Principio.
«E poi
lo sai, no? Preferirò sempre loro a te». Lo sguardo dello spadaccino corre alle
tre katane ammucchiate in un angolo, le dita che stringono nervosamente un
lembo del vestito. «Mi vuoi… ti vado bene
lo stesso?».
L’archeologa
non risponde subito. Occhieggia alle tre spade ed al loro proprietario, che la
fissa insieme come fosse in grado di leggerle dentro e totalmente ignaro dei
suoi pensieri.
«Si»,
mormora poi, «Si. Vorrei provare».
L’altro,
inaspettatamente, sorride.
«Allora cominciamo».
Prima volta.
Robin
non seppe esattamente come definirlo, ma fu
ruvido. Ruvide furono le labbra dell’altro che si abbattevano maldestre sulle
proprie, ruvide furono le mani che l’accarezzavano, tanto smaniose quanto
impacciate.
Roronoa Zoro avrebbe potuto annientare qualunque mostro marino a
mani nude, ma con le donne non ci sapeva fare per nulla.
Robin
decise che semplicemente gliel’avrebbe insegnato.
Scoperta.
«Lo
sapete, Zoro e Robin? Ultimamente ho notato una cosa strana che mi ha turbato
parecchio». Chopper si ferma a fissarli, gli occhietti tondi che fremono
curiosi. «Fino a poco tempo fa ho sempre percepito i vostri due odori con
precisione. Quello di Zoro è un miscuglio strano di ferro, sangue ed alcool,
invece Robin ha un bel profumo di fiori. Da qualche giorno, tuttavia», a quel
punto la piccola renna si sporge in avanti, l’attenzione dell’intera tavolata
rapita dalle sue parole «ecco, è successa una cosa strana. I vostri odori
all’improvviso sono mischiati insieme,
non so se mi spiego. Tu, Zoro, odori di lei, e lei odora di te. E’ una cosa che
non capisco».
A quel
punto, gli occhi di tutti corrono increduli dall’archeologa allo spadaccino,
che si squadrano pietrificati con la forchetta ancora a mezz’aria.
Dichiarazione.
«Non te
lo dirò, sai. Che ti amo».
«Lo so».
«E non
sarò tenero. Sono fatto cosi, io».
Lei ride
schermandosi le labbra con una mano, in quel modo che lo fa impazzire. «Lo so.
Non mi sarei aspettata niente di diverso da te».
Lui
sbuffa, come sempre dopo una di quelle risposte. «Ti odio quando fai cosi,
donna».
Il
modo fintamente casuale in cui le sfiora appena la guancia mentre si allontana,
tuttavia, pare suggerire il contrario.
Epilogo.
«Ma
in fin dei conti mi vai bene cosi. Anche se sei rozzo, dormi la metà del tempo a tua disposizione, sai leggere a
malapena, pensi solo alle tue spade e non conosci la delicatezza». A quel punto
si sfiora con noncuranza un grosso livido violaceo alla base del collo.
L’altro
sbuffa, ma riesce a malapena a soffocare un ghigno. «E sai che ti dico, Robin?
Forse, tutto sommato, mi vai bene anche se sei diabolica, la metà delle volte
non capisco cosa ti passi per la testa e tu riesca non so come a mettermi
sottosopra il cervello in quel modo che…- aaaaah!». Scuote il capo,
arruffandosi i capelli con una mano.
Si
rivolgono appena uno sguardo, ma c’è tutto
racchiuso al suo interno.
Dopotutto,
forse per loro non sarebbe stato necessario dire ti amo.
Angolo dell’autrice.
Che cos’è
O__O.
Vi
giuro, l’ho scritta ieri all’una e mezzo di notte a causa di un attacco di
insonnia, e non so dire da dove mi sia uscita fuori ò_ò.
So solo che la dedico a Hotacchi
che al momento giace sul divano alle mie spalle in preda all’influenza <3
Ganbareee çAç
Parlando
di quest’aborto qui… boh ò_ò
E’ il mio primo tentativo su Zoro e Robin, ed ho
paura di averli fraintesi XD E’ per questo che mi fa cosi strano scrivere su
questi due çAç Devo farci la mano con qualcosa di luungo
+_+ *aspettatevi una shot Zorobin* Non so nemmeno da dove mi sia venuta l’idea di
dividerla in cinque momenti XD Davvero, stavo dormendo. E poi boh, ora le spiego brevemente dato che non ho un
piffero da fare *non è vero, sto
temporeggiando finché non mi viene un titolo*
1. Eh beh ò_ò
Credo sia ovvio, Zoro non sarà mai il tipo d’uomo da
preferire l’amore alle spade. Se il fatto di stare con Robin dovesse in qualche
modo intralciare la sua ambizione, la farebbe finita (?) subito u_u.
2. Ecco, il marimo
NON SA NULLA D’AMORE, per cui me lo immagino proprio li che butta mani a caso
chiedendosi cosa debba fare di preciso XD Per poi decidere, alla fine, di
seguire l’istinto ù_ù (animale *coffcoff*)
3. Aaaw, Choppa-kun
<3 Avevo questa scenetta in testa da quando ho letto la SBS riguardo i vari
odori dei personaggi secondo Chopper. Mi sono detta “ma allora se qui in mezzo
due figliano lui se ne accorge subito” OAO Aspettavo da secoli di usarla XD
4. Eeeeh. Perché, ne sono sicura, Zoro NON andrebbe in giro a dire “ti amo” cosi con tanta
facilità O_O Lui le cose non le dice, le dimostra XD
L’ultimo rigo vuole sottolineare il fatto che dietro l’apparente freddezza del marimo si nasconda sempre un secondo fine “gentile”, come
si è visto tante volte nel corso del manga *A*
5. E in questa c’è tutto ciò che volevo
esprimere XD Negli ultimi due righi, per la precisione. Non serve neppure
spiegarli <3
Si, ma non ho ancora trovato un titolo. Ci
penso. *peeeensaaa* Okay, ho appena trovato il massimo della banalità dei
titoli ;_; Perdonatemii çAç. Ora GIURO che scriverò
qualcosa di nakamoso. Ho quasi ultimato una raccolta
che dovrei pubblicare tra massimo una settimana +_+. Attendetevi altro da me
<3 *E TREMARONO*.
Mata
ne~,
Lù the potato