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Autore: Madeline_95    26/09/2011    2 recensioni
Fred e George, due corpi uguali, un'anima divisa in due.
Enjoy it!
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: George, e, Fred, Weasley, George, Weasley
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Le due anime

 

Era un pomeriggio estivo, la calura si faceva sentire lì alla Tana. Nonostante gli innumerevoli incatesimi del signor Weasley per abbassare il caldo, l'aria era umida e il calore si appiccicava ai corpi. Erano tutti in casa, i bambini giocavano e gli adulti chiaccheravano. Ma nel cortile, due bambini identici correvano a perdifiato dietro agli gnomi, facevano scherzi alle galline, correvano, giocavano, urlavano. I loro volti erano rossi come i capelli, i loro corpi sporchi di terra, le loro ginocchia graffiate.

 

Ehi Freddie, vieni a vedere che cosa ho trovato!”. Il gemello chiamato corse subito dall'altro, curioso per la sua scoperta. George si scostò un po' per permettere al fratello di vedere ciò che aveva trovato. Un piccolo gnomo giaceva per terra, litigando con un verme che non ne voleva sapere di uscire dalla sua tana. “È divertentissimo, non trovi?”. Un bambino dai rossi capelli ricci e con un paio di occhiali inforcati mise la testa fuori dalla finestra. “La volete smettere di urlare? Sto cercando di leggere!”. Il suo urlo acuto fece ridere ancora di più i due gemelli, che si sdraiarono a terra tenendosi la pancia. Il sole illuminava i loro volti sorridenti, le loro lentiggini brillavano sul loro viso pallido.

 

Georgie, ma ti sei mai accorto che siamo uguali?” chiese uno con voce allegra. “Mamma non capisce mai come mi chiamo!”. La sua voce divertita all'improvviso si fece seria. “Secondo te, noi due siamo la stessa persona?”. L'altro alzò un po' la testa, fissando con i vivaci occhi azzurri il volto del gemello. “Secondo me, io non posso esistere senza di te, e anche tu non puoi. Siamo un'anima in due corpi.” Gli occhi di Fred si illuminarono, pieni di gioia. “Quindi dovremo vivere sempre insieme? Non ci dovremo mai lasciare?” George sorrise con dolcezza “Mai. Staremo sempre insieme, e faremo impazzire tutti con i nostri scherzi!”

 

Si alzarono, avviandosi verso un albero. Il sole giocava con i loro capelli, creando riflessi castani. Fred raccolse un sasso appuntito da terra e si avvicinò alla corteccia dell'albero. Ai suoi piedi, c'era un piccolo cespuglio dai fiori rosa, rossi e gialli. “Mamma ha detto che questo è un cespuglio di cosmea” disse Fred con voce calma “i suoi fiori significano -gioia di vivere e di amare-. Mamma dice che li ha piantati per noi” Un sorriso dolce si aprì sul volto di entrambi. “E questi” Fred indicò dei piccoli fiori blu-violetti che emanavano un profumo intenso “sono flox. Sai che significato hanno?”. La voce di Fred aveva ipnotizzato il fratello, che scosse con forza le testa alla domanda del gemello. “Vogliono dire -le nostre anime sono unite-. Mamma ha piantato anche questo per noi.” George si chinò, prese un fiore e se lo mise dietro un orecchio. Il colore blu- violetto risaltava in mezzo alla massa di capelli arancio. Alzò lo sguard verso il fratello che stava incidendo la corteccia dell'albero. Quando si scostò, George quasi si commosse. Sul tronco era comparsa una frase:

-Gred e Forge-

Insieme per l'eternità

 

Un ragazzo dai capelli rossi era appoggiato ad un albero. I suoi occhi azzurri erano colmi di lacrime, le sue guance rigate dalla tristezza. Le sue dita seguivano il contorno di una frase, incisa sul legno tanto tempo prima. “MI HAI MENTITO, FRED!” Il suo urlo eccheggiò per tutto il giardino, rimbombando nella sua testa. “Dove sei Freddie? Avevi detto che saremo stati sempre insieme...”Il suo sussurro era colmo di disperazione, il suo corpo scosso dai singhiozzi. Si accasciò a terra, immergendo il volto in un piccolo mazzo di fiori dal colore blu-violetto.

Non erano più Fred e George, Gred e Forge.

Non erano più un'anima divisa in due corpi.

Ora, era soltanto un pezzo d'anima che si attaccava prepotentemente ad ogni ricordo che trovava.

Ora, era solanto George. O meglio, il corpo era di George, ma la sua anima non c'era più.

Era volata in cielo, insieme a quella del fratello.

 

E lì sarebbe rimasta, unita per l'eternità.

   
 
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