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Autore: BellaCullenita    02/10/2011    0 recensioni
"A un tratto dentro di me crollò un muro dopo aver saputo quella notizia, un muro che avevo costruito io mattone per mattone piano piano per sedici anni. Alla fine crollò. Avevo vissuto anni piene di menzogne, inutili bugie che pensato mi avrebbero aiutato a dimenticare, ma non fu così."
Jane, una ragazza sedicenne, che si ritrova senza nessuno al mondo. Deve scoprire il suo passato per poter vivere il suo futuro. Ma come fa se è sola?
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nel bel mezzo della notte, Jake entrò nella mia stanza e mi svegliò. Era agitato. “Jane, svegliati!” disse Jake “Ho preso una decisione, voglio scappare. Non posso stare in un posto che non mi appartiene”. “Ma cosa ti è preso? Anche io sono stata adottata, tu devi solo chiedere spiegazioni a Charlie” risposi, piuttosto adirata. “Non posso, cerca di capirmi. Mi ha nascosto la verità per tutto questo tempo, come posso fidarmi di lui ancora?!”. Fui costretta a dargli ragione. “Ok! Va bene. Mi vesto e arrivo!” Mi vestii e preparai la borsa, presi anche le chiavi della mia vecchia casa, nel caso servissero. Ci incontrammo in garage e tutti e due prendemmo le nostre moto. Non avevamo nessuna meta, stavamo scappando da tutto quello che avevamo. “Aaaahhh ! Mi sento molto meglio” disse Jake, mentre schiacciavamo l’acceleratore. Ci fermammo allo stesso parco dove ero stata quella mattina. Ci sdraiammo e ci guardammo negli occhi. Alla fine ruppi il silenzio “Come ti senti?” “Non lo so, mi sembra tutto così strano. È come se Charlie non esistesse più. Sono ancora un po’ frastornato, sai non è da tutti i giorni scoprire che sei stato adottato!” Si mise a ridere, ma più che una risata di gioia sembrava una risata molto tesa e infelice. Gli dissi: “Ascolta, io non ho mai avuto qualcuno che mi accudisse, forse Anita, ma non l’ho mai ritenuta una madre. Tu invece hai avuto Charlie, certo ti ha nascosto la verità; ma almeno è stato accanto a te, sempre e non ti ha mai fatto mancare niente. Ritieniti fortuna” “Sì,certo” mi rispose lui “ma c’è qualcosa in questa storia che non quadra, non so ho un intuizione. E poi cosa c’entro io con tuo fratello? Come mai la mia adozione era stata nascosta?” “é da tutto il giorno che provo a rispondere, ma non mi viene in mente niente!” dissi “Forse è meglio andare a casa di Anita, è ancora disabitata e io ho le chiavi”. Insieme partimmo con le nostre moto verso la mia vecchia casa. La casa di Anita era come l’avevo lasciata, soltanto con un po’ di polvere in più. Eravamo tutti e due stanchi morti così decidemmo di dormire insieme nel letto di Anita. Ci addormentammo fra le braccia dell’altro. Quella notte feci un altro sogno: vedevo Jake scomparire e al suo posto arrivare mio fratello, o almeno, era quello che diceva il mio istinto visto che non potevo vederlo in faccia. Mi svegliai con il profumo di caffè che c’era nell’aria. Jake stava preparando il caffè per colazione, me la portò a letto e, insieme, bevemmo e mangiammo i biscotti. Finita la colazione gli raccontai del mio sogno e lui mi disse: “ Non so cosa può significare il tuo sogno, perché io non ho nessuna intenzione di scappare senza di te! Comunque, mentre tu dormivi, ho dato uno sguardo alla casa e fra le cose di Anita ho trovato questa foto interessante” Jake mi mostrò la foto: era una foto spezzata dove veniva ritratta me da piccola. Non so chi poteva averla scattata, ma probabilmente poteva essere un indizio. “Cosa credi che possa essere?” mi domandò Jake. “Bhè, è ovvio! Questa sono io da piccola, ma non mi ricordo dove l’ho fatta. Probabilmente ero troppo piccola per ricordarlo, sai è l’unica foto che ho di quando ero piccola. Anita non voleva farmele, diceva che era troppo doloroso per lei vedere che io crescevo mentre i miei genitori erano morti. Probabilmente me la terrò, non si sa mai” “Wow! Nessuna foto tua? E come fai ad essere sicura che sia tu?” “Si nota, ho gli stessi occhi e poi guarda la mia espressione felice, è la stessa che uso quando sto con te” “Già questo è vero” mi rispose “ Ed è per questo che ti voglio un bene dell’anima” E mi baciò dolcemente. “Allora” ripresi “e adesso cosa si fa?” “Bella domanda! Non ho intenzione di ritornare da Charlie, mi ha mentito spudoratamente mentre io gli davo la massima fiducia. Però, allo stesso tempo, voglio sapere cosa c’entro io con tuo fratello, insomma non credo di averlo mai conosciuto.” “Hai ragione” dissi “Ma non possiamo andare lì bussare alla porta e dire ‘scusa vorrei sapere perché ho qualcosa in comune con Jason’ Non possiamo. Dobbiamo per forza entrare di nascosto. In casa nostra.” Vedevo Jake molto e teso e mi disse: “è l’unica possibilità, Jane, io voglio scoprire la verità e non credo che Charlie me la dirà!” Ormai Jake aveva preso la sua decisione. E io? Cosa avrei fatto io? Sarei entrata nella casa che mi aveva accolta ? Vidi negli occhi di Jake il mio stesso pensiero, ma ormai volevamo andare tutti e due in fondo. Decidemmo così di lasciar passare un paio di giorni e poi di entrare in villa di nascosto. Quel giorno uscimmo per respirare aria fresca, ma appena messo il piede fuori troviamo tutta la via e, probabilmente, tutta la città ricoperta di volantini con su la nostra faccia. Charlie si era preoccupato e ci stava cercando. Ci mettemmo così due capelli e occhiali che coprivano il viso. Ci dirigemmo al parco, quel posto piaceva a tutti e due. Ci riposammo all’ombra dei faggi.
  
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