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Autore: Fra_Be HaPpy     28/09/2011    0 recensioni
Ho scelto di descrivere la reazione di Remus Lupin dopo la notizia della morte di James e Lily e l'arresto di Sirius. Spero che vi piaccia e che non sia troppo deprimente ^_^
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Remus Lupin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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I raggi di sole filtravano attraverso il vetro opaco della finestra del piccolo monolocale nella periferia di Londra, illuminando la stanza semibuia. Un giovane uomo disteso sul divano logoro stava dormendo profondamente, ai suoi piedi una bottiglia ormai vuota di whisky.
Quella mattina Remus Lupin ebbe un brusco risveglio. Inizialmente il forte mal di testa ed il senso di nausea, postumi della serata precedente, ebbero la meglio ma subito dopo i ricordi si accavallarono velocemente nella sua testa, fece appena in tempo a raggiungere il bagno prima di rigettare tutta la bile che aveva in corpo. Decise di sciacquarsi la faccia e vedendo il suo riflesso non riuscì a riconoscersi, quell'uomo non era lui, era solo una pallida imitazione di ciò che era stato Remus Lupin.
Quella notte aveva perso tutto, quella dannata notte si era portata via tutto ciò che gli era caro al mondo, tutto ciò che fino ad ora lo aveva spinto ad andare avanti.
Quella notte Lily e James erno morti. Non riusciva nemmeno a crederci, era semplicemente ridicolo, per un momento aveva sperato che fosse tutto uno scherzo, che da un momento all'altro avrebbe rivisto il sorriso sincero di James che lo derideva per essere caduto nel suo ennesimo scherzo, ma non accadde niente e il silenzio di quella casa era diventato insopportabilmente opprimente.
Subito dopo i suoi pensieri furono per Sirius. Se credere che i Potter fossero morti era ridicolo credere che lui li avesse traditi era impensabile. Si sorprese di non provare rabbia ed odio nei suoi confronti, ma capì che per lui Sirius era ancora il ragazzino freddo e distaccato che aveva il terrore che il mondo lo respingesse, il suo Felpato, non riusciva a neppure ad immaginarlo come un assassino, eppure quella era la dura verità.
Remus era rimasto completamente solo, gli erano stati strappati via uno ad uno e nonostante tutto non riuscì a reprimere il senso di colpevolezza che gli attanagliava il cuore mozzandogli il respiro; perchè in fondo anche lui era colpevole, avrebbe dovuto capire fin dall'inizio che qualcosa non andava, che Sirius non era più lo stesso ma lui aveva preferito far finta di niente continuando a fingere che tutto andava bene nella speranza che la finzione diventasse realtà ma non era stato così, i Malandrini non erano più gli stessi già da molto tempo.
Improvvisamente un'ondata d'odio lo travolse e così sfogò tutta la sua rabbia e frustrazione distruggendo tutto ciò che trovava nella stanza mentre lacrime amare gli solcavano il viso. Odiò quella guerra che aveva rovinato tutto, che aveva avvelenato i loro cuori rendendoli scostanti e diffidenti, odiò quella guera che aveva ucciso i Malandrini.

Quando si sentì completamente svuotato si sedette di nuovo sul divano, che riportava i segni della sua sfuriata, solo allora si accorse del ticchettio proveniente dalla finestra. Si meravigliò di trovare uno dei gufi di Hogwarts sul suo davanzale e pensò che probabilmente Silente avesse indetto una riunione speciale dell'ordine. Rimase quindi stupito nel leggere il contenuto della lettera.

 

                                                  Harry è salvo ed ha sconfitto Voldemort. Il sacrificio di James e Lily non è stato vano.
                                                                                                                                                     Albus Silente


Quelle poche righe lo lasciarono impietrito. Come era possibile che il piccolo Harry avesse sconfitto il mago oscuro più potente degli ultimi decenni?
Eppure quella notizia fece rinascere in lui la speranza. Al mondo c'era ancora qualcosa che lo spingeva a proseguire.
Decise che lo avrebbe fatto per lui, avrebbe lottato per quel piccolo dagli occhi di rugiada, sarebbe stato per lui il padre e la madre che non avrebbe mai conosciuto.
Così spinto da questa rinnovata carica vitale Remus uscì in strada, il cielo era azzurro e il sole aveva scacciato le nubi, quel giorno decise non sarebbe stato un giorno di lutto, non avrebbe lasciato che la paura e il dolore lo schiacciassero, quel giorno promise a se stesso che sarebbe andato avanti per Harry, doveva farlo per Lily, per James ma anche per se stesso perchè solo così si sarebbe potuto perdonare di essere sopravvissuto ai suoi amici. Così con questi pensieri Remus Lupin scese in strada a testa alta pronto ad incontrare il piccolo sopravvissuto.

 

  
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