"La gente non si accorge mai di nulla." Leggo questa frase de "Il giovane Holden" in un tardo pomeriggio di inizio settembre nella stazione deserta. Sono seduta sul muretto al limite della strada. E ho in mano questo libro. Faccio per andare avanti con la lettura,ma quella frase,quella frase è come un fascio luminoso all'interno della pagina. La gente non si accorge mai di nulla. "Vaffanculo Holden,magari fosse così.",mi viene istintivamente da pensare. Chiudo il libro. Davanti mi passano due ragazze che conosco,decisamente sciatte. Prendo il lettore musicale,che ha deciso di spararmi Satisfaction dei Rolling Stones. Parte. E parte anche la mia mente. La mia mente. La mia mente mi ripete spesso "Sii rock'n'roll. Devi essere rock'n'roll per superare il resto. Il rock'n'roll è l'unica tua medicina. Non il tempo,il rock'n'roll." Riflettendoci,conosco molte persone che ascoltano musica discreta,ma nessuno di loro è "rock'n'roll". La gente non si accorge di nulla. E che cavolo,Holden. La gente non si accorge di nulla. Vedo proprio lui,Holden Caulfield,dirmi "la gente non si accorge di nulla". Pensandoci,nessuno si è mai accorto di nulla,nemmeno mia madre sa distinguere se sono serena o se ho i cazzi miei. Nessuno si è mai accorto che amo il rock'n'roll,il giovane Holden,John Lennon,la torta al cioccolato,l'assolo di Comfortably Numb,la pioggia con il sole. Però,tutti si accorgono quando ho la frangetta spettinata,la maglietta sporca di inchiostro,la lampo dei jeans aperta,le scarpe slacciate. Passano due ragazzi. "Ehi,hai la tua giacca a terra,si sporcherà". Non si è nemmeno accorto che sopra c'era una spilla degli AC/DC. E ci sono rimasta male,perchè sul suo zaino c'era un AC/DC grande quanto la mia testa.