Faceva caldo in quel posto. Una goccia di sudore mi scese dalla fronte. Tutto era immobile. C’era tensione. Sam era accasciata sul pavimento, stava soffrendo; ma io non potevo fare nulla. Avrei voluto tanto andare incontro e aiutarla, ma non potevo. Dovevo prima sconfiggere la mia nemica, colei che aveva causato tutto quel dolore: Kate.
Mi chiamo Jane. Ho sedici anni, ma non sono una ragazza come tante. Vado in una scuola speciale, dove ti insegnano ad ampliare le tue emozioni e a utilizzarle nel modo migliore. Ma ovviamente in tutto questo c’è sempre la parte cattiva. Si perdono le amicizie. Un tempo Kate era la mia migliore amica. Ora è la mia peggior nemica!
Si avvicinò con passi lenti a Sam. Io, immobile, non potevo fare altro che osservarla. “Hai visto cosa hai combinato,Jane” mi disse Kate “ Se tu mi avessi dato retta un po’ di tempo fa, questo non sarebbe successo”.
Io e Kate non ci mollavamo un secondo. Eravamo sempre in cerca di pazzie. Eravamo come sorelle. Poi tutto cambiò. Iniziò a frequentare un ragazzo che voleva cambiare il mondo. Solo dopo un po’ di tempo mi resi conto che quel ragazzo, Matt, voleva portarmi via la mia Kate. E infatti, non pochi giorni dopo Kate mi disse: “ Sai che ti voglio bene, ma non posso continuare così. In questi giorni ho capito che ho bisogno di Matt, con lui posso diventare una persona migliore. Mi dispiace!” E dopo quel giorno non la rividi più fino a questo momento.
 
Passò un  po’ di tempo, occhi negli occhi. Poi, alla fine, Kate si arrese e disse: “ Sai qual è l’unica cosa diversa che abbiamo? È che io so perdonare! Per questo voglio lasciarti libera, almeno per questa volta”. E se ne andò. Non so cosa le fece cambiare idea in quel momento, forse qualcosa che aveva visto nei miei occhi, fatto sta che potei andare incontro a Sam. Respirava ancora. Era salva.