Trascorrono i secondi, i minuti, ma nessuno dei due si rende conto dello scorrere del tempo. L’unica cosa importante, che conta, che è vera, è lei stretta fra le sue braccia, che lo prega di andare più affondo, che urla il suo nome in un modo irresistibile. L’unica cosa importante, che conta, che è vera è lui che la stringe, che esaudisce la sua volontà, che la desidera in modo insopportabile e che la frustrazione aumenti ogni secondo, rendendole impossibile staccarsi da lui.
[In super ritardo, il mio contributo alla White Midnight (leggere anche le note post-fic, please!)]