Aula di scienze, secondo piano, porta a destra.

Sesta ora.

La campanella sarebbe suonata tra una ventina di minuti.

Seduta in fondo a sinistra, vicino alla finestra, con il volto appoggiato sul banco, Maddie seguiva silenziosamente la lezione. Il suo vicino di banco, Niall Horan, alzava ripetutamente la mano, mentre Liam, in piedi accanto alla cattedra, cercava disperato suggerimenti.

Dall'altra parte della classe, seduto di fianco a Zayn Malik, Harry Styles si trovava ancora una volta a osservare Maddie.

Gli sembrava come se il mondo si fermasse, quando i suoi occhi lo guardavano con dolcezza, come se avesse un uragano di farfalle nello stomaco quando lei gli rivolgeva un timido sorriso. Era così strano. Harry non era tipo da innamorarsi. Era uno che se trovava una ragazza bella, cercava di baciarla al primo appuntamento, per poi portarsela a letto. No, con lei non è così, pensò chiudendo il libro e inclinando la testa a destra, come per far scivolare via i pensieri.

Park, 21^st august 2000,

Maddie's six bday.

Il riccio si avvicinò alla bambina, china a costruire una buca, con un fiore in mano, e le rivolse un sorriso smagliante.

“Ciao.” sussurrò guardandola.

Il suo viso coperto da lentiggini era illuminato dal sole battente, i suoi occhi verdi risplendevano.

Il bambino tese la mano di fronte a sé; Maddie abbassò lo sguardo e la fissò incuriosita, prima di passarsi la mano sporca di terra sul vestitino a quadretti e alzarsi in piedi. Strinse la mano del ragazzo e gli sorrise.

“Andiamo sullo scivolo?” propose il ragazzo, mettendo il fiore in tasca.

“No, lo scivolo non mi piace. Andiamo sulle altalene?” rispose capricciosa la bimba, sistemandosi il cerchietto di raso rosso.

Il riccio ci pensò un po'.

“Va bene.” assentì alla fine.

Maddie lo prese per mano, e se lo tirò dietro fino alle altalene.

Poi lo lasciò e si sedette su una di esse, e indicò con lo sguardo l'altra.

“Puoi sederti se vuoi.” disse guardandolo con le sopracciglia inarcate. “Lì, sull'altalena.”

“Ehm, si.” Harry si sedette mollemente sull'altalena e prese a dondolare.

“Io so andare velocissima.” disse vanitosa la bimba. Harry annuì sorridendo. “E tu?”

“Anche io.” disse frettoloso, guardando davanti a se. “Se vuoi possiamo fare una gara.” bisbigliò.

“Va bene, però tanto vinco io.” continuò altezzosa la bambina. “Vuoi scommetere?”

“Non mi piacciono le scommesse.” disse timido il riccio.

“Uffa. Però la gara la facciamo?” chiese frettolosa. Il riccio annuì e si sistemò meglio sull'altalena. “Okay, pronti... via!”

La bambina cominciò a dondolarsi velocemente, il bimbo fece lo stesso.

Il vento tolse il cerchietto dalla testa della bimba, che però parve non accorgersene.

Il bimbo rise guardando la bambina, con i capelli mori al vento, che volava leggiadra. La bambina sorrise alla figura impacciata del ragazzino, che pareva non sapere come fare.

Ad un tratto la bambina si fermò, ma nello scendere si ritrovò per terra.

Harry scese veloce dalla sua altalena e le porse la mano, che la bimba afferrò con forza, rialzandosi.

Lacrime salate rigavano il volto della bambina, che si tamponava con il bordo del vestitino le ginocchia sanguinanti.

“Ti fa tanto male?” chiese il bimbo, dopo che la madre di Maddie le disinfettò la ferita.

“No, non più ora.” disse singhiozzando e asciugandosi le lacrime.

“Sei stata coraggiosa.”

“Come le principesse che scappano dalle torri con i draghi?” disse speranzosa Maddie.
“Si, come le principesse delle favole.” sorrise il ragazzino, stringendo il fiore che aveva nella tasca.






 

hallie's corner: bè dai, come inizio non è male? o si? DD: * la platea urla di no * OHOHO, GRAZIE! *w* okay, basta scherzare, recensioni, voglio tante recensioni. uù xoxo, halls.