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Autore: DamselInDistress_92    01/10/2011    2 recensioni
Amy incontra per caso Joe Jonas e diventano subito amici, ma Joe nasconde qualcosa ed Amy farà di tutto per scoprirlo. Si innamorano ma le cose non sono facili a causa della situazione di Joe.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 5


Pronta all'azione. Mi presentai a casa di Joe con un vestitino nero, i capelli mossi lasciati scendere sulla schiena. Un rossetto rosso che mi evidenziava le labbra e un trucco non molto marcato, abbastanza sobrio.
Joe rimase attonito nel vedermi conciata in quel modo.
-Ehi..ma?
-Cosa? Non mi vuoi far entrare?
Mi teneva sull'uscio della porta, perché non realizzava ancora il modo in cui mi ero vestita, dato che le altre volte che mi aveva vista indossavo dei semplici jeans con t-shirt e scarpe da ginnastica.
-Sì certo..
Dopo essere entrata mi accomodai sul divano. Lui si sedette accanto a me con fare molto imbarazzato.
-Ti chiederai perché sono qui adesso..
Joe annuì.
-Sai, non sono stata sincera con te…non ti ho raccontato tutto su di me..
-Be' dimmi tutto allora.
Lo so, fui davvero poco delicata, ma dovetti usare la storia di mia madre, che era in ogni caso vera, in modo da poter bere e farlo bere per non pensarci.
-Ti ho già detto che all'età di sette anni mi sono trasferita qui…ma non ti ho detto il motivo…quando avevo sei anni mia madre andò via di casa dopo aver tradito mio padre, ma solo dopo che lui lo scoprì…resistemmo lì solo un altro anno, poi mio padre perse il lavoro perché non riusciva a gestire me e mia sorella di solo un anno…quindi venimmo qui perché c'erano alcuni amici di mio padre che ci dettero una mano ad ambientarci…
-Tua madre ha abbondato te e tua sorella di un anno? Come ha potuto?
-Sai me lo chiedo anche io ogni giorno…
Una lacrime mi scese, e Joe si avvicinò asciugandomela.
-Hai qualcosa da bere? Di forte intendo?
Gli chiesi.
-Sì…aspetta.

Dopo un'ora Joe era abbastanza ubriaco da potergli fare uscire tutto ciò che nascondeva. Io era brilla ma ancora ero lucida.
-Joe? Posso chiederti una cosa?
Dopo esserci spostati su un altro discorso meno serio e più divertente, Joe aveva iniziato a ridere e bere e bere. Sicuramente non ero disposta ancora a spingermi oltre, e se l'avessi fatto, la prima volta con Joe sarebbe dovuta essere diversa. Avrei accettato qualche bacio, ma non ce ne fu la possibilità, dato che lui non ci provò e io neanche. Non ne avevo il coraggio. -Sì…dimmi
-In che giro sei coinvolto?
Joe continuava a ridere e mi rispose:
-Non devi entrarci…
-Forse sì…o forse no…se mi dici cos'è allora poi deciderò!
Si fece serio per un attimo, ebbi paura che stava fingendo di essere ubriaco, ma poi scoppiò di nuovo a ridere.
-Voglio dormire! Portami al letto!
Forse la mia idea non era stata proprio delle migliori.
-Ok Joe, appoggiati a me.
Si alzò e mise un braccio sulla mia spalla. Lo accompagnai nella sua stanza e si gettò sul letto. Stavo per allontanarmi quando mi tenne con forza il braccio dicendomi:
-Stai con me..
Arrossii improvvisamente. Sapevo che non se ne sarebbe accorto, o ricordato.
-Certo..va bene..però prima devo fare una telefonata.
Uscii dalla stanza e chiamai prima mia sorella per dirle che restavo da Joe ma avrebbe dovuto dire a nostro padre che restavo da un'amica. Poi chiamai Nick per comunicargli che il piano era saltato, o meglio non era riuscito.
<< Come?? Io in fondo lo sapevo che non avresti ottenuto nulla! >>
<< Non è vero Nick…sai che avrei potuto riuscirci! Ma purtroppo niente! Non ho voluto neanche forzare la cosa, non so come avrebbe reagito! >>
<< Ok Amy…ripenseremo meglio a qualcos'altro! >>

Chiusi la telefonata con Nick ed entrai nella stanza di Joe, sdraiandomi sul letto accanto a lui. Appena mi sentii, si avvicinò e mi abbracciò, tenendomi stretta. -Mi piaci Amy…resta qui per sempre…
Disse a bassa voce con gli occhi chiusi. Era troppo ubriaco, pensai. Magari lo pensava veramente ma credo che in così poco tempo non avrebbe potuto prendere una decisone così ardua e avventata.




  
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