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Autore: holls    01/10/2011    2 recensioni
Eri e Matt sono amici per la pelle: la prima in crisi col suo ragazzo, Jason, il secondo in cerca di una risposta ai recenti apprezzamenti verso i ragazzi che all'improvviso scombussolano tutto il suo mondo. L'incontro con Angelo e l'amico Thomas, per i due amici, sarà l'inizio di un susseguirsi di eventi che porteranno le vite di tutti a intrecciarsi, e niente sarà più come prima...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 14


Giunta la sera, il gruppo se ne tornò a casa; Eri e Matt pressoché inseparabili, forse più per paura di qualche ripercussione. Il momento della cena passò tranquillo, accompagnato dalle battute idiote di Thomas e dagli strani movimenti indagatori di Jennifer. Finito di cenare, i ragazzi decisero il da farsi per quella serata. Chi stravaccato sul divano, chi appoggiato alla sedia, ognuno diceva la sua.
“Discoteca?” fu la proposta di Thomas.
“Sì, ma fino alle 11 che facciamo...?”. Seguì un momento di silenzio riflessivo; i ragazzi si guardavano in cerca di un accordo o di una qualche illuminazione.
“DDR?”suggerì Matt, che da sempre adorava ballare su quello pseudo-tappeto a ritmo di ‘freccette’.
La sua proposta ricevette largo consenso e tutto il gruppo si affrettò a prepararsi.
 

 
L’idea del DDR gli piaceva. E il fatto che anche Matt l’adorasse non poteva che essere un vantaggio per Angelo. Quasi sicuramente avrebbe accettato la sua sfida, e la piccola rivincita di Angelo si sarebbe finalmente concretizzata. Volevo umiliarlo. Doveva, umiliarlo. Dopo il modo in cui si stava prendendo gioco di lui, era davvero il minimo. Doveva ritenersi davvero fortunato, quel biondino.
Il DDR si trovava dentro una piccola sala giochi annessa a un pub, più modesta ma più viva di quella della sua città. Notava fior fiori di ragazze che si fermavano a guardarlo e a lanciargli sguardi ammiccanti, che lui prontamente ignorava.
Incrociò lo sguardo di Matt; lo fissava in modo truce. Si era reso conto che da quel pomeriggio pareva essere più indisponente nei suoi confronti. Poco male. Il gioco sarebbe stato più emozionante.
Si avvicinò rapidamente a lui, prendendolo violentemente per un braccio. Notò come sul volto di Matt non vi fosse più quello sguardo gentile e disponibile che l’aveva da sempre caratterizzato. Probabilmente stava facendo una cazzata, mettendosi contro al suo unico amico, o che aveva creduto tale. Avrebbe fatto meglio semplicemente a perdonare e lasciar perdere?
In quel momento il suo animo era deciso a perseguire la strada imboccata, dunque non badò a dei possibili e futuri sensi di colpa. Fece cenno con la testa indicando il DDR.
“Ti va una sfida?”
Matt si liberò dalla pressante stretta di Angelo.
“Certo che sei proprio infantile... quando ti deciderai a crescere un po’?”. Con questa risposta secca lo mise a tacere in un batter d’occhio, dopodiché si perse nella folla.
Forse stava sbagliando tutto. Voleva riconquistare soltanto il suo orgoglio ferito, ma forse non era quello il modo. Matt l’aveva completamente ignorato e sbeffeggiato. E non solo. Doppiamente umiliato. Tutta quella situazione gli faceva andare il sangue al cervello. Avrebbe alleviato il suo dolore con qualche bicchierino di sano alcool.
 

 
Dopo aver visto come la provocante Jennifer si appolpasse allo sprovveduto, e in fin dei conti uomo, Jason, le era preso uno sconforto tale che aveva deciso di deprimersi seduta su uno sgabello davanti al bancone del pub. Ordinò un ‘Angelo Azzurro’, dal sapore dolciastro e quell’invitante colore cobalto. Servita la bibita, cominciò a sorseggiarla con fare annoiato, più attratta dai cubetti di ghiaccio che sembravano rincorrersi all’interno di quel mare cristallino.
“Ciao bellissima. Sei da sola?”
Senza che Eri se ne accorgesse, comparve all’improvviso un ragazzo sullo sgabello di destra. Gli buttò una rapida occhiata; tutto sommato non era male. Ma era lei che non era proprio in vena in quel momento. Decise di ignorarlo, sperando che capisse al volo.
“Non mi rispondi? Sei imbronciata?”. Speranza svanita. Il tipo sembrava non demordere: si trovava costretta a tirar fuori gli artigli...
Alzò il bicchiere di Angelo Azzurro, nemmeno a metà.
“Se non vuoi che le tue palle diventino striminziti cubetti ghiacciati, ti consiglio di alzarti e togliere il disturbo, grazie.”
Il tipo la fissò sorpreso e smarrito, impaurito dalle pseudo-minacce di Eri.
“Hai sentito? Aria!”. Fu sorpresa quando realizzò chi aveva appena pronunciato quella frase. Jason. Arrivava proprio al momento giusto per assistere all’apice della sua gloria. Il povero sfortunato si voltò verso Jason, ed Eri approfittò di quel succoso momento per scaricare la sua rabbia e la sua depressione. Col bicchiere ancora in mano, inclinò con gusto il polso, facendo avverare le minacce poco prima intimate al povero ragazzo. Questi, colto da quella fredda doccia improvvisa, gridò per lo spavento, portandosi le mani sul pacco e fuggendo via tra le risate dei presenti.
 

 
Dopo che il tizio fu scomparso dalla sua vista, Jason si sedette accanto a Eri. Era davvero tanto che non stavano vicini senza litigare o discutere. Gli mancavano la sua compagnia, le risate insieme, la complicità in certe situazioni. Osservò affettuosamente il profilo della sua figura; provò in quel momento un’irrefrenabile voglia di coccolarla, di accarezzare la sua testa nascosta nell’incavo della sue spalla. Ma aveva fatto la sua scelta. A malincuore, ma quella era stata la sua decisione. E adesso era comparsa Jennifer; incontrata per caso ad una festa da amici. Gli si era offerta fin da subito, e lui, in piena crisi aveva accettato senza troppe remore. Non era giusto, e nemmeno lo voleva, ma il vuoto lasciato da Eri lo faceva stare da cani, quasi come una morsa ben stretta che dilaniava tutto ciò che trovava sul suo cammino. E in quel momento, gli si offriva l’occasione di fermare quella tortura, anche se solo per poco.
Si sedette accanto a lei, nel posto poco prima occupato dallo sventurato tipo. Pensò alla strategia migliore da utilizzare, anche se forse era meglio semplicemente farsi guidare dal cuore.
“Sai che sei proprio bellissima stasera?”
Eri inarcò un sopracciglio e ridacchiò.
“Che fai, ci provi pure tu?”
La ragazza tornò a guardare il suo bicchiere ormai vuoto, probabilmente per nascondere l’imbarazzo.
“Mmm, chissà.”
Eri si voltò verso Jason, che con un sorriso sul volto osservava le guance arrossate della ragazza. Notò come quel suo sorriso nervoso tradisse quell’emulata tranquillità.
“Comunque ho voglia di stare un po’ da sola.” Jason rimase contrariato di fronte a quell’affermazione.
“Speravo di chiarire qualcosa...”
“Non c’è niente da chiarire.” Glaciale. Più del solito. Sospirò sconsolato.
“D’accordo. Allora vado...”
Fece per andarsene. Ma si voltò quando sentì uno sciame di urla spaventate riempire il piccolo pub.
“Che succede?!”. Si alzò dallo sgabello per vedere meglio. Tutto ciò che riusciva a vedere erano due ragazzi che facevano a botte. Una rissa!
“Che succede Jason?!”. Lo stridio delle urla impaurite la faceva preoccupare ancora di più. Si avvicinò a Jason tentando di vedere qualcosa.
“Ma... quello è Angelo!” Indicò il ragazzo moro che sembrava ancora non averne abbastanza.
“Oddio... l’altro è Matt!”. Che stava succedendo?! Si voltò verso la ragazza facendole cenno di restare lì.
 
Ecco un altro capitolo u.u E così possiamo dichiarare Angelo ufficialmente schizzato XD Chissà perché si comporta così… beh, lo saprete abbastanza presto ^^ Per la questione del bacio alla festa… quello lo saprete tra un po’, ma vi verrà tutto svelato! Ringrazio come sempre Miù e Selvaggia_Chan per le loro recensioni e anche tutte gli altri “lettori silenziosi” ^^ Sappiate che sono contenta anche di voi! :D Alla prossima!
   
 
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