«Svegliaaaaaa! avanti ragazza basta poltrire faremo tardi!!» queste furono le soavi parole con le quali la povera Lily Evans quella mattina dovette svegliarsi.. certo avrebbe preferito ben altro risveglio ma non ci si poteva aspettare niente di meglio dalla sua cosiddetta migliore amica Alice Prewet; così imprecando e maledicendo la dannata puntulità e il perenne buonumore della sovracitata si alzò dal letto grugnendo un buongiorno. Il contatto con il pavimento freddo le fece rimpiangere le coperte ma decise comunque si raggiungere il bagno per lavarsi la faccia, lo specchio riflettè il viso ancora pieno di sonno di una giovane donna di circa 18 anni, i lineamenti erano delicati, la pelle diafana e due splendenti occhi verdi dal taglio orientale risaltavano al netto contrasto con le ciocche di capelli rossi sfuggite dal fermaglio. Si soffermò ad osservare per qualche attimo il suo riflesso, non si era mai ritenuta una bella ragazza tuttavia erano in molti a ritenerla tale, ma questo a lei nn importava, qualche mese prima avrebbe cercato di apparire al meglio per lui.. ma adesso non aveva più importanza.. voleva solo tornare a dormire. Uscita dal bagno il suo umore era ancora più nero di prima cosa che non sfuggì ad alice «Avanti Lils non mettere su quel broncio vedrai che oggi ci divertiremo sono mesi che progettiamo questa uscita a Diagon Alley!» solo alle parole dell'amica Lily si ricordò della gita che avevano pianificato prima dell'inizio della scuola, quelle erano infatti le ultime settimane prima dell'inizio del loro settimo anno ad Hogwarts; decise così scacciando i brutti pensieri di vestirsi e di godersi quella splendida giornata di sole, indossò una semplice gonna bianca una t-shirt e le sue amate ballerine, si truccò leggermente e con un colpo di bacchetta acconciò la chioma rossa in morbidi boccoli. Era pronta ad affrontare un'altra giornata. Finalmente uscirono dal piccolo appartamento che condividevano già da due mesi dirette al piccolo parco giochi dove si sarebbero smaterializzate. Alice faceva i salti dalla gioia e Lily non potè fare a meno di sorriderle «Ehi! come mai siamo di così buon umore stamattina?» «Bhe cara la mia Liliuccia si da il caso che oggi Frank mi abbia chiesto di incontrarci dato che casualmente anche lui sarà a Diagon Alley » rispose la biondina facendole una linguaccia e porgendole il braccio per smaterializzarsi. Pochi secondi dopo il tranquillo parco aveva lasciato il posto alle affollate vie di Diagon Alley, Lily adorava quel posto era sempre così pieno di vita, di colori,di suoni, era un luogo magico!Tuttavia non potè fare a meno di ripensare alle parole dell'amica «Ma Ali se tu esci con Frank io con chi dovrei rimanere? non vorrai lasciarmi sola tutto il giorno!?!» Alice naturalmente non si scompose, anzi il suo sorriso si allargò ulteriormente, in maniera inquietante a parere di Lily, «Certo che no mia cara.. è proprio per questo che ho chiesto a Frank di portare anche i Malandrini.. vedrai sarà uno spasso!». Lily a quelle parole si pietrificò, non poteva essere vero, doveva aver capito male per forza.. ma la speranza che Alice stesse scherzando diventava sempre più improbabile, quella mattina lo avrebbe rivisto. Naturalmente sapeva che prima o poi questo sarebbe dovuto accadere ma sperava il più tardi possibile, non era ancora pronta ad affrontarlo, ad affrontare le sue occhiate tristi e deluse che ogni volta la facevano sprofondare in un baratro. Non era pronta a rivedere James. Qualche mese prima che la scuola finisse Lily aveva infatti deciso di dare finalmente una possibilità al suo eterno spasimante James Potter, naturalmente non si aspettava certo di innamorarsi di quella persona che per così tanti anni aveva considerato solamente uno sbruffone pieno di se pronto sempre a vantarsi di ogni suo piccolo successo. Eppure frequentandolo aveva capito di essere stata ingiusta nel giudicarlo in quel modo, James era un ragazzo forte e coraggioso, sarebbe morto pur di difendere i suoi amici, i fedeli malandrini, e lo avrebbe fatto con il sorriso sulle labbra perchè per lui Sirius, Remus e Peter erano la sua famiglia. James Potter non era più un ragazzino sbruffone ma un uomo maturo che aveva tuttavia conservato l'innocenza e la fiducia verso il mondo che solo i bambini hanno, e Lily non aveva potuto fare a meno di innamorarsi del suo sorriso che illuminava la stanza, dei suoi occhi caldi e sinceri, delle sue braccia che la stringevano facendola sentire sicura e protetta mentre lui le sussurrava che l'amava. Tuttavia ben presto erano iniziati i problemi, Lily nonostante il suo amore non riusciva a liberarsi completamente dei suoi pregiudizi e sicuramente la fama di dongiovanni di James non era d'aiuto e così quando un giorno Lily sentì in bagno Lavanda Brown vantarsi della sua avventura di una notte con Potter tutti i progressi che aveva fatto nelle ultime settimane crollarono. Lo accusò di essere solo uno sbruffone di aver finto per tutto quel tempo solo per potersi vantare di averla conquistata e nonostante lui negasse tutto lei nn si era fidata. Lily sapeva che James era sincero lo capiva dal mondo in cui la guardava ma improvvisamente aveva avuto troppa paura di soffrire, si era tirata indietro e così lo aveva perso. Da quel giorno non si erano più parlati anche se i sentimenti di entrambi erano ancora vivi nel loro cuori. Lily non fece in tempo a riprendersi dai ricordi che le avevano attanagliato il cuore quando vide in lontananza cinque figure venire verso di loro. Alice non perse tempo e si gettò tra le braccia di Frank felice di rivederlo dopo tanto tempo. Lily intanto cercò in ogni modo di non far caso agli sguardi insistenti di James e così dopo un saluto sussurrato, prendendo Remus a braccetto iniziò un resoconto dettagliato della sua estate cecando di nascondere l'imbarazzo e la tristezza che il loro incontro le aveva provocato. Remus naturalmente essendo uno dei ragazzi più brillanti della sua età non si fece certo incantare da Lily che continuava imperterrita a parlare a macchinetta pur di rimandare il più possibile un chiarimento «Avanti Lily puoi anche finirla di farneticare idiozie.. lo so che stai cercando in ogni modo di non parlare con James ma è inutile e infantile da parte tua.. prima o poi dovrete chiarire la situazione quindi perchè rimandare in eterno???» Lily avrebbe voluto rispondergli che non avrebbe avuto alcun problema a rimandare ogni sorta di chiarimento ma sapeva bene che Remus aveva ragione e in fondo una parte di lei voleva parlargli nuovamente, voleva sentirlo pronunciare il suo nome con quella dolcezza che le scioglieva il cuore ma sapeva bene di non doversi illudere, lo aveva deluso e non avrebbe risolto la situazione tanto facilmente. Il pomeriggio passò tra alti e bassi fino a che vista l'ora non decisero di separarsi per poter fare i rispettivi acquisti e fu così che quello che Lily aveva cercato di evitare per tutto il giorno si avverò.. rimase sola con James. I loro sguardi si incontrarono e tutti i muri che veva cercato di costruire tra loro crollarono, improvvisamente ebbe l'impulso di gettarglisi al collo ma si contenne non era ne il luogo ne il momento adatto e forse non lo sarebbe più stato. «E' tutto il giorno che mi eviti.. che c'è Evans mi detesti così tanto??» la sua voce la sorprese, non era più dolce come la ricordava ma fredda e dura come le parole che aveva appena pronunciato, « Io.. io non ti detesto...» furono le uniche parole che riuscì a pronunciare prima di sprofondare nell'imbarazzo totale dandosi della cretina... dove erano finiti gli anni di studio quando si trattava di mettere su un bel discorsetto con un senso quantomeno logico? James vedendo l'imbarazzo della sua rossa addolcì il tono e con un sorriso appena accennato le propose un gelato da Dorian Fortebraccio come tregua, che Lily fu ben lieta di accettare tentando di ricomporsi. Poco dopo seduti su una panchina mangiavano in silenzio i loro conigelato felici di avere una distrazione per pensare alla loro prossima mossa. Il primo a rompere il ghiaccio fu nuovamente James «Allora..ehm.. cosa hai fatto questa estate?» Lily decise di essere vaga «Oh bhè.. niente di interessante...un po' quello un po' questo tu?» James replicò con un ghigno sarcastico «Spero che questo non includa anche la conoscenza approfondita di altri ragazzi Evans» «E se anche fosse Potter?» replicò sfrontatamente la rossina, James scoppiò a ridere allegramente pensando a quanto le era mancato parlare e scherzare con lei o più semplicemente quanto le era mancata lei! Improvvisamente seguendo l'istinto le si avvicinò di scatto e le sussurrò a fior di labbra con aria di sfida «Bhe se così fosse sarei costretto a rinchiuderti in una stanza e ad assicurarmi che ti stiano alla larga.. » quella vicinanza improvvisa spiazzò Lily più di qualunque altra cosa, sentiva il suo respiro solleticarle la pelle e doveva trattenersi dall'impulso di baciarlo interrompendo quello stupido teatrino che si era creato tra di loro; ma ancora una volta la sua sfrontatezza Grifondoro si fece viva «E che diritti potresti mai vantare su di me Potter? Non sono certo di tua proprietà!» ma stupendola nuovamente il ragazzo senza allontanarsi di un millimetro le rispose sensualmente «Tu sei mia Evans! vedi di ricordartelo...» «bhe in questo caso allora tu sei mio caro Potter.. non hai vie di fuga» replicò facendogli un occhiolino e aspettandosi un gesto altrettanto scherzoso, era strano per lei ma era come se non fosse mai successo niente tra di loro riusciva ancora ad essere spigliata e naturale come era sempre stata in sua presenza, ma lui si era fatto improvvisamente serio e lo sguardo che le lanciò la trafisse «Lo sono sempre stato Lily.. sempre..» questa diretta dichiarazione la lasciò spiazzata.. avrebbe voluto semplicemente baciarlo ma sapeva di dovergli delle spiegazioni, come sempre James era stato molto più coraggioso di lei si era lanciato e le aveva confessato quelli che erano i suoi sentimenti tutt'ora, adesso spettava a lei fare un passo avanti, glielo doveva, lo doveva a James e all'amore che provava nei suoi confronti. «James.. io t devo delle scuse.. so che questo non potrà cambiare le cose.. so di essere stata una codarda... è solo che...» ma lui non le lasciò il tempo di dire altro, la coinvolse in un bacio che mozzò il fiato ad entrambi. Fu di una dolcezza infinita, le loro labbra si sfiorarono gentilmente ritrovandosi dopo tanto tempo, come se entrambi sapessero che tutto ciò che avevano affrontato era accaduto unicamente per prepararli a quel preciso istante. Lui le cinse i fianchi approfondendo il bacio che diventò pian piano sempre più appassionato,adesso c'era passione, c'era la necessità di sentirsi vicini, di percepire la presenza dell'altro, lei gli strinse le braccia al collo accennando una piccola carazza come a voler dire, sono qui.. non me ne andrò più. Il cuore di Lily batteva all'impazzata non pensava che potese provare di nuovo quelle sensazioni eppure erano proprio le braccia di James quelle che la stringevano a se facendola sentire protetta e amata, che le facevano desiderare di restare li per sempre vivendo semplicemente di lui. Quando si staccarono James non potè fare a meno di immergersi in quegli smeraldi che tanto gli erano mancati e finalmente dopo tutti quei mesi di lontananza si sentì nuovamente completo. «Ti amo Lily» le sussurrò stringendola forte «Ti amo anche io James anche se mi ci è voluto un po' per capirlo...puoi perdonarmi?» «Mmm non saprei Evans dovresti essere più convincente» e subito dopo con un ghigno malandrino ad increspargli le labbra la baciò di nuovo. Adesso tutto era al posto giusto, perchè finalmete erano di nuovo uniti ed innamorati e questa volta sarebbe stato fino alla fine.