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Autore: Merope Molly Lestrange    02/10/2011    5 recensioni
E' la mia prima song - fiction. Creata sulle parole di una delle più belle canzoni al mondo " La guerra di Piero".
E' su un personaggio che adoro e che non vorrei aver trasformato in OOC.
Fatemi sapere cosa ne pensate ! Anche una piccola recensione...
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Dormi sepolto in un campo di grano
non è la rosa non è il tulipano
che ti fan veglia dall'ombra dei fossi
ma son mille papaveri rossi
lungo le sponde del mio torrente
voglio che scendano i lucci argentati
non più i cadaveri dei soldati
portati in braccio dalla corrente



 
Sono stanco di questa guerra, quando finirà questo dolore? Ho visto gente morire davanti ai miei occhi, non voglio che questo accada mai più ma la fine di questa battaglia non è vicina e non si vede l’orizzonte della pace. Troppe vittime per questo, troppo sangue versato per una causa che non ci appartiene, perché combattere ? Ho sempre voluto farmi valere, dimostrare agli altri di essere più forte ma ora che la guerra è iniziata ho paura, prima o poi terminerà, in che modo non lo so.
 

così dicevi ed era inverno
e come gli altri verso l'inferno
te ne vai triste come chi deve
il vento ti sputa in faccia la neve
 


L’avambraccio mi brucia, il signore Oscuro mi ha chiamato devo andare. Se potessi tirarmi indietro lo farei ma non posso, i mangiamorte non danno le dimissioni, lo si è fino alla morte e in caso di dimissioni è morte.
Conosco Harry Potter dal primo giorno di scuola, non siamo mai stati amici ma non vorrei vederlo morto, almeno non voglio ucciderlo io.
Mio padre ha ragione, sono una fallito, non ho fegato se l’avessi avuto non sarei nella mia condizione adesso. Non ho ucciso Silente perché non ce l’ho fatta. Mio padre mi incolpa di bontà d’animo ma io mi chiedo cosa ci sia di male ma poi mi ricordo quella che sin da bambino è stata l’unica spiegazione << Sei un Malfoy >>
Ma cosa serve essere Malfoy ? Non l’avrei mai detto ma considero i mezzosangue migliori.
Mi volto e osservo oltre la finestra, sta nevicando è quasi Natale, peccato che io non lo senta.
 
 

fermati Piero , fermati adesso
lascia che il vento ti passi un po' addosso
dei morti in battaglia ti porti la voce
chi diede la vita ebbe in cambio una croce

Sono ancora vivo ma sono solo. Blaise è stato ucciso dal Signore Oscuro, ha fatto quello che io non ho avuto il coraggio di fare, dire la verità. E’ colpa mia avrei dovuto fermarlo ma non l’ho fatto. Blaise è andato da lui e l’ha affrontato e io ? L’ho lasciato morire davanti ai miei occhi, sono un codardo. Lui mi chiamava “ Draco “ ma io non l’ascoltavo non meritavo la sua amicizia lui si fidava di me e io l’ho tradito. Tutti e due marchiati come bestie, costrette a servire un padrone che non riteniamo nostro.
Rimpiango di non essere morto quel giorno insieme a lui, se così fosse ora non sarei qui  con i sensi di colpa e non piangerei come un bambino, nella mia stanza.
 
 

ma tu no lo udisti e il tempo passava
con le stagioni a passo di Java
ed arrivasti a varcar la frontiera
in un bel giorno di primavera

 
<< Draco ! Vieni presto preparati dobbiamo combattere ! Harry Potter è ad Hogwarts la vittoria è vicina ! >> disse tutto agitato mio padre un giorno entrando nella mia stanza il primo girono di maggio.
<< Si padre >> rispondo mentre distolgo lo sguardo dalla finestra e lo rivolgo verso la porta ma lui è già uscito. Mi alzò e con passo incerto raggiungo il letto e mi ci siedo, tremo.
La vera battaglia è vicina e molta gente perderà la vita, qualcuno forse per causa mia.
Voglio piangere ma non lo faccio, voglio urlare ma mi trattengo, voglio scappare ma mi troverebbero, resta solo una cosa da fare, alzarmi e combattere. Mai nulla mi è sembrato più difficile, come se qualcosa mi trattenesse e con uno sforzo enorme mi alzo e raggiungo la porta, volgo un ultimo sguardo alla stanza , volto il capo e raggiungo l’ingresso dove i miei genitori mi attendono.
<< E’ ora Draco, poi sarà tutto finito >> mi rassicura mio padre con una mano sulla spalla.
Tutto finito, che cosa ? Il terrore continuerà e nessuno può far nulla per impedirlo.
Mia madre si avvicina gli occhi pieni di ansia, mi prende la mano e ci smaterializziamo ad Hogwarts.
La battaglia è iniziata, il castello è in fiamme, la gente urla e gli incantesimi sfrecciano tra le pareti del castello, della scuola che conoscevo neanche l’ombra.
Ci materializziamo di nuovo, nel folto della foresta.
<< Mamma io vado >> e senza darle il tempo di rispondere corro via e scompaio tra gli alberi.
 
 

e mentre marciavi con l'anima in spalle
vedesti un uomo in fondo alla valle
che aveva il tuo stesso identico umore
ma la divisa di un altro colore

 
 
Il fragore della battaglia è ben udibile man mano che mi avvicino al castello, la bacchetta stretta in pugno.
Gli alberi iniziano a diradarsi, sento un rumore mi voltò di scatto, non vedo nessuno, il cuore inizia a battere freneticamente.
Rimango a fissare da quella parte ma dietro di me un ramo calpestato, c’è un ragazzo, è Paciock.
<< Malfoy >>  pronuncia come un affermazione.
 
 

sparagli Piero , sparagli ora
e dopo un colpo sparagli ancora
fino a che tu non lo vedrai esangue
cadere in terra a coprire il suo sangue
e se gli sparo in fronte o nel cuore
soltanto il tempo avrà per morire
ma il tempo a me resterà per vedere
vedere gli occhi di un uomo che muore



 
 
Devo ucciderlo, sono un mangia morte, lui non è dalla mia parte. Un Anatema e il suo dolore sarà finito ma morirebbe davanti ai miei occhi, non posso voltarmi mentre lo uccido. Non ce la faccio, mi è già successo con Silente perché con lui dovrebbe essere diverso ? Si è diverso lui non vale niente in confronto ad Albus Silente ma non merita di morire.
Alzo la bacchetta, lo disarmo e decido di colpirlo solo con uno schiantesimo per avere  il tempo di scappare.
 
 

e mentre gli usi questa premura
quello si volta , ti vede e ha paura
ed imbracciata l'artiglieria
non ti ricambia la cortesia

 
Corre verso la bacchetta li lancio uno schiantesimo ma troppo tardi lui afferra il bastoncino si volta e lo blocca  poi senza pensare si alza e inizia a sudare << Avada Kedavra ! >>
 
 

cadesti in terra senza un lamento
e ti accorgesti in un solo momento
che il tempo non ti sarebbe bastato
a chiedere perdono per ogni peccato

cadesti interra senza un lamento
e ti accorgesti in un solo momento
che la tua vita finiva quel giorno
e non ci sarebbe stato un ritorno

 
Un lampo di luce verde poi il nulla prima di toccare il duro terreno, senza foglie ma coperto di radici. Ho pagato per le mie azioni, mi sono meritato questo. Anche le più piccole cose hanno la loro importanza, se non avessi perseguitato quel ragazzo per tutti quegli anni ora forse lui mi avrebbe risparmiato la vita ma non è stato così. Non ho mai saputo cosa mia spettasse dopo la morte ed ora non posso far nulla per non finire all’inferno se davvero esiste ma io so una cosa, dall’inferno me ne sono appena andato.
 
 

Ninetta mia crepare di maggio
ci vuole tanto troppo coraggio
Ninetta bella dritto all'inferno
avrei preferito andarci in inverno

 
 
Mamma ti voglio bene, vorrei avertelo detto prima, ora è troppo tardi. Non ho mai provato un sentimento per un'altra donna, per me esistevi solo tu mamma. L’unica donna nella mia vita sei stata tu, tu che mi hai sempre capito, che mi aiutavi quando ero solo,che mi raccontavi le fiabe la sera, che preparavi i biscotti. Mi manchi già da ora mamma. E’ un bellissimo giorno di maggio per morire ma non è la mia stagione preferita, inizia la vita nuova e io non ci sarò più, avrei voluto morire affianco a te, non sarei stato solo.
 
 

e mentre il grano ti stava a sentire
dentro alle mani stringevi un fucile
dentro alla bocca stringevi parole
troppo gelate per sciogliersi al sole

 
Mentre rifletto riapro gli occhi, sono disteso in un campo di grano pieno di papaveri. E’ un posto bellissimo che non riesco a descrivere. Il grano era oro puro e i papaveri rosso vivo che stranamente non mi ricordano il sangue. Potrei restare qui per l’eternità, non mi dispiacerebbe. Sono morto troppo in fretta, avrei voluto dire almeno una cosa prima di morire “ Mi dispiace” l’avrebbe sentito solo Paciock ma qualcuno l’avrebbe saputo. Inizio ad avere sonno, posso permettermi di dormire, qui nulla può farmi del male. Guardo il cielo per un ultima volta e chiudo gli occhi, la bacchetta nelle mie mani scompare lasciando spazio ad un papavero rosso scarlatto.
 
 

dormi sepolto in un campo di grano
non è la rosa non è il tulipano
che ti fan veglia dall'ombra dei fossi
ma sono mille papaveri rossi.




 

QUi trovate la canzone vi invito ad ascoltarla :


 

http://www.youtube.com/watch?v=V4dvw_tSsVQ

 
 

 
 
 
 
 


 
 
 


 
  
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