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Autore: Lucylu    01/10/2011    3 recensioni
Nuovo capitolo!(dal terzo capitolo)
Non sapeva perché, ma l’eventualità che Mitsui stesse col do'aho gli dava fastidio. Hanamichi diceva di amarlo eppure, dopo poco tempo, si era già trovato un altro ragazzo...
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai, Slash, Yaoi | Personaggi: Hanamichi Sakuragi, Kaede Rukawa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prima di lasciarvi alla lettura vi avverto subito che  i personaggi sono OCC.
Chiedo inoltre scusa per l'immenso ritardo con il quale continuo questo storia, in realtà avevo già pronti due capitoli, ma ho atteso tanto perchè dovevo prima scrivere il finale... sì, ora è tutta terminata e spero vi piaccia.^^
Un bacio

DISCLAIMERS: I personaggi non sono miei ma del mitico papino Inoue che ogni tanto me li presta per divertirmi un pochino. La canzone "Buongiorno Bell'anima" è di Biagio Antonacci e degli aventi diritto.

DEDICHE:  La dedico con tutto il mio cuore a voi ragazze che avete commentato questa storia, che con le vostre parole avete scaturito in me tanta gioai e idee. Quindi è tutta per divinakanza, Spieluhr, bichan, Gojyina, lua, e Necrolay. Grazie ancora. 

NOTE: Meno due capitoli e poi anche questa piccola long-fic terminerà, spero che restiate con me fino alla fine. un bacio lucylu
 
BUONGIORNO BELL'ANIMA
 
di Lucy
 
La porta lentamente si chiuse non producendo nessun rumore,  adagio i piedi si mossero verso la scalinata e iniziarono a scenderla. I passi non producevano nessun suono poiché indossavano delle pantofole di spugna, lasciando al loro proprietario il tempo di ascoltare una voce cantare bassa una canzoncina stupida, eppure a lui, Kaede Rukawa, nulla sembrava così bello come in quel momento.
Due giorni  prima si era ammalato e per sua sfortuna i genitori erano in viaggio per lavoro, era rimasto solo a doversi occupare della casa e in più ci si era messa quell'influenza che l'aveva relegato a letto per ben due giorni, ma niente gli era sembra più bello di quelle quarantott’ore.
Si avvicinò alla porta della cucina e i suoi occhi videro un ragazzo muscoloso con indosso il grembiule rosa della madre, i capelli color del fuoco  tenuti da un piccolo elastico alla nuca, la schiena lievemente incurvata a riscaldare qualcosa sui fornelli e sul tavolo un vassoio e due tazze verdi.
Gli occhi azzurri scintillarono a quella vista: gli stava preparando la colazione, un dolce calore gli avvolse il cuore e senza accorgersi sussurrò: "Do'aho..."
Il ragazzo, non aspettandosi quella frase, emise un grido dallo spavento e si voltò furibondo verso l'intruso, un pugno stretto attorno a una presina mentre l'altra mano era appoggiata al cuore.
"Kitsune!" disse scorbutico Hanamichi fulminando il malato che di tale in quell'attimo non aveva assolutamente nulla. Rukawa stava appoggiato allo stipite della porta, la maglia leggera del pigiama avvolgeva con cura il torace scolpito e le spalle larghe mentre i pantaloni scendevano languidi  sulle forme da lui desiderate.
"Respira, do'aho..." fece malizioso Kaede sedendosi e beandosi del rossore che incendiava le guance dell'altro che si voltò verso i fornelli per spegnere la fiamma e prendere il pentolino col latte caldo. Stando ben attento a non scottarsi e naturalmente a non guardare il moro ne versò una dose nella prima tazza, con la mano libera mescolò il caffelatte e lo spinse delicatamente tra le mani volpine.
"Ora vado, devo andare a casa..." disse Sakuragi, slacciandosi il grembiule, facendo finta di non vedere il ragazzo che aveva di fronte impegnandosi a rimettere a posto il vassoio e la tazza in più.
"Non scappare, almeno un caffè..." mormorò Kaede, cercando di calmare la rabbia che stava per incendiargli il cuore: non poteva restare un po' con lui?
Forse fu il tono o forse le parole dette, ma Hanamichi,  sospirando, si sedette all'altro capo del tavolo, ora erano uno di fronte all'altro, ma un muro silenzioso si era innalzato.
Kaede posò la guancia alla mano e sorseggiò il caffè scrutando il suo prezioso do'aho: lo vedeva agitato eppure era stato lui stesso a offrirsi di  accudirlo e poi aveva accettato di ricostruire la loro storia... allora perche non gli dava una mano?
 
Sciocco, devi essere tu a fare il primo passo e se serve anche il secondo, il terzo e così via!
 
La sua coscienza aveva ragione, doveva aver pazienza e fare tutti i passi che servivano per ravvicinarsi e conquistare la sua fiducia, ma come fare?
Cosa poteva dire per convincerlo del suo amore, i gesti non bastavano e neppure le sporadiche parole che si rivolgevano e tutto diventava più difficile nel guardare Hanamichi che si leccava i baffi del latte, pulendosi in quel modo così infantile eppure così sensuale .
"Voglio stare con te..." disse in un bisbiglio amandolo con uno sguardo, cercando di fargli capire di desiderare ogni sua piccola parte e  dovette esserci riuscito dato che le guance si erano tinte di un intenso rosso. Lo vide alzarsi di scatto e, gli occhi nocciola impauriti dalle sensazioni che gli aveva scatenato, scappare via da lui. Non poteva lasciarlo andare ora che l'armatura di Hanamichi si era incrinata, doveva agire subito: si mise in piedi e come gli passò accanto lo afferrò per un polso tirandolo indietro, facendo così combaciare il suo torace con la schiena del suo ragazzo.
"Non scappare... lo so, ti spaventa stare con me e  provare ancora emozioni che credevi sepolte..." disse dolcemente stringendo quel corpo paralizzato in un abbraccio. "Se vuoi puoi scappare, ma io ho tutta la pazienza di questo mondo, sono determinato a riaverti con me..." continuò sereno di risentire quel calore, appoggiando la fronte alla spalla destra dell'altro, "voglio tutto di te: la tua forza, la tua testardaggine, l'allegria che mostri in un sorriso... voglio stare con te, sentirmi completamente parte di te..."
Hanamichi trattenne il fiato a quelle parole, non credeva alle sue orecchie e forse non voleva, ma dovette farsi forza nel sentire le restanti.
"Voglio fare l'amore con te..." mormorò lentamente Kaede sentendo il proprio ragazzo tremare tra le proprie braccia. "Quello vero, quello che adesso so di poter fare solo con te..." finì lasciando un lieve bacio sulla guancia dorata slacciando le braccia per vedere Hanamichi scappare da lui, lasciandolo solo con una cucina spettatrice del suo amore.
"Buongiorno bell'anima..." disse salutando il proprio ragazzo mentre un sorriso gli disegnava le labbra, non era stupido, si era accorto che le sue parole avevano  lasciato un segno: il primo passo era stato fatto, ora doveva avere pazienza e far capire a quel do'aho che l'amava davvero.
 
 
FINE
 
La RUbricHANA
 
Lucy_scrocca_le_dita_delle_mani: e con questo siamo a meno due dal finale!^O^
Ru_con_sguardo_calcolatore: meno male, tra poco avrò Hana!
Lucy_sorride_malignamente: chi te lo dice? Posso sempre cambiare pairing, sai Mitsui...
Ru_con_sguardo_di_ghiaccio_si_avvicina_all'autrice: stai scherzando?
Lucy_sorride_tremenda: dipende... cosa mi dai in cambio?
Ru_sussurra_qualcosa_con_l'autrice_e_Hana_li_vede: mi devo preoccupare!^^""""
 
 
  
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