La
dedico a niobe88 che
ha indetto il contest. Sono gradite recensione, ma apprezzo anche solo
chi
legge.
Nome
dell'autore:
Kamy [msp17]
Titolo dell'opera: gocce di memoria
Rating: verde
Genere: drabble; introspettivo
Avvertimenti: raccolta
Introduzione: Una raccolta di drabble
ambientate in questo
bellissimo film.
Gocce
di memoria
Il
grande gufo
Io
sono la creatura più
saggia della foresta. Non si osa nemmeno pronunciare il mio nome senza
riverenza assoluta, nel più completo timore. Nessuno varca
mai la mia soglia
per venirmi a trovare, anche se si dice, io tutto sappia e sia
l’unico in grado
di dare degni consigli. Carcasse e ossa sono sperdute nella mia tana,
dove la
polvere si solleva fitta, tra farfalle bianche imprigionate nelle reti
dei
pericolosi ragni. Io sto lì, attendendo la notte per andare
a caccia. Il capo
incassato che riesco a vorticare, paio antico come il mondo. Chi osa
disturbare
il mio riposo?
[100].
L’amuleto
Percepisco
il suo cuore
battere in un ronzio indistinto. Eppure so che la proprietaria delle
tremanti
zampine che mi tengono con foga lo possiede puro. Brillo e rifulgo,
bruciando
tutto ciò che c’è sul mio cammino.
Desto per magia, non sono vile oro o
'luccichino' di gemma qualunque. Porto magia e potenza, da sempre
custodito in
scrigni, emano energia. Parlo di stirpi perdute grandi come
l’indice di un uomo
o forse sono solo l’invenzione del più saggio
ratto mai esistito. Mi rivolgo
ora direttamente a chi, senza pretese, ma con il cuore angosciato mi ha
portato
al collo finora: Brisby ringraziami solo per aver salvato la tua casa.
[108].
Timothy
Il
respiro mi manca
perennemente e spalancando la bocca cerco inutilmente di ovviare.
Percepisco,
alle volte, la voce di mia madre, ma nell’ombra è
difficile scorgere i miei
fratelli. È come stare perennemente tra la veglia e il
sonno, ho paura di
morire. Sento alle volte che si chiedono se guarirò e un
po’ ho paura. La
chiamano polmonite spiega la mamma. Mi sento meno male grazie
all’effetto
benefico della pozione, così calda e buona che scende
giù per il mio fragile
corpicino tremante. Vorrei solo tornare fuori a giocare, mio fratello
maggiore
mi prenderà allora fintamente in giro e mia sorella
sbufferà, mentre la più
piccola riderà.
[107].
Zia
bisbetica
Chi
sono io lo sanno
tutti, perché ho sale in zucca, io! Mi danno tutti della
bisbetica, perché sono
brutta e faccio traffico. Il mio bastone è più
veloce delle mie sibilanti
parole tra i denti sbilenchi e colpisco perennemente a destra e a
manca.
Nessuno mi rispetta e basta che chiuda appena gli occhi
perché il mondo vada a
scatafascio. Nemici mi assediano, i ratti sono ovunque pericolosi con i
loro
occhiacci rossi e persino mostri neri adesso attaccano. Eppure il mio
cuore
d’oro vorrebbe solo vedere finalmente questa famiglia felice.
Non sarò
rispettata quanto mi serve, ma basta vedere i mocciosi addormentati nei
loro lettini,
per essere lieta.
[110].
Geremia
Tra
fili di mille colori
e misure ho la mia tana perfetta. Tra guai, pasticci e confusioni,
piovono
piume nere. Io e la mia compagna siamo due facce della stessa medaglia
di
disastri. Io rido e lei di più in un traballante volo
perenne. Apriamo e
chiudiamo il sipario di una vita che continua a stupirci. Il cielo
azzurro fa a
sua volta da cornice alla nostra esistenza. Ho assistito a lotte e
prodigi, ma
soprattutto a forza d’animo e coraggio di una madre. Forse
sono uno sciocco a
gridare vicino a un gatto, ma vivo al momento. Voglio divertirmi senza
essere
legato da folli zie. Capitemi, suvvia.
[108].
Aiutante
del cattivo
Muori
per mano di chi
hai sempre vessato. Il male scorre nelle tue vene che ora si svuotano
dal buco
che io ti ho fatto. Sono stato sempre nella tua ombra, vigliacco. Ladro
senza
pudore, temevi di lasciare tutto e i tuoi agi. Pronto a cavalcare i
timori
delle persone per sfruttarle, volevi solo il potere! Pugnalato come si
merita
un traditore come te. Ti auguro l’inferno e di essere
schiacciato dalle tue
colpe come hai lasciato che la casa ricolma d’innocenti
precipitasse sul saggio
Nicodemus. Periamo insieme, ma finalmente io sono libero da te e dalle
colpe di
una vita così emendata.
[103].