Alla facoltà di medicina, ci sono decine di lezioni che ci insegnano a combattere la morte...
Ma nessuna, per insegnarci a vivere.
[ ep.6x01 Grey’s Anatomy]
Questa mattina ho abbracciato Owen.
Non avrei mai immaginato sarebbe stato il mio ultimo abbraccio, ma sono felice.
Lui è stato il primo a sapere che mi sono arruolato ed era fiero di me.
Gliel’ho letto negli occhi.
“Che cos’hai fatto?!”Non avrei mai pensato fossero le ultime parole della dottoressa Bailey!
E’ stato così divertente vedere la sua faccia mentre mi urlava contro…mi è sembrato per un momento di tornare al primo anno di specializzazione.
Al momento in cui ho conosciuto tutti…Meredith, Cristina, Isobel…quell’antipatico di Alex…chissà come la prenderanno…
Sono sul ciglio della strada. Sorrido ad una ragazza, è molto carina, anche se mi sta guardando male.
Sono felice della mia scelta, sono fiero di me e spero lo sia anche mia madre.
Salverò delle vite.
Sarò un eroe.
E poi lo vedo, è un attimo.
L’autobus sembra continuare la sua cora come impazzito, sembra non essere intenzionato a frenare.
Non ci penso due volte e mi lancio su di lei. Sulla ragazza dai capelli rossi.
La spingo via e le faccio scudo col mio corpo.
Io salvo vite.
E’ tutto così veloce che non mi sembra vero.
Conosco le procedure e cerco di fare la diagnosi da me, ma non posso fare a meno di ascoltare tutti i medici attorno a me.
Medici di cui conosco le storie, le facce, amici.
Attorno a me ho la mia famiglia e nessuno…nessuno di loro riesce a riconoscermi.
Me la caverò? Riuscirò a portare a termine il mio compito? Quella ragazza sta bene? Riuscirò ad aiutare qualcun altro?
Guardo Meredith negli occhi. Vedo le sue iridi chiare allargarsi e il volto scomporsi in una smorfia disperata “Lo sconosciuto è George!” E’ l’ultima cosa che sento insieme al suono dei suoi passi veloci che si allontanano in questi corridoi che conosco come le mie tasche.
Sto morendo?
Pensavo mi sarei visto tutta la mia vita davanti. I miei errori, le risate con gli amici, la mia infanzia…tutto; e invece…vedo l’ascensore.
Le porte si aprono davanti ai miei occhi e dietro di loro ecco Isobel in piedi, bellissima, nel suo abito rosa da ballo.
Sembra una principessa…
Che ci fa qui? Non lo capisco. Non so più niente ormai. Non sento più nulla.
Riesco solo a vederla davanti a me.
Mi sorride…e l’unica cosa che posso fare…è sperare di non essere invisibile ai suoi occhi, sperare…che anche lei mi stia vedendo.