Sanguinava. Il sangue le colava lungo le braccia fino ad arrivare al bacino, sempre più giù fino alle gambe e per finire per terra sull’erba verdeggiante. Era una ragazza di una sola ora, valeva tanto, perciò dovevo guarirla subito. Presi dallo zaino il mio microfono, con esso potevo scaturire tutta l’energia possibile. Iniziai a dire le parole per poter guarire la ragazza, ma, a un tratto, tutto cambiò. Il cielo iniziò a farsi scuro e un’ombra si stava avvicinando minacciosamente. Trattenni il fiato.