27/09/2011
1 recensioniNei prossimi capitoli ci saranno dei colpi di scena u.u
Buona lettura! :D
Principesse e Cavalieri
Capitolo 1
C'era
una volta, in un'altissima torre di un altissimo e maestoso castello,
una splendida principessa dai capelli del colore del grano, lunghissimi
e setosi e gli occhi azzurri, chiari, grandi ed espressivi.
Ino aveva un classico visino a forma di cuore ed i tratti delicati della mascella le davano un aspetto biricchino. La ragazza abitava nella torre più alta del castello insieme alla sue tre vallette ed a suo fratello maggiore, il quale però era rinchiuso nelle segrete a marcire nelle celle buie ed umide, per ordine del conte Orochimaru che il giorno del suo sedicesimo compleanno l'aveva vista e, innamorato della sua incredibile bellezza, l'aveva rapita ed imprigionata. Suo fratello il principe Naruto aveva tentato di salvarla, ma il terribile conte l'aveva sconfitto e rinchiuso nelle prigioni. Vani erano stati ogni tentantivo di sconfiggere il crudele Orochimaru, ma ogni cavaliere, era morto combattendo, o condannato a passare la sua vita in eterno alle segrete. Da lì, era impossibile fuggire.
Due anni dopo, il Re di un villaggio molto lontano, venne a conoscere la storia drammatica della bellissima principessa rinchiusa nella torre e di suo fratello, e decise di mandare uno dei migliori cavalieri del suo esercito a tentare dove tanti avevano fallito.
-Miraccomando Shikamaru, mi fido di te. Sei il più fidato ed il più forte dei cavalieri che protegge la corona, torna vincitore e salva quella povera principessa di qui tanto si narra, dalla bellezza pari a quella della più bella delle Dee,e, sopratutto suo fratello, che tutt'ora marcisce nelle prigioni.-
Shikamaru si inchinò al cospetto del suo Re e partì a salvare la Bella Principessa. Attraversò fiumi, campi sterminati di grano, montagne, praterie e valli, e finalmente giunse ai piedi del castello nero.
Prese un profondo respiro ed entrò.
Due anni ancora, ed il tempo passò. Il cavaliere tornò vivo al cospetto del Re, a capo chino, ammettendo la sua sconfitta. Non era riuscito a fare nulla per la povera principessa e suo fratello, ed adesso, pieno di vergogna per se stesso si inchinava di nuovo di fronte al Re, ed implorava il suo perdono.
-Vi chiedo perdono oh mio sovrano, non sono riuscito a svolgere il compito che lei mi aveva con tanta fiducia affidato. Ed adesso io torno nel vostro castello e vi chiedo con mio immenso dolore, di permettermi di lasciare il regno e l'esercito fedele alla corona, ed allontanarmi per sempre.-
-Ma Shikamaru, il vostro aiuto è sempre stato prezioso per me, come farò senza il più valoroso dei miei sudditi? Non lasciatemi, vi perdonerò e tenteremo ancora!-
-Vi prego di non insistere, oh mio Sovrano, sento il bisogno di andarmene.-
Il Re sospirò, quindi annuì serio. -Ebbene, sei libero di andare Shikamaru, ma come ricordo del servizio reso a me, il Re, ti prego di accettare questo mio dono, per poter vivere in pace con te stesso per il resto della tua lunga vita. Che gli Dei ti proteggano- detto questo, il Re si tolse due degli anelli che aveva al dito e li porse al cavaliere, che con un sorriso li accettò, ed imboccando la porta se ne andò.
Il sovrano del regno si alzò dal suo trono dorato, e passeggiò per l'ampio salone scuro in volto. Doveva per forza trovare il modo di andare a salvare quei poveracci, in un modo e nell'altro.
-Ma come fare? Non posso assentarmi dal castello, il regno ha bisogno di me!-
pieno di angoscia si passò una mano tra i capelli, soppesando quali soluzioni potesse adottare.
All'improvviso si sentì bussare al grande portone.
-Avanti, avanti!- esortò il Re, tornando a sedersi sul suo scranno.
Un valletto entrò correndo e dopo essersi inchinato al cospetto del sovrano prese un profondo respiro e parlò -Oh mio Re, sono venuto qui a rifervi che il pluri assassino Sasuke Uchiha è stato finalmente catturato, ed adesso è rinchiuso nelle prigioni!-
-Ebbene allora conducetemi da lui!-
Entrambi si incamminarono e giunti nelle segrete del castello il valletto lasciò solo il Re e corse via, chiudendo la porta della cella alle sue spalle.
Il Re si avvicinò all'assassino che sedeva in fondo alla cella con mani e piedi legati da pesanti catene. Sobbalzò nel vedere lo scintillio dei denti dell'uomo dall'aspetto bellissimo che sorrideva terribile nell'angolo buio ed umido. Una ciocca di capelli neri gli cadeva sul viso alabastrino, e le pupille nere, era allargate.
Ma il Re aveva avuto un'idea, e la cattura del famigerato Uchiha giocava a suo favore.
"Voi, pluri ricercato ed omicida, andrete domani stesso a salvare la principessa Ino ed il principe Naruto, rinchiusi da quattro anni nelle segrete del castello del conte Orochimaru. Se tornerete vittorioso la pena vi sarà accorciata e sarete libero sotto la sorveglianza del regno. "
Questo disse all'uomo ma un'altra era la sua intenzione: Se fosse tornato vivo, avrebbe salvato i due reali e poi lo avrebbe semplicemente ucciso. Avrebbe preso due piccioni con una fava.
"Ogni vostro desiderio è un ordine oh mio Re" ghignò l'altro.
Così quella stessa notte l'assassino venne liberato, e scortato dal cavaliere Sai si incamminò verso il castello.
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Continua
Ino aveva un classico visino a forma di cuore ed i tratti delicati della mascella le davano un aspetto biricchino. La ragazza abitava nella torre più alta del castello insieme alla sue tre vallette ed a suo fratello maggiore, il quale però era rinchiuso nelle segrete a marcire nelle celle buie ed umide, per ordine del conte Orochimaru che il giorno del suo sedicesimo compleanno l'aveva vista e, innamorato della sua incredibile bellezza, l'aveva rapita ed imprigionata. Suo fratello il principe Naruto aveva tentato di salvarla, ma il terribile conte l'aveva sconfitto e rinchiuso nelle prigioni. Vani erano stati ogni tentantivo di sconfiggere il crudele Orochimaru, ma ogni cavaliere, era morto combattendo, o condannato a passare la sua vita in eterno alle segrete. Da lì, era impossibile fuggire.
Due anni dopo, il Re di un villaggio molto lontano, venne a conoscere la storia drammatica della bellissima principessa rinchiusa nella torre e di suo fratello, e decise di mandare uno dei migliori cavalieri del suo esercito a tentare dove tanti avevano fallito.
-Miraccomando Shikamaru, mi fido di te. Sei il più fidato ed il più forte dei cavalieri che protegge la corona, torna vincitore e salva quella povera principessa di qui tanto si narra, dalla bellezza pari a quella della più bella delle Dee,e, sopratutto suo fratello, che tutt'ora marcisce nelle prigioni.-
Shikamaru si inchinò al cospetto del suo Re e partì a salvare la Bella Principessa. Attraversò fiumi, campi sterminati di grano, montagne, praterie e valli, e finalmente giunse ai piedi del castello nero.
Prese un profondo respiro ed entrò.
Due anni ancora, ed il tempo passò. Il cavaliere tornò vivo al cospetto del Re, a capo chino, ammettendo la sua sconfitta. Non era riuscito a fare nulla per la povera principessa e suo fratello, ed adesso, pieno di vergogna per se stesso si inchinava di nuovo di fronte al Re, ed implorava il suo perdono.
-Vi chiedo perdono oh mio sovrano, non sono riuscito a svolgere il compito che lei mi aveva con tanta fiducia affidato. Ed adesso io torno nel vostro castello e vi chiedo con mio immenso dolore, di permettermi di lasciare il regno e l'esercito fedele alla corona, ed allontanarmi per sempre.-
-Ma Shikamaru, il vostro aiuto è sempre stato prezioso per me, come farò senza il più valoroso dei miei sudditi? Non lasciatemi, vi perdonerò e tenteremo ancora!-
-Vi prego di non insistere, oh mio Sovrano, sento il bisogno di andarmene.-
Il Re sospirò, quindi annuì serio. -Ebbene, sei libero di andare Shikamaru, ma come ricordo del servizio reso a me, il Re, ti prego di accettare questo mio dono, per poter vivere in pace con te stesso per il resto della tua lunga vita. Che gli Dei ti proteggano- detto questo, il Re si tolse due degli anelli che aveva al dito e li porse al cavaliere, che con un sorriso li accettò, ed imboccando la porta se ne andò.
Il sovrano del regno si alzò dal suo trono dorato, e passeggiò per l'ampio salone scuro in volto. Doveva per forza trovare il modo di andare a salvare quei poveracci, in un modo e nell'altro.
-Ma come fare? Non posso assentarmi dal castello, il regno ha bisogno di me!-
pieno di angoscia si passò una mano tra i capelli, soppesando quali soluzioni potesse adottare.
All'improvviso si sentì bussare al grande portone.
-Avanti, avanti!- esortò il Re, tornando a sedersi sul suo scranno.
Un valletto entrò correndo e dopo essersi inchinato al cospetto del sovrano prese un profondo respiro e parlò -Oh mio Re, sono venuto qui a rifervi che il pluri assassino Sasuke Uchiha è stato finalmente catturato, ed adesso è rinchiuso nelle prigioni!-
-Ebbene allora conducetemi da lui!-
Entrambi si incamminarono e giunti nelle segrete del castello il valletto lasciò solo il Re e corse via, chiudendo la porta della cella alle sue spalle.
Il Re si avvicinò all'assassino che sedeva in fondo alla cella con mani e piedi legati da pesanti catene. Sobbalzò nel vedere lo scintillio dei denti dell'uomo dall'aspetto bellissimo che sorrideva terribile nell'angolo buio ed umido. Una ciocca di capelli neri gli cadeva sul viso alabastrino, e le pupille nere, era allargate.
Ma il Re aveva avuto un'idea, e la cattura del famigerato Uchiha giocava a suo favore.
"Voi, pluri ricercato ed omicida, andrete domani stesso a salvare la principessa Ino ed il principe Naruto, rinchiusi da quattro anni nelle segrete del castello del conte Orochimaru. Se tornerete vittorioso la pena vi sarà accorciata e sarete libero sotto la sorveglianza del regno. "
Questo disse all'uomo ma un'altra era la sua intenzione: Se fosse tornato vivo, avrebbe salvato i due reali e poi lo avrebbe semplicemente ucciso. Avrebbe preso due piccioni con una fava.
"Ogni vostro desiderio è un ordine oh mio Re" ghignò l'altro.
Così quella stessa notte l'assassino venne liberato, e scortato dal cavaliere Sai si incamminò verso il castello.
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Continua