INTRO: Il giorno dopo la tempesta...
Ciao...
Chiedo umilmente perdono per il mostruoso ritardo con cui posto il decimo
capitolo e vi auguro buona lettura!
CAPITOLO 10
Si risvegliarono entrambi all’alba accarezzati dai raggi solari che filtravano
dalla finestra, mentre erano ancora abbracciati l’uno all’altra.
“Kagome… come ti senti… hai dormito bene?” chiese Inuyasha dolcemente.
“Buongiorno Inuyasha… sto benissimo… grazie!” rispose lei sorridendogli.
Rimasero a cullarsi reciprocamente per qualche tempo, finchè lui non le pose una
domanda riguardo un argomento su cui aveva riflettuto a lungo prima di
addormentarsi: “Come ti comporterai con le tue amiche adesso?”
Nel sentire quelle parole la ragazza si irrigidì per qualche istante, ma poi
rispose con tono amareggiato: “Non lo so…anche se sono le mie migliori amiche,
quello che hanno fatto… penso sia imperdonabile…”
“Io credo che dovresti perdonarle invece.” disse l’hanyou lasciando parecchio
stupita la ragazza “In fondo le capisco…”
“Inuyasha… ma…” La risposta di Kagome venne interrotta da Inuyasha, che era
intenzionato a finire di esporre il suo pensiero, prima di concederle una
replica.
“Vedi Kagome… secondo me, lo hanno fatto solo perché tengono a te… del resto tu
hai raccontato loro solo i momenti difficili del nostro rapporto…” Si fermò un
istante a sorridere alla giovane per rassicurarla sul fatto che non se l’era
presa per quella faccenda, proseguendo poi il suo ragionamento: “Devono aver
pensato che io ti facessi solo soffrire… mentre con la sua apparente gentilezza,
Hojo sembrava più adatto a te… ed è per questo che hanno organizzato
un’occasione per lui di dichiararsi: volevano darti una alternativa… senza
rendersi conto che potevano farti soffrire…” e dopo un’altra breve pausa
riprese: “In fin dei io le capisco… perché mi sono trovato anche io nella stessa
situazione… quando ti ributtai nel pozzo dopo il secondo scontro con Sesshomaru…
volevo proteggerti a tutti i costi, ma nel farlo non ho tenuto conto di quello
che volevi realmente tu, facendoti soffrire per questo…”
“Inuyasha… io…” Kagome, commossa, si rese conto che il mezzo demone stava
cercando di darle le motivazioni per non gettare al vento l’amicizia con le tre
compagne.
“Pensaci Kagome… ok? Per quel che mi riguarda, ho piena fiducia nel fatto che
prenderai la decisione migliore.” le sussurrò stringendola a se con nuovo
vigore.
La ragazza infine si alzò e si preparò per uscire, lasciando solo Inuyasha, che
pur mascherandolo molto bene, era assai preoccupato per come Kagome avrebbe
potuto affrontare le amiche.
Kagome arrivò a scuola in perfetto orario, entrò in classe in tutta fretta,
facendo giusto in tempo a sedersi e tirare fuori i libri prima dell’inizio della
lezione.
Durante la pausa pranzo le tre compagne le si avvicinarono con aria afflitta.
Eri si fece coraggio e le chiese:“Kagome… potremmo parlarti?”
Inaspettatamente Kagome si girò tranquilla rispondendo con tono garbato: “Certo
ragazze… andiamo sul tetto però, così staremo meglio…”
Una volta in cima all’edificio, Kagome si sedette a terra appoggiando la schiena
contro il parapetto e disse con calma: “Di cosa volevate parlarmi?”
Questa volta fu Yuka a prendere la parola dando voce al pensiero di tutte e tre:
“Noi volevamo scusarci per quello che abbiamo fatto… Lo abbiamo fatto in buona
fede, ma ci rendiamo conto che è stato un gesto stupido, che ha portato a delle
conseguenze che andavano ben oltre quello che avevamo pensato… ti prego Kagome
perdonaci!!”
La ragazza rimase ferma a pensare un attimo fissando il pavimento, ma poi alzò
lo sguardo verso le amiche e disse con voce pacata: “Inuyasha aveva proprio
ragione…” lasciando il trio un po’ sconcertato, pensando che il ragazzo avesse
aizzato il dolore della ragazza nei loro confronti, ma il seguito del discorso
di lei le lasciò stupefatte: “Vedete… lui mi ha detto che vi dovevo perdonare,
perché quello che avevate fatto, pur sbagliando, lo avevate fatto per me… e che
sicuramente eravate pentite…” e alzandosi abbracciò le tre ragazze aggiungendo
tra le lacrime: “Voi siete le mie amiche… come potrei non perdonarvi… vi voglio
bene ragazze…”
Eri, Yuka e Ayumi scoppiarono a piangere a loro volta stringendo l’amica,
giurandosi ancora una volta eterna amicizia.
In breve era tornata la più completa armonia tra le quattro compagne e durante
la giornata colsero ogni momento per ridere, scherzare o aiutarsi l’un l’altra e
quando le lezioni finirono, si diressero in gruppo verso il cancello principale
dove una persona le stava aspettando, turbando per un momento l’allegria che
regnava.
“Higurashi…” disse Hojo con voce incerta per attirare l’attenzione di Kagome
“Che vuoi Hojo… non pensi di aver fatto già abbas…” Sbottò Eri mettendosi,
insieme a Yuka e Ayumi, tra lui e l’amica, venendo però fermata da quest’ultima
che con voce gentile le sussurrò: “No Eri… lascialo parlare… è giusto dare anche
a lui una possibilità”
Nel sentire quelle parole il ragazzo si gettò a terra in ginocchio e con aria
sofferente espose il suo pensiero: “Higurashi… sono qui per chiedere il tuo
perdono… io… io non so cosa mi sia successo in quel momento…io non volevo farti
del male… io non potrei mai…” il ragazzo si fermò mentre il suo volto veniva
bagnato dalle lacrime.
Kagome superò le amiche e si piegò affianco al ragazzo sorridendo dolcemente e
cercando di consolarlo: “Lo so… Hojo… lo so… dimentichiamo quello che è
successo… e cerchiamo di essere buoni amici”
Il ragazzo non potè far altro che rispondere con un sorriso, ma subito venne
gelato da un pensiero che non seppe trattenere per sé: “Il tuo ragazzo però non
credo sarà molto soddisfatto di questa tua idea… visto che mi ha minacciato di
uccidermi se mi fossi avvicinato a te…”
Kagome lo rassicurò subito: “Non ti preoccupare per lui… in quel momento era
furioso… e tu dovresti capirlo…” chiudendo con un sorriso l’affermazione, per
poi riprendere subito dopo: “Parlerò con lui e sono sicura che non avrà nulla da
obbiettare”
Nel sentire quelle parole Hojo si illuminò e dopo essersi alzato e aver
ringraziato la ragazza corse via felice.
“[Non credo sarà tanto facile convincere Inuyasha a non ammazzarlo… ma in
qualche modo farò…]” pensò Kagome mentre tornava a casa dopo aver salutato le
tre amiche.
La ragazza rientrò a casa, salutò tutti e si diresse in camera sua pronta ad
affrontare il discorso con l’hanyou, che però non si trovava lì, come lei si
sarebbe aspettata, bensì nel cortile dietro al tempio principale intento ad
allenarsi con Tessaiga, nella speranza di riuscire a farla alleggerire.
La ragazza lo raggiunse in breve tempo, ma per non disturbarlo rimase nascosta
in un angolo a osservarlo, finchè una voce non la chiamò: “Kagome… cosa fai lì
dietro… vieni fuori…” Il mezzo demone aveva avvertito quasi istantaneamente il
profumo di lei, ma aveva aspettato a chiamarla, non capendo cosa stesse facendo.
“Ciao… Inuyasha…” rispose lei con tono incerto uscendo dal suo nascondiglio e
avvicinandosi a lui.
“Beh??” fece lui per ribadire la domanda appena postale.
“Ecco… non volevo disturbarti… sembravi così concentrato…”
“Che stupida!” ribatte con tono quasi seccato, provocando l’ira di lei: “Cosa
sarei io!?!?” che venne però subito placata dalle nuove parole di lui: “Quando
lo capirai… che la tua presenza non è mai un fastidio per me, ma solo una
gioia…” disse con tono gentile Inuyasha, voltando le spalle a Kagome che non
potè fare a meno di avvicinarsi a lui poggiando la testa sulla sua schiena e
abbracciandolo in vita, dando al ragazzo l’impressione di una scossa che gli
percorresse l’intero corpo, che si trasformò poi in una piacevolissima
sensazione di calore.
“Inuyasha… devo parlarti di una cosuccia… ma devi promettermi che non ti
arrabbierai…”
Il ragazzo tuttavia non rispose all’affermazione di lei, che non capendo cosa
succedesse cercò di richiamare la sua attenzione: “Inuyasha… c’è qualcosa che
non va?” disse con una vena di preoccupazione nella voce.
Inuyasha rispose dopo poco: “Anche io ti devo dire una cosa Kagome… ma inizia
pure tu…”
Il mezzo demone aveva un aria tesa e un espressione assai seria gli era dipinta
sul volto, cosa che fece preoccupare molto Kagome, che quasi si stava
dimenticando del perché era andata a cercarlo.
“Allora? Che volevi dirmi” chiese lui lasciando trasparire una certa impazienza,
scuotendo la ragazza che si era per un attimo persa in alcuni brutti pensieri.
“Volevo dirti che ho fatto pace con le mie amiche…” iniziò lei, mentre si
sedevano a terra, pensando di dare prima le buone notizie per addolcire la
pillola, ottenendo infatti un sorriso dal ragazzo visibilmente soddisfatto per
quella novità.
“C’è dell’altro…” riprese subito lei con tono meno allegro del precedente:
“Mentre stavamo uscendo da scuola si è presentato Hojo…”
Kagome venne interrotta dal ruggito Inuyasha: “COSAAAAA???”
Kagome si affrettò a riprendere il discorso nel tentativo di calmare l’hanyou,
visibilmente imbestialito da quell’annuncio: “No, no… calmati… non è come credi…
è venuto a porgermi le sue scuse… ha detto che era mortificato e non sapeva cosa
gli fosse preso… mi ha chiesto di perdonarlo”
“Spero che tu abbia rifiutato…” intervenne Inuyasha ancora assai irritato.
“No… gli ho detto che lo perdonavo… e che mi avrebbe fatto piacere rimanessimo
amici…”
L’hanyou era diventato viola sentendo quelle parole e subito esplose: “Dopo
quello che ti ha fatto… non posso crederci… ti è dato di volta il cervello!!!”
Il suo volto indemoniato cozzava vistosamente con l’espressione tranquilla di
Kagome, che riprese la parola con tono dolce: “In fin dei conti tu dovresti
comprenderlo Inuyasha… in questo momento ti stai comportando come lui, anche se
poi lui ha esagerato…”
Nel sentire quell’affermazione Inuyasha rimase pietrificato “[Io mi sto
comportando come quello sgorbio… possibile… ma io voglio solo protegger… la…]”
Il mezzo demone si ricordò di quanto aveva detto quella mattina alla ragazza
sulle sue amiche e si rese conto di quello che intendeva dirgli lei, spegnendo
in pochi istanti la sua collera. “Scusami Kagome… hai ragione tu… mi sto
comportando da stupido… se credi che rimanergli amica sia la cosa giusta… io non
interferirò…” le confessò lui con aria un po’afflitta, tenendo la testa bassa,
venendo perciò, preso di sorpresa quando la ragazza gli si gettò con le braccia
al collo sussurrandogli dolcemente: “Non puoi essere un stupido… perché a me gli
stupidi non piacciono…”
“Kagome… ti amo…” le sussurrò prima di baciarla dolcemente.
Ringrazio Lalla86, Kagome93, Luchia nanami e Mlle Nihal per i commenti!! GRASSIE MILLE!!
Ragnarok79