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Autore: manicrank    26/09/2011    11 recensioni
i capelli scivolavano sempre tra le sue dita, belli, brutti, secchi o crespi che fossero.
Ma mai, e dico mai, nessun capello aveva catturato la sua attenzione come quelli del ragazzo che stava seduto di fronte a lui, e che tranquillo leggeva una rivista di moto. Non seppe perché, ma spiò nello specchio quel ragazzo a lungo. Prima di calmare il cuore e concentrarsi sul suo lavoro.
*-*-*-*
Una semplice AU, in onore dei miei due amori... non ho messo OOC perché spero di rimanere abbastanza in tema con i loro caratteri, ma non si sa mai, quindi se alla fine non sono più loro vi prego di dirmelo perché provvederò a sistemare il tutto. Non credo diventerà una Yaoi Hard, ma non si sa mai... ho metto l'avvertimento! Adesso vi lascio alla storia... tranquilli! :D
Genere: Erotico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Matt, Mello | Coppie: Matt/Mello
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Incompiuta
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 Capitolo 10.

 

Premessa: premetto che odio le premesse all'inizio del capitolo... dico solo che: ho cambiato PdV! Dato che in terza persona la narrazione risultava scialba adesso passo alla prima... ditemi se va meglio o se magari è peggio e provvederò con le correzioni... buona visione!

 

 

Sento un forte bruciore scendermi per la gola, l'alcool che sto ingerendo forse è davvero troppo per quello che il mio organismo di solito riesce a reggere.

Non ci penso, mi concentro solo sulle risate del rosso accanto a me. Lo vedo sporgersi sul tavolo e poi scivolare sulla sedia, cadere per terra e ridere ancora.

Dio quanto amo le sue risate.

Simone, un suo compagno d'università, si alza dalla sedia e lo raggiunge a terra, cercando di rimetterlo a sedere. Mail continua a ridere, anche se cade nuovamente, poi alla fine, con un enorme sforzo di volontà, riesce a mettersi composto.

I due ragazzi si guardano, c'è complicità nel loro sguardo, probabilmente i due si conoscono da anni mentre io... io lo conosco da una settimana...

Mi sento improvvisamente fuori posto, con estranei. Perché entrambi per me sono solo estranei, anche Mail lo conosco da troppo poco tempo. E questo mi fa sanguinare il cuore.

Bevo ancora, cercando di affogare il dispiacere nell'alcol, senza esito. I pensieri ancora mi fanno cadere nel baratro.

Meil ancora ride, scambia battute con Simone, ride con lui.

Per una volta vorrei essere io la causa di tanta ilarità, voglio essere io a stare così vicino al mio rosso, devo essere io quello che ora lo sta abbracciando, non quel cane moro che sta aspirando a pieni polmoni il suo profumo di tabacco.

Lo sta divorando con gli occhi, lo scruta nel profondo, lo divora con i sensi, e Mail non fa nulla per fermarlo.

“Eih, biondino” mi dice il moro.

“Cazzo vuoi?”

“Lo sapevi... io sono stato una della tante sveltine di Mail... ah! Dovresti vedere... è un fenomeno a letto!” mi dice con aria strafottente.

Il rosso lo guarda e ride.

“Dici solo cose non necessarie” rispondo, seccato.

“Davvero? Allora non ti dispiace se me lo porto a letto!” il suo alito fetido di vino mi raggiunge le narici, soffoco un conato, disgustato dalla visione del ragazzo.

È basso, sciupato, con gli occhiali, barba incolta e vacui occhi neri. Davvero non un tipo attizzante.

Invece il mio rosso, è ancora tra le sue braccia, ancora ride, ed è sempre più bello.

Si, è bello, non mi vergogno per quello che penso, ed io penso che lui sia fottutamente bello.

Simone si alza, prova a trascinare Mail per un braccio, lo porta fino ad una porta dietro la quale individuo un letto. Mi alzo di scatto, e questa volta anche il rosso prova a ribellarsi. Vedo che si divincola e cerca di recuperare un po' di lucidità. Ha bevuto troppo, quindi quello che sta facendo non è proprio sotto il suo controllo.

Lo afferro per una mano, cercando di tirarlo verso di me, per poter lasciare l'abitazione del ragazzo in fretta, questa storia non mi piace.

Già ve ne andate?” dice il moro, trattenendo Mail sempre più confuso.

Problemi?”

Molti”

Risolviteli”

Con piacere”

improvvisamente vedo il moro allungarsi verso di me, mi afferra e mi tira nella stanza, chiudendo la porta a chiave subito dopo. Le mie azioni sono rallentate, sento la testa farsi pesante, una fitta nebbia mi attanaglia i sensi. Anche per me forse i bicchieri di vodka sono stati troppi.

Vengo trascinato sul letto, ormai in balia completa di Simone. Non riesco a muovermi, le mia braccia sono di piombo, le mie gambe non mi rispondono. Vorrei alzarmi e scappare, tornare da Mail, ma non riesco a fare nemmeno un passo.

Allora biondina... ci divertiamo? Vedi... sei molto... come dire, arrapante... ecco” mi sussurra in modo osceno nell'orecchio, ed io volto la testa per non guardarlo.

Si arrabbia, mi prende il mento con una mano e mi fa girare a forza verso di lui, sento le sue labbra secche posarsi sulle mie, vorrei vomitare ma non ci riesco nemmeno. Mi bacia, con violenza, mentre io tento di divincolarmi dalla sua stretta, e provo ad allontanarmi.

Rotolo giù dal materasso, ma lui mi è ancora sopra, sento una sua mano farsi strada viscida sotto la mia maglia nera, forse troppo attillata.

A-Aiuto...” il mio urlo viene fermato dalla bocca vorace del moro, mentre con una mano mi tiene salde le braccia sulla testa, e con l'altra studia ogni centimetro di pelle ormai scoperta del bacino.

Fortunatamente sento ancora i pantaloni sulle gambe.

Riesco, con molta fatica, a liberare una mano e gli do uno schiaffo, leggero, a causa della confusione che sento intorno a me. Le pareti della stanza vorticano, tutto si fa sempre più nero.

Mail!” questa volta il grido arriva fino alla porta chiusa, dietro la quale, riesco a sentire dei movimenti impacciati. Qualcuno bussa con violenza sul legno nero. Simone lo ignora e sfiora con due dita la mia intimità. È scontento, perché non c'è alcuna reazione da parte del mio amichetto.

Mi schiaffeggia, forte, e sento le guance bruciare. Anche i pantaloni vengono strappati via, così come i boxer bianchi. Vorrei piangere, urlare, scappare, ma non ne ho la forza.

Urlo di dolore quando sento il sesso del moro farsi strada in me, un forte bruciore alla base della schiena e che sale fino al cervello, dolore puro si fa strada nel mio corpo. Insieme agli ansimi osceni del mio stupratore.

Non riesco a formulare pensieri coerenti, ma non per la passione, bensì per il disgusto e per l'alcol.

Poi sento del liquido caldo rigarmi le cosce, ma è troppo poco denso per essere sperma, e sono sicuro sia sangue. Il mio.

Mi piego in avanti, cercando di sfuggire all'inferno, ma con qualche dolorosa spinta, è l'inferno a venire in me.

Mail!” urlo, ancora, graffiandomi la gola, piangendo.

Un tonfo mi riporta alla realtà, vedo la porta spalancarsi, la serratura è spaccata in più punti ed una canna nera spunta da dietro lo stipite. Anche da sbronzo il rosso ha un'ottima mira.

Sorrido, felice di aver lasciato l'arma sul tavolino del salone.

Quel pomeriggio eravamo stati invitati a casa del ragazzo, per una cena tra amici, ed entrambi ignoravamo il pericolo che ci aspettava.

Con un calcio, l'anfibio di Mail vola dritto sullo zigomo del moro, che traballa e scivola di schiena. Io mi alzo, barcollante, mi reggo al letto mentre il rosso fulmina il suo amico.

A mai più rivederci” urla, trascinandomi fuori della casa. Infilandomi con forza il suo giaccone.

La maglietta, così come il resto dei miei abiti, sono ancora sul pavimento freddo della stanza da letto ed io non posso uscire nudo con quel freddo.

Lo ringrazio mentalmente, e con lui, salgo sulla macchina rossa parcheggiata.

Siamo usciti dall'inferno, anche se sento ancora nelle orecchie gli ansimi del moro. Forse la mia mente non lo sa che sto seduto comodamente accanto al mio rosso.

 

Puntini viola mi vorticano davanti agli occhi, sbatto le palpebre e vedo le mattonelle fredde del bagno, sono nere, sto in casa mia.

Cerco malamente di tirarmi su, mi aggrappo alla toilet, un capogiro mi costringe a bloccarmi in ginocchio e quando sento il mio stomaco contrarsi non posso fare a meno di vomitare.

Una mano fresca mi prende la fronte, un braccio mi cinge la vita, sottili fili di fiamma si mescolano con i miei color del grano, mentre l'alcol in circolo nel mio organismo viene buttato fuori.

Un po' più lucido vengo tirato in piedi, sento del fresco scivolarmi addosso e mi accorgo di stare sotto la doccia. Accanto a me il corpo asciutto di Mail, che ancora mi sostiene, mentre l'acqua porta via gli affanni.

Tutto ok?” mi sussurra il rosso, abbracciandomi, baciandomi il collo. Sento ancora le labbra sporche di Simone, ho paura che possano essere le sue che ancora mi lambiscono il corpo. Un gemito di paura mi esce dalla gola. Mail si scosta, forse ha intuito i miei timori.

Mi guarda con quei suoi bellissimi occhi verdi, del colore della speranza, e mi calmo. Vedo lui, con me, mentre corriamo in un prato del medesimo colore. E forse è proprio quella visione che mi riporta alla realtà.

Sono io che ora sto abbracciando il rosso, lo sto stringendo convulsamente tra le braccia. E lui anche, mi sta stringendo, rivendicandomi come suo.

Abbandono la mia testa sulla sua spalla, purtroppo, ricordo benissimo ogni singolo movimento del moro, e l'ultima cosa che voglio è baciare qualcuno, anche se quel qualcuno è Mail.

Eih... non mi far spaventare... stai bene?” chiede ancora.

Cerco la forza di rispondere, e alla fine, riesco a spicciare qualche parola.

Io... no... adesso... con te... si” il rosso si rilassa tra le mie braccia, anche lui getta il capo sulla mia spalla, mentre con una mano mi accarezza e con l'altra lava via i segni impudici che mi macchiano il corpo.

Sono felice che a farlo siano le sue di mani.

 

Apro gli occhi, chissà perché non mi sembra un'azione nuova, o meglio, mi sembra come se l'avessi già compiuta pochi minuti prima.

Mi alzo di scatto quando i ricordi mi invadono la mente, guardo le lenzuola nere, del mio letto, accanto a me non c'è nessuno.

I vestiti del rosso non sono in giro, così decido di alzarmi,per controllare.

Niente nemmeno in bagno, in sala ed in cucina.

Sento montare il panico, perché Mail non è in casa? Soprattutto dopo quello che mi è successo... dovrebbe essermi accanto proprio in questi momenti!

Mi siedo sul divano, cercando di comporre il suo numero sul cellulare.

Uno squillo. Due squilli. Tre squilli.

Attacco. Dove cazzo è finito?

La porta di casa si apre, Mail entra sicuro con due buste bianche in mano. Ha fatto la spesa. Sorrido.

Quanta premura...” sussurro avvicinandomi. Forse la sera prima ero stato sgarbato scacciandolo in quel modo, lui dopotutto voleva solo aiutarmi. Mi guarda e nei suoi occhi leggo solo tristezza.

Che è successo?” dico, sconvolto dalle forti emozioni che si leggono in quegli specchi verdi.

Lui non mi risponde e mi abbraccia, facendo scivolare a terra le due buste.

Le sue mani sono calde, sono grandi, sento amore e non violenza. Mi chiedo come mai ne ho avuto paura. Le sue mani non sono fatte per portare dolore.

Restiamo un po' così, alla fine mi stacco, prendo le buste ed inizio a riporre il contenuto sulle varie mensole. Ci impiego poco, e quando mi giro, Mail è ancora fermo dove l'ho lasciato, in mezzo alla stanza, con i pugni chiusi.

Mail? Questa volta sei tu che stai spaventando me!” dico, chiudendo la porta e cercando di scuoterlo. Mi fissa, ma almeno la tristezza è svanita.

Lo prendo per le spalle e lo stringo, poi, guardandolo negli occhi, avvicino il mio naso al suo facendo coincidere le punte per qualche secondo, alla fine poso le mie labbra sulle sue.

Sono calde, morbide, lisce, anche loro sono fatte per portare amore. Ieri sera mi hanno fatto venire i brividi di paura, quest'oggi mi fanno solo venire i brividi per la felicità.

Sono felice che sono le sue labbra quelle che sto baciando, che mi stanno ricambiando.

Iniziamo a baciarci con più passione, trasportati dal desiderio, mentre le nostre lingue giocano e danzano. Il sapore afrodisiaco della bocca di Matt al momento è l'unica cosa che cattura la mia totale attenzione. Quel misto di tabacco e zucchero, forse anche caffè, ma non è spiacevole. È il suo sapore, e non potrebbe essere più buono.

Mi spingo più a fondo, voglio possedere tutto di quel corpo, ogni singolo centimetro. Anche il rosso non è da meno, mi sfila la maglia larga del pigiama che sto indossando, tirandola da qualche parte della stanza non meglio definita. Mail mugola quando gli sfioro la gamba. Si stacca, e con un espressione dolorante si siede sul divano.

Mi voglio ammazzare se penso che quel dolore gliel'ho causato io, in tutti i sensi.

Scusa Mihael... È che mi hai beccato proprio una vecchia ferita...”

Lo so, scusami tu”

Lo sai?”

So che hai quella ferita e no... non me ne sono accorto... l'altra volta”

E allora come...”

Mi siedo accanto a lui, tenendogli la mano, forse è davvero arrivato il momento di spiegargli.

Non è facile per me... devi sapere... beh... quel giorno, il giorno del blitz al covo di Loos... quel tizio che ti ha sparato... ero io”

Vedo Mail sbiancare, mi stringe la mano convulsamente, mi fissa sbalordito.

Cosa?” la sua voce è timorosa.

Io... io lavoravo per Loos. Ero il suo braccio destro. Infiltrato per risolvere un caso con Near... mi ha spedito con il nemico così che io potessi fornirgli informazioni... in cambio... lui... lui...” mi scende una lacrima, la sento bruciare sulla mia guancia ma ormai è tardi per fermarsi e devo delle spiegazioni al rosso.

Lui mi avrebbe amato... sai, prima stavamo insieme, ma io ero troppo egoista e pensavo solo a me... ha iniziato ad odiarmi e appena è diventato detective mi ha preso a lavorare con lui... si è vendicato di tutto... usandomi... ed io... non potevo fare a meno di amarlo. Un giorno, sul letto, ho trovato la foto che anche tu hai visto...” faccio una pausa, non avevo mai detto quelle cose a nessuno, e forse sto mostrando una parte di me che pochi conoscono. Forse solo Near. O forse nemmeno lui.

Quando voi avete fatto irruzione, io ho sparato, per mettermi in salvo. Dopotutto avevo ancora parecchie cose da fare per risolvere il caso e se mi beccavate sarebbe andato tutto a puttane. Ovviamente non sapevo chi eri, per me potevi essere chiunque... e ti ho rimosso dai ricordi... poi l'altra sera ho visto quella cicatrice, ho visto come tu fissavi la gamba di quello stronzo che ci prendeva per il culo... ho riconosciuto quel poveretto a cui strappai un tendine...”

le emozioni mi stavano facendo parlare troppo, forse era un bene che ne parlassi con qualcuno, finalmente... mi sentivo vulnerabile.

Mail si stringe di più a me, cerca di consolarmi, mentre all'orecchio mi sussurra che non importava davvero. Era stato parte del nostro passato. Forse, siamo stati scelti dal destino.

Rimaniamo ancora un po' uniti, poi lui, con un sorriso malizioso inizia a sfiorarmi il petto. Rabbrividisco a quel contatto.

La punizione per avermi sparato...” dice, mentre mi bacia.

Mi toglie i pantaloni, questa volta non ho paura, perché so che lui non mi farebbe mai male, a prescindere dalle mia azioni, a prescindere dal mio passato.

Ed è così che passiamo l'intera mattina, ed anche il pomeriggio, e la notte.

Insieme, sporchi, sudati, abbracciati, su quel divano sporcato dalla passione più e più volte. Felici.

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolino dell'autrice: we... questo chap mi piace!! forse rendo meglio con la prima persona... e poi è stato bello descrivere dal punto di vista di Mellino... *W* non ho nulla in particolare da dire... solo che A-M-O questo capitolo XD scusate per lo stupro... ma dovevo scriverlo! Perché cavolo! Mello può essere anche mister ghiacciolo, ma dopo uno stupro riesce ad aprirsi anche e finalmente rivelare qualcosa di se. Non la vedo come una debolezza od un OOC.... solo come parte del suo carattere... sempre duro e tosto... ma anche vulnerabile... dopotutto è una persona (cartacea) ma in questa fic lui ha dei sentimenti e non voglio mandarli a puttane sono perché altrimenti non è il suo carattere da eterno iceberg. Con questo chiudo e ringrazio... :

 

ChibyLilla: grazie per i complimenti... ecco il seguito che tanto aspettavi... mi scuso per le incongruenze che potrebbero essere sorte con il cambio di PdV e quindi i pezzi che mi sono persa per strada, però spero ti piaccia... finalmente si scopre qualcosa sul nostro biondino!

 

Lord_Trancy: grazie! Sono davvero felice di essere migliorata nel tempo... è questo il mio obiettivo! Comunque spero che con questo capitolo sia riuscita a fugare diversi dubbi... alla prossima!! baci!

 

ValeJeevas: ahaha! La parte di Mail ovviamente è presa da una storia vera... tipo io che entro al game stop con i soldi in tasca!! ahaha! Mi sono divertita a scrivere i dialoghi offensivi... e poi mi sono divertita ancora di più a picchiare quegli stronzi! Dio quanto odio chi insulta così a cazzo! La frase mi è venuta a scuola... e anche io la penso come te!! alla prossima! Spero ti sia piaciuto anche questo chapp anche se ho cambiato stile... XD

 

Lady Snape: eccoci qui! Questo capitolo deve aver sistemato un po' di cose... tipo... il carattere del biondo! Sto cercando di dargli una tridimensionalità... anche se scazza parecchio.... ha i suoi motivi e andando avanti con la storia verranno a galla sempre di più.... qual'era la tua ipotesi? Alla fine hai fatto centro?

Beh spero ti piaccia il chap anche se ho cambiato stile rispetto ai precedenti! Secondo me è più bello così!! alla prossima! Baci!

 

 

L_Nael: già! Meglio un ritardo che un pastrocchio... XD comunque Mail presto tornerà al lavoro anche se forse non come parrucchiere... ho in mente una bella sorpresina!! la scommessa mi è venuta così... spontanea... dopotutto io ce li vedo i due a fare scommesse stupide XD alla prossima cara! Spero ti piaccia il capitolo!! dimmi che ne pensi... devo sapere tutto!!! XD

baci!

 

Esther98: bene cara... sono felicissima di avere te tra le recensioni! Sai già che ti adoro per le recensioni che lasci!! il capitolo ha cambiato stile rispetto ai primi e spero continuerai a seguire Roulette fino alla fine, anche se magari non è proprio come uno si aspetta... non sono poi tanto brava a scrivere con personaggi già esistenti!! calcola che ho sempre scritto cose originali... però vedo che sta prendendo forma piano piano...

Dimmi che ne pensi! Aspetto con ansia le tue recensioni!

Bacii!!

 

 

 

P.S. Si è visto che odio Near? Alla prossima! Grazie a tutti, a chi mi ha messo tra le seguite, chi tra le ricordate e chi tra le preferite... anche a chi ha inserito Beyondy come autore preferito... [ a parlare è direttamente Roulette... molto piacere v.v]

Pace e Amore.

Beyondy e Roulette XD 

   
 
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