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Autore: Bellax    27/09/2011    0 recensioni
Harry vorrebbe ritrovare la sua strada dopo la grande battaglia finale però purtroppo Ginny non sembra aiutarlo. Solo Hermione lo capisce.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Harry aprì gli occhi lentamente. Non appena vide la familiare cortina del suo letto a baldacchino la realtà gli si parò davanti. La consapevolezza di ciò che era accaduto non più tardi di due giorni prima gli piombò addosso. Quando il dormitorio dei Grifondoro si focalizzò davanti a lui un peso gli piombò nello stomaco. Harry era stato trattenuto a Hogwarts non appena la battaglia era finita. In ogni angolo del castello c’era chi festeggiava e chi iniziava a sgomberare le macerie. Il castello era in pezzi, polvere e sangue erano ovunque. Ciò nonostante a Hogwarts tutti erano allegri per la pace ritrovata.
Quanto Harry scese nella sala comune trovò Ginny raggomitolata su una poltrona. Era la prima volta nella quale aveva l’occasione di parlarle da solo. Aveva il volto pallido e gli occhi gonfi di chi ha pianto tutta la notte. Harry le si avvicinò.
“Come stai?” chiese semplicemente.
Lei non rispose ma si limitò a scrollare le spalle. Harry fece un lungo sospiro e poi si sedette vicino a lei. “Ginny ora che tutto è finito io e te potremo avere un futuro finalmente, lo so che non basta a ridarti ciò che hai perso ma d’ora in poi io non ti lascerò più.”
Ginny gli sorrise debolmente e gli disse “Harry lo so che ora tu ci sei per me. Ed è esattamente ciò di cui ho bisogno. Fred mi manca immensamente. Però non sono sicura che tutto possa tornare come prima” fece una breve pausa e poi riprese “sai, quanto mi hai lasciata al funerale di Silente per me è stato terribile. Ho capito i tuoi motivi ma è stato comunque un brutto colpo. Non so se posso stare di nuovo con te. E se dovessimo capitare in un’altra situazione pericolosa? Tu mi lasceresti di nuovo. Questo io non posso sopportarlo. Inoltre, io adesso non ho nessuna voglia di parlare del futuro.” Emise un piccolo singhiozzo e concluse: “Ne parleremo non appena il funerale di Fred sarà finito. Per ora l’unico pensiero nella mia testa è lui”.
Harry annuì e si alzò lentamente. Volevano stare da soli entrambi.
Decise che non avrebbe partecipato alle feste quel giorno. Camminò assorto fino al lago nero. Harry sapeva di aver vinto la battaglia più importante della sua vita ma la consapevolezza di ciò che aveva perso bruciava come il fuoco. Ogni volta che Harry incrociava Ron e la sua famiglia tutta la disperazione per quello che era accaduto lo assaliva. Un immagine del volto di Fred gli balenò davanti agli occhi. Chiuse gli occhi e riuscì a sentire la sua ultima risata,colma di sollievo per aver ritrovato Percy e di paura per la battaglia che infuriava intorno a loro. Ma Fred era così, prendeva sempre tutto con il sorriso. Aveva sorriso anche alla morte che lo aveva colto così improvvisamente.
Harry non riusciva a convivere con la disperazione di George e così spesso si rintanava lontano da tutti loro. Perfino Ginny era distante in quel momento. Il suo dolore per la perdita del fratello era straziante e più Harry gli si avvicinava e più sapeva che non avrebbe mai trovato le parole per consolarla. Temeva che ciò gli avrebbe allontanati ancora. Troppe volte era stato costretto ad ascoltare parole di chi provava a convincerlo che essere orfano non era così terribile e che l’avrebbe superato prima o poi. Harry sapeva che non era vero. Anche adesso che il capitolo riguardo alla morte dei suoi genitori aveva avuto un epilogo continuava a sentire un vuoto quando pensava a loro. Ed era certo che Ginny avrebbe sentito quel vuoto ogni volta che avesse guardato George da solo, ogni volta che avrebbe detto di avere sei fratelli per poi accorgersi che ormai erano solo più cinque. Per ciò Harry se ne stava in riva al lago, lontano da tutti. Mentre era assorto nei suoi pensieri sentì dei passi leggeri alle sue spalle. Conosceva troppo bene quel suono e non si sorprese nemmeno quanto due braccia lo strinsero e un viso affondò nell’incavo del suo collo. Sentì lacrime calde scorrere, sapeva che Hermione si sentiva esattamente come lui. Quando si staccò da lui e lo guardò negli occhi si accorse che dividevano lo stesso peso. Anche per lei era una continua frustrazione stare accanto a Ron, vederlo soffrire come Ginny e sapere di non poterlo aiutare. Non ci fu bisogno di parole. Restarono lì, a guardare l’immenso lago nero davanti al castello con la speranza che al di là ci fosse un po’ di pace anche per loro.
  
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