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Autore: Angelo Osaki    28/09/2011    2 recensioni
Questa storia avevo già cominciato a pubblicarla(con il titolo The Witch Cronicles-The Witch of Darkness) ma per un errore è stata cancellata (purtroppo ho perso anche le recensioni)
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Esiste un mondo chiamato Varden'Die,governato dagli dei.
Ma una strega molto potente è riuscita a sconfiggere gli dei e a conquistare sei dei dieci regni del Varden'Die, diffondendo il male ovunque.
E' qui che comincia la storia di Deneb,Sirio e Schedar...
Buona lettura
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DAL PROLOGO
La foresta era avvolta nel silenzio, come se gli animali che la popolavano fossero spariti, la quiete della notte era interrotta solo dai tuoni che annunciavano l’inizio di un temporale.
L’uomo e la donna correvano veloci, scappavano dalla morte, pur sapendo che non ci sarebbe stato scampo: la morte li avrebbe raggiunti ovunque fossero andati.
Un fulmine colpì un albero. L’uomo si fermò. I bambini iniziarono a piangere.
-Adhil, scappa! Porta i bambini con te … stanno arrivando!- gridò l’uomo alla moglie con voce soffocata. Era rassegnato. Il suo corpo, che aveva subito torture, non era più agile come un tempo.
La donna gli si avvicinò e lo bacio.
-Ti amo- sussurrò. -Li salverò, te lo prometto. Loro avranno pace-
Lasciò il marito, afferrò i bambini e cominciò a correre.
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MOMENTANEAMENTE SOSPESA!
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La Strega delle Tenebre

How can you see into my eyes like open doors 
leading you down into my core 
where I’ve become so numb without a soul my spirit sleeping somewhere cold 
until you find it there and lead it back home 
Call my name and save me from the dark 
Save me from the nothing I’ve become 

Evanescence, Bring me to life.

 

Prologo

La foresta era avvolta nel silenzio, come se gli animali che la popolavano fossero spariti, la quiete della notte era interrotta solo dai tuoni che annunciavano l’inizio di un temporale.
L’uomo e la donna correvano veloci, scappavano dalla morte, pur sapendo che non ci sarebbe stato scampo: la morte li avrebbe raggiunti ovunque fossero andati. 
Un fulmine colpì un albero. L’uomo si fermò. I bambini iniziarono a piangere. 
-Adhil, scappa! Porta i bambini con te … stanno arrivando!- gridò l’uomo alla moglie con voce soffocata.  Era rassegnato. Il suo corpo, che aveva subito torture, non era più agile come un tempo.
La donna  gli si avvicinò e lo bacio.
  -Ti amo- sussurrò. -Li salverò, te lo prometto. Loro avranno pace-
Lasciò il marito, afferrò i bambini e cominciò a correre. 
Doveva salvare i suoi figli, benché per lei non ci fosse salvezza. Un urlo riecheggiò in quella quiete apparente: l'uomo era stato catturato. 
La donna si fermò in una radura ai cui confini si scorgeva una luce azzurra: la barriera di Naschira.
Era vicina alla città.                                       Una fragile e sottile goccia di pioggia le sfiorò la guancia, quasi le stesse dimostrando compassione. Ma la donna non diede particolare attenzione all'acqua che le carezzava dolcemente il viso e che le aveva inzuppato i lunghi capelli biondi.
Adhil mormoro qualcosa d’incomprensibile e dalle sue mani uscì una luce verde che colpi gli alberi, le cui foglie tremavano al vento, e creò una sorta di scudo tutt’intorno alla radura.
-Zaniah, sono io, ho bisogno del tuo aiuto. Vativah sta arrivando- gridò.
Vicino a un albero prese forma un vortice blu da cui apparve una ninfa. Aveva i capelli dello stesso colore dell’acqua, che risplendevano nel buio della notte. I suoi occhi, di un brillante verde smeraldo, avevano un espressione sorpresa.  Si avvicinò alla donna con passo deciso. Il suo corpo snello levitava a pochi centimetri dal suolo.
-Adhil, cosa sta succedendo? Dov’è Altais?-
  -Altais è stato preso. Devi prendere i bambini, Vativah sta cercando anche me. Loro hanno il potere, capisci cosa vuol dire?- Adhil aveva un espressione rassegnata e allo stesso tempo speranzosa. Si fidava della ninfa: era l’unica che l’avrebbe potuta aiutare.
La ninfa annuì, preoccupata e sorpresa, ma il suo volto non mostrava la minima espressività.
-Prendi i bambini e nasconditi. Adesso-
La ninfa guardò la donna poi prese i bambini e svanì in un vortice.
Ci fu un rombo assordante è la barriera creata da Adhil si infranse in una miriade di schegge rosse che brillarono nel buio della notte.
Nel punto in cui era scomparsa la ninfa apparve una donna. 
-Adhil, che piacere vederti- disse mostrando il suo sorriso migliore. Negli occhi  neri  e cupi splendeva una luce strana, assassina.
-Vativah. Qualcuno prima o poi ti fermerà-
-Non ne sarei tanto sicura …- Vativah non sembrava preoccupata.
-Credi male. Il tuo regno non durerà ancora a lungo-
-Pensa ciò che vuoi, ma non vivrai abbastanza da vedere se accadrà o meno-
Vativah fece un gesto con la mano e un fulmine si abbatte su Adhil provocando un vortice che l’avvolse.                                                                                                                                                               Quando il vortice sparì Adhil non c’era più. La sua vita era finita e con lei il circolo Wengar si era estinto. 

La donna apparve nella grotta. L’uomo, incatenato al muro, la guardava con sorpresa.
-Altais. Come stai?- chiese.
-Tu qui?- disse l’uomo con stupore -Cosa vuoi, Vativah? Sono quattordici  anni che non ci vediamo-
-Le cose sono cambiate. I figli tuoi e di Adhil potrebbero essere ancora vivi-
-Ma tu li hai uccisi. Me l’hai detto quando mi hai catturato- L’uomo era incredulo, ma nei suoi occhi verdi era apparsa un strana luce: la luce della speranza.
-Io ho ucciso solo tua moglie, i bambini non c’erano. Dove sono, Altais?- disse  Vativah  con ferocia.
-Io non so niente -
-Vedremo- Vativah afferrò violentemente la mano dell'uomo, penetrò nella sua psiche e lesse ciò che custodiva in essa. Vide i ricordi che aveva della sua famiglia, del circolo. Poi trovò quello che cercava. 
Vativah  lo lasciò. Per lui non c’era niente da fare, ormai sarebbe morto.                                          
Ora  sapeva dov’erano i ragazzi. Doveva trovarli e ucciderli subito.

 

Prima parte
Il circolo segreto

Dopo aver sconfitto gli dei, Vativah assunse il controllo di tutti i regni del Varden'Die, ma grazie agli Wengar i Regni delle Ninfe, dei Metalli, degli Uomini e dei Cicloni furono di nuovo liberi. Ma Vativah  non vi rinunciò, dato che dopo che gli Wengar furono uccisi, i regni liberi si indebolirono molto.
-Documento della biblioteca di Naschira.

Il Regno delle Ninfe era abitato originariamente dalle ninfe, ma quando Vativah riuscì a conquistare la metà dei regni del Varden'Die,gli uomini che erano riusciti a salvarsi vi furono accolti.  Il Regno delle Ninfe è uno dei quattro regni del Varden'Die ancora liberi. Ai suoi confini i maghi e le ninfe hanno evocato una barriera contro le truppe di Vativah, sperando di non dover vedere la distruzione del proprio regno.
-Storia del regno di terrore di Cassandra, frammento.

   
 
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