A Naruto non piaceva essere sfruttato dal Teme.
Per niente.
Ma tutte le volte finiva sempre allo stesso modo: loro due, stremati e sudati, accasciati sul pavimento freddo che ti appiccica la pelle. Dopo qualche minuto di placido silenzio interrotto solo dall’affanno dei due, Sasuke si voltava verso di lui e gli sorrideva stringendogli la mano.
Allora Naruto sorrideva a sua volta e portava la mano di Sasuke alla sua guancia per sentire quant’era calda, quanto bene lo facesse stare. Poi però Sasuke si rivestiva e se ne andava lasciandolo solo a piangere, aggomitolato sul lenzuolo aggrinzito del letto.
-Io vado, amore, resta in serbo per me.
Lo liquidava sempre così.
Eppure anche ora Naruto stava aspettando che Sasuke lo venisse a prendere sotto casa sulla sua moto.
Una citofonata e Naruto arrossisce chiudendosi la porta di casa alle spalle. Scende giù, Sasuke lo prende in vita e poggia le sue labbra su quelle del biondo per poi sussurrargli in un orecchio:- Mi sei mancato.
Lui era il duro, Naruto il debole. Nonostante lo facesse soffrire in una maniera indescrivibile, lasciandolo solo come un cane tutto il tempo, in quei baci Naruto trovava tutta la forza perduta. E vedere che il suo unico amore lo aspettava appoggiato alla moto, con il casco in mano, con quella sua solita espressione beffarda e impertinente, quello sguardo che dice tutto, che lo rendeva impotente, lo rassicurava.
-Mi sono dimenticato il tuo casco, reggiti forte- dice Sasuke montando a cavalcioni sulla sella della moto.
Naruto un po’ incerto sale dietro e ancora prima di partire si avvinghia al busto del Teme, che sorride nel sentire le sue mani calde stringerlo così forte, come a fargli capire quanto ci teneva a lui.
-Hei, sei al sicuro con me, puoi anche stringermi di meno!- ride Sasuke mentre fanno l’autostrada.
- S-Scusami- risponde timidamente Naruto allentando la presa.
Poi arrivano sul posto: un prato verde con alcune margherite che ricopre la cima di una scogliera a picco sul mare. Sasuke prende per mano Naruto e lo trascina a sedere in cima. Poi gli mette un braccio attorno al collo e il biondo si abbandona sul suo petto.