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Autore: Sitter    27/09/2011    8 recensioni
ISabella Swan viene investita a 16 anni per via di un pirata della strada. Per lei inizia una lunga agonia,dove rimarrà in coma per molti anni. Il suo risveglio avviene in una tiepida giornata d'estate,i suoi ricordi sono offuscati dalla debolezza e dalla confusione.Purtroppo Isabella non sa ancora cosa il futuro le ha riservato e per qualche strano scherzo del destino,si ritroverà a vivere una vita che non ha mai desiderato.
<<  Ch-i s-ei? Devo a-ndare a s-scuola…  >> fu tutto ciò che riuscì a dirle prima di subire il trauma più grande della mia vita.
<<  Mamma….mammina ti sei svegliata finalmente!  >> urlò dalla gioia baciandomi d’appertutto.
“Mamma?”ma che diavolo diceva questa marmocchia? Perché mi chiamava così…iniziai a preoccuparmi, il cuore mi batteva a mille. 
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Non so il perché, ma quando riaprì gli occhi vedevo dannatamente ombrato. Le immagini erano offuscate ,gli occhi mi bruciavano e avvertivo un leggero bruciore alla gola.
Mi resi conto, dopo non so quanto tempo ,di essere in un letto di ospedale. Riconobbi facilmente le finestre ,il muro azzurro e la flebo. Non ero ancora pienamente cosciente ma sembrava che fosse giorno. Dalla finestra vedevo alcuni raggi di sole che lentamente entravano mettendo luce nella stanza.
Mi sentivo stanca e spossata, non riuscivo a muovermi e ne tantomeno a parlare. Sembrava come se fossi morta, con l’unica differenza che ero pienamente cosciente di quanto mi stesse succedendo.
Aprì la bocca ,emettendo un gemito di dolore. Avevo appena mosso il piede e il dolore era stato abnorme. Non ricordavo nulla ,almeno per il momento.
Avvertì una presenza stesa accanto a me. Non riuscivo a riconoscerla, in realtà non l’avevo mai vista prima.
Sembrava che dormisse beata, così decisi di lasciarla stare. Poteva essere mia madre, una mia amica….insomma chiunque, ma non me ne curai.
Cercai di mettere a fuoco i miei ultimi ricordi. Perché mi trovavo in un letto d’ospedale?Cosa era successo?
Ad un tratto ,come un lampo a ciel sereno, ricordai tutto. Ero stata investita, travolta da una macchina mentre ero con il mio ragazzo.
Edward.                                                        
Il solo rievocare la sua immagine mi mandò in tilt, ero la sua ragazza ,dopo non so quanto tempo di seduzione ero riuscita a conquistarlo ,a farmi amare dal ragazzo più bello della scuola.
Ricordai i suoi occhi, mentre venivo spazzata dalla macchina ad alta velocità. Era sconvolto ,urlava come un pazzo. Ricordai anche le sue lacrime mentre mi diceva che mi amava, mentre chiamava l’ambulanza e mentre mi  portavano con loro. Era disperato ,si dimenava come un pazzo mentre qualcuno cercava di mantenerlo.
Ricordavo solo questo ,nient’altro. Erano stati i miei ultimi ricordi ,i miei ultimi attimi con lui.
Ma adesso dov’era? Perché non era qui vicino a me?
Quanto tempo era passato dall’incidente? Sicuramente giorni ,pensai. Il mio primo pensiero fu“cacchio i compiti….le verifiche come avrei fatto a recuperare tutto”?
Cercai, pertanto, di muovermi nuovamente ma senza successo. Sembravo paralizzata ,forse non erano passati solo giorni, ma mesi ecco perché non riuscivo a muovermi.
Strinsi forte i denti ,cercando di alzarmi. Mossi lentamente le braccia, con grande successo. Sorrisi appena, ero riuscita a muovermi. Ora dovevo solo chiamare mia madre, già la mia dolce mamma chissà quanto aveva sofferto per colpa mia!
<<  A-ai-aiuto…ma-mma  >> dissi lentamente con grande sforzo.
Volevo cercare di svegliare la ragazza che giaceva sul mio letto ,non capivo neanche perché mi stava così addosso.
Cercai di accarezzarla ,ma non si mosse…era nel pieno del suo sonno. Come diavolo avrei fatto ora?
<<  S-scusa  >> dissi nuovamente cercando di svegliarla.
Le toccavo i capelli ,non riusivo ancora a focalizzare il soggetto però sembrava che avesse lunghi capelli ramati.
“ Gli stessi di Edward” pensai.
Che fosse stata sua sorella? Non mi sembrava, lui aveva solo Rosalie e Alice come sorelle ,tra l’altro adottate.
<<  Pe-r f-avore….s-s-svegliati  >>
Si mosse appena ,alzò il capo lasciandomi sbalordita. Aveva gli stessi identici occhi di Edward ,erano uguali. Stessa forma, stesso colore.
Il naso però era diverso, sembrava simile al mio ,anche le labbra…erano carnose come le mie.
Appena mi vide, la ragazza strabuzzò gli occhi e contemporaneamente gli si riempirono di lacrime.
“Perché piange”pensai assorta.
<<  Ch-i s-ei? Devo a-ndare a s-scuola…  >> fu tutto ciò che riuscì a dirle prima di subire il trauma più grande della mia vita.
<<  Mamma….mammina ti sei svegliata finalmente!  >> urlò dalla gioia baciandomi d’appertutto.
“Mamma?”ma che diavolo diceva questa marmocchia? Perché mi chiamava così…iniziai a preoccuparmi, il cuore mi batteva a mille.
<<  C-come f-ac-cio ad e-essere t-tua madre? Ho s-solo 16 anni…  >> dissi lentamente.
<<  A-avevi m-amma  >> rispose la ragazza sorridendomi appena.
“Avevo?”ero andata in tachicardia.
<<  Scu-sa qu-anti a-nni ho? >>
<<  Mamma adesso ne hai 30  >>
Fu lì che accadde, strabuzzai gli occhi e urlai….in quel momento volevo solo svegliarmi e credere che fosse un incubo….volevo riavere mia madre con me e fingere che tutto ciò fosse irreale!

 
 

 
Salve ragazze come va?
Non so da dove è uscita questa ff,so solo che volevo scrivere tutt’altro e alla fine mi sono ritrovata a scrivere questa trama, che a mio parere, potrebbe risultare molto interessante!
Non so se a voi può piacere o meno ,chiedo solo di leggerla e dare un vostro giudizio o parere a riguardo!

  
  
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