Questo è quello che penso Icchi abbia pensato (LOL) durante l'assenza di Nee-san, dopo che lui aveva perso i suoi poteri da shinigami.
Questa piccola flash mi è venuta in mente ascoltando "Il mio pensiero" di Ligabue.
Quanto tempo è passato, Rukia?
Quanti giorni?
Quante ore?
Quanti minuti, quanti secondi? Quanto, dall’ultima volta che ti ho vista?
I ricordi cominciano a farsi confusi. Quando chiudo gli occhi, quasi non riesco a ricordarmi il tuo volto. Quasi non riesco neanche a ricordarmi la tua voce.
Allora perché ti vedo, ti sento in ogni cosa?
Perché ogni mattina mi viene da aprire quel cavolo di un armadio?
Perché durante le lezioni mi perdo sempre a guardare la tua sedia vuota?
Perché ti sento vicino a me anche mentre cammino? Sei sempre lì, sempre un passo davanti a me. Sempre. Perché ti vedo voltarti indietro a guardarmi? Perché ti sento chiamare il mio nome?
E perché ogni volta sento una fitta all’altezza del petto quando mi rendo conto che in realtà non ci sei?
Quanto tempo è passato, Rukia?
Quanti giorni?
Quante ore?
Quanti minuti, quanti secondi? Quanto, dall’ultima volta che ti ho vista?
E quanto tempo dovrà ancora passare prima che possa vederti di nuovo?
Avevi detto che se anche io non avessi potuto vederti, tu avresti continuato a guardarmi.
Lo stai facendo, ora? Mi stai guardando?
Forse sì.
Forse ti sto facendo pena. Forse stai ridendo di me. Ne avresti tutte le ragioni.
Sono patetico, non è vero? … Lo sono, senza di te.
Mi sento perso, Rukia. Ho bisogno che tu sia lì, sempre un passo davanti a me, a guidarmi. Ho bisogno che ti volti indietro a guardarmi, ad aspettarmi. Ho bisogno che chiami il mio nome.
… Sempre un passo davanti a me. Sempre.
Ed io che non faccio che rincorrerti, sperando un giorno di riuscire a raggiungerti. Sperando un giorno di riuscire a camminare al tuo fianco… tenendoti per mano.