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Autore: Ragnarok79    09/06/2006    3 recensioni
I nostri amici tornano al villaggio di Musashi dopo aver affrontato il demone farfalla (ep 52) ma...
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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INTRO

INTRO: Il giorno dopo la tempesta...

Ciao...

Chiedo umilmente perdono per il mostruoso ritardo con cui posto il decimo capitolo e vi auguro buona lettura!

CAPITOLO 10

Si risvegliarono entrambi all’alba accarezzati dai raggi solari che filtravano dalla finestra, mentre erano ancora abbracciati l’uno all’altra.
“Kagome… come ti senti… hai dormito bene?” chiese Inuyasha dolcemente.
“Buongiorno Inuyasha… sto benissimo… grazie!” rispose lei sorridendogli.
Rimasero a cullarsi reciprocamente per qualche tempo, finchè lui non le pose una domanda riguardo un argomento su cui aveva riflettuto a lungo prima di addormentarsi: “Come ti comporterai con le tue amiche adesso?”
Nel sentire quelle parole la ragazza si irrigidì per qualche istante, ma poi rispose con tono amareggiato: “Non lo so…anche se sono le mie migliori amiche, quello che hanno fatto… penso sia imperdonabile…”
“Io credo che dovresti perdonarle invece.” disse l’hanyou lasciando parecchio stupita la ragazza “In fondo le capisco…”
“Inuyasha… ma…” La risposta di Kagome venne interrotta da Inuyasha, che era intenzionato a finire di esporre il suo pensiero, prima di concederle una replica.
“Vedi Kagome… secondo me, lo hanno fatto solo perché tengono a te… del resto tu hai raccontato loro solo i momenti difficili del nostro rapporto…” Si fermò un istante a sorridere alla giovane per rassicurarla sul fatto che non se l’era presa per quella faccenda, proseguendo poi il suo ragionamento: “Devono aver pensato che io ti facessi solo soffrire… mentre con la sua apparente gentilezza, Hojo sembrava più adatto a te… ed è per questo che hanno organizzato un’occasione per lui di dichiararsi: volevano darti una alternativa… senza rendersi conto che potevano farti soffrire…” e dopo un’altra breve pausa riprese: “In fin dei io le capisco… perché mi sono trovato anche io nella stessa situazione… quando ti ributtai nel pozzo dopo il secondo scontro con Sesshomaru… volevo proteggerti a tutti i costi, ma nel farlo non ho tenuto conto di quello che volevi realmente tu, facendoti soffrire per questo…”
“Inuyasha… io…” Kagome, commossa, si rese conto che il mezzo demone stava cercando di darle le motivazioni per non gettare al vento l’amicizia con le tre compagne.
“Pensaci Kagome… ok? Per quel che mi riguarda, ho piena fiducia nel fatto che prenderai la decisione migliore.” le sussurrò stringendola a se con nuovo vigore.
La ragazza infine si alzò e si preparò per uscire, lasciando solo Inuyasha, che pur mascherandolo molto bene, era assai preoccupato per come Kagome avrebbe potuto affrontare le amiche.
Kagome arrivò a scuola in perfetto orario, entrò in classe in tutta fretta, facendo giusto in tempo a sedersi e tirare fuori i libri prima dell’inizio della lezione.

Durante la pausa pranzo le tre compagne le si avvicinarono con aria afflitta. Eri si fece coraggio e le chiese:“Kagome… potremmo parlarti?”
Inaspettatamente Kagome si girò tranquilla rispondendo con tono garbato: “Certo ragazze… andiamo sul tetto però, così staremo meglio…”

Una volta in cima all’edificio, Kagome si sedette a terra appoggiando la schiena contro il parapetto e disse con calma: “Di cosa volevate parlarmi?”
Questa volta fu Yuka a prendere la parola dando voce al pensiero di tutte e tre: “Noi volevamo scusarci per quello che abbiamo fatto… Lo abbiamo fatto in buona fede, ma ci rendiamo conto che è stato un gesto stupido, che ha portato a delle conseguenze che andavano ben oltre quello che avevamo pensato… ti prego Kagome perdonaci!!”
La ragazza rimase ferma a pensare un attimo fissando il pavimento, ma poi alzò lo sguardo verso le amiche e disse con voce pacata: “Inuyasha aveva proprio ragione…” lasciando il trio un po’ sconcertato, pensando che il ragazzo avesse aizzato il dolore della ragazza nei loro confronti, ma il seguito del discorso di lei le lasciò stupefatte: “Vedete… lui mi ha detto che vi dovevo perdonare, perché quello che avevate fatto, pur sbagliando, lo avevate fatto per me… e che sicuramente eravate pentite…” e alzandosi abbracciò le tre ragazze aggiungendo tra le lacrime: “Voi siete le mie amiche… come potrei non perdonarvi… vi voglio bene ragazze…”
Eri, Yuka e Ayumi scoppiarono a piangere a loro volta stringendo l’amica, giurandosi ancora una volta eterna amicizia.
In breve era tornata la più completa armonia tra le quattro compagne e durante la giornata colsero ogni momento per ridere, scherzare o aiutarsi l’un l’altra e quando le lezioni finirono, si diressero in gruppo verso il cancello principale dove una persona le stava aspettando, turbando per un momento l’allegria che regnava.
“Higurashi…” disse Hojo con voce incerta per attirare l’attenzione di Kagome
“Che vuoi Hojo… non pensi di aver fatto già abbas…” Sbottò Eri mettendosi, insieme a Yuka e Ayumi, tra lui e l’amica, venendo però fermata da quest’ultima che con voce gentile le sussurrò: “No Eri… lascialo parlare… è giusto dare anche a lui una possibilità”
Nel sentire quelle parole il ragazzo si gettò a terra in ginocchio e con aria sofferente espose il suo pensiero: “Higurashi… sono qui per chiedere il tuo perdono… io… io non so cosa mi sia successo in quel momento…io non volevo farti del male… io non potrei mai…” il ragazzo si fermò mentre il suo volto veniva bagnato dalle lacrime.
Kagome superò le amiche e si piegò affianco al ragazzo sorridendo dolcemente e cercando di consolarlo: “Lo so… Hojo… lo so… dimentichiamo quello che è successo… e cerchiamo di essere buoni amici”
Il ragazzo non potè far altro che rispondere con un sorriso, ma subito venne gelato da un pensiero che non seppe trattenere per sé: “Il tuo ragazzo però non credo sarà molto soddisfatto di questa tua idea… visto che mi ha minacciato di uccidermi se mi fossi avvicinato a te…”
Kagome lo rassicurò subito: “Non ti preoccupare per lui… in quel momento era furioso… e tu dovresti capirlo…” chiudendo con un sorriso l’affermazione, per poi riprendere subito dopo: “Parlerò con lui e sono sicura che non avrà nulla da obbiettare”
Nel sentire quelle parole Hojo si illuminò e dopo essersi alzato e aver ringraziato la ragazza corse via felice.
“[Non credo sarà tanto facile convincere Inuyasha a non ammazzarlo… ma in qualche modo farò…]” pensò Kagome mentre tornava a casa dopo aver salutato le tre amiche.
La ragazza rientrò a casa, salutò tutti e si diresse in camera sua pronta ad affrontare il discorso con l’hanyou, che però non si trovava lì, come lei si sarebbe aspettata, bensì nel cortile dietro al tempio principale intento ad allenarsi con Tessaiga, nella speranza di riuscire a farla alleggerire.
La ragazza lo raggiunse in breve tempo, ma per non disturbarlo rimase nascosta in un angolo a osservarlo, finchè una voce non la chiamò: “Kagome… cosa fai lì dietro… vieni fuori…” Il mezzo demone aveva avvertito quasi istantaneamente il profumo di lei, ma aveva aspettato a chiamarla, non capendo cosa stesse facendo.
“Ciao… Inuyasha…” rispose lei con tono incerto uscendo dal suo nascondiglio e avvicinandosi a lui.
“Beh??” fece lui per ribadire la domanda appena postale.
“Ecco… non volevo disturbarti… sembravi così concentrato…”
“Che stupida!” ribatte con tono quasi seccato, provocando l’ira di lei: “Cosa sarei io!?!?” che venne però subito placata dalle nuove parole di lui: “Quando lo capirai… che la tua presenza non è mai un fastidio per me, ma solo una gioia…” disse con tono gentile Inuyasha, voltando le spalle a Kagome che non potè fare a meno di avvicinarsi a lui poggiando la testa sulla sua schiena e abbracciandolo in vita, dando al ragazzo l’impressione di una scossa che gli percorresse l’intero corpo, che si trasformò poi in una piacevolissima sensazione di calore.
“Inuyasha… devo parlarti di una cosuccia… ma devi promettermi che non ti arrabbierai…”
Il ragazzo tuttavia non rispose all’affermazione di lei, che non capendo cosa succedesse cercò di richiamare la sua attenzione: “Inuyasha… c’è qualcosa che non va?” disse con una vena di preoccupazione nella voce.
Inuyasha rispose dopo poco: “Anche io ti devo dire una cosa Kagome… ma inizia pure tu…”
Il mezzo demone aveva un aria tesa e un espressione assai seria gli era dipinta sul volto, cosa che fece preoccupare molto Kagome, che quasi si stava dimenticando del perché era andata a cercarlo.
“Allora? Che volevi dirmi” chiese lui lasciando trasparire una certa impazienza, scuotendo la ragazza che si era per un attimo persa in alcuni brutti pensieri.
“Volevo dirti che ho fatto pace con le mie amiche…” iniziò lei, mentre si sedevano a terra, pensando di dare prima le buone notizie per addolcire la pillola, ottenendo infatti un sorriso dal ragazzo visibilmente soddisfatto per quella novità.
“C’è dell’altro…” riprese subito lei con tono meno allegro del precedente: “Mentre stavamo uscendo da scuola si è presentato Hojo…”
Kagome venne interrotta dal ruggito Inuyasha: “COSAAAAA???”
Kagome si affrettò a riprendere il discorso nel tentativo di calmare l’hanyou, visibilmente imbestialito da quell’annuncio: “No, no… calmati… non è come credi… è venuto a porgermi le sue scuse… ha detto che era mortificato e non sapeva cosa gli fosse preso… mi ha chiesto di perdonarlo”
“Spero che tu abbia rifiutato…” intervenne Inuyasha ancora assai irritato.
“No… gli ho detto che lo perdonavo… e che mi avrebbe fatto piacere rimanessimo amici…”
L’hanyou era diventato viola sentendo quelle parole e subito esplose: “Dopo quello che ti ha fatto… non posso crederci… ti è dato di volta il cervello!!!”
Il suo volto indemoniato cozzava vistosamente con l’espressione tranquilla di Kagome, che riprese la parola con tono dolce: “In fin dei conti tu dovresti comprenderlo Inuyasha… in questo momento ti stai comportando come lui, anche se poi lui ha esagerato…”
Nel sentire quell’affermazione Inuyasha rimase pietrificato “[Io mi sto comportando come quello sgorbio… possibile… ma io voglio solo protegger… la…]” Il mezzo demone si ricordò di quanto aveva detto quella mattina alla ragazza sulle sue amiche e si rese conto di quello che intendeva dirgli lei, spegnendo in pochi istanti la sua collera. “Scusami Kagome… hai ragione tu… mi sto comportando da stupido… se credi che rimanergli amica sia la cosa giusta… io non interferirò…” le confessò lui con aria un po’afflitta, tenendo la testa bassa, venendo perciò, preso di sorpresa quando la ragazza gli si gettò con le braccia al collo sussurrandogli dolcemente: “Non puoi essere un stupido… perché a me gli stupidi non piacciono…”
“Kagome… ti amo…” le sussurrò prima di baciarla dolcemente.


Ringrazio Lalla86, Kagome93, Luchia nanami e Mlle Nihal per i commenti!! GRASSIE MILLE!!

Ragnarok79

  
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