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Autore: toujourscannelle    28/09/2011    1 recensioni
"La biondina,persa in quei pensieri,si toccò istintivamente il polso,era fasciato da un braccialetto d'oro che recitava il suo nome,qualcuno lo aveva lasciato davanti alla porta di casa il giorno del suo quinto compleanno,ma Shelby non aveva mai voluto dirle chi fosse stato,la donna negava ma lei era sicura che sapesse chi si era preoccupato tanto di farle ricevere quel dono. Aveva immediatamente pensato ai due teenager che per sbaglio l'avevano generata e lo aveva conservato con cura per tutti quegl'anni."
Sono passati più di vent'anni da quando le New Directions camminavano per i corridoi del Mickinley.Ora sono tutti adulti,sposati e hanno figli.Ora loro popolano la scuola,tutti infettati dai difetti e dai pregi dei genitori.In cerca di verità che sono state negate da sempre o di nuove canzoni che li trascinino lontano da tutto.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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11.Lying underneath the stormy skies

When She was just a girl
She expected the world
But it flew away from her reach
And the bullets catching the tees

 

Ray&Santana
Le unghie laccate di rosso della donna strinsero il telefono con forza. Rimaneva lì con la cornetta attaccata all'orecchio e un bip fastidioso a risuonarle nella testa. Santana Lopez chiuse gli occhi prendendo un respiro profondo, nel tentativo di calmare la burrasca che le si stava facendo strada dentro. Dopo qualche secondo riagganciò il telefono e con passo pesante attraversò il corridoio diretta verso l'ultima porta in fondo. La mora afferrò con forza la maniglia irrompendo nella stanza.

Spiegami per favore, perchè ogni volta che mi fido di te finisco per sentirmi una povera illusa.” Sbraitò rivolta al ragazzo seduto sul davanzale della finestra tutto intento a guardare fuori. Ray si girò sorpreso e osservò la madre senza capire.
Ha chiamato la scuola.” Aggiunse fredda la donna con lo sguardo puntato sul figlio.
Non ho fatto niente.” Il ragazzo alzò le mani sottolineando la sua innocenza.
La vuoi piantare? Qualcuno ti ha visto, Ray.” Santana esausta si sedette sul letto del figlio, che cigolò leggermente.
Mi ha visto fare cosa? Mamma non capisco!” Il ragazzo si piazzò davanti alla madre sempre più confuso. Santana sentì la testa farsi improvvisamente pesante. Più guardava suo figlio più sentiva la delusione farsi strada dentro di sé.
La settimana scorsa non sei andato a scuola, ti hanno visto allontanarti insieme a Roxanne Hummel.” Ray sgranò gli occhi osservando la madre. Era convinto che nessuno se ne fosse accorto, erano stati entrambi più che attenti durante la mattinata che aveva dato il via alla loro amicizia. Ray si passò una mano tra i capelli cercando disperatamente una scusa che potesse convincere minimamente sua madre. Riportò gli occhi su Santana che lo guardava come se avesse perso ogni speranza, il ragazzo tremò sotto la pesantezza di quello sguardo e mordendosi il labbro decise che per una volta poteva evitare di peggiorare la situazione.
Io...mi dispiace.” Mormorò dopo qualche secondo sfiorando la spalla della donna, che lo allontanò con uno scatto.
Me lo avevi promesso! Avevi detto che ti saresti impegnato e non avresti fatto niente di strano questa volta e io come al solito ti ho creduto. Ray, ricordi l'ultima volta che ho parlato con il preside? Ha promesso di darti un'altra possibilità e passare tutto sotto silenzio, ma doveva essere l'ultima volta. Ha ragione mia madre, ho troppa fiducia in te e per questo non vedo molte cose.” Era tremendamente stanca di trovarsi nell'ufficio di Figgins a causa delle cavolate di suo figlio, per una volta voleva andare in giro per Lima a testa alta vantandosi del suo bambino. Non aveva più intenzione di dare l'anima per Ray e poi ritrovarsi con un pugno di mosche. Era convinta che suo figlio fosse più che intelligente, ma per qualche strana ragione aveva intenzione di tenere ben nascosto dentro di sé il suo dono. Lo aveva difeso, aveva passato la vita a ripetere ai suoi genitori che Ray era magnifico e che loro non lo capivano, ma più passavano gli anni più le sue certezza sbiadivano.
Ero sicuro che nessuno avesse visto nulla e..”
Ray! Non ne posso più! Pensa bene a cosa hai intenzione di fare, perchè se vuoi continuare così non ho più intenzione di coprirti.” La donna piantò gli occhi scuri in tempesta in quelli del figlio e scossè la testa allontanandosi accompagnata dal fruscio della gonna che indossava. Ray deglutì lasciandosi cadere sul materasso. Possibile che non avesse ancora imparato a controllare tutta la rabbia che gli pulsava in corpo e non facesse altro che tirarla fuori facendo certe stronzate? Probabilmente se si fosse trovato nei panni di sua madre avrebbe smesso di credere in lui da parecchio tempo, ma lei era diversa e per tutto quel tempo aveva stretto i denti continuando a ripetergli che era un ragazzo fantastico, doveva solo trovare il modo per mostrarlo al mondo. Giustamente dopo avergli promesso nuovamente che non avrebbe fatto nulla per farsi notare aveva, volutamente, messo un piede in fallo, facendo crollare la già precaria fiducia di Santana.

La minuscola macchina nera scivolava agile attraverso il traffico, un po' troppo veloce, un po' troppo solitaria. Svoltò a destra ritrovandosi all'interno di un enorme cortile in compagnia di altre auto dall'aria costosa e terminò la sua corsa tra le righe sbiadite di un parcheggio. Una donna scese dal veicolo, indossava un paio di stivaletti lucidi che le arrivavano al polpaccio e stretti blue jeans leggermente scoloriti sulle ginocchia. Con piccoli passi raggiunse la porta a vetri della scuola e con un sospiro entrò nel lungo corridoio. Fece viaggiare lo sguardo, con un velo di nostalgia, su gli studenti impegnati nelle attività pomeridiane e proseguì lungo il tragitto che conosceva fin troppo bene.
San?” Un voce profonda la fece voltare di scatto.
Ciao Noah.” Un coach della squadra di football mandido di sudore le sorrise avvicinandosi a lei a braccia aperte.
Sei un po' troppo sudato per i miei gusti, rimandiamo gli abbracci, eh?” Santana si allontanò dall'uomo ridacchiando.
Hai ragione, ho appena finito di allenare i ragazzi e oggi è stata decisamente dura. Hanno sempre la testa da un'altra parte quelli là. Piuttosto come mai sei da queste parti?” Domandò Puck studiando meglio la vecchia amica.
Devo discutere con Figgins della nuova trovata del mio incontrollabile figlio.” Spiegò Santana passandosi una mano tra i capelli scuri.
Pensavo che dopo l'ultima sfuriata che hai fatto in presidenza lo evitassi come la peste.” Osservò l'uomo sgranando gli occhi al ricordo di Santana che faceva sfrecciare per la stanza gli effetti personali di Figgins.
L'idea era quella, ma un'ora fa ho ricevuto una piacevole telefonata dal caro preside e sono stata costretta a presentarmi qui.” L'ex cheerio sospirò con aria scocciata, continuando a studiare gli studenti che le passavano accanto.
Non ti invidio. Ray che ha detto?”
Praticamente non gli ho dato il tempo per parlare, ero troppo incavolata per tentare di ascoltarlo e ora mi sento tremendamente in colpa.” La donna si morse il labbro abbassando lo sguardo al livello del pavimento.
E' normale che tu sia arrabbiata e delusa, ti aveva promesso di darsi una calmata e ha fatto tutto il contrario. Sai che penso che Ray sia un bravo ragazzo sotto sotto, deve solo trovare la sua strada.” Noah strinse la mano della donna cercando di infonderle un po' di coraggio. Santana gli concesse un mezzo sorriso.
Ora devo andare dal grande capo, ci sentiamo Noah e grazie di tutto...come sempre.”
Per voi due ci sono sempre. Stai tranquilla andrà tutto bene, Figgins è facilmente influenzabile.” Puckerman rivolse un occhiolino alla donna, che si girò per aprire la porta della presidenza con un sospiro.
Salve Mandy.” Salutò stancamente la segretaria, che la accolse con un sorriso.
Ciao cara, Figgins è occupato, è questione di pochi minuti ti puoi accomodare intanto.” La donna dietro una scrivania di legno scuro le indicò una poltroncina dall'aria poco accogliente con la mano. Santana si accomodò accavallando le gambe.
Ehi.” Dopo qualche minuto Santana sobbalzò sentendo una vocetta squillante salutare Mandy spezzare il silenzio.
Oh, ciao dolcezza. C'è un po' da aspettare, siediti pure.” La segretaria rispose con affetto e con un rumore di campanelle la nuova arrivata si sistemò accanto a lei. Santana prese a tamburellare con le dita sul bracciolo della poltrona. Alzò lo sguardo scuro per sbirciare la donna alla sua sinistra. Notò che portava un paio di sottili ballerine nere, sulle quali spiccavano le C bianche di Chanel, ai piedi e le lunghe gambe sottili erano fasciate da dei blue jeans, sopra portava una giacca scura dal taglio elegante. Qualche ciocca bionda le ricadeva sulle spalle e una frangetta sbarazzina copriva in parte i vispi occhi azzurri della donna. Lo stomaco della mora fece una capriola non appena si ritrovò ad osservare il viso della nuova arrivata. Continuò a tamburellare nervosamente le dita sulla pelle marroncina della poltrona. Santana deglutì e dopo aver respirato a fondo per tentare di trovare tutta la sua tenacia, che sembrava essere stata spazzata via da quei due occhioni blu. Era sempre una tortura incontrare quello sguardo, anche se ormai non si frequentavano più come una volta.
Brittany?” Sussurrò la mora senza troppa convinzione. Immediatamente si trovò davanti il visino sorridente della donna e il suo sguardo pieno di eccitazione.
Santana!” In un millesimo di secondo la mora si ritrovò stretta tra le braccia cariche di affetto di Brittany Pierce, ora signora Hale.
Ehm.....è bello vederti.” Mormorò Santana staccandosi da quell'abbraccio carico di imbarazzo.
Oh si! E' parecchio che non parliamo. Come stai, San?” Trillò la bionda. Santana inarcò le labbra in un sorrisetto. Anche dopo tutti quegl'anni era sempre la sua Brit, la ragazza con la testa tra le nuvole e il cuore gonfio di dolcezza.
Va tutto bene, nasce qualche discussione con Ray ogni tanto, ma niente di strano.” La mora prese a giocherellare distrattamente con la zip della sua borsa.
Sono contenta, siete sempre stati così legati.” Brittany la osservò con affetto inclinando leggermente la testolina bionda.
Abbiamo sempre contato molto l'uno sull'altra, in fondo ci siamo sempre stati solo noi due.” Santana deglutì abbassando gli occhi sulla moquette.
Sei così importante per lui, centinaia di madri ti invidierebbero a morte.” Sentì la mano calda di Brittany sulla spalle e le labbra le si piegarono in un sorriso. Anche dopo tanti anni era riuscita a dirle la cosa giusta, lei aveva sciolto il macigno che si portava nel petto da quando aveva urlato contro suo figlio poco prima. Ora si sentiva più leggera, era in grado di tenere testa a Figgins. Lui non capiva quanto Ray fosse speciale, era un caso perso per il preside, ma lei avrebbe insistito ancora una volta perchè gli desse un' altra possibilità. Ray valeva cento volte quei giocatori di football o cheerios con i genitori ricchi sfondati e lei sarebbe sempre stata accanto a lui per ricordarglielo.
Grazie, Brittany.”

 

Puck
L'uomo tamburellò nervosamente con il piede a terra. Si trovava nel bel mezzo di un rigoglioso giardino, curato in modo quasi maniacale. Delle file di fiori dai colori vivaci occupavano buona parte del cortile. Si aggrappò al muro con la mano destra tenendo lo sguardo fisso sulla porta di legno chiaro. Diverse persone si sarebbero giustamente alterate a causa della sua decisione, ma non era riuscito a farne a meno. Poco prima rinchiuso nel suo ufficio al Mckinley non riusciva a smettere di pensare a lei. A quell'incontro casuale, ma che aveva cambiato tutto. La quotidianità di Noah Puckerman era stata scombussolata in pochi minuti e lui non poteva rimanerne indifferente. La sua mente non faceva che rievocare quell'incontro dovunque si trovasse o qualsiasi cosa stesse facendo, il giorno precedente aveva dovuto interrompere l'allenamento di football perchè non trovava la forza per concentrarsi. Nella sua testa c'era posto solo per quegl'occhi chiari e quel sorriso luminoso. La porta si aprì con un cigolio e Noah sussultò preso alla sprovvista. Una donna di media statura sulla cinquantina comparve davanti a lui. Portava i capelli scuri sciolti sulle spalle e sul viso recava ancora i segni di un antica bellezza. La donna era avvolta in uno scialle violetto, nascosta dietro ad un paio di eleganti occhiali da vista. Lo studiò per alcuni secondi senza emettere un suono e poi aggrottò le sopracciglia.

Non intendo comprare niente.” Esordì acida la padrona di casa roteando gli occhi. Noah sbuffò divertito.
Ha capito male...io...sono Puck, Shelby.” L'uomo si passò una mano sulla fronte mentre la donna lo studiava interessata.
Sei impossibile da riconoscere dopo tutti questi anni, che ne è stato di quel ghigno furbo che ti si addiceva tanto?” L'ancora signorina Shelby Corcoran si appoggiò allo stipite della porta accennando un sorriso.
E' stato sopraffato da un matrimonio e da un piccolo demonietto.” Rispose Noah con una nota di nostalgia nella voce. Ma in quel momento l'uomo si sentiva nuovamente Puck, era come se Noah Puckerman il genitore modello non fosse mai esistito. Ritrovarsi lì davanti a quella porta lo riportava alle vecchie sofferenze, ai sorrisi dimenticati e ai ricordi impolverati. Il diciassettenne cresciuto troppo in fretta era tornato in lui e faceva tremendamente male.
Quindi tu e Quinn....” Iniziò la donna gesticolando.
No, no. Siamo rimasti ottimi amici, ma niente di più. Lei ha la sua famiglia e io ho la mia.” Puck la bloccò immediatamente con un cenno della mano.
Hai messo la testa a posto, eh Puck?” Shelby gli batte ripetutamente una mano sul petto con un sorriso quasi fiero sul volto.
Prima o poi siamo tutti costretti a farlo.” L'uomo abbassò lo sguardo cercando di nascondere un tremolio nella voce.
Penso che tu abbia perfettamente ragione. Ma ora veniamo al punto, cosa ti porta qui?” La donna piantò i suoi profondi occhi scuri in quelli di Puck con decisione.
Ricordi.” Mormorò in risposta distogliendo lo sguardo da quello di Shelby.
E' un po' tardi, non trovi?” La voce della padrona era decisamente di rimprovero. Puck sospirò sconfitto.
L'ho vista, Shelby. E' così fottutamente bella.” Il blocco che l'uomo aveva cercato di porre dentro di sé si spezzo definitivamente, lasciando la possibilità ad una lacrima solitaria di bagnargli la guancia.
Vieni dentro.”

 

 

Roxy&Kurt
Sei completamente impazzita?” La voce normalmente cristallina di Kurt Hummel si era trasformata in un gridolino stridulo, mentre camminava avanti e indietro davanti alla figlia. La ragazzina si mordeva il labbro seduta sul divano di un bianco quasi accecante con le gambe incrociate. Pochi minuti prima un urlo del padre l'aveva costretta a caracollarsi al piano di sotto e si era trovata davanti lo sguardo fiammeggiante di Kurt. Tra un borbottio e l'altro, Roxanne aveva intuito che l'uomo aveva ricevuto una telefonata dalla segretaria del Mckinley, con fine di comunicare al suo tutore che era atteso per un colloquio con il preside a causa della sua avventura con Ray.
Roxanne Elizabeth Hummel, che diavolo ti è saltato in mente? Non me lo sarei mai aspettato da te! Sei sempre stata così diligente e affidabile. Mi fido ciecamente di te, Roxy. Che ti è preso?” Kurt smise di pestare i piedi a terra e si fermò sistemandosi accanto alla figlia.
Ehm...ormoni in subbuglio?” Tentò accennando un sorriso verso il padre, che si limitò ad alzare un sopracciglio con aria scettica.
Grazie al cielo non hai mai fatto cose simili e quindi non peserà più di tanto sulla tua carriera scolastica. Capisci però che non deve più accadere? Vorrei davvero sapere cosa diavolo avevi in testa quando lo hai fatto. Perchè, Rox?” L'uomo si abbandonò sul sofà con un sospiro. Ci mancava solo questo. Era sommerso dai matrimoni, sembrava che per qualche strano motivo tutte le coppie dell' Ohio avessero deciso di sposarsi i primi di settembre, inoltre Dave continuava a litigare con la ex moglie e se lo ritrovava davanti alla porta dell'ufficio un giorno si e uno no e come se non bastasse Blaine continuava a gironzolargli per casa come se fosse la cosa più normale del mondo. Kurt si massaggiò le tempie attendendo la risposta della figlia.
Non ho idea del perchè, ma in quel momento per motivi che non so spiegarti aveva senso. Devi stare tranquillo non succederà più, mi dispiace.” La ragazza abbassò la testa con fare colpevole. Le trecce spettinate le accarezzavano le guance rosse. Sentì la mano morbide dell'uomo stringera la sua e si ritrovò davanti il suo sorriso rassicurante.
Spero che sia vero, preferisco evitare altri colloqui forzati con Figgins.” Mormorò l'uomo rabbrividendo.
Mi fido di te, tesoro.” Aggiunse poi accarezzandole la testa. Era stato un periodo incasinato, vecchie problemi avevano bussato nuovamente alla porta di casa Hummel mettendo alla prova sia lui che Roxanne, ma come sempre non avrebbero ceduto. Avevano continuato ad essere forti quando Adrian se ne era andato lasciandoli completamente soli e inizialmente spaesati, dopo quell'esperienza niente sarebbe stato in grado di distruggerli. Loro erano speciali. Diversi. Ma in senso buono.
Non è magari che Ray inizi ad influenzarti un po' troppo?” L'uomo si voltò verso la figlia agrottando le sopracciglia.
Ray non c'entra nulla, l'ho fatto perchè volevo. Sono capacissima di pensare per conto mio.” Roxanne incrociò le braccia al petto guardando il padre di sottecchi.
Ok, ok. Non voglio giudicare nessuno.” Rispose l'uomo alzando le mani in segno di resa. Chi era in fondo lui per giudicare un diciassettenne confuso sulla strada da intraprendere? Conosceva bene i pregiudizi della gente e non aveva intenzione di guardare Ray come la gente guardava lui fino ad una ventina di anni prima. Era convinto che se era davvero figlio della Santana che conosceva lui, il ragazzo non era assolutamente da buttare. Quando aveva deciso di diventare padre si era ripromesso di non guardare con occhio troppo critico le scelte della figlia, suo padre lo aveva accettato per quello che realmente era e lui avrebbe fatto lo stesso con Roxanne. Se sua figlia era convinta che Ray fosse un bravo ragazzo, lui lo avrebbe considerato come tale.

 

*NOTE
Scusate davvero tanto per l'attesa, ma con l'inizio della scuola il mio tempo libero è decisamente diminuito. Spero che il capitolo via sia piaciuto, la "vecchia" generazione è finalmente la protagonista e si approfondisce il rapporto tra Ray e Santana. Come avrete notato nessuna delle scena è completa, infatti questa è solo la prima metà del capitolo, non volevo appesantirlo troppo. Nel capitolo 12 vedrete la fine della chiaccherata tra Brittany e Santana e se ci sarà una riconciliazione con Ray, Puck ripenserà ancora al passato grazie a Shelby e Kurt si deciderà a fare una piccola rivelazione a Roxy...vedrete, vedrete.
Volevo chiarire anche una cosa: è iniziata la terza stagione di Glee e per chi ha visto la 3x02 volevo dire che la storia continuerà senza tener conto degl'ultimi avvenimenti visto che quando ho iniziato a scrivere la ff non sapevo (ovviamente) cosa sarebbe successo nella vera serie.
Spero tanto che il cap (anzi la prima parte del cap) vi sia piaciuto un bacione!
Alla prossima!
Feds

 

  
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