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Autore: Sarugaki145    28/09/2011    0 recensioni
Era sdraiata sul letto in silenzio, immobile. Il suo respiro era lento e regolare, i pugni erano chiusi e le braccia distese aderenti al corpo. Gli occhi scrutavano attentamente il soffitto, passavano lentamente a scrutare ogni imperfezione della tintura bianca che nella sua immensità sembrava inghiottire la ragazza. Cercava di non pensare, cercava di non ascoltare quell’incessante martellare del suo cuore, cercava di dimenticare per un attimo lei chi fosse, per poter godere di qualche attimo di pace.
Eppure le era impossibile svuotare la sua mente da quella persona che dopo tanti anni era tornata così improvvisamente nella sua vita.
Genere: Generale, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mimi Tachikawa, Yamato Ishida/Matt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Promise me one thing... Please come back.

 

Momenti che restano così.

 

Matt si ricordava perfettamente la prima volta in cui era entrato nella camera di quella ragazza.

 

 

Era entrato in quella camera semplice, con le pareti di un verde pallido piene di foto e poster di modelle, che a parere di Matt erano veramente troppo magre. Mimi arrossendo aveva detto che le sarebbe piaciuto diventare come loro, perché erano perfette, non erano grasse come lei.

 

Matt l’aveva fulminata con lo sguardo e aveva replicato che lei era perfetta così com’era, anzi forse qualche chilo in più non avrebbe guastato. Lei irritata aveva ribattuto che lui non capiva nulla, che lei non era affatto perfetta anzi, era un vero e proprio mostro.

 

Il biondo non aveva più visto dalla rabbia che provava verso quelle stupidi convinzioni che riempivano la testa di Mimi, allora l’aveva trascinata davanti ad uno specchio insieme a lui.

 

“Cosa non ti sembra perfetto di te Mimi?”

 

Aveva chiesto con fare freddo, lei non aveva risposto, si era limitata a distogliere lo sguardo dallo specchio per non vedersi. Matt allora le aveva fatto alzare la testa a forza e le aveva detto:

 

“Mimi tu sei bellissima così.. Non devi essere magra per piacere alla gente, saresti una delle ragazze più belle che conosco se ti togliessi dalla mente queste fisse che sei grassa o cose del genere.”

 

“Tanto lo so che lo dici solo per farmi felice!”

 

Aveva risposto lei iniziando a piangere. Matt non capiva il perché fosse così ottusa in quella cosa, ma soprattutto non capiva perché a lui stesse così a cuore quella ragazza, o forse, più semplicemente, non voleva capire questa cosa.

 

“Come tutti anche te dici questo solo per farmi felice, solo per farmi allontanare di un altro passo dalla perfezione!! Perché non capisci?? Perché non ti interessa che io stia bene??”

 

Si era messa ad urlare mentre le lacrime continuavano a scendere. Matt aveva respirato a fondo per calmarsi e aveva risposto con tono freddo:

 

“Non vedo perché dovrei dirtelo solo per farti felice, cosa ne verrebbe a me? Se io dico una cosa è unicamente perché me la sento di dirla. Mimi tu a me piaci così come sei, mi piaci quando ridi per una battuta di Izzi, mi piaci quando sei concentrata a studiare, mi piaci quando fai l’offesa per una stupidaggine.. Non me ne frega se tu pesi 40 o 80 kg.. Se tu mi piaci mi piaci per quello che sei dentro.. Per favore alza lo sguardo e guardati allo specchio..-

 

La ragazza aveva esitato per qualche istante, poi aveva alzato lo sguardo osservando la sua figura riflessa affianco a quella del ragazzo.

 

“Non siamo perfetti così io e te? Per il semplice fatto che siamo assieme?”

 

 

E Matt ricordava benissimo il sorriso che era spuntato sul volto della ragazza, inizialmente un po’ timido, ma giorno per giorno sempre più sicuro, perché c’era lui che la sosteneva.

 

 

Finì il bicchiere di gin e si alzò dallo sgabello, notando di essersi isolato per parecchio tempo dal mondo, perdendosi nei ricordi. Ci mise qualche secondo a ritrovare l’equilibrio, non appena fu saldo in piedi si avvicinò al tavolo a cui era andato a sedersi Cole, il quale lo accolse con un sorriso e lo presentò a quelli che sedevano al suo tavolo, suscitando euforia tra i presenti.

 

***

 

-Ho visto che stavi parlando con Mimi!!-

 

Disse Cole con fare amichevole mentre i due uscivano dal locale, Matt annuì e non rispose.

 

-Vi conoscevate già? Mimi non da spesso confidenza ai colleghi di lavoro, soprattutto se nuovi!-

 

Matt lo guardò stupito, pensando che Mimi un tempo fosse molto socievole, soprattutto con gli sconosciuti.

 

-Si, ci siamo conosciuti da ragazzi..-

 

-Veramente??-

 

Chiese Cole curioso sentendo questa novità, Matt con un mezzo sorriso di scuse rispose:

 

-Non so se Mimi ami che se ne parli.. Quindi chiedi a lei di questa storia..-

 

Cole, un po’ spiazzato per la risposta, annuì lasciando cadere il silenzio tra i due.

Una domanda frullava nella sua testa: Mimi era sempre stata riservata, ma che rapporto poteva aver avuto con quel uomo così gelido?

 

***

 

Mimi si stava guardando allo specchio. Da quanto tempo aveva iniziato ad odiare l’immagine che vedeva riflessa? Da quanto tempo era rinato quell’astio che era stato così difficile far svanire?

 

Era stanca di dover sorridere a tutti come se andasse tutto bene, era stanca che nessuno cercasse di vedere nella sua anima ma solo il suo aspetto fisico.

 

Odiava quel corpo troppo perfetto ora.

 

Ora che aveva raggiunto quella perfezione a cui aveva sempre aspirato, aveva iniziato ad odiarla.

 

Aveva voglia che qualcuno l’amasse per quello che era, che l’ascoltasse quando farneticava le sue teorie, che si mettesse a ridere quando commentava il look dei passanti, che non ridesse alle sue battute penose, che la prendesse in giro.

 

Ed era stato proprio Matt a far tornare quel turbinio di emozioni nel suo cuore, solo lui era riuscito in quell’impresa di leggerle nel cuore quando nessun altro ci provava.

 

Le mancava Matt, le mancava immensamente, ma non era quello il momento di tornare indietro. Si erano lasciati da tempo, non poteva cadere di nuovo.

 

Per sfuggire a quei pensieri si fece una rapida doccia gelida, dopo di che si vestì velocemente ed uscì di casa decisa dove andare.

 

Dopo una decina di minuti arrivò ai piedi di un alto palazzo, entrò e si diresse a colpo sicuro nell’ascensore, selezionando il piano.

 

Quando le porte dell’ascensore si aprirono uscì velocemente e svoltò un paio di volte, prima di piombare in un ufficio che trovò vuoto. Capì che la persona che cercava si era assentata per qualche minuto quando vide il caffè ancora caldo appoggiato affianco alla tastiera del computer, allora si sedette sulla sedia da ufficio ad aspettare.

 

La persona che aspettava arrivò dopo qualche minuto, trovando la ragazza intenta a sistemare il cassetto della cancelleria della scrivania.

 

-Sei sempre il solito disordinato Izzi.. Insomma come fai a vivere in queste condizioni?-

 

Chiese Mimi con aria scettica, il ragazzo di fronte a lei sorrise divertito e rispose:

 

-Sempre la solita perfettina Mimi..!! Che ci fai qui a quest’ora di notte?-

 

-Ho bisogno di parlarti!-

 

Rispose lei secca, lui la guardò con sguardo interrogativo e rispose:

 

-Va bene.. Questa sera com’è andata?-

 

Lei lo fulminò con lo sguardo e il ragazzo capì immediatamente di aver toccato il tasto dolente, allora chiese con fare affabile:

 

-Andiamo a prendere qualcosa da mangiare al bar di fronte?-

 

***

 

Dieci minuti dopo i due sedevano uno di fronte all’altro.

 

Mimi si stava massacrando le mani mentre fissava il caffè fumante davanti a lei. Izzi le scostò una ciocca di capelli e gliela passò dolcemente dietro all’orecchio. La ragazza alzò lo sguardo e vedendo il sorriso incoraggiante dell’amico iniziò il racconto di quella stessa sera.

 

Il ragazzo restò in silenzio a guardare Mimi che parlava, ascoltando attentamente il racconto. Quando la ragazza finì la guardò con i suoi occhi grandi ancora da bambino e chiese semplicemente:

 

-Perché se sei ancora innamorata di lui non glielo dici e non torni con lui?-

 

Mimi sussultò e arrossì visibilmente, subito dopo rispose:

 

-Non sono innamorata di lui!!-

 

Izzi la guardò severo e rispose serio:

 

-Mimi se tu ne sei innamorata perché ti ostini a negarlo?-

 

Mimi tornò a massacrarsi le dita con fare nervoso e a fissare la sua tazza di caffè, dopo una decina di secondi rispose:

 

-Non sono innamorata di lui, semplicemente sento la mancanza di qualcuno che stia al mio fianco, che mi sorregga quando ne sento il bisogno.. Matt per me è stato un punto di riferimento fondamentale per anni, probabilmente è grazie a lui che io sono quella che sono oggi. Semplicemente il rivederlo ha fatto rinascere nel mio cuore troppe emozioni e soprattutto troppi ricordi.-

 

Izzi la guardo sorridendo con fare paterno e le disse:

 

-Pensala come vuoi. Però ora Matt è tornato e tu devi decidere come comportarti con lui. Io non so in questo momento quanto ti farebbe bene la vicinanza di Matt. È un ragazzo particolare, che se ama veramente da tutto se stesso. Ma sapendo quello che è successo tra voi non so come reagirà a questo vostro riavvicinamento. Tu fai quello che ti senti Mimi, ma se lui ti trattasse male non risponderei delle mie azioni e tu lo sai.-

 

Concluse Izzi guardando gli occhi tremanti della ragazza. Lei gli sorrise e rispose piano con un “grazie”, sistemandosi un’altra ciocca di capelli dietro l’orecchio.

 

-Ci proverò Izzi, proverò almeno a tornare sua amica.

 

Concluse sorseggiando il caffè per non farlo raffreddare.

 

 

 

  
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