione Alba, perché voleva che restassi al sicuro. Veniva da me ogni giorno, e mi parlava sempre di te: eri il suo unico pensiero. Quando ha saputo della tua alleanza con Orochimaru, era felice, perché sapeva che l'avresti finalmente liberato da tutti i mali, sia fisici che morali, che lo stavano torturando da troppo tempo. Ti prego, perdona..."
"Non devi aggiungere altro- cominciò Sasuke, prendendole le mani- so la storia. Ma ora, ho solo bisogno del tuo aiuto. Ti sembrerò insensibile ed egoista, ma vorrei che mi aiutassi a stare meglio. Ti prego...".
Lilia notò che i suoi occhi parlavano ed erano sinceri: aveva veramente bisogno di aiuto.
Così, dicendogli di seguirla, lo portò vicino alla cascata a si sedettero sulla riva del piccolo lago che si era formato, scavato dal getto d'acqua.
"Sai, venivamo spesso qui, perché ci sentivamo al sicuro, lontani da tutto e tutti. Distanti dai problemi, dalle complicazioni, dalla malattia che stava affliggendo tuo fratello da molto tempo. In questo posto, si sentiva rinascere. E poi, mi parlava spesso di te. Della vita che facevate prima che vi incontrassi. Certo, avrei potuto avere una vita migliore di quella che è stata: ero promessa sposa al figlio dello Tsuchikage, avrei potuto vivere da vera principessa. Ma non mi pento delle scelte che ho fatto, perché le rifare altre mille volte. Voi due mi avete dato una famiglia, quella che non ho mai avuto, e non vi ringrazierò mai abbastanza."
Lilia si interruppe e sorrise. Un sorriso dolce, rassicurante, malinconico, ma dopotutto, anche felice. Aveva ritrovato chi glielo ricordava più di ogni altro.
Avrebbe dato la vita per lui, da sempre l'aveva considerato come un figlio.
Sasuke la osservava: una ragazza come lei, così forte da battere persino il più grande dei ninja, così determinata da far paura al più duro degli uomini, così dolce da aprire il cuore di chiunque. L'aveva sempre ammirata per questo, ma non l'aveva mai rivelato a nessuno, per orgoglio.
L'aveva odiata, avrebbe voluto ucciderla più di una volta, per il semplice fatto che l'aveva abbandonato, scegliendo di seguire suo fratello anziché stare con lui. Si era promesso più di una volta che glie l'avrebbe fatta pagare.
Aveva sempre creduto di essere solo al mondo, senza capire che Itachi voleva solo una richiesta da porre alla vita: la felicità del suo piccolo fratellino.
Ma ormai era troppo tardi, lui non c'era più.
"So a cosa stai pensando, Sasuke. Non preoccuparti, lui non ti ha mai abbandonato e mai lo farà, sarà sempre con te, con noi. Lo troverai sempre, quando la vita sarà troppo dura da affrontare da solo, quando vorrai condividere con lui gioie e dolori, felicità e tristezza. Lo troverai qui dentro, per sempre."
concluse la Jonin, appoggiando la mano sul petto del giovane Uchiha, in corrispondenza con il suo cuore.
"Sarà la tua, anzi la nostra guida, contro gli ostacoli che ci attenderanno, perché so che ce ne saranno. Lui sarà con te, se non cancellerai mai il suo ricordo. Sporgiti verso l'acqua, vedrai qualcosa di speciale. Avanti prova!" lo incitò lei.
Sasuke obbedì, notando solo la sua immagine.
Vedendolo perplesso, lo aiutò a capire:
"Guarda, lui vive in te, nel tuo riflesso, nella tua mente, nei tuoi gesti e nei tuoi pensieri. Ci sarà sempre per aiutarti. E se vorrai, ci sarò anch'io. Perché è ciò che più desiderava, il suo destino era incrociato con il mio, il suo ricordo abita anche in me. Ogni sera, salivo su quel monte laggiù, da cui si scorge Konoha e ho sempre sperato che tu stessi bene, avessi degli amici e fossi sopravvissuto, non ti ho mai abbandonato veramente, perché sei sempre stato come un figlio. Lo so, una madre non abbandona il suo bambino, ma il destino ha voluto questa vita per me, per te, per il noi che si era creato. Io sono a conoscenza del fatto che tu mi hai sempre odiato in questi anni, e non devo fare altro che darti ragione.. " concluse Lilia, trattenendo le lacrime a fatica.
Il ragazzo non sapeva cosa dire: le era stato vicino tutti questo tempo, nonostante sapesse benissimo che aveva intenzione di vendicarsi anche su di lei.
Sasuke si alzò dalla verde erba e fu lui ad offrire la sua mano a Lilia, che la accettò molto volentieri, alzandosi anche lei.
Lui, non sapeva perché, ma dopo le parole di lei, si sentiva meglio, anche se il vuoto che aveva dentro, non avrebbe mai potuto essere riempito da nessuno, perché Itachi non c'era più.
Capendo di non averla ancora ringraziata, la abbracciò, con più calore di quanto gliene avesse mai dato.
"Me lo ricordi tantissimo, Sasuke. Anche da un semplice abbraccio" gli sussurrò lei nell'orecchio.
L'avrebbe protetta a costo della vita, perché era l'unica ad essere in grado di capirlo. L'unica a ricordargli Itachi.
Una sorta di sorriso comparve sulle labbra del ragazzo. Quel sorriso che ormai dormiva da molto tempo, assopito e nascosto all'interno del suo cuore, nascosto da una campana di ghiaccio, che oggi si era sciolta, grazie alla dolcezza del cioccolato.
{Sproloqui di Yume}
Non fate domande xD
Ho scritto questa fic in un momento di pieno delirio xD
Ho inventato una fantomatica fidanzata di Itachi, che ho ribattezzato Lilia (nome che mi piace da morire *--*).
Compare già in altre due mie fan fic: "Insieme" e "Sei grande, sempre più di me" (chi avesse voglia di conoscere la storia di questa ragazza, faccia un giro da quelle parti xD)
Tornando a noi: spero non sia obrobriosa ù.ù
Sasuke, dopo aver conosciuto la vera storia di suo fratello, si reca dall'unica persona capace di comprenderlo fino in fondo.
Bene, spero di non avervi schifati più di tanto!
A presto,
Yume.
P.S. Presto aggiornerò la raccolta "Strategie di uno studente svogliato"!!
Ora è davvero tutto!
Yume.