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Autore: MuffinRipieno    26/09/2011    3 recensioni
Non voglio che parta senza nemmeno salutarmi.
Siamo stati stupidi, si. Ma ora voglio rimediare, sperando che non sia già troppo tardi.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Liam Payne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non voglio che parta senza nemmeno salutarmi.
Siamo stati stupidi, si. Ma ora voglio rimediare, sperando che non sia già troppo tardi.
Mi alzo di scatto dal letto, prendo al volo la giacca ed esco. Ero talmente sovrappensiero di non essermi accorta che stesse piovendo. Ma poco importa.
 Inizio a correre sotto l'acqua scrosciante che mi inzuppa tutta, da capo a piedi. Corro per la paura di non arrivare puntuale; per la paura di non riuscire a salutarlo; per la paura di non riuscire a dirgli quello che ho tenuto nascosto per tutto questo tempo. Non mi accorgo di sentire freddo o del fiatone, il mio unico obiettivo è quello di arrivare in tempo.
Dopo quello che mi sembra un tempo infinito, arrivo davanti quella casa
E' tutto chiuso, tutto vuoto, tutto serrato. Non ce l'ho fatta, ho perso troppo tempo e ormai non c'è più nulla da fare. Devo rassegnarmi al fatto di non vederlo mai più.
Mi siedo sui gradini  della casa, al riparo della pioggia. Stremata e grondante d'acqua, mi sarei presa una broncopolmonite, se non peggio, ma me ne frega ben poco. Piango. Nascondo la faccia tra le ginocchia e, raggomitolata in me stessa, piango. In questo pianto ci sta tutta la mia disperazione, la mia rabbia... il mio amore.
Sembra ormai tutto perso quando sento QUELLA voce.
E' impossibile, sto sognando. Può essere che a causa del pianto e della stanchezza mi sia addormentata. Ma no, riecco quella meravigliosa voce che chiama il mio nome. Alzo di poco la testa, per non fare vedere il mio viso arrossato dal pianto e stento a credere a chi mi ritrovo davanti. E' lui, bellissimo come sempre, con i suoi capelli leggermente mossi e la felpa beige, la mia preferita, perchè gli risalta il petto.
Rimango lì, immobile, seduta sul gradino di casa sua, non sapendo cosa fare.
" Sei tutta bagnata! " dice lui.
" Lo so " sussuro. Guardo l'ombrello giallo che tiene in mano e perdendo quella briciola di autocontrollo che mi era rimasta, mi alzo e gli corro incontro. Gli bagno un pò i vestiti, ma non mi interessa; desideravo un contatto fisico con lui, volevo toccare i suoi capelli e respirare il suo profumo. Rimane un pò interdetto, ma poi cinge un braccio intorno la mia vita, mentre con l'altra mano continuava a reggere l'ombrello. Rimanendo abbracciati mi porta sotto la tettoia di casa sua e mi fa spostare quel che basta per guardarmi in faccia.
"Perchè stavi piangendo?" mi chiede.
" Io... " non voglio dirgli che stavo piangendo per lui, ma dimentico tutto quando incrocio i suoi occhi castani.
" Liam, avevo paura che tu partissi senza salutarmi. Avevo paura di perderti per sempre, di non rivederti mai più... Liam.. Io ti amo "
Ecco, ho vuotato il sacco. Le lacrime premono per uscire di nuovo ma io le respingo indietro.
Non riesco nemmeno a guardarlo in faccia. E se mi avesse mandata a quel paese? La sua reazione mi spiazzo.
Scoppia a ridere.
Alzo gli occhi per vedere perchè ride. Lui mi sta guardando, mi prende per mano e ci sediamo sui gradini.
" Ora ti dico una cosa.." dice Liam sorridendo.
" Sai dove sono stato prima di trovarti qui? " Scuoto la testa.
" Ero a casa tua. Appena mio padre ha detto che non ci trasferivamo più a New York per lavoro, ho pensato a te. Sono andato a casa tua, ma tua madre mi ha detto che non eri in casa. Era preoccupata perchè eri uscita di corsa e non avevi nemmeno l'ombrello. Non sapendo cosa fare sono tornato a casa e ti ho trovata qui ".
Si ferma, fa una pausa e si gira per guardarmi in faccia.
" Quindi non parti più? " dico.
Il cuore si riempe di gioia ascoltando queste parole, ma cerco di trattenermi.
" No non parto " sorrise. Quel sorriso che fece tornare il sole dentro di me.
" Ma anche io devo dirti una cosa... Non sarei mai partito senza salutarti. Veramente non sarei mai voluto partire perchè non riuscivo a pensare ad una vita senza di te. Infatti ero venuto a casa tua per dirti... per dirti che anche io ti amo. " concluse.
Adesso potevo anche morire lì, in quel preciso istante. Aveva detto che mi amava; non mi aveva mandata a quel paese!
Mi  volto per guardarlo. E' imbarazzato, si vede subito; lo sguardo fisso a guardare le goccie di pioggia che cadono sull'asfalto.
Gli accarezzo la guancia e lo faccio girare. I nostri sguardi si incrociano. Ci baciamo.
Le seu labbra sono soffici; aspettavo questo momento da tempo.
Mentre continua a baciarmi, mi prende la mano e l'accarezza. Il senso di disperazione sembra ormai lontano.
Rimango tra le sue braccia tutto il pomeriggio.
Adesso va tutto bene.




Angolo Autrice:
Ed eccomi qui..la mia seconda OS! dopo una vita che non scrivo sono ritornata a rompere le scatole a tutti..questa OS è uscita durante tre lunghissime e noiosissime e infinitissime (?) ore di storia e filosofia quindi non è un granchè..spero che vi piaccia..recensite in tanti..Baci <3

  
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