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Capitolo 5° -
Ormai erano passati un po’ di giorni da quando Rei e Salima avevano finalmente scoperto quello che sembrava a tutti e due l’amore, e Kei era diventato loro complice nell’allontanare Takao quando volevano un po’ di intimità. Andava decisamente tutto bene, tra l’altro mancavano solamente quattro giorni all’arrivo di Kein e Salima era al settimo cielo. Ma la bufera non tarda mai ad arrivare dopo tanto sole.
Rei e Salima erano
andati a prendersi un gelato, e stavano tornando a casa giusto in tempo per
preparare il pranzo; appena entrati, Kei li stava già aspettando, mentre Takao
e nonnoJ si stavano allenando in arti marziali nel cortile.
Il giovane dai
capelli grigi-azzurrini teneva in mano un foglietto, e stava appoggiato al muro
con le braccia incrociate e la solita aria serie dipinta sul volto.
Rei – bè Kei, tutto
bene?
Kei – diciamo di
sì…. Ha telefonato Mao, circa una mezz’ora fa….
Rei – Mao? Davvero??
Che ti ha detto?
Salima ascoltava tutto
con aria distratta, ma in verità stava ascoltando con molto interesse la
conversazione dei sue, soprattutto da quando il ragazzo russo aveva nominato la
ragazza di cui le aveva parlato quella sera sul ponte.
Kei: ha detto che
lei e Lai verranno qua in Giappone per delle commissioni e staranno qui qualche
giorno, così ha pensato di venirti a trovare… mi ha lasciato l’ora in cui
arriverà il suo volo, mi ha detto di chiederti di andarla a prendere, comunque
arriveranno domani.
Rei: è meraviglioso,
non trovi??? Devo telefonarle, magari non hanno un posto dove dormire e
potremmo chidere a nonno J di ospitarli qui, tanto c’è spazio!!!
Si mise a slatellare
su e giù per la stanza, poi corse fuori chiamando nonno J e Takao a gran voce.
Salima rimase
immobile a testa bassa senza guardare il ragazzo di fronte a lei, che però la
costrinse ad alzare il viso.
Kei: non ti dirò
niente, ma non voglio vederti delusa se….
Salima: io….io devo
andare a farmi la doccia, sì, credo che andrò adesso….
Si allontanò verso
il bagno, e dopo aver chiuso la porta a chiave ed essersi infilata sotto il
getto dell’acqua calda, si mise a pensare alla promessa che gli aveva fatto Rei
qual giorno…
Salima: Rei…..
Il giorno dopo
La ragazza dai lunghi capelli rossicci stava seduta in cucina, scrivendo una lettera al suo migliore amico, Kein, che avrebbe rivisto di lì a pochi giorni. In quel momento, mentre aspettava il ritorno di Rei dall’aereoporto, l’unica persona che sentiva vicino era proprio lui..
Mentre era immersa
nei suoi pensieri, suonò il campanello della porta e fu Takao ad andare ad
aprire, mentre Kei restò fermo immobile sul divano, continuando tranquillamente
ad osservare un album di fotografie.
Takao: Mao, Lai, che
bello rivedervi!!!!!!!!!
La ragazza dai
capelli fucsia lo abbracciò dandogli un bacio sulla guancia, mentre il fratello
gli strinse la mano in segno di saluto.
Mao entrò come una
furia nella stanza, precipitandosi verso Kei anche se il ragazzo faceva di
tutto per tenerla lontana. “mia amica non è di certo” osservando la scena e
ricordando le parole del ragazzo, Salima sorrise.
Rei entrò pieno di
valige e lanciò uno sguardo alla ragazza insieme ad un sorriso.
Rei: mao, lai,
vorrei presentarvi una persona….
Salima si tolse gli
auricolari dalle orecchie quando vide la ragazza e il ragazzo avvicinarsi verso
di lei e tenderle la mano…
Lai: molto piacere,
io mi chiamo Lai, tu sei l’amica di cui ci ha parlato Rei?
Salima: piacere mio…
sì, sono io…
Mao: oddio, non
vedevo l’ora di conoscerti, Rei mi ha parlato tanto di te, mi ha raccontato di
qaundo vi siete sfidati…
Salima: sì bè…..
anche io sono contenta di conoscerti mao… - le accennò un sorriso, ma, non
riusciva a capire perché, le pareva forzato.
Passarono tutto il
pomeriggio insieme, e Mao non accennava staccarsi un solo secondo dal ragazzo
cinese, che però non semrbava farci molto caso, come del resto non faceva caso
all’espressione amareggiata della ragazza con cui aveva fatto l’amore solamente
due giorni prima. Fu kei a prenderlo in disparte alla prima occasione in cui il
cinesino si era ritrovato solo.
Kei: Rei, vuoi
spiegarmi che ti succede?
Rei: perché me lo
chiedi? Non sta succedendo niente di strano…
Kei: ah no? Da
quando è arrivata mao ti sei completamente scordato di Salima, questo non ti
sembra strano?
Rei: ma che dici,
non mi sono scordato di nessuno, io…
Il giovane dagli
occhi porpora lo inchiodò al muro prima che finisse la frase.
Kei: sei mio amico
rei, forse il migliore, ma quando fai così il finto tonto mi fai imbestialire….
Possibile che non ti sia accorto che salima sta soffrendo? Infondo mao pensa di
essere la tua fidanzata e chiaramente si comporta di conseguenza… ha solo paura
che tu preferisca mao a lei..
Rei: io…. Cavolo….
Il blader russo lo
lasciò andare, per poi mettergli un braccio sulle spalle - vai a parlarle,
d’accordo? -
Rei: sì… grazie
amico…
Si allontanò,
tornando da Mao e Lai, ma prima di avvicinarsi nuovamente a questi, prese la
giovane moretta per mano e la trascinò fuori casa, senza badare alla raffica di
domande che la sua compatriota gli formulò preoccupata prima che lui chiudesse
la porta.
Salima: Rei, ma che
fai? – non accennava a lasciarle la mano e la sua andatura era aumentata… -
ehi, guarda che sto parlando con te!
Rei: scusa…. – si
fermò, voltandosi a guardarla e lei si sentì sciogliere a quello sguardo così
dolce da cucciolo, ma non voleva lasciarglielo vedere, non dopo quello che era
successo.
Salima: allora, mi
vuoi dire che ti è preso? – si guardò intorno, riconoscendo quel posto come il
luogo del loro primo incontro. Possibile, pensò, che sono in Giappone da due
settimane ed è già la quarta volta che mi trovo su questo ponte?
Rei: volevo parlarti
un po’ da solo…. Lo so che da quando è arrivata Mao ti ho trascurata un po’, ma
non voglio che tu ti faccia idee strane, lei è solo un’amica… - e così dicendo
la strinse fra le braccia, e a quel contatto così intimo e morbido, la giovane
chiuse gli occhi scuri abbandonandosi alla forte sensazione di calore che stava
provando in quel momento. Il sole stava scomparendo dietro i palazzi e il cielo
si era riempito di nuvole. Qualche goccia cominciò a cadere da quel manto nero
e arrivò sulla testa dei due innamorati.
Salima: guarda Rei,
comincia a piovere….. – si sciolse da quell’abbraccio e mosse qualche passo
guardando in alto, mentre la pioggia ormai scendeva copiosa e le bagnava il
viso.
Rei: aspetta….. – le
si avvicinò di nuovo e le accarezzò i lunghi capelli rossi con una mano, mentre
l’altra le passava sulla pelle lattea della guancia – credo…credo davvero di
essermi innamorato…. Dal primo momento che ti ho visto, anche se non me ne ero
reso conto quella sera… - prima che lei avesse il tempo di rispondere, il
giovane cinese la baciò, e rimasero lì uniti per quella che sembrava
un’eternità, ormai bagnati fradici dalla pioggia, i capelli e i vestiti
inzuppati, ma senza accennare a staccarsi…. Per loro quello doveva essere il
momento più felice che avevano passato da quando si erano conosciuti… ma come
al solito, tutto ha una fine…
Salima
Stiamo ancora
camminando, anzi, io sto correndo per riuscire a tenere il passo di Rei… non
capisco proprio dove voglia portarmi, è così misterioso! Finalmente si ferma…
mi guardo attorno e riconosco quel posto… ci sono stata qualche giorno prima
con Kei ed è proprio lì che io e Rei ci siamo conosciuti, proprio su questo
ponte… mi sembra passata un’eternità! E adesso? Adesso si scusa con me
dicendomi che Mao è solo un’amica…. Qua c’è lo zampino di Kei me lo sento… ma è
così dolce mentre me lo dice, così sincero… mi sembra un bambino con quei suoi
occhi dorati e i capelli neri che gli incorniciano il viso. Ho l’impressione
che non resisterò a lungo…
Mi abbraccia… non mi
sono mai sentita così bene in vita mia, a parte quel giorno che ci siamo
uniti…. Mi trovo così a mio agio tra le sue braccia…. Mi separo da lui quandos
ento delle gocce di pioggia. Il cielo si è rannuvolato e l’acqua cade giù
sempre più fitta… se non ci sbrighiamo a rientrare ci beccheremo un
raffreddore, lo sento. Ma Rei non mi lascia, anzi… mi bacia! E naturalmente il
mio cuore riprende a battere a mille, come se fosse la prima volta che le sue
labbra morbide e calde di appoggiano alle mie, come se fosse la prima volta che
le nostre lingue si mettono a giocare tra loro…. Restiamo lì uniti per quasi un
secolo, bagnati dalla pioggia. Tutto sembra fantastico, finchè una voce alle
mie spalle mi costringe a staccarmi da lui e a voltarmi incredula….
-
Rei…… - la
voce che arriva dalle spalle di Salima ha qualcosa di strano…. È rotta da
singhiozzi che sembrano non volersi arrestare. Il giovane guarda la figura che
si è materializzata dietro a loro con un misto di compassione e rabbia.
Mao è in piedi sotto
la pioggia, armata di ombrello e stivali… le lacrime agli occhi, le guance
arrossate per la corsa, sembra molto più piccola e indifesa di quello che è in
realtà.
Rei: M-mao….. oddio,
ma cosa ci fai qui?
Mao: io…. Ero
passata per riaccompagnarvi a casa con l’ombrello… e-era venuto anche Kei, vi
stavamo cercando…. – fece una pausa asciugandosi le lacrime con la manica della
giacca – ma vedo che siete impegnati in altro….. – e così dicendo si girò e
corse via, senza guardarsi indietro.
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Eyo: ciauuu lo so
che vi ho fatto aspettare molto, ma ero davvero davvero sommersa di lavoro
^^’’ spero che questo cap vi sia
piaciuto!!!! :*