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Autore: xcalipsox    02/10/2011    6 recensioni
Il movimento costante del suo piccolo torace e il silenzio che popola l’abitazione significano una sola cosa: il piccolo si è addormentato.
Eh sì, il piccolo. Il piccolo Tommy.
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Non sei solo
(capitolo 5)

Allison

Arrivai finalmente a casa mia. Era stata una giornata faticosa e ricca di emozioni.
Avevo ritrovato il mio migliore amico e non potevo essere più felice nel dire che era rimasto il mio Nick, lo stesso di quattro anni fa.

Avevo però notato nel suo viso un’espressione stanca e terribilmente triste; sapevo perfettamente a cosa era dovuta e, sinceramente, stentavo a crederci.
L’ultima volta che avevo sentito lui e Samantha, via webcam, sembravano molto felici insieme e anche eccitati all’idea di avere un bambino.

“Incredibile come le cose possono cambiare nel giro di 4 anni.” Pensai.

L’ultima parte del pomeriggio trascorso con Nick l’avevamo passato parlando di quello che era accaduto con Samantha.
Si era aperto completamente con me, raccontandomi per filo e per segno tutto quello che era successo.
Lo avevo visto perfino versare qualche lacrima, mentre cercava di nasconderle dietro qualche sorriso amaro.


“Se n’è andata. Mi ha tradito e mi.. anzi ci ha abbandonato.”
Allison ci rimase di sasso; non riusciva a trovare le parole da dirgli per farlo sentire meglio. L’aveva colta del tutto impreparata.
“Adesso puoi anche dirmi che ho sbagliato e che..”
“Frena Nicholas!” il ragazzo si azzittì di colpo “Sono la tua migliore amica, almeno spero sia ancora così, non tua madre. Gli amici servono a cacciarti fuori dai guai una volta che hai commesso l’errore, non a farti la predica. Non è così?” le parole le giunsero alla bocca in modo quasi automatico, senza darle il tempo di pensare.
Il giovane alzò lo sguardo e le sorrise.
“Vieni qua e abbracciami.” gli disse poi lei.

Rimasero per un po’ stretti in quell’abbraccio: Nick si lasciò quasi cullare dalle braccia della sua amica che gli accarezzava la schiena con fare rassicurante.
“ Sei ancora la mia migliore amica, Allison, e lo sarai per sempre.” Le disse ancora stretto tra le sue braccia.


Sciolto l’abbraccio il ragazzo cominciò a raccontare della sua disavventura amorosa.
Inizialmente fu un semplice racconto dei fatti accaduti; non lasciava trasparire nessuna delle emozioni provate.
Terminò il racconto con un sorrisino nervoso e adirato sul volto per poi spostare il suo sguardo verso una foto che lo ritraeva con Tommy e Samantha.
“Ho paura, Allison.” Concluse poi il giovane rompendo il silenzio che si era formato tra i due.
“E’ normale che tu abbia paura, ma sono sicura che ce la farai.”
“Non ne sarei così sicuro.” Nick spostò nuovamente lo sguardo sull’amica cercando di trattenere le lacrime che ormai avevano preso il sopravvento su di lui: “Non ho nessuno, Ally.”
“Tu non sei solo.” La ragazza prese un respiro per poi continuare “Tu hai me e hai la tua famiglia e puoi ass..”
Allison smise di parlare notando che il ragazzo scuoteva la testa velocemente.
“Che c’è?”
“La mia famiglia non sa niente, neanche i miei fratelli sono al corrente di quello che è successo.”

Il campanello suonò e distolse i miei pensieri da quella conversazione. Mi recai velocemente alla porta chiedendomi chi fosse a quell’ora.
“Joe!” esclamai felice quando riconobbi la figura sorridente alla porta.
Mi gettai tra le sue braccia stringendolo forte; sì, mi era mancato anche lui.
Eravamo molto amici e ci volevamo bene; ai tempi del liceo c’era stato anche un piccolo flirt tra di noi, ma niente di particolare. 
Il mio cuore apparteneva ad un’altra persona.

Lo feci accomodare.
“Allora è vero che sei tornata! Quando Nick mi ha chiamato per chiedermi di badare a mio nipote perché potesse passare del tempo con te stentavo a crederci.” Mi disse sorridendo mentre entrava nel mio appartamento. “Come stai?”
“Adesso bene.”
“Che vuol dire quel ‘adesso bene’?” mi chiese Joe perplesso.
“Che ho passato un brutto periodo, ma adesso sto bene.”
Sul mio volto nacque una piccola smorfia causata dal ricordo di quello che pareva essere uno dei periodi peggiori della mia vita.
“Ti va di parlarne? Non voglio forzarti.. insomma, se non vuoi non c’è problema.”
“No, Joe. Non è un problema, ormai è passato.”


Joe

Erano ormai passate un paio d’ore da quando avevo varcato la soglia dell’appartamento di Ally ed erano un paio d’ore che ascoltavo le sue parole.
Mi aveva raccontato per filo e per segno la sua avventura sulla costa atlantica e adesso era arrivata a raccontarmi questo ‘periodo nero’.
“Ero alla fine del terzo anno quando conobbi un ragazzo. Si chiamava Richard: carino, simpatico e anche molto dolce. Lo conobbi meglio, mi piaceva e così quando mi chiese di essere la sua ragazza accettai volentieri. Ci innamorammo seriamente, o meglio io mi innamorai seriamente di lui, e rimanemmo fidanzati per circa sei mesi. Un giorno volli fargli una sorpresa andandolo a trovare a casa sua, ma quando aprii la porta lo trovai..” si fermò un attimo e deglutì rumorosamente “..lo trovai con una ragazza. Inutile dire la scenata che feci anche perché quella ragazza era la mia migliore amica del college.”
“Mi dispiace tanto Ally.” Le dissi seriamente dispiaciuto.
“A me no” la guardai stupito “voglio dire, è stato un bene che abbia scoperto che persone erano quelle che per me valevano più della mia vita.”
Le sorrisi completamente ammutolito dalla risposta che mi aveva dato.
“E tu, come te la passi?” mi chiese poi cercando di rompere il silenzio.


Nick

Due giorni dopo..

Ero in macchina diretto verso uno dei più famosi ristoranti su Rodeo Drive per un appuntamento con Joe.
Mi aveva chiamato il giorno prima dicendomi che era da tanto tempo che non passavamo un po’ di tempo insieme.

“Ti stai trasformando in un quarantenne a soli vent’anni.” Mi aveva detto al telefono.

Con una fragorosa risata accettai la sua proposta di pranzare insieme.
Parcheggiai la macchina in un parcheggio vicino e proseguii a piedi verso il locale. Joe mi stava aspettando all’entrata.
“Ciao fratellino!” esclamò Joe abbracciandomi.
“Oh andiamo Joe. Ho vent’anni e ancora mi chiami con questo diminutivo?”
“Lo sai che sarai sempre il mio fratellino, Nick!”
“Ma smettila!” esclamai divertito.

Parlammo del più e del meno, ma non proferii parola riguardo Samantha. Sapevo di potermi fidare di Joe, ma volevo aspettare il momento giusto.

“Sono anche andato a trovare Allison.” Disse Joe bevendo dal suo bicchiere del vino rosso.
“A si? E che vi siete detti di bello? Sempre che si possa sapere..”
“Tutte cose che sicuramente avrà detto anche a te. Del college, di New York, del suo ex..”
Mancava poco non mi affogassi con un pezzo di bistecca che stavo mangiando.
“Suo cosa?!” esclamai non appena riuscii ad ingoiare il boccone.

  
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