Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: Little_Lotte    30/09/2011    8 recensioni
Questa fanfiction altro non è che il seguito della mia precedente "Blaine's Turn". Ho semplicemente pensato che anche in questa terza stagione ci saranno un sacco di cose da approfondire sul personaggio di Blaine, e dal momento che è il mio preferito e che gli voglio un sacco di bene, ho deciso di continuare a scrivere su di lui.
Diciamo che il mio intento è quello di approfondire i suoi pensieri e far vedere tanti missing moments coi suoi amici Warblers (che mi mancheranno tanto) e con Kurt (perchè figuriamoci se i RIB ci faranno vedere TUTTO).
Gli aggiornamenti saranno più tardivi, visto che scriverò a mano a mano che le puntate usciranno (salvo magari qualche capitoletto di missing moments) e mi pare doveroso aggiungere la nota SPOILER!
Spero di fare un buon lavoro e rendere ancora una volta giustizia al nostro amato Blaine!
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Blaine's Turn'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Chiedo perdono per il clamoroso ritardo....vi spiegherò tutto alla fine! Enjoy



Blaine guardò Kurt con espressione visibilmente perplessa; aveva capito bene?! Kurt gli aveva davvero chiesto di trasferirsi al McKinley? O forse quel caldo torrido che da giorni stava tormentando la città di Lima, gli aveva provocato un' allucinazione improvvisa?!

Blaine si strofinò gli occhi; il controtenore continuava a guardarlo con occhi colmi di aspettativa, come se sperasse che da un momento all'altro il suo ragazzo avrebbe risposto a quella domanda.

Blaine sussultò.

No, decisamente non si era trattata di un'allucinazione.

<< C-cosa? >>  balbettò Blaine, guardando il suo fidanzato con espressione attonita.

Kurt fece un sorrisetto e si avvicinò leggermente a lui, accoccolandosi al suo fianco.

<< Trasferisciti al McKinley, Blaine. >> ripetè, facendolo suonare più come un suggerimento che come una domanda << Insomma, mancano ancora tre settimane all'inizio della scuola...avresti tutto il tempo per organizzare il tuo trasferimento ed iniziare l'anno scolastico con me! >>

Blaine rimase in silenzio, non sapendo bene che cosa dire; non si aspettava certo una simile proposta e,  in tutta onestà, non aveva la minima idea di che cosa fare.

Insomma, era successo tutto talmente in fretta che Blaine non aveva avuto il tempo di razionalizzare e per quanti sforzi facesse per concentrarsi sulla richiesta di Kurt e cercare una risposta logica e sensata, la sua mente continuava a vagare senza meta, ripetendosi continuamente le parole che la voce cristallina di Kurt aveva emesso poco prima.

Trasferirsi al McKinley... come...cosa... no, era assolutamente impossibile! In quel momento Blaine era del tutto incapace di ragionare.

<< Blaine?! >>

Blaine trasalì, lanciando a Kurt uno sguardo totalmente confuso; il giovane Hummel continuava a guardarlo con il suo solito dolcissimo sorriso sulle labbra, quella tipica espressione che faceva sciogliere Blaine ogni volta che la vedeva comparire sul volto del suo amato.

<< Allora?! >> esclamò Kurt con eccitazione << Che ne pensi della mia proposta?! >>

Blaine fece un sorrisetto impacciato e sospirò, continuando a rimanere in silenzio; Kurt stavolta, chiaramente interpretando quel silenzio come un cattivo segno, si adombrò all'improvviso.

<< Non vuoi trasferirti, vero? >> bubbolò, gettando gli occhi a terra.

Blaine sospirò una seconda volta.

<< Kurt, io... >> 

<< Blaine, guarda che non devi dire di sì solamente per compiacermi! >> lo interruppe Kurt, rivolgendo nuovamente lo sguardo verso di lui, con espressione lievemente dispiaciuta << Se non vuoi trasferirti al McKinley, basta che tu lo dica. >>

<< Kurt, aspetta... >>

<< No, Blaine...non è davvero il caso! >> insistette Kurt, ignorando completamente il suo ragazzo << Lascia stare, ho semplicemente sbagliato a chiedertelo! >>

Blaine alzò gli occhi al cielo.

<< Kurt.. >>

<< Lo so, sono un egoista! Penso solo a me stesso e... >>

<< Kurt, vuoi lasciarmi finire la frase per favore?! >>

Kurt si zittì di colpo ed arrossì violentemente, facendo ridacchiare sommessamente Blaine.

<< Ti ringrazio, tesoro. >> commentò il moro, con fare divertito.

Kurt abbozzò un sorriso e Blaine gli si avvicinò ulteriormente, afferrando entrambe le sue mani.

<< Kurt, non ho mai detto di non volermi trasferire. >> disse Anderson con voce morbida << E' solo che... beh, mi hai letteralmente colto alla sprovvista! Insomma, non me lo aspettavo proprio... e non credo di essere in grado di darti una risposta immediata, mi dispiace. >>

Kurt annuì e continuò a guardare Blaine con espressione di disappunto; il ragazzo riccioluto alzò gli occhi al cielo e fece un ennesimo sospiro.

<< Kurt, guarda che non è un "no". >> puntualizzò << Ma non è neanche un "sì", insomma....ho bisogno di tempo per pensarci, lo capisci?! Non è una decisione che posso prendere così su due piedi, devo prima parlarne con i miei genitori e poi devo rifletterci attentamente io stesso! >>

Kurt fece segno di sì con la testa e non disse niente.

Un sorrisetto lievemente malinconico si fece strada sul volto di Blaine, mentre questi andava ad intrecciare le sue dita con quelle di Kurt.

<< Kurt.. >> disse dolcemente il moro, guardando il suo ragazzo dritto negli occhi << Lo sai che niente al mondo mi renderebbe più felice che poter continuare a passare con te tutte le mie giornate, anche quando l'estate sarà finita...ma dammi solo un po' di tempo. >>

Kurt fece un mezzo sorriso, pur sembrando non ancora del tutto convinto.

<< Ti prometto che prenderò una decisione entro il primo giorno di scuola. >> aggiunse Blaine, con fare rassicurante << Te l'ho detto, non è un "no". Ho solo bisogno di rifletterci. >>

Kurt si morse un labbro ed annuì, decidendosi poi finalmente a sorridere.

<< Ok. >> sussurrò << Aspetterò. >>

Blaine sorrise ampiamente e si strinse Kurt fra le braccia, strusciando il viso contro il suo.

<< Adesso cerchiamo di non pensarci, va bene? >> mormorò, dandogli un tenero bacio sula guancia << Abbiamo ancora tre lunghissime settimane tutte per noi, non sprechiamo il nostro tempo a parlare. >>

Kurt rise, nel momento esatto in cui Blaine fece scivolare le sue labbra lungo il suo collo.

<< Blaine Anderson.. >>  disse con voce flebile << Stai per caso cercando di sviare l'argomento con le tue basse ed inappropriate tecniche di seduzione?! >>

Blaine ridacchiò, mordicchiando dolcemente la pelle del collo di Kurt.

<< Se vuoi la smetto. >> rispose il moro, con un tono che dimostrava esattamente l'intento opposto.

Kurt sospirò profondamente.

<< Questo io non te l'ho chiesto. >> replicò a voce bassa, talmente bassa da far ribollire a Blaine il sangue nelle vene per l'eccitazione.

Blaine risalì con le labbra fino a quelle di Kurt e le baciò morbidamente, mentre il controtenore passava le mani fra i suoi riccioli spettinati e faceva scontrare delicatamente la sua lingua con quella del fidanzato.

Blaine si adagiò lentamente sul prato e Kurt scivolò sopra di lui, senza staccarsi neanche per un istante dalla sua bocca; Blaine lo avvolse completamente nelle sue braccia, mentre questi continuava a giocherellare con i suoi ricci, mordicchiando le sue labbra e strofinando il naso contro il suo.

Blaine ridacchiò, rigirandosi  e ribaltando le posizioni, mettendosi a cavalcioni sopra Kurt.

<< Te l'ho mai detto che hai dei bellissimi occhi? >>  disse con voce melliflua, accarezzando i capelli del suo ragazzo e incatenando lo sguardo al suo.

Kurt arrossì e sorrise ampiamente.

<< Stai ancora cercando di far cadere l'argomento con i tuoi tentativi di seduzione? >> domandò maliziosamente.

Blaine sorrise a sua volta, con fare ammiccante.

<< Credevo di esserci già riuscito. >> rispose in un sussurro, sfiorando le labbra di Kurt con le sue.

Kurt sospirò.

<< L'erba mi macchierà tutti i vestiti. >> disse, in tono di voce estremamente pacato, quasi come se non gliene importasse realmente.

Blaine fece un sorriso e posò delicatamente le labbra su quelle di Kurt, per poi muoverle assieme in un tenero bacio.

<< Beh, ma indossi una maglietta  verde. >> osservò Blaine, fra un bacio e l' altro << Nessuno ne se accorgerebbe. >>

Kurt non riuscì  a trovare argomenti abbastanza validi per replicare e si arrese completamente, cingendo il collo di Blaine con le braccia e continuando a baciarlo dolcemente.

Rimasero così a lungo, approfittando dell'assenza dei genitori di Blaine e del fatto che il cortile sul retro di casa Anderson fosse abbastanza grande da non poter essere visti nè disturbati da nessuno.

Per tutto il resto della giornata, Blaine riuscì a non pensare alla proposta di Kurt di trasferirsi al McKilney, concentrandosi esclusivamente sulle labbra e il corpo del suo ragazzo, ma una volta giunto a sera, non potè proprio fare a meno di riportare la mente alla conversazione di quel pomeriggio.

Trasferirsi al McKinley.

Sembrava una cosa tanto ovvia e semplice da fare, ma per Blaine non lo era per niente.

Non che non volesse passare tutto il suo tempo assieme a Kurt, anzi! Avrebbe dato chissà cosa per poter stare sempre con lui e non volerlo mai lasciare andar via.

Ma trasferirsi nella sua scuola... beh, quello era tutto un altro paio di maniche!

Ormai frequentava la Dalton Academy da un sacco di tempo e lì si sentiva protetto, al sicuro, sapeva che non gli sarebbe mai potuto succedere niente di male; ma il McKinley....Blaine aveva avuto modo di vedere con i suoi occhi quanto i ragazzi di quella scuola potessero essere cattivi e senza cuore.

Si ricordava benissimo l'episodio del ballo, quando i compagni di scuola di Kurt lo avevavo eletto Reginetta, solamente per prendersi brutalmente gioco di lui e della sua omosessualità; era stata senza dubbio una delle esperienze peggiori della loro vita e, sebbene Kurt fosse riuscito a superarla brillantemente e a testa alta, lui ancora non era del tutto certo di poter fare altrettanto.

Sì, amava Kurt con tutto sè stesso e sapeva benissino che insieme avrebbero potuto affrontare qualsiasi ostacolo...ma non aveva certo dimenticato tutto quello che aveva passato nella sua vecchia scuola e, per quanto adesso fosse diventato un ragazzo molto più sicuro di sè e assolutamente fiero della sua sessualità, non era del tutto certo di essere abbastanza forte per lasciare la Dalton.

Inoltre, sarebbe stato davvero difficile dover dire addio ai suoi amici del Glee Club; certo, avrebbe potuto unirsi alle Nuove Direzioni, ma avrebbe senza dubbio sentito la mancanza dei Warblers! Non erano solo i suoi compagni del coro, erano soprattutto suoi amici... come avrebbe potuto mollarli così, di punto in bianco?!

Beh, ma era anche vero che Kurt era il suo ragazzo e che perdere l'occasione di poter passare più tempo assieme a lui sarebbe stato davvero folle! 

Blaine sbuffò, rigirandosi fra le lenzuola e aggrappandosi al suo cuscino, stringendoselo al petto.

Era decisamente una scelta difficile e Blaine avrebbe dovuto valutare attentamente tutti i pro e i contro,  prima di prendere una decisione definitiva.

Blaine sospirò profondamente.

" Tranquillo Blaine, hai tutto il tempo per pensarci!" disse a sè stesso " Vedrai che andrà tutto bene! "

Si addormentò in fretta, cercando di non preoccuparsi troppo delle pressioni di Kurt e limitandosi a fantasticare sul piacevole pomeriggio che avrebbe passato assieme a lui al parco, il giorno seguente.

 
 
*
 


Blaine credeva che le tre settimane che gli erano ancora rimaste per prendere una decisione definitiva sarebbero state sufficienti, e invece alla vigilia del suo primo giorno di scuola, si tovava ancora in alto mare.

Durante gli ultimi giorni di vacanza, tra passeggiate al parco, nottate sotto le stelle e pomeriggi accoccolati sul divano, Kurt gli aveva fatto presente più di una volta quanto fosse importante che Blaine si affrettasse a decidersi, e ogni volta Blaine implorava disperatamente il suo ragazzo di non fargli troppe pressioni, ricordandogli costantemente che quella era una scelta molto difficile e che aveva bisogno di molto tempo per riflettere.

In effetti ci aveva davvero provato, ma quelle tre settimane non erano state sufficienti e adesso, a meno di ventiquattro ore dall'inizio della scuola, Blaine non sapeva davvero che pesci prendere.

Chissà, forse avrebbe dovuto mettere per iscritto tutti i pro e i contro e provare a ragionarci sopra in maniera logica e razionale, senza lasciarsi prendere dai sentimentalismi.

Purtroppo, però, Blaine e la logica molto spesso non andavano d'accordo; lui era decisamente un tipo molto più impulsivo e agiva quasi sempre seguendo l'istinto, piuttosto che la sua testa.

" E adesso che cosa ti dice l'istinto, Blaine?!"  si domandò mentalmente, sdraiato sul suo letto e intento a fissare il soffitto; la divisa della Dalton era perfettamente ripiegata sulla sedia e aspettava solamente di essere indossata da Blaine il giorno dopo.

Blaine sbuffò.

Per una volta, il suo istinto era stato messo a tacere e la cosa assurda era che neanche la sua testa sembrava avere un'idea precisa sul da farsi; inutile, avrebbe potuto continuare a pensarci per tutta la notte, non sarebbe mai giunto ad una conclusione.

Quando andò a dormire la sua testa era ancora nella confusione più totale e anche al suo risveglio, la mattina dopo, le cose non erano certamente migliorate; si lavò e vestì in fretta e furia e non appena scese in cucina per fare colazione, trovò sua madre ad aspettarlo, seduta a tavola e sorseggiando il suo abituale caffè mattutino, con una rivista di gossip in mano.

<< Buongiorno tesoro! >> lo accolse allegramente, mentre Blaine le si avvicinava e le dava un gentile bacio sulla guancia.

Il moro si mise a sedere, imburrando la sua fetta di pane tostato, che sua madre aveva preparato poco prima; la signora Anderson amava prendersi cura di suo figlio e dal momento che non avrebbe più potuto farlo per diverso tempo, dal momento che Blaine sarebbe tornato alla Dalton, voleva sfruttare ogni momento possibile per farlo.

<< Devo dire che la tua divisa della Dalton mi mancava. >> commentò la donna, guardando suo figlio in stato di pura adorazione, mentre questi era intento a splamare un abbondante strato di marmellata sul suo toast <<  Sei così bello con indosso l'uniforme, il blazer ti dona un sacco! >>

Blaine non disse nulla e fece un sorrisetto impacciato.

Inutile dire che nell'arco delle ultime tre settimane non aveava assolutamente fatto parola a sua madre della proposta di Kurt di trasferirsi al McKinley; sapeva che sua madre ( e neanche suo padre) non avrebbe assolutamente approvato una simile decisione, per cui aveva preferito tenerla all'oscuro, almeno fino a quando  non si sarebbe del tutto chiarito le idee.

<< Tesoro, che hai? >> domandò la signora Anderson, rivolgendo a Blaine uno sguardo lievemente preoccupato.

Blaine sussultò e per un pelo non gli andò di traverso il caffè che stava bevendo.

<< Sto bene! >> rispose tossendo << E' solo che...beh, sono ancora un po' assonnato. >>

La signora Anderson sorrise.

<< Tesoro, mi mancherai davvero tanto! >> disse in tono zuccheroso << Mi ero abituata ad averti sempre intorno, adesso come farò a sopportare la tua assenza?! >>

Blaine ridacchiò.

<< Mamma, non sto partendo per la guerra! >> le fece notare << Sto solo tornando a scuola, dovresti esserci abituata! E poi, lo sai che tornerò a casa ogni fine settimana! >>

<< Sì, lo so! >> replicò la donna << Ma permettimi di essere almeno un po' commossa! >>

Blaine sorrise e le rivolse uno sguardo colmo di dolcezza.

<< Ti voglio bene, mamma. >> disse.

La signora Anderson tirò su col naso, asciugandosi le lacrime che scivolavano lentamente lungo il suo volto.

<< Oh, basta farmi commuovere! >> disse, abbozzando un sorriso << Su, finisci di fare colazione e poi raduna tutta la tua roba! Non puoi arrivare tardi proprio il primo giorno. >>

Blaine annuì, mentre sua madre rimetteva velocemente le stoviglie sporche nel lavello, fischiettando allegramente.

Il moro trattenne a fatica un sospiro.

No, non era proprio il caso di dirglielo; di certo non avrebbe fatto i salti di gioia.

Finì piuttosto rapidamente la sua colazione e poi corse in camera sua per recuperare tutti i suoi effetti personali, che avrebbe dovuto portare con sè alla Dalton; gli ci vollero a malapena dieci minuti, poi si presentò in salotto da sua madre - che lo aspettava con quella solita espressione di commozione sul volto - , esclamando più o meno allegramente: << Eccomi, sono pronto! >>

<< Fantastico! >> esultò sua madre, battendo addirittura le mani per l'entusiasmo << Su, adesso andiamo! E' importante che tu arrivi in perfetto orario il tuo primo giorno di scuola! >>

Blaine abbozzò un sorriso e seguì a ruota sua madre fuori dal portone di ingresso, trasportando tutti i suoi bagagli; respirò profondamente, facendo attenzione a non farsi scoprire da sua madre.

" Su, Blaine...non farne un dramma! Almeno non fino a che non avrai davvero preso una decisione. "

Si guardò rapidamente intorno con nervosismo e poi si richiuse la porta alle spalle, tirando un enorme sospiro.

Qualunque cosa avrebbe deciso di fare, era assolutamente importante che mantenesse tutto il suo buon senso e la sua lucidità.
 

*
 

<< Blaine, eccoti qua! >>  

<< Eccolo, il nostro solista! >>

<< Anderson, che bellezza rivederti! >>

Blaine non aveva neanche fatto in tempo ad entrare in sala comune che subito era stato assalito da tutti i suoi compagni di scuola.

<< Hey, hey...fate piano! >>  protestò il moro ridacchiando << Così rischiate di farmi morire per asfissia, e poi sarete costretti a trovarvi un nuovo solista! >>

I suoi amici lo lasciarono andare, rivolgendogli un enorme e affettuoso sorriso.

<< Beh, come te la passi amico? >> domandò Jeff, i cui capelli sembravano a Blaine essere più biondi del solito.

Blaine rise.

<< Jeff, ci siamo visti due giorni fa. >> osservò << A dire il vero, ci siamo visti praticamente quasi ogni giorno nell'arco degli ultimi due mesi! >> 

<< Sì, beh.. >> intervenne Nick, con un sorrisetto sghembo << Quando tu non eri troppo impegnato con il tuo ragazzo. >>

Blaine fece una smorfia e i suoi amici scoppiarono a ridere.

<< Dobbiamo dedurre che il fatto che tu sia di nuovo qui con noi e con indosso la tua bella uniforme, significhi che non ti trasferirai al McKinley?! >> fece Flint, guardando il suo amico con un sorrisetto sornione. 

Blaine scrollò le spalle.

<< Diciamo che non ho ancora dato a Kurt una risposta definitiva. >> rispose.

<< Beh, ma sei qui! >> osservò Thad, con una certa ovvietà.

<< Sì, certo! Dal momento che non ho ancora deciso, sono ancora qui! Fino a prova contraria è ancora questa la mia vecchia scuola. >>

I Warblers si guardarono e poi volsero lo sguardo verso Blaine.

<< Di' un po', non avresti dovuto aver già preso una decisione? >> domandò Thad, con un certo scetticismo.

Blaine sospirò.

<< Avrei dovuto. >> ammise << Ma non l'ho fatto ancora; non è una cosa tanto semplice! >>

I ragazzi si guardarono e sospirarono all'unisono.

<< Beh, noi comunque siamo contenti se resti alla Dalton. >> commentò Trent, facendo spallucce << Insomma, sentiamo già la mancanza di Wes e David che sono andati al College; se anche tu ci abbandoni i Warblers non saranno più li stessi! >>

Blaine non rispose e abbozzò un sorriso.

Come faceve a dire ai suoi amici che, in effetti, non sapeva davvero che cosa fare?! Sì, voleva bene a tutti loro e l'idea di dover abbandonare i Warblers non era certamente delle più piacevoli....ma era anche vero che non vedeva Kurt da poco più di ventiquattro ore e già si sentiva morire senza di lui.

Come avrebbe fatto a resistere in quelle condizioni per un anno intero?! Dopo un'estate intera assieme a lui, come avrebbe potuto abituarsi a vederlo solamente nel week end e qualche volta dopo la scuola?  No, decisamente non ce l'avrebbe fatta.

<< Hey Blaine, allora? >> 

Blaine sussultò; si era lasciato trasportare dai pensieri e non si era minimamente accorto del fatto che i suoi amici avessero continuato a parlare, dirottando la conversazione di tutt'altro argomento.

<< Allora.. >> ripetè Blaine, piuttosto confusamente.

I suoi compagni scoppiarono a ridere.

<< Su, andiamo. >> ordinò Thad, dando al moro un affettuosa pacca sulla spalla << La preside ci aspetta in aula magna per il tradizionale discorso di inizio anno! >>

Blaine sorrise e fece segno di sì con la testa, seguendo tutti i suoi amici, in direzione dell'aula magna.

Naturalmente non ascoltò una sola parola di quello che la preside aveva da dire agli studenti, fin troppo concentrato sui suoi pensieri; pensava a Kurt, al McKinley, a quanto sarebbe stato difficile lasciare la Dalton e quanto altrettanto lo sarebbe stato dover rinunciare a Kurt.

Sì, forse Blaine la stava facendo un po' troppo catastrofica...ma da quanto aveva capito di amare davvero Kurt, aveva iniziato a sognare il suo futuro assieme a lui; sapeva di suonare ridicolo, ma non poteva farci niente.

Amava Kurt, con tutto sè stesso, e non poteva davvero evitare di desiderare di condividere con lui ogni giorno ed ogni momento della sua vita.

Per cui, pensandoci bene, avrebbe avuto davvero senso trasferirsi al McKinley; certo, se non per il fatto che la Dalton era certamente un posto molto più sicuro e che avrebbe sentito molto la mancanza dei Warblers.

Blaine alzò gli occhi al cielo e poi si guardò distrattamente intorno: l'atmosfera della Dalton era sempre così meravigliosamente piacevole e in quel luogo Blaine si sentiva al sicuro e protetto come non mai.

Ma senza Kurt, tutto quanto gli sembrava spento.

Blaine si morse un labbro, trattenendo l'enorme sospiro che gli si era fermato in gola.

Oh, sì....sarebbe stata davvero una decisione difficile da prendere! 

Proprio in quel momento, sentì il suo cellulare vibrare nella tasca della giacca e facendo molta attenzione a non farsi beccare da nessun professore, controllò da chi provenisse il messaggio che gli era appena arrivato.

Non che ci fossero molti dubbi al riguardo.

Ehilà, bellissimo! :) Hai già iniziato le lezioni? Ti andrebbe di vederci dopo la scuola per un caffè al Lima Bean?! Kurt.

Blaine non potè proprio impedirsi di sorridere e a velocità supersonica digitò la sua risposta, stando sempre bene attento a non farsi scorprire.

Assolutamente sì! Ci vediamo più tardi, amore mio. Blaine.

Blaine rimise distrattamente il telefono in tasca e continuò a fingere di ascoltare il discorso della preside.

Il pensiero che nel giro di poche ore avrebbe visto Kurt lo riempiva di gioia e gli sembrò davvero di poter toccare il cielo con un dito; poi, in quel momento, si ricordò che Kurt si sarebbe di certo aspettato una risposta alla sua domanda e Blaine sapeva perfettamente di non essere ancora in grado di dargliela.

Chiuse gli occhi e respirò profondamente.

Per quanto ancora continuasse a prendere tempo e a non voler prendere una decisione, prima o poi avrebbe dovuto farlo; e Blaine era assolutamente certo che quel pomeriggio Kurt non avrebbe certo esitato a ricordarglielo.

 
*
 

<< Sei silenzioso. >>

Kurt guardò Blaine di traverso, con espressione enigmatica.

Erano seduti al loro solito tavolo da Lima Bean - dove si erano dati appuntamento dopo le lezioni- e nonostante Blaine avesse cercato più volte di strappare al suo ragazzo più di cinque parole di fila, Kurt continuava a rimanere in silenzio, guardando Blaine come se si aspettasse qualcosa da lui.

E Blaine, naturalmente, sapeva molto bene di cosa si trattasse.

<< No, sto facendo il passivo-aggressivo. >> rispose finalmente Kurt, facendo storcere il naso a Blaine, con una smorfia di confusione sul volto.

<< Avevi promesso che entro il primo giorno di scuola avresti preso una decisione. >> proseguì Kurt, in tono quasi severo << Eppure, eccoti qua: carino come sempre, ma ancora con indosso la tua divisa dei Warblers! >>

Blaine abbozzò un sorriso.

Eccoci qua; sapeva che prima o poi lo avrebbe detto, era solo questione di tempo! Beh, non che avesse esattamente tutti i torti...infondo Blaine aveva davvero promesso che avrebbe preso una decisione entro il primo giorno di scuola, Kurt aveva tutto il diritto di chiedere.

Però ciò non toglieva il fatto che Blaine ancora non avesse deciso che cosa fare.

<< Non posso semplicemente mollare i Warblers! >> replicò Blaine, cercando di giustificarsi << Quei ragazzi sono miei amici! >>

Kurt fece una specie di smorfia.

<< Ok, ok! >> ribattè il controtenore, con una certa insistenza << Un'ultima cosa, e poi possiamo lasciar parlare Nancy Grace. >>

Blaine assentì, ridacchiando per la battuta di Kurt.

<< Se tu rimani alla Dalton, io e te saremo in competizione. >> sentenziò il ragazzo dagli occhi chiari.

Blaine fece segno di sì con la testa.

<< Vero. >>

Kurt sospirò: << E non sono del tutto sicuro che il nostro amore in erba possa sopravvivere. >>

Blaine rise, piuttosto divertito dal tono quasi plateale con cui Kurt si stava rivolgendo a lui.

<< Fammi capire. >> lo interruppe il moro << Io devo trasferirmi, perchè tu hai paura che ti batta alle provinciali! >>

Suonava molto più come un'affermazione, piuttosto che come una domanda.

Anzi, in effetti, Blaine aveva deciso volutamente di provocare il suo fidanzato con quella frecciatina velenosa.

<< No, ho paura che sarò io a batterti. >> rispose Kurt a tono, facendo ridacchiara ancora una volta Blaine << E lo so come reagisci, quando vinco io. >>

Blaine arrossì e abbassò lo sguardo timidamente, ridendo stavolta per l'imbarazzo; come se non avesse colto la maliziosa allusione del ragazzo! A dire il vero, a Blaine non dispiaceva così tanto perdere contro Kurt, dal momento che ogni volta la penitenza era riempirlo di attenzioni e di coccole, a volte anche un po' meno caste del solito.

<< Ascolta, onestamente... >> il tono di voce di Kurt si fece improvvisamente più basso e a Blaine sembrò di notare un appena impercettibile punta d'imbarazzo << Vorrei solamente vederti più spesso. Voglio che il mio ultimo anno sia magico e succederà solo se riuscirò a passare ogni minuto di ogni giorno assieme a te. >>

Blaine guardò Kurt con espressione adorante e avvertì una familiare sensazione di calore al petto; era quella tipica sensazione che provava ogni volta che si trovava assieme a lui e sentiva così chiaramente dentro di sè quanto grande fosse il suo amore per lui.

Sapeva di non avere molte alternative, se non quella di arrendersi completamente ai suoi incondizionati sentimenti per Kurt.

Senza dire niente, afferrò la mano del suo ragazzo e la strinse forte, continuando a guardarlo silenziosamente negli occhi; Kurt gli sorrise e rafforzò la presa, accarezzando gentilmente le nocche della mano di Blaine con il pollice, mettendo la parte il cappuccino che stava bevendo.

Era abbastanza chiaro che a nessuno dei due interessava poi molto del loro caffè.

Rimasero a guardarsi in silenzio a lungo, semplicemente scambiandosi sguardi colmi di amore e di complicità, dimostrando di essersi completamente dimenticati di tutto ciò che in quel momento li circodava.

Poi, ad un tratto, Blaine posò anche l'altra mano su quella di Kurt e senza staccare lo sguardo da quello del fidanzato, disse con voce quasi sussurrata: << Non è facile, Kurt; anche se vorrei stare sempre con te più di ogni altra cosa al mondo, lasciare i Warblers non è comunque facile. >> 

Kurt fece segno di sì con la testa e sorrise.

<< Lo so, hai ragione. >> rispose a mezza voce << Scusa se ti faccio tutte queste pressioni. >>

Blaine sospirò.

<< Non scusarti, Kurt. >> lo rassicurò << Non hai nessuna colpa. >>

Kurt intrecciò le sue dita con quelle di Blaine e sorrise maggiormente.

<< Te l'ho mai detto che ti amo? >> domandò dolcemente.

Blaine ridacchiò.

<< Credo proprio di sì. >> rispose con fare divertito << Ma ogni tanto fai bene a ripetermelo, giusto per accertarti che io non me lo dimentichi! >>

<< Perchè, c'è davvero il rischio che tu possa dimenticartelo? >>

Blaine si morse un labbro e fece segno di no con la testa.

<< Mai. >> rispose con voce flebile << Non potrei mai dimenticarmelo. Del resto lo sai che ti amo anch'io, no? >>

Kurt annuì e poi i due innamorati risero assieme.

Blaine sospirò beatamente; se davvero doveva scegliere basandosi esclusivamente su ciò che gli diceva il suo istinto, allora avrebbe dovuto trasferirsi sedutastante.

Non poteva stare tanto a lungo lontano da Kurt, questo ormai lo aveva capito, e di sicuro la soluzione più semplice ed immediata, sarebbe stata quella di lasciare la Dalton e trasferirsi immediatamente al McKinley.

Ma era anche la soluzione più saggia?!

Quanto sarebbe stato in grado di resistere in quella scuola?! Infondo non ci sarebbe sempre stato Kurt al suo fianco, prima o poi sarebbe stato comunque costretto ad affrontare tutti i suoi demoni da solo.

Ce l'avrebbe fatta?! Sarebbbe stato abbastanza forte?!

Una parte di lui continuava a dire che sì, lo era, e che ormai aveva superato da diverso tempo la fase della paura e dell'insicurezza, per cui trasferirsi non sarebbe stato poi così drammatico; un'altra parte, però, gli ripeteva che la Dalton era senza dubbio un luogo sicuro e sereno e che andarsene via da lì sarebbe stata una vera e propria follia.

E poi, c'era quella voce dentro di lui che non faceva che pronunciare il nome di Kurt.

Il nome di Kurt. Già.

Come diavolo faceva Blaine a prendere una decisione logica e sensata, se la sua mente non era in grado di razionalizzare?! 

Continuò a pensarci per tutto il tempo che lui e Kurt rimasero in caffetteria, e anche quando uscirono per fare due passi, non riuscì a togliersi dalla testa quel pensiero: Dalton o McKinley?! I suoi amici o Kurt?! Restare nel luogo che per mesi lo aveva protetto e accudito, oppure andarsene in un posto dove le cose sarebbero state certamente molto più difficili?!

Blaine sospirò; decisamente doveva decidersi a fare quella lista di pro e contro.

<< Ehy, va tutto bene? >> domandò Kurt, mentre camminavano lungo la strada mano nella mano << Sembri pensieroso. >>

Blaine abbozzò un sorriso.

<< E' tutto apposto. >> mentì << Mi ero solo distratto un attimo. >>

Kurt sorrise e si strinse al braccio del suo ragazzo.

<< Lo sai che non puoi nascondermi niente, Anderson. >>  disse con voce morbida, strofinando il viso contro la manica della sua giacca.

Blaine ridacchiò e si fermò per posare un lieve bacio sulla guancia di Kurt.

<< Io non ti nascondo mai niente, Kurt. >> gli sussurrò in un orecchio << Sono un libro aperto per te, lo sai. >>

Kurt si morse un labbro e afferrò entrambe le mani di Blaine, tirandolo dolcemente a sè.

<< Ancora però non sono riuscito a capire che cosa hai intenzione di fare in merito alla mia proposta. >>  mormorò Kurt, sfiorando le labbra di Blaine con le sue.

Blaine sospirò profondamente.

<< Dammi solo un po' di tempo, Kurt. >> lo implorò il ragazzo riccioluto << Prometto che non ci vorrà molto. >>

Kurt annuì e prima ancora che riuscisse ad aprire bocca, Blaine lo stava già baciando dolcemente.

Rimasero fermi a baciarsi per diversi minuti e per tutto il tempo Blaine non riuscì proprio a non pensare a quanto sarebbe stato bello poterlo fare ogni giorno, anche se senza dubbio non sarebbe stato tanto semplice al McKinley; sapeva quanto gli studenti di quella scuola fossero poco propensi ad accettare una coppia gay e di certo lui e Kurt non si sarebbero potuti permettere il lusso di baciarsi così tranquillamente nei corridoi della scuola.

Ma almeno sarebbero stati insieme, ogni giorno.

E quella era decisamente una valida ragione per trasferirsi, no?! 

Blaine sospirò profondamente fra le labbra di Kurt, continuando a baciarle teneramente e cingendo la sua vita con le braccia.

" Oh, sì... devo proprio decidermi a fare quella lista!"

 
*
 

Quella sera, dopo cena, Blaine si era riunito nella sala comune del dormitorio della Dalton per partecipare ad una conversazione su skype con Wes, in diretta dalla sua stanza del college. I ragazzi erano tutti riuniti attorno al divano, su quale Thas se ne stava seduto compostamente, con il computer portatile sulle ginocchia.

<< Allora, come ve la passate alla Dalton senza di me? >> domandò Wes, seduto sul suo letto di fronte alla web cam del suo computer << Un mortorio, vero? >>

<< Una meraviglia, piuttosto! >> esclamò Flint ridacchiando << Senza il Sergente Maggiore si riesce finalmente ad aver un po' di respiro! >>

<< Ehy, che cosa vorresti insinuare?! >>  replicò Wes, in tono offeso << E dire che io invece stavo per dirvi che mi mancata! >>

<< Ehy, stai scherzando? >> intervenne Thad, con fare incredulo << Sei al College, amico! Sapessi che cosa darei io per essere al tuo posto! >>

<< Che cosa daremmo tutti noi! >>  aggiunse Jeff, da dietro di lui << Sul serio Wes, ti invidiamo tutti! Non vediamo proprio l'ora di andarcene da qui! >>

<< A proposito di andarsene.. >>  disse Wes, in tono allusivo << Sbaglio o mi è parso di intravedere da qualche parte il nostro Warber Blaine?! Allora non hai ancora cambiato scuola? >>

<< No, e neanche lo farà! >> rispose immediatamente Flint, dando una pacca sulla spalla del moro << Blaine resterò con noi alla Dalton, vero? >>

Blaine non rispose e abbassò lo sguardo.

<< Blaine! >> esclamò Flint, quasi inorridito << Avevi detto che saresti rimasto! >>

<< Non l'ho mai detto! >> replicò nervosamente il moro << Non ho ancora preso una decisione, a dire il vero! >>

<< Blaine, ma come è possibile?! >>  esclamò Wes, scuotendo la testa con fare sconsolato << Sbaglio, o tu e Kurt avevate concordato un termine di scadenza?! Che c'è, ti è stata concessa una proroga?! >>

<< Assolutamente no! >> rispose Blaine, alzando gli occhi al cielo con fare esasperato << Al contrario, in teoria avrei già dovuto dargli una risposta! Ma ancora non so che cosa fare. >>

I suoi compagni di scuola lo guardarono con aria perplessa.

<< Scherzi, Blaine? >> fece Jeff, con una smorfia << Come sarebbe a dire che non sai che cosa fare?! Che c'è di tanto complicato?! >>

<< Che c'è di complicato?! Ragazzi, avete idea di quanto sia difficile dover prendere una simile decisione?! Ho dovuto persino scrivere una lista con tutti i pro e i contro di un eventuale trasferimento! >>

<< Davvero? >> intervenne Trent << E ce la puoi leggere?! >>

<< Certo. >>

Blaine infilò una mano nella tasca della giacca ed estrasse un foglio di colore giallo, tutto spiegazzato.

<< La porti sempre con te? >> domandò Thad, facendo una smorfia.

Blaine arrossì.

<< Beh, almeno posso rileggermela quando voglio! >> si giustifico << E comunque l'ho scritta solo due ore fa. >>

Flint strappò la lista dalle mani Blaine ed iniziò a leggere a voce alta.

<< Allora, vediamo un po' i contro: "Dover dire addio ai Warblers ( e Thad sicuramente si metterà a piangere" )... >> 

<< Ehy, io non mi metterei a piangere! >> protestò Thad, con espressione offesa.

I ragazzi sghignazzarono.

<< Eddai, Thad! Tu piangi per qualsiasi cosa. >> osservò Flint, canzonandolo.

Thad mise il broncio.

<< Questo non è affatto vero! >> bubbolò il ragazzo, tirando su col naso e poi mordendosi un labbro per frenare le lacrime.

Flint lo ignorò e andò avanti.

<< " La Dalton è un luogo sicuro, mentre al McKInley i ragazzi non sono esattamente molto gentili" ...beh sì, questo potrebbe essere un problema! Poi abbiamo "A mamma e papà non piacerà" - Oh questo sì che è un problema, Blaine! - e poi ancora " Le granitate in faccia, con tutta quella roba schifosa e appiccicosa nei capelli"..  >>

<< Se posso permettermi, quello non lo considererei un "contro"! >> obiettò Wes << Visto quello che ti metti in testa solitamente Blaine, le granite non dovrebbero infastidirti così tanto! >>

Blaine fece una smorfia, mentre i suoi amici scoppiarono a ridere.

<< Poi abbiamo anche " Livello scolastico certamente non al pari di quello della Dalton".. >> continuò a leggere Flint << " Cibo pessimo (stando a quello che ha detto Kurt)" , " Niente più assoli garantiti "- Blaine, sei un egocentrico! - e " Terrificante coach delle Cheerleaders, che potrebbe spuntare da dietro l'angolo in qulalsiasi momento per terrorizzarmi". >>

A quest'ultima affermazione, tutti i ragazzi scoppiarono a ridere.

<< Devi ammettere Blaine, che tutti questi aspetti sono abbastanza negativi. >> commentò Nick << Insomma, dovrebbero essere più che sufficienti a convincerti a rimanere alla Dalton. >>

<< Ehy, Flint non ha ancora finito di leggere la lista. >> obiettò Blaine << Mancano ancora i "pro". >>

<< Beh, ma ho visto che sono solamente due. >> replicò Flint, facendo spallucce << Non credo che valga la pena leggerli. >>

<< No, leggi! >> ordinò la voce metallica di Wes dal computer << Sono curioso! >>

Flint sospirò e poi si decise a leggere gli ultimi due punti.

<< Ok, allora: " Potrebbe essere un ottimo modo per superare le mie paure." >>

<< Beh, non ha tutti i torti. >> intervenne Thad << La Dalton sarà anche un luogo sicuro, ma per uno come te sarebbe importante imparare a cavarsela anche altrove, da solo. >>

Blaine annuì silenziosamente e poi si voltò verso Flint.

<< Leggi l'ultimo punto della lista. >> disse, con voce quasi sussurrata.

Flint si schiarì la voce e fece ciò che Blaine gli aveva detto, lesse l'ultimo punto del suo elenco.

Una sola, semplice e chiara parola.

<< Kurt. >>

I Warblers rimasero in silenzio e guardarono Blaine, il quale abbassò di colpo lo sguardo.

Già, Kurt.

Kurt era esattamente la sola e la principale ragione per cui Blaine sentiva che sarebbe davvero valsa la pena trasferirsi al McKinley; oltre al fatto che avrebbe finalmente imparato ad affrontare le sue paure, certamente.

Blaine guardò i suoi amici ad uno ad uno, compreso Wes dallo schermo del computer di Thad; erano indubbiamente una parte importante della sua vita, praticamente Blaine li considerava come una seconda famiglia.

Ma era abbastanza da farlo restare? Era abbastanza da fargli dimenticare quell'opprimente sensazione di nostalgia per Kurt?! No, di sicuro non lo era. 

Niente era abbastanza da togliergli Kurt dalla testa.

Continuava a ripetere a sè stesso che probabilmente doveva ancora prendere una vera e propria decisione, ma in realtà sapeva benissimo che il suo cuore lo aveva già fatto.

<< Blaine.. >> disse Wes, rompendo il silenzio << Tu vuoi andarci, vero? >>

Blaine sussultò.

<< Cosa? >>

<< Dai, non fare finta di non aver capito! Tu vuoi trasferirti al McKinley; vuoi andare da Kurt! >>

Blaine si morse un labbro.

<< Mi dispiace, ragazzi. >> mormorò << Io vi voglio davvero tanto bene! Siete miei amici, non vi volterei mai le spalle! Ma Kurt... beh, io lo amo! E non riesco a stare lontano dal ragazzo che amo. >>

Nessuno dei suoi amici diede alcuna risposta; Blaine sospirò.

<< Lo so che vi sembra assurdo! >> disse, allargando le braccia con fare esasperato << E forse avete anche ragione a pensare che io sia solo un ragazzino impulsivo! Però.. >>

<< Blaine, noi ti capiamo. >> lo interruppe Nick << Sul serio, comprendiamo il tuo stato d' animo e non ti giudichiamo.  >>

<< Di certo sentiremo la tua mancanza, se dovessi decidere di trasferirti. >> agiunse Jeff << Ma capiamo le tue ragioni e non intendiamo biasimarti. >>

Blaine guardò anche gli altri suoi amici che erano rimasti in silenzio; Trent e Thad annuirono, con un' espressione che dimostrava chiaramente anche il loro appoggio.

Flint, invece, rivolse al moro un'occhiata torva.

<< Blaine, ne sei davvero sicuro?! >> borbottò << Guarda che non devi fare le cose in maniera troppo frettolosa, finiresti per pentirtene! >>

<< Non me ne pentirò, Flint! >> lo rassicurò Blaine << So esattamente quello che faccio! Può sembrare una follia, ma io so che non rimpiangerò questa scelta! E poi,noi continueremo a vederci spesso. Solo perchè cambierò scuola, questo non significa certo che non saremo più amici. >>

Flint sembrava ancora leggermente perplesso.

<< Ragazzi, andiamo! >> esclamò Blaine, cercando di tirare su il morale dei suoi amici << Credete davvero che potrei dimenticarvi di voi?! Siete i miei più cari amici, non lo farei mai! Ma vorrei che capiste che ho bisogno di stare con Kurt. >>

I Warblers annuirono e alla fine, furono costretti ad arrendersi.

<< Ok Blaine, appoggeremo la tua decisione! >> disse Flint, facendo una smorfia << Ma ti avverto, guai a te se sparisci all'improvviso! Ok che lo fai per passere più tempo con il tuo ragazzo, ma non dimenticare i tuoi amici! >>

Blaine rise e abbracciò il suo amico, facendolo tossire.

<< Certo che non vi dimenticherò! >> disse, scompigliandogli i capelli << Oh, ragazzi.... vi voglio davvero bene! >>

<< Ok, ok...calmo ragazzo! >> protestò Flint, con espressione semidisgustata sul volto << Ragazzi, datemi una mano. >>

Ma invece che accorrere in suo soccorso, tutti i Warblers si unirono all'abbraccio.

<< No, no... FERMI! >>

Wes scoppiò a ridere e per un po' la comunicazione rimase ferma, perchè i ragazzi erano ancora impegnati in quella chiassosa dimostrazione d'affetto.

<< Ehy, ragazzi... potreste degnare anche me di un po' d'attenzione?! >>  esclamò Wes dopo un po', dal momento che i suoi amici non si erano ancora staccati da quell'abbraccio.

I ragazzi si ricomposero e poi si voltarono tutti nuovamente verso il monitor del computer.

<< Scusaci, Wes. >> disse Blaine sorridendo << Sappi che se fosse possibile abbraccerei anche te! >>

Wes rise.

<< Beh, non mi preoccupavo di questo. >> disse con fare divertito << Non mi sento escluso! Infondo abbiamo parlato di me per un'ora intera, adesso è arrivato il tuo turno! >>

Blaine assunse un'espressione palesemente perplessa.

<< Di me? >> domandò << E che altro dovremmo dire riguardo a me?! >>

<< Beh, direi di quello che attualmente è il maggiore dei tuo problemi. >>

Blaine e i ragazzi si guardarono senza capire.

Wes sospirò, mentre tutti i Warblers puntarono i loro occhi su di lui.

< Insomma >>  disse, con espressione estremamente seria << Hai già pensato a come dirlo ai tuoi? >>
 


*
 


Naturalmente Wes aveva ragione, comunicare ai suoi genitori la sua intenzione di trasferirsi al McKinley era senza dubbio il problema più grande per Blaine.

Sapeva benissimo che non avrebbero accettato, suo padre per primo! Beh, non che Blaine ci sperasse, in ogni caso; suo padre non riusciva ancora ad accettare la sua omosessualità e ogni volta che in casa veniva pronunciato il nome di Kurt, diventava di colpo silenzioso e molto più scontroso del solito.

Come avrebbe reagito di fronte alla sua richiesta di trasferirsi in un'altra scuola, certamente di un livello molto più basso rispetto a quella che stava attualmente frequentando, solamente perchè voleva passare più tempo assieme al suo ragazzo?

Beh, certamente non bene.

E neanche sua madre, sebbene non fosse altrettanto disturbata dall'idea che Blaine avesse un ragazzo, ne sarebbe stata felice; soprattutto perchè Blaine si era trasferito alla Dalton proprio per scappare da quel tipo di scuole come il McKinley.

Lasciare la Dalton non avrebbe avuto alcun senso per loro, tantomeno farlo per Kurt.

Ma ovviamente a Blaine non importava niente dei suoi genitori, aveva deciso di trasferirsi al McKInley e avrebbe fatto di tutto per convincerli; anche se non sarebbe stato facile.

Aspettò il primo venerdì sera dopo l'inizio della scuola per comunicare la sua decisione, tornato a casa per il fine settimana.

Lui e i suoi genitori erano seduti attorno al tavolo della sala da pranzo, intenti a consumare in silenzio la loro cena; Blaine si guardava intorno nervosamente, cercando disperatamente il coraggio di parlare.

Buffo, in quel momento gli sembrava di essere tornato indietro nel tempo, al giorno in cui aveva detto ai suoi genitori di essere gay; all'epoca le cose non erano andate affatto bene e Blaine aveva il terrore che si sarebbe ripetuta la stessa identica situazione.

Anzi, era una vera e propria certezza.

<< Blaine, tesoro... sei piuttosto silenzioso stasera. >>

Blaine sussultò; sua madre e suo padre avevano smesso di mangiare e lo guardavano con espressione incuriosita.

Il moro sospirò profondamente e poi si morse un labbro.

" Dillo, Blaine! Fallo adesso, non ha alcun senso tergiversare! Vai dritto al punto. " 

<< Voglio andar via dalla Dalton. >>

La Signori Anderson rimasero a bocca aperta, guardando il figlio con aria scioccata.

Blaine abbassò lo sguardo.

Forse era stato un po' troppo diretto.

<< Blaine. >> disse il Signor Anderson, con voce bassa e severa << Che diamine stai dicendo? >>

Blaine serrò i pugni e strinse gli occhi, per poi riaprirli rapidamente e rivolgere a suo padre uno sguardo deciso e quasi di sfida.

<< Quello che ho detto, papà. >> rispose sfacciatamente << Voglio andar via dalla Dalton, trasferirmi in un'altra scuola. >>

<< Vorrai scherzare, spero! >> ribattè il Signor Anderson, alzandosi in piedi e sbattendo con forza un pugno sul tavolo << Tutto questo non ha senso, Blaine! >>

<< Blaine, tesoro. >> intervenne sua madre, cercando di apparire più tollerante, ma non riuscendo comunque a nascondere la sua delusione << Per quale motivo vuoi lasciare la tua scuola? Stai ricevendo un'ottima istruzione, hai un sacco di carissimi amici... la divisa ti dona tantissimo! Che motivo avresti per andartene? E dove vorresti andare, poi?! >>

Il moro sospirò profondamente e poi disse tutto d'un fiato: << Al McKinley, con Kurt. >>

Blaine non riuscì a capire esattamente ciò che disse suo padre nei dieci minuti successivi; il suo tono di voce era alto e stridulo e le parole uscivano dalle sue labbra ad una velocità quasi disumana.

Ma qualunque cosa stesse dicendo, Blaine era certo che non fosse niente di buono.

<< Richard, calmati. >> disse la Signora Anderson, cercando di tranquillizzare il marito << Ti prego, così non risolviamo niente. >>

<< Judit, non dirmi di stare calmo! >> ribatte l'uomo nervosamente << Ti rendi conto di quello che ha appena detto tuo figlio?! Lo hai sentito no, che vuole trasferirsi nella scuola di quel.. >>

<< Non ti azzardare! >> saltò su Blaine, scattando in piedi << Guai a te se dici una sola parola su Kurt! >>

<< Non permetterti di rispondermi così, signorino! >> replicò rabbiosamente suo padre << Devi portarmi rispetto, Blaine; io sono tuo padre. >>

<< Sì, ma questa è la mia vita! E sono io a decidere che cosa è meglio per me, non tu! Che ne sai di quello che voglio? Che ne sai di quello che mi rende felice? Che ne sai.. >>

<< BASTA! >>

Il signor Anderson battè nuovamente entrambe le mani sul tavolo, con maggiore violenza della prima volta, ma Blaine non si spaventò; al contrario, continuò a guardare suo padre dritto negli occhi, con espressione di sfida.

<< Non vi cambierà assolutamente niente. >> disse Blaine a denti stretti << E risparmiereste anche tutti i soldi che spendete per pagare la retta della Dalton. Senza contare che mi avreste sempre in casa! Andrebbe tutto a vostro vantaggio e sarebbe davvero stupido negarmi questa possibilità. >>

<< Blaine, ti ho appena detto.. >>

<< Non mi importa quello che mi hai detto, papà! >> strillò Blaine, cercando doi tenere testa a suo padre << Non lo capite?! Ho passato mesi in quella gabbia dorata che è la Dalton, devo imparare a sopravvivere anche nel mondo reale! Presto andrò al college, dovrò essere preparato. >>

<< Hai ancora tempo per il College. >> osservò sua madre << Perchè hai tutta questa fretta?! Che ti prende, Blaine?! >>

<< Mi prende che voglio vivere la mia vita! >> sentenziò Blaine << Perchè volete negarmelo?! Perchè non capire che quello che voglio è solamente essere felice?! Lo so che non vi entusiasma l'idea che io stia con Kurt, ma vorrei che vi rendeste conto che lui mi rende felice! Per cui voglio trasferirmi al McKinley e non mi importa se la vostra prima risposta sarà no; continuerò a chiedervelo fino a che non accetterete. >>

I coniugi Anderson rimasero in silenzio e si guardarono per qualche secondo; poi il padre di Blaine rivolse al ragazzo un'espressione di disgusto e gettò sul tavolo il tovagliolo che teneva al collo.

<< Non voglio saperne più niente. >>  disse a denti stretti << Fate quello che accidenti vi pare. >>

Se andò senza aggiungere altro, salendo le scale di corsa fino a camera sua.

Blaine rimase in silenzio e si rimise a sedere, senza neanche guardare in faccia sua madre; la signora Anderson sospirò tristemente, rivolgendo al figlio uno sguardo di disappunto.

<< Oh, Blaine.. >>

<< Mamma, per favore! >> la interruppe Blaine << Non mi interessa sapere quello che hai da dire, non mi interessa assolutamente niente! Ma ti dico solo questo: se davvero ti importasse qualcosa di me, allora mi lasceresti andare al McKinley. >>

La signora Anderson scosse la testa con fare sconsolato.

<< Blaine, non ho niente contro Kurt. >> disse << E' solo che... beh, perchè vuoi lasciare la Dalton? Ricordi quanto hai sofferto nella tua vecchia scuola?! Sei al sicuro dove ti trovi adesso, perchè vuoi rischiare di trovarti ancora una volta nei guai? >>

Blaine sospirò profondamente.

<< Mamma, capisco che tu sia preoccupata. >> disse a mezza voce << Ma è la mia vita e devo imparare a cavarmela! Non sono più il ragazzino insicuro di un tempo, sono forte adesso ed è arrivato il momento per me di uscire dalla mia campana di vetro e affrontare il vero mondo. >>

Judit Anderson si morse un labbro e guardò Blaine con sguardo atterrito.

<< Ho solo paura che ti venga fatto del male, Blaine. >> disse la donna, con voce pacata.

Il ragazzo la guardò dritto negli occhi, abbozzando un sorriso.

<< Lo so, mamma. >> rispose << Ma non puoi tenermi per tutta la vita in gabbia. >>

La signora Anderso allargò le braccia e alla fine lanciò a Blaine uno sguardo arrendevole.

<< Immagino di non poter fare niente per farti cambiare idea. >> disse.

Blaine scosse la testa.

<< Mi conosci, mamma; sono molto testardo quando voglio una cosa a tutti i costi! >>

Judit sospirò profondamente.

<< Dal momento che tuo padre ha deciso di lavarsene le mani, mi vedo costretta ad acconsentire. >> commentò, facendo sorridere ampiamente il giovane Anderson << Però ti avverto Blaine, non ho alcuna intenzione di farti da balia! Se davvero vuoi imparare a cavartela da solo, dovrai iniziare a farlo da subito; la smetterò di fare la mammina premurosa. >>

Blaine fece una smorfia; conosceva sua madre abbastanza bene da sapere che in realtà avrebbe continuato a farlo, per quanto lui stesso desiderasse ardentemente che la piantasse.

<< Bene. >> si limitò a rispondere il ragazzo riccioluto, abbassando leggermente lo sguardo.

La signora Anderson sospirò e si alzò da tavola.

<< Vado a telefonare alla preside. >> comunicò << Immagino che vorrai iniziare le lezioni al McKinley già dalla prossima settimana! >>

Blaine annuì silenziosamente.

<< Immaginavo. >>

La signora Anderson uscì rapidamente dalla sala da pranzo, per andare a fare la sua telefonata; non appena fu certo di essere rimasto solo, Blaine si lasciò sfuggire un enorme sospiro di sollievo.

Bene, a quanto pare ce l'aveva davvero fatta! Era stato difficile, ma ci era riuscito.

<< E bravo Blaine. >> sussurrò, mentre un sorriso si faceva lentamente strada sul suo volto << Così si fa. >>

Adesso doveva correre a telefonare a Kurt per dargli la bella notizia; ne sarebbe stato felicissimo, avrebbe sicuramente iniziato a strillare dalla gioia.

Anche se, in effetti, avrebbe anche potuto non dirglierlo a fargli una sorpresa; infondo non ci avrebbe messo poi molto a capire, se Blaine si fosse presentato alla sua scuola senza la sua abituale uniforme della Dalton.

Sì, avrebbe decisamente fatto così!

Si portò entrambe le braccia dietro la testa e si allungò sulla sedia, stiracchiandosi e sospirando beatamente; era ufficiale, sarebbe ben presto diventato uno studente del liceo McKinley e avrebbe passato ogni giorno assieme a Kurt. Inoltre, sarebbe entrato anche lui a far parte delle Nuove Direzioni.

Già, il Glee Club.

Blaine si battè una mano sulla fronte; come aveva fatto a non pensarci?! Doveva assolutamente preparare un pezzo per la sua audizione, non gli avrebbero certo permesso di entrare nel Glee senza neanche metterlo alla prova.

Scattò in piedi e si precipitò in camera sua, gettandosi sul letto ad esaminare con la massima attenzione tutti i suoi spartiti e cd musicali, in cerca della canzone perfetta per la sua audizione; voleva fare bella figura, essere grandioso e  far vedere a tutti chi era il vero Blaine Anderson.

E vista la sua attuale determinazione, era assolutamente certo di riuscirci.
 

*
 

Le pratiche per il trasferimento erano state più rapide del previsto e il lunedì pomeriggio immediatamente successivo alla discussione con i suoi genitori,  Blaine potè iniziare le sue lezioni al McKInley.

Per tutto il fine settimana non aveva fatto altro che fantasticare sulle sue giornate scolastiche assieme a Kurt e aveva faticato parecchio per nascondere al suo ragazzo tutto il suo entusiasmo; fortunatamente Kurt era stato molto impegnato in quei due giorni, per cui il poco  tempo che avevano trascorso assieme non era stato sufficiente per permettere al ragazzo dagli occhi chiari di farsi venire dei sospetti sullo strano atteggiamento di Blaine.

Quella mattina, prima di andare al McKinley, Blaine passò alla Dalton per un ultimo saluto ai suo amici, ricevendo un serie di abbracci e pacche sulle spalle sufficienti da bastargli per il resto della sua vita; era strano andarsene, aveva condiviso con loro tanti bei momenti e Blaine era certo che molto spesso avrebbe sentito la loro mancanza.

Ma in fondo ormai aveva preso una decisione e non sarebbe di certo tornato indietro.

Quando arrivò con sua madre al McKInely, la lezioni erano in procinto di terminare e la pausa pranzo stava per  iniziare; dopo essere stato ricevuto dal preside Figgins (dall'ultima volta che lo aveva visto Blaine sperava che si fosse un tantino svegliato, invece sembrava più tonto del solito) e aver firmato tutte le carte necessarie per il tresferimento, sua madre se ne andò lasciandolo con tutta una serie di apprensive raccomandazioni, segno che - come Blaine aveva giustamente intuito- non avrebbe mai smesso di riempirlo di fastidiosissime attenzioni.

Non appena la signora Anderson se ne andò, Blaine si mise a vagare per i corridoi in cerca dell'armadietto di Kurt; le lezioni dovevano essere già finite e lui era certo che lo avrebbe trovato lì.

 " Bingo!"

Blaine svoltò l'angolo e lo vide: era di proprio di fronte al suo armadietto, che trafficava con qualcosa che da lontano Blaine non era in grado di riconoscere, ma che avrebbe giurato essere lacca per capelli.

Il moro ridacchiò e si avvicinò a lui, sistemandosi i vestiti e il papillon che teneva al collo; dal momento che era il suo primo giorno, aveva deciso di non dare troppo nell'occhio, indossando solamente un paio di pantaloni rossi e una maglietta nera, il tutto adornato da un papillon a righe.

Proprio come aveva immaginato, Kurt teneva in mano una confezione di lacca per capelli e se ne stava spruzzando un'abbondante dose in testa; poi, senza neanche accorgersi della presenza del suo ragazzo, il controtenore la rimise nell'armadietto e prese un libro con la copertina di colore azzurro, mettendoselo sottobraccio.

<< Ehilà! >>

Kurt si voltò, richiudendo di scatto l'anta del suo armadietto e sorridendogli ampiamente.

<< Sei una visione per questi occhi dolenti! >> disse, appoggiandosi all'armadietto.

Blaine gli restituì il sorriso, poggiando una mano su uno degli armadietti adiacenti al suo e guardandolo con espressione di conforto.

<< Brutta giornata? >> domandò con voce morbida.

Kurt sbuffò.

<< Brutta settimana, direi! >> rispose, allontanandosi verso la parte opposta del corridoio.

Blaine, senza dire una sola parola, lo seguì come farebbe un cagnolino fedele con il suo padrone, guardandolo con sguardo adorante; si aspettava che prima o poi Kurt avrebbe iniziato a fargli delle domande.

E, in effetti, non aveva tutti i torti.

<< Aspetta, ma che ci fai tu qui? >> chiese Kurt, camminando fianco a fianco con Blaine,  infilando il suo libro nella borsa a tracolla << Non dovresti essere alle prove dei Warblers, per aiutarli a perfezionare l'ultima hit di Katy Perry?! >>

Blaine ridacchiò.

Possibile che Kurt non avesse fatto minimamente caso al suo abbigliamento?! Insomma, in genere ogni volta che uscivano assieme e lui non portava la divisa, la prima cosa che si sentiva dire da Kurt era se aveva abbinato correttamente la maglietta con le scarpe; come era possibile che non si fosse accorto del fatto che non indossava la sua divisa?!

<< Ok, per essere uno che ama così tanto i vestiti >>  disse Blaine, con fare allusivo << Non riesco a credere che tu non abbia notato che non indosso la mia uniforma da Warbler! >>

Kurt si fermò e si voltò verso Blaine, studiandolo attentamente.

<< A..aspetta..aspetta.. >> farfugliò Kurt, come se avesse improvvisamente capito che cosa stava succedendo.

Blaine fece un gigantesco sorriso a trentadue denti, e Kurt si mise a ridere per la gioia, gettandosi letteralmente fra le sue braccia; Blaine lo strinse forte, ridendo a sua volta.

<< Aspetta, non l'hai fatto per me...vero?! >> domandò Kurt ansiosamente, staccandosi all'improvviso dall'abbraccio << Perchè se tu l'avessi fatto per me, sarebbe davvero romantico all'inizio, ma potrebbe portare al risentimento, che potrebbe portare alla rabbia, che potrebbe portare ad un'orribile, orribile rottura.. >>

Le parole uscivano dalla bocca di Kurt a velocità supersonica, Blaine quasi faticava a stargli dietro; ma non poteva proprio fare a meno di sorridere di fronte a tutta quella sua ansia, che lo rendeva ancora più adorabile di quanto già Blaine non lo trovasse abitualmente.

<< Ehy, hey! >> lo interruppe Blaine, prima che incominciasse a dare seriamente di matto << L'ho fatto per me; perchè non sopporto di stare lontano dalla persona che amo. >>

Kurt sospirò e rivolse al ragazzo riccioluto uno sguardo colmo di amore.

Blaine sorrise ampiamente; stava succedendo tutto così in fretta, quasi non gli sembrava vero! Eppure lo era, era tutto vero: non sarebbe più stato lontano dal suo ragazzo, non più.

<< Beh, immagino che adesso dovremo trovare il modo per farti entrare nelle Nuove Direzioni. >> commentò Kurt, senza smettere di rivolgere a Blaine quello sguardo adorante.

Il moro sorrise compiaciuto.

<< Ci ho già pensato! >> esclamò, facendo un occhiolino al suo ragazzo << Ma per questo dovrai darmi una mano! A che ora sono le prove del Glee?! >>

<< Alle tre del pomeriggio. >> rispose Kurt, con aria pensierosa << Però aspetta, in questo momento non abbiamo lezione e sono tutti quanti in cortile; e poi, mi sembrava di aver visto in piano forte viola laggiù..sarebbe l' occasione perfetta per esibirti! >>

Blaine lo guardò con esguardo perplesso.

<< Pianoforte viola?! >>

Oh, già! La famosa storia dei pianoforti disseminati in tutta la scuola, che costringono tutti i membri delle Nuove Direzioni a cantare quando li incontrano sul loro cammino.

Beh, infondo perchè no?! Blaine aveva bisogno di farsi notare, e quella era senza dubbio l'occasione migliore!

<< Su, andiamo! >> esclamò allegramente Kurt, afferrando Blaine per un braccio e trascinandolo via << Dobbiamo dire a Rachel che ti sei trasferito qui e tu devi fare la tua audizione! >>

Blaine non ebbe il tempo di replicare e prima ancora che riuscisse ad accorgersene, Kurt aveva già radunato tutti i ragazzi del Glee in cortile, assieme ai loro amici musicisti che accompagnavano abitualmente tutte le loro performance. Fortunatamente il pezzo che aveva scelto per l'audizione - "It's not unusual" di Tom Jones - era un brano molto conosciuto e fu abbastanza facile per loro riuscire a suonarlo.

La performance di Blaine fu a dir poco mozzafiato.

Ovviamente il ragazzo si era preparato molto, ci teneva davvero tanto a fare una bella figura con i ragazzi della Nuove Direzioni; e a quanto pare ci riuscì, anche se dall'espressione di Finn non sembrava esattamente che tutti fossero rimasti affascinati dalla sua esibizione.

Ma Blaine - in ogni caso- non se ne accorse, fin troppo impegnato a cantare e ballare con il massimo dell'entusiamo, mentre Santana ( la ragazza ispanica del Glee Club) e alcune ragazze della squadra delle Cheerleader si univano a lui in un balletto improvvisato.

Alla fine della canzone l'intero cortile scoppiò in un applauso fragoroso, e sarebbe andato tutto per il meglio se all'improvviso il pianoforte viola che si trovava nel bel mezzo del cortile non fosse andato a fuoco.

Già, a fuoco. Come diavolo era successo?!

Blaine rimase letteralmente a bocca aperta, così come tutto il resto dei ragazzi presenti in quel cortile.

<< E'... è stata colpa mia? >> domandò Blaine nervosamente, avvicinandosi a Kurt.

Il controtenore fece una smorfia.

<< Certo che no, scemo. >> rispose, con aria totalmente sconvolta << Anche se non capisco come sia accaduto. >>

Blaine allargò le braccia e fece spallucce.

<< Beh, comunque non preoccuparti. >> gli disse poi Kurt, sorridendogli e mettendogli una mano sulla spalla  < Sei stato grandioso e sono lieto di informarti che sei entrato ufficialmente a far parte delle Nuove Direzioni. >>

Blaine rise.

<< Beh, ma il Professor Shuester non ha ancora detto la sua. >> replicò Blaine.

<< Oh, andiamo! >> ribattè Kurt, ridendo a sua volta << E' ovvio che entrerai nel Glee, Blaine! Sei stratosferico! >>

Blaine arrossì e sorrise compiaciuto.

<< E poi.. >> aggiunse Kurt sottovoce, avvicinandosi un po' di più << Sei il mio ragazzo; e il ragazzo di Kurt Hummel non può non entrare nelle Nuove Direzioni! >>

Blaine abbozzò un sorriso.

Non era esattamente ciò che desiderava, ma decise che per il momento poteva farselo bastare; infondo era appena arrivato, non poteva certo pretendere che tutti quanti lo accogliessero a braccia aperte ed apprezzassero da subito il suo talento e la sua individualità.

Ma aveva pazienza.

Prima o poi ce l'avrebbe fatta, presto avrebbero capito tutti che Blaine Anderson non era solamente il ragazzo di Kurt Hummel, ma una persona a parte, con un cuore e una sua personalità.

<< Blaine, andiamo? >> domandò improvvisamente Kurt, distogliendolo dai suoi pensieri << Devo farti vedere un po' la scuola e poi dobbiamo trovare il professor Shuester e dirgli che abbiamo un nuovo membro per il Gle Club! sarà felicissimo, abbiamo talmente bisogno di nuove reclute! >>

Trascinò via Blaine, continuando a parlare ininterrottamente e ripetendogli continuamente quanto fosse felice di averlo a scuola con sè.

E Blaine, naturalmente, si dimenticò di tutto il resto.

Non gli importava del Glee Club, dei compagni di scuola che avrebbero potuto tirargli una granitata in faccia da un momento all'altro, di suo padre che non gli parlava e di sua madre che continuava ad opprimerlo e ad asfissiarlo.

Aveva Kurt, e quello gli bastava.

Sarebbe potuta accadere qualsiasi cosa, a Blaine non sarebbe mai importato, fintanto che Kurt sarebbe rimasto assieme a lui e avesse continuato a stringere la sua mano come stava facendo in quel momento.
 


*
 


Entrare nel Glee Club era stato facile, ma farsi accettare completamente da tutti i membri non lo era stato altrettanto; Kurt naturalmente era entusiasta del fatto che Blaine ne facesse parte e anche le ragazze ne erano molto contente.

I ragazzi sembravano non esserne troppo toccati e Finn, in particolare, si era dimostrato davvero sgarbato nei suoi confronti; aveva addirittura fatto una spiacevole battuta sul fatto che ormai Blaine non si trovava più nei Warblers e che a nessuno di loro piaceva dondolare sullo sfondo e fare i coretti.

Cosa strana, detta da uno che si beccava praticamente tutti gli assoli da ben due anni.

<< E' semplicemente geloso. >> gli aveva detto Kurt per tranquillizzarlo << Credo che si senta minacciato dalla tua voce e dal tuo carisma! Ma non preoccuparti, gli passerà; e tu ti ambienterai molto presto, te lo assicuro. >>

Di fronte a quella frase, a Blaine era quasi venuto da sorridere; gli sembrava quasi di essere ritornati ai tempi in cui Kurt si era trasferito alla Dalton e ancora non riusciva a sentirsi perfettamente a suo agio.

Solo che adesso c'era Blaine al posto di Kurt e loro due stavano assieme; in un certo senso, Blaine sperava che sarebbe stato molto più facile.

<< Ok ragazzi, siamo tutti pronti per il numero?! >>

I ragazzi scattarono in piedi dalle loro poltroncine in auditorium; erano le seconde prove del Glee Club a cui partecipava Blaine e le Nuove Direzioni avevano preparato un interessante arrangiamento del brano " You can't stop the beat", dal musical "Hairspray".

Kurt e Blaine si scambiarono uno sguardo complice.

<< Andrai alla grande. >> disse Kurt dolcemente, facendo l'occhiolino << Rilassati. >>

Blaine fece segno di sì con la testa e, sebbene un po' nervosamente, salì sul palco assieme ai suoi compagni per la loro esibizione.

E fu davvero fantastico.
 
 
Ever since this old world began 
A woman found out if she shook it
She could shake up a man 
And so i'm gonna shake and shimmy it 
The best that i can today
 
'Cause you cant stop 
The motion of the ocean 
Or the sun in the sky 
You can wonder if you wanna 
But i never ask why
And if you try to hold me down 
I'm gonna spit in your eye and say 
That you cant stop the beat!
*
You can't stop today
As it comes speeding down the track
Child, yesterday is hist'ry
And it's never coming back
'Cause tomorrow is a brand new day
And it don't know white from black
'Cause the world keeps spinning
'Round and 'round 
And my heart's keeping time 
To the speed of sound 
I was lost til i heard the drums 
Then i found my way 
'Cause you cant stop the beat
*
Ever since we first saw the light 
A man and woman liked to shake it
On a saturday night 
And so i'm gonna shake and shimmy it 
With all my might today
'Cause you can't stop 
The motion of the ocean 
Or the rain from above 
They can try to stop ths paradise
We're dreaming of 
But you cannot stop the rhythm
Of two hearts in love to stay 
You can't stop the beat!
You can't stop the beat!
You can't stop the beat!
 
 
Alla fine dell'esibizione, il professor Shuester scoppiò in un applauso fragoroso, urlando a squarciagola: << Ottimo lavoro, ragazzi! >> 

I ragazzi risero e si misero ad applaudire a loro volta; Kurt e Blaine, seduti su uno dei piani viola posizionati sul palco, si guardarono e si sorrisero dolcemente.

<< Beh. >> disse Kurt con voce morbida << Direi che ce la siamo cavata davvero alla grande! >>

Blaine sorrise maggiormente e fece segno di sì con la testa.

<< Credi che io sia alla vostra altezza? >> domandò, con una punta di incertezza.

Kurt si morse un labbro e guardò Blaine con adorazione.

<< Direi proprio di sì. >> rispose dolcemente << Assolutamente. >>

Blaine sospirò beatamente e posò la mano sopra quella di Kurt; sì, era tutto assolutamente perfetto: aveva il suo ragazzo, si sarebbe presto fatto dei nuovi amici e stava finalmente per diventare di nuovo padrone della sua vita.

<< Credi che le cose potrebbero andare meglio di così? >> 

Kurt intrecciò le dita con le sue e Blaine fece un secondo beato sospiro.

No.

Decisamente le cose non potevano andare meglio di così.





N.d.A: Allora, vi chiedo innanziutto scusa per aver postato tanto tardi! Prometto che il prossimo capitolo arriverà prima, purtroppo in questi giorni l'ispirazione era morta a causa degli orribili spoiler su Blaine. Esattamente, sono DEVASTATA dall'idea di Blaine junior, sia perchè non è coerente con la secoda stagione, sia perchè mi sballa tutta la fan fiction!!!  >.<

Vi devo chiedere scusa in partenza, perchè certamente troverete delle incongruenze fra questa fan fiction e la precedente, ma la colpa non è mia; se i RIB non avessero passato una stagione a farci credere che anche Blaine sarebbe stato senior con Kurt, questo non sarebbe successo!

Mi scoccia anche il fatto che nel prologo avevo parlato di New York, cosa che dovrò rimangiarmi perchè, hey, Blaine non si diplomerà con Kurt! >.<
Non fatemi dire nulla o impazzisco!!! >:<

Ah, vi chiederete perchè non ho voluto lasciare Wes e David.; diciamo che per me esiste una cosa chiamata CONTINUITà, e avendoli messi nella scorsa fan fiction al 4 anni, dovevano essersi già diplomati (CAPITO RIB?? CONTINUITà!!!).

Che altro dire.... questa è un po' l'idea che mi sono fatta del primo episodio...non ho apprezzato il trasferimento frettoloso di Blaine, per cui spero che questa mia versione gli renda un po' più giustizia! 

Ah, una cosa; avrete notato che ho evidenziato due versi nella canzone...beh, guardate questo video e andate al minuto 2.16 (scusate la pessima qualità audio): http://www.youtube.com/watch?v=BKir9QrmxcM&feature=related ... POSSO DIRLO? Non è una coincidenza.. u.,u

Bacioni!!! <3
  
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: Little_Lotte