Non sei solo
(capitolo
5)
Allison
Arrivai
finalmente a casa mia. Era stata una giornata faticosa e
ricca di emozioni.
Avevo ritrovato il mio migliore amico e non potevo essere
più felice nel dire
che era rimasto il mio Nick, lo stesso di quattro anni fa.
Avevo però notato nel suo viso un’espressione
stanca e terribilmente triste;
sapevo perfettamente a cosa era dovuta e, sinceramente, stentavo a
crederci.
L’ultima volta che avevo sentito lui e Samantha, via webcam,
sembravano molto
felici insieme e anche eccitati all’idea di avere un bambino.
“Incredibile come le cose possono cambiare nel giro
di 4 anni.” Pensai.
L’ultima parte del pomeriggio trascorso con Nick
l’avevamo passato parlando di
quello che era accaduto con Samantha.
Si era aperto completamente con me, raccontandomi per filo e per segno
tutto
quello che era successo.
Lo avevo visto perfino versare qualche lacrima, mentre cercava di
nasconderle dietro qualche
sorriso amaro.
“Se n’è andata. Mi ha tradito e
mi.. anzi ci ha abbandonato.”
Allison ci rimase di sasso; non riusciva a trovare le parole
da dirgli per
farlo sentire meglio. L’aveva colta del tutto impreparata.
“Adesso puoi anche dirmi che ho sbagliato e che..”
“Frena Nicholas!” il ragazzo si azzittì
di colpo “Sono la tua migliore amica,
almeno spero sia ancora così, non tua madre. Gli amici
servono a cacciarti
fuori dai guai una volta che hai commesso l’errore, non a
farti la predica. Non
è così?” le parole le giunsero alla
bocca in modo quasi automatico, senza darle
il tempo di pensare.
Il giovane alzò lo sguardo e le sorrise.
“Vieni qua e abbracciami.” gli disse poi lei.
Rimasero per un po’ stretti in
quell’abbraccio: Nick si lasciò quasi cullare
dalle braccia della sua amica che gli accarezzava la schiena con fare
rassicurante.
“ Sei ancora la mia migliore amica, Allison, e lo sarai per
sempre.” Le disse
ancora stretto tra le sue braccia.
Sciolto l’abbraccio il ragazzo cominciò a
raccontare della sua disavventura
amorosa.
Inizialmente fu un semplice racconto dei fatti accaduti; non
lasciava
trasparire nessuna delle emozioni provate.
Terminò il racconto con un sorrisino nervoso e
adirato sul volto per poi
spostare il suo sguardo verso una foto che lo ritraeva con Tommy e
Samantha.
“Ho paura, Allison.” Concluse poi il
giovane rompendo il silenzio che si era
formato tra i due.
“E’ normale che tu abbia paura, ma sono
sicura che ce la farai.”
“Non ne sarei così sicuro.”
Nick spostò nuovamente lo sguardo sull’amica
cercando di trattenere le lacrime che ormai avevano preso il
sopravvento su di
lui: “Non ho nessuno, Ally.”
“Tu non sei solo.” La ragazza prese un
respiro per poi continuare “Tu hai me
e hai la tua famiglia e puoi ass..”
Allison smise di parlare notando che il ragazzo scuoteva la
testa
velocemente.
“Che c’è?”
“La mia famiglia non sa niente, neanche i miei
fratelli sono al corrente di
quello che è successo.”
Il campanello suonò e distolse i miei pensieri da quella
conversazione. Mi
recai velocemente alla porta chiedendomi chi fosse a
quell’ora.
“Joe!” esclamai felice quando riconobbi la figura
sorridente alla porta.
Mi gettai tra le sue braccia stringendolo forte; sì, mi era
mancato anche lui.
Eravamo molto amici e ci volevamo bene; ai tempi del liceo
c’era stato anche un
piccolo flirt tra di noi, ma niente di particolare.
Il mio cuore apparteneva ad
un’altra persona.
Lo feci accomodare.
“Allora è vero che sei tornata! Quando Nick mi ha
chiamato per chiedermi di
badare a mio nipote perché potesse passare del tempo con te
stentavo a
crederci.” Mi disse sorridendo mentre entrava nel mio
appartamento. “Come
stai?”
“Adesso bene.”
“Che vuol dire quel ‘adesso
bene’?” mi chiese Joe perplesso.
“Che ho passato un brutto periodo, ma adesso sto
bene.”
Sul mio volto nacque una piccola smorfia causata dal ricordo di quello
che
pareva essere uno dei periodi peggiori della mia vita.
“Ti va di parlarne? Non voglio forzarti.. insomma, se non
vuoi non c’è
problema.”
“No, Joe. Non è un problema, ormai è
passato.”
Joe
Erano
ormai passate un paio d’ore da quando avevo varcato la
soglia dell’appartamento di Ally ed erano un paio
d’ore che ascoltavo le sue
parole.
Mi aveva raccontato per filo e per segno la sua avventura sulla costa
atlantica
e adesso era arrivata a raccontarmi questo ‘periodo
nero’.
“Ero alla fine del terzo anno quando conobbi un ragazzo. Si
chiamava Richard:
carino, simpatico e anche molto dolce. Lo conobbi meglio, mi piaceva e
così
quando mi chiese di essere la sua ragazza accettai volentieri. Ci
innamorammo
seriamente, o meglio io mi innamorai seriamente di lui, e rimanemmo
fidanzati
per circa sei mesi. Un giorno volli fargli una sorpresa andandolo a
trovare a
casa sua, ma quando aprii la porta lo trovai..” si
fermò un attimo e deglutì
rumorosamente “..lo trovai con una ragazza. Inutile dire la
scenata che feci
anche perché quella ragazza era la mia migliore amica del
college.”
“Mi dispiace tanto Ally.” Le dissi seriamente
dispiaciuto.
“A me no” la guardai stupito “voglio
dire, è stato un bene che abbia scoperto
che persone erano quelle che per me valevano più della mia
vita.”
Le sorrisi completamente ammutolito dalla risposta che mi aveva dato.
“E tu, come te la passi?” mi chiese poi cercando di
rompere il silenzio.
Nick
Due
giorni dopo..
Ero in macchina diretto verso uno dei più famosi ristoranti
su Rodeo Drive per
un appuntamento con Joe.
Mi aveva chiamato il giorno prima dicendomi che era da tanto tempo che
non
passavamo un po’ di tempo insieme.
“Ti stai trasformando in un quarantenne a soli
vent’anni.” Mi aveva
detto al telefono.
Con una fragorosa risata accettai la sua proposta di pranzare insieme.
Parcheggiai la macchina in un parcheggio vicino e proseguii a piedi
verso il
locale. Joe mi stava aspettando all’entrata.
“Ciao fratellino!” esclamò Joe
abbracciandomi.
“Oh andiamo Joe. Ho vent’anni e ancora mi chiami
con questo diminutivo?”
“Lo sai che sarai sempre il mio fratellino, Nick!”
“Ma smettila!” esclamai divertito.
Parlammo del più e del meno, ma non proferii parola riguardo
Samantha. Sapevo
di potermi fidare di Joe, ma volevo aspettare il momento giusto.
“Sono anche andato a trovare Allison.” Disse Joe
bevendo dal suo bicchiere del
vino rosso.
“A si? E che vi siete detti di bello? Sempre che si possa
sapere..”
“Tutte cose che sicuramente avrà detto anche a te.
Del college, di New York,
del suo ex..”
Mancava poco non mi affogassi con un pezzo di bistecca che stavo
mangiando.
“Suo cosa?!” esclamai non appena riuscii ad
ingoiare il boccone.