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Autore: lis2    26/09/2011    2 recensioni
Un nuovo giorno in casa Piton. Lily e Severus si preparano a portare la loro famiglia al mare. Ma strani incubi affollano la mente del capo famiglia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Lily/Severus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Torna la famiglia di Sev e Lily. Questa one-shot e collegata con “una nuova vita” ovviamente, ma credo che sia possibile leggerla anche singolarmente. Non so bene cosa ne sia venuto fuori, perciò non abbiate paura a lasciare i vostri commenti.

 

 

Nei tuoi occhi

 

Severus non riusciva a riprendere sonno. Era passato un anno da quando si era risvegliato in quello stesso letto dove adesso si rigirava furioso nel vano tentativo di rimettersi a dormire.

Lily dormiva serena al suo fianco. Quella sera, per fortuna, erano riusciti a far addormentare i bambini nei loro letti; altrimenti Severus, preda della sua frequente insonnia, avrebbe rischiato di svegliare non solo sua moglie, ma tutta la sua famiglia. Lily, infatti sentendolo muovere, aveva abbandonato il mondo dei sogni e gli si era fatta più vicina abbracciandogli lievemente le spalle.

Ancora quegli incubi amore mio?” gli si era rivolta con la voce ancora impastata dal sonno. Severus era sinceramente dispiaciuto di averla svegliata ma decise di risponderle sinceramente: “Si Lilian, ultimamente sono sempre più frequenti”.

Lily sapeva che a suo marito non piaceva parlare di quei sogni. A lei non li aveva mai raccontati; tuttavia sapeva anche che Severus trovava conforto nella sua vicinanza, perciò lo strinse un po' più forte e gli disse: “Sono qui con te. Adesso cerca di risposare almeno un po', domani abbiamo promesso alle bambine che le avremmo portate sulla spiaggia”.

Severus sentendo il calore del corpo di Lily stretto al suo trovò un po' di sollievo e chiuse gli occhi. Purtroppo però quei sogni non lo abbandonarono.

Nei suoi incubi Severus vedeva occhi. Due paia di occhi azzurri, limpidi, profondi, appartenevano ad un mago anziano, la barba lunga e gli occhiali a mezzaluna. Severus non era neppure sicuro che quell'uomo fosse esistito davvero, dell'altra sua vita non ricordava quasi più nulla. Quegli occhi azzurri però, nei suoi incubi, lo fissavano seri e gli dicevano di proteggere altri occhi. Questa volta gli occhi verdi e splendenti di due persone che conosceva bene; gli occhi di sua moglie, gli occhi di suo figlio. Doveva aiutare Harry, salvare Harry. Ma perché? Severus non capiva. Il suo bambino stava bene, era amato e felice. Eppure il piccolo che vedeva di notte piangeva, piangeva forte, abbandonato in una culla, in una notte scura.

E infine, un altro paio di occhi, questa volta rossi, malvagi, famelici, gli scavavano l'anima, gli mozzavano il respiro e lo costringevano a svegliarsi boccheggiando in cerca di aria, in cerca di vita, in cerca di amore.

 

Apnee notturne. Così le aveva chiamate il MediMago da cui Lily lo aveva trascinato dopo settimane che non riusciva a dormire. Aveva anche aggiunto che erano frequenti nei neo-padri apprensivi. Dopo quella visita Lily non aveva più smesso di prenderlo in giro. Poi, però, sua moglie aveva capito che non si trattava affatto di apnee notturne, ma di incubi e la situazione era cambiata. Aveva cercato di fare in modo che Severus si aprisse e ne parlasse con lei, ma sapeva anche che suo marito non andava forzato. Era il compagno della sua vita, il padre dei suoi figli, ma era anche un uomo che aveva bisogno dei suoi spazi e soprattutto aveva bisogno di tempo. Tempo per capire se stesso e gli altri e per metabolizzare ogni novità. E la nascita di un figlio, sebbene non fosse il primo era comunque una grossa novità.

 

La mattina dopo quella notte travagliata, la sveglia non fece a tempo a suonare. Lily e Severus furono svegliati in ben altro modo. Holly e Laurie si erano, infatti, letteralmente catapultate sul loro letto. La più piccola dopo aver stretto suo padre in un abbraccio stritolante gli si rivolse urlandogli in un orecchio: “Papà oggi è il giorno del mare!”.

Severus sorrise a sua figlia e la rassicurò dicendole che lui e la mamma ricordavano perfettamente gli impegni di quel giorno e che sarebbero immediatamente scesi di sotto a prepararsi. Le due bambine, così, corsero via in direzione della loro cameretta. Severus si sporse un poco dal letto e vide con sollievo che Harry era ancora appisolato nel lettino a fianco al loro. Lui e Lily si stupivano sempre di come quel bambino riuscisse a dormire serafico anche in mezzo al caos più totale.

Lily nel frattempo si era ovviamente svegliata e si stava stiracchiando al suo fianco. Severus le si avvicinò, la baciò piano e le disse: “Mi dispiace di non averti fatto dormire stanotte, amore mio”. Lily per tutta risposta sbruffò e ribaltò il marito sul letto: “Smetti di dire cretinate Sev, non vedi che sono fresca come una rosa?! Piuttosto tu sei pronto a portare la nostra ciurma in spiaggia?”. Severus annuì raggiante, si stupiva sempre della forza di sua moglie ed era incredibilmente felice di avere accanto la donna che amava.

 

I preparativi furono frenetici. Lilian era da tanto che voleva portare i bambini al mare e Severus si era deciso ad accontentarla solo dopo aver consultato qualsiasi tipo di previsione metereologica sia magica che babbana. Lily aveva capito in quella occasione che suo marito era forse davvero un tantinello apprensivo; soprattutto quando quest'ultimo, poco più di una settimana prima, le aveva detto che prima di decidere il giorno per quell'uscita fuori porta, forse sarebbe stato meglio se lui si fosse recato a chiedere consiglio ai Centauri che abitavano la foresta incantata a pochi chilometri da casa loro. Dopo quell'uscita Lily lo aveva guardato basita ed era scoppiata a ridere convinta che scherzasse. Va bene che le estati britanniche non erano di certo tra le più miti, ma quello le era sembrato davvero un po' eccessivo. Severus si era così rassegnato a non chiedere consiglio a nessuna creatura magica e avevano fissato di raggiungere le spiagge della Cornovaglia quella domenica. Insieme avevano preparato il pranzo al sacco. Poi Lily aveva svegliato e preparato Harry, mentre Holly si era preoccupata di prendere la sacca con palette e secchielli. Laurie invece li aspettava sull'uscio di casa. Quando Severus scese le scale e la vide scoppiò a ridere; la più piccola delle sue bambine si era infatti bardata di tutto punto. Aveva il costume sopra i vestiti, in testa indossava una buffa cuffia a fiorellini, una strana maschera con un boccaglio ritorto gli strizzava il viso e sulle mani aveva due pinne fucsia, che faceva sbattere come quelle di una foca. Lily non diede troppo peso al look esuberante della sua figlioletta e si diresse carica di borse, pannolini e asciugamani, verso la macchina che avevano noleggiato. Harry era troppo piccolo per qualsiasi tipo di trasporto magico e così avevano deciso di raggiungere le spiagge con mezzi babbani. Severus poi si era fatto in quattro per riuscire a prendere onestamente la patente di guida e non vedeva l'ora di mostrare alla sua famiglia le sua abilità di chauffeur. Prima di aver caricato tutto in macchina, però, Harry scoppiò a piangere. Piangeva raramente, ma quando lo faceva sembrava un fiume in piena. Questa volta il piccolo era chiaramente infuriato con Holly che inavvertitamente gli aveva fatto cadere di mano il suo giocattolo preferito; un sonaglio giallo a forma di boccino. Non era successo niente di grave, ma quando Severus vedeva suo figlio piangere gli incubi affollavano di nuovo la sua mente. Lily, che teneva Harry in braccio nel tentativo di farlo smettere di strillare, vide lo sgomento sul volto di suo marito; così gli si avvicinò e gli mise il bambino in collo. Il piccolo smise quasi subito di piangere e sorrise a suo padre, stringendo nella mano il boccino ritrovato. Tuttavia Severus fissava Harry ancora attonito, impaurito e così Lily gli si mise accanto e abbracciò entrambi, per poi riservare un bacio dolce tutto a suo marito. Severus si sciolse in quell'abbraccio e sentì di nuovo la felicità che si impadroniva di lui. Lily lo strinse ancora un po' e poi cominciò a caricare tutta la ciurma in macchina. Severus si mise al posto di guida e sorrise sereno a sua moglie.

 

Lilian non sapeva da quali incubi suo marito dovesse fuggire, non sapeva quale passato dovesse dimenticare, ma sapeva quale era il futuro che l'aspettava. E il futuro era una macchina carica di bambini sorridenti e una strada assolta diretta verso il mare.

  
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