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Autore: primavera    07/06/2006    8 recensioni
Apro gli occhi, assonnata e calda.
Mi chiedo da quanto tempo sto dormendo, e da quanto tempo sono tornata a casa.
Casa MIA, soltanto mia.
E non quella sudicia e fatiscente catapecchia nella quale io e il mio ex amore abitavamo.
D’accordo, sto esagerando.
La nostra casa era eccezionalmente bianca, grande, luminosa e pulita.
E il mio ex amore si chiamava Ronald Weasley.

Dedicata alla mia soLellina Desy, accanita sostenitrice delle R/H!
Recensite ;) :D
Genere: Romantico, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Apro gli occhi

Apro gli occhi, assonnata e calda.

Mi chiedo da quanto tempo sto dormendo, e da quanto tempo sono tornata a casa.

Casa MIA, soltanto mia.

E non quella sudicia e fatiscente catapecchia nella quale io e il mio ex amore abitavamo.

D’accordo, sto esagerando.

La nostra casa era eccezionalmente bianca, grande, luminosa e pulita.

E il mio ex amore si chiamava Ronald Weasley.

Insomma, cavolo, non è colpa mia se quella schifosa giovine rispondente al nome di Brown Lavanda (metto cognome nome e perché sono una persona educata, fine e perbene, IO!) si è presentata alle 17 sulla porta della mia ex casa e ha temporaneamente tentato di amoreggiare con il mio ex amore, ex marito, ex compagno sotto gli occhi sbalorditi della mia ex suocera che, scambiando la signorina Brown Lavanda per me, era appena entrata per offrirCi un thè freddo alla pesca con biscottini allo zenzero, i miei preferiti.

Naturalmente è stato un quarto d’ora di urla stile: “MA TI RENDI CONTO DI QUELLO CHE STAI FACENDO, RONALD WEASLEYYY?!?!?” e ugole d’oro del genere, poi porte sbattute e altre urla: “HERMIONE LO VERRA’ A SAPERE SEDUTA STANTE!” e io, sulla soglia della porta, immobile e impietrita con i sacchi della spesa in mano, di fronte a tale scena di morte e distruzione, con quel delizioso tè colato sulla moquette color pesca, e i biscottini allo zenzero sbriciolati a terra, a formare una deliziosa poltiglia.

Aggiungendo la mia ex suocera paonazza, sul punto di strapparsi capelli e grembiule, e il mio adorato ex marito, rosso in viso e chino per terra, a pulire l’ammasso non più commestibile di thè e biscottini allo zenzero, e la signorina Brown Lavanda, vestita con una minigonna, top, stivali con zeppa e trucco dark, stravaccata sul MIO ex divano preferito, a fare la figa e la strafottente di questo mio ______________ censura opportuna.

Alchè ho mollato tutto là, ho oltrepassato il mio oramai ex marito, la mia ex suocera e la grandissima stronza che lo ha usurpato (che, tralaltro, ha pure cercato di farmi lo sgambetto mentre correvo via), sono salita nella mia ex camera da letto, ho preso la mia valigia e ficcato dentro alla rinfusa tutta la mia roba – e pure un maglione spessissimo color cioccolato del mio ex marito, che ho bruciato appena tornata nella mia dimora – e, mentre stavo per tornare giù per uscire definitivamente dalla mia ex vita di sogno, ho incrociato il mio ex amore, marito ecc. che, con i suoi enormi occhioni celesti pieni di umiliazione e tristezza, mi bloccava il passaggio cercando di non farmi passare.

- ‘Mione… - ha mormorato, rosso in viso, sull’orlo delle lacrime. – Per favore, ‘Mione, lascia che ti spieghi…-

- Non c’è niente da spiegare, Ronald Weasley – ho ribattuto gelidamente, - ricordati solo di non invitarmi, al tuo matrimonio con la signorina al piano di sotto – e sono scesa giù, salutando con un cenno della testa la signora Weasley, nonché ex suocera, e sono uscita definitivamente dalla loro vita, lasciandomi dietro una scia di profumo Chanel che Ronald mi aveva comprato per l’occasione.

Merda. Appunto.

Ho pianto per circa tutta la settimana, e il sabato notte mi sono concessa una bella tregua, comprando un’infinità di stecche di cioccolata, patatine e Chinotto, dando un bel festino invitando solo me stessa, e concedendomi un bagno rilassante, due o tre tazze di tè verde e qualche giorno di sonno ristoratore.

Quando mi sono svegliata, la casa era uno schifo e il telefono squillava.

Di malavoglia mi sono alzata e ho cominciato a pulire, provando una grande nausea.

- Pronto? -.

- ‘Mione, sono Harry. -

- Ciao, Harry, come stai? -.

- Bene, ho saputo di quello che ha fatto Ron. Tu come stai? -.

- Sono appena uscita da una settimana di sfinimento per colpa sua. Che mi racconti? -.

- Ginny sta a meraviglia, ha picchiato Ron e quasi ucciso Lavanda, se proprio questo ti fa stare meglio. -

- Mandale dei fiori da parte mia. –

- Contaci, lo farò. -

- Bene… ci sentiamo dopo? Ora devo uscire, devo andare dal medico, non mi sento molto bene. -

- D’accordo, ‘Mione, ci sentiamo dopo. Saluti da Ginny. -

- Ricordati dei fiori e salutamela, mi raccomando. -

- Contaci. Un bacione, ciao -.

- Ciao. -

Ho riattaccato e sono corsa in bagno.

Ho vomitato, mi sono lavata e vestita, e sono andata dal dottore.


Appena tornata a casa, che era tornata a splendere di pulizia, mi sono gettata sul divano, in preda a una crisi di astinenza.

Io, Hermione Granger, a soli venti anni, sono incinta.

Non che la cosa mi preoccupi, certo, li sognavamo da anni, tanto so che il padre è lui, figuriamoci…

Ma il quesito che mi cambierà la vita è:

A) Glielo dico.

B) Non glielo dico.

C) Glielo dico e lo mando affanculo.

D) Non glielo dico ma lo mando affanculo lo stesso.

Scelgo momentaneamente la D, mentre afferro la cornetta del telefono (tanto risponderà lui, lo appassiona il telefono, l’ho perseguitato per insegnarli a usarlo) e digito il numero della mia ex casa.

- Pronto? – come sospettavo, è lui.

- Pronto, casa Weasley? -.

- Certo. Chi parla? -.

Brutto stronzo, ha fatto tante storie e mi ha già dimenticato.

- Sono Hermione Granger. Parlo con il signor Ronald Weasley? -.

Sento che trattiene il respiro, ma si da un contegno e riprende a parlare.

- Sì, signorina Granger, mi dica pure. Posso fare qualcosa per lei? -

Cambio proposito. Brutto stronzo, te lo sbatto in faccia, mi hai stuprata per settimane!!

- La volevo semplicemente informare che la cortese persona qui presente che sta sprecando attimi importantissimi della sua vita è in dolce attesa soltanto per colpa sua. -

Riprende tono e confidenza. – Cazzo, ‘Mione… -

- Tutta questa confidenza da dove sbuca, signor Weasley? -.

- Cielo, ma sono felice, sono felice! Passo a prenderti! -.

- Nemmeno nei suoi sogni più scottanti, dico… le propongo una biforcazione: O ME, O LEI!!! -.

- E se le dicessi che la signorina Brown se n’è andata rubandomi tutta l’argenteria, è stata catturata e sbattuta in carcere, lei cosa direbbe? -.

Le mie guance si riscaldano.

Non sono poi così sicura di mandarlo male…

- Allora direi che può passarmi a prendere anche subito – rispondo.

- Benissimo – dice.

- Ehm… Ron? – dico, prima di riattaccare.

- Sì? -.

- Ehm… mi dispiace per quel maglione… -

- Ma che, scherzi? Passo alle quattro. -

Riattacchiamo.

Ora sono sicura che il mio innato ottimismo tornerà da me…

Porco zorro, come sono felice…

FINE



Amori miei, che ne pensate?

L’ho scritta di getto mentre mia sorella sottolineava le cose per la sua tesina…

Mi aspetto recensioni, eh!!!

;)

Prima

vera xD
  
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